DICHIARAZIONE CONGIUNTA
EPSU e PSI condannano l’attacco della Russia all’Ucraina
24 febbraio 2022 – Questa mattina l’esercito russo ha attaccato l’Ucraina. Condanniamo questa violazione dell’integrità dell’Ucraina. La guerra e l’occupazione portano sofferenza ai lavoratori, alle loro famiglie e alle comunità. Questo sta accadendo ora in Ucraina mentre cadono le bombe e le persone cercano riparo o fuggono dalla violenza, incluse centinaia di migliaia di persone evacuate in Russia. La sofferenza avrà anche un impatto sui lavoratori e sulle persone in Russia e in Europa, poiché le conseguenze del conflitto si faranno sentire.
Sosteniamo l’appello dei sindacati ucraini e del segretario generale dell’ONU per chiedere alla Russia di fermare immediatamente l’attacco e di riportare l’esercito russo in Russia. I negoziati sono l’unica via per portare sicurezza duratura, democrazia, rispetto dei diritti umani e sindacali, pace e prosperità per i popoli di Ucraina, Russia ed Europa. Siamo sicuri che le bombe, i proiettili e le marce non servono.
I nostri pensieri sono con i nostri compagni dei sindacati ucraini. Abbiamo ricevuto le prime notizie di attacchi che colpiscono anche i membri del sindacato. La nostra solidarietà è con il popolo ucraino. Siamo convinti che questa guerra non è ciò che la maggioranza dei lavoratori in Ucraina e in Russia vuole.
Siamo con i lavoratori ucraini e con il movimento sindacale e ci mobiliteremo per la pace e la stabilità in Ucraina e in Europa. Siamo con tutti i lavoratori dei servizi pubblici chiamati a curare le vittime della guerra. Chiediamo all’Unione Europea e alla comunità internazionale di fornire sostegno e asilo alle persone che fuggono dalle zone di guerra.
Rosa Pavanelli Jan Willem Goudriaan
Segretario generale del PSI Segretario generale della EPSU