Sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Inl e dell’Anpal il 4 marzo, con manifestazione nazionale per protestare contro l’esclusione del personale di questi due enti dall’armonizzazione delle indennità di amministrazione. A farlo sapere sono Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa, Flp, Confintesa Fp, Confsal Unsa e Usb Pi, che spiegano: “A seguito della gravissima e inaudita esclusione del personale dell’Ispettorato nazionale del lavoro e di Anpal dall’armonizzazione delle indennità di amministrazione, per effetto della quale un dipendente delle due agenzie strumentali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali non riceverà gli aumenti previsti dalla bozza di Dpcm (che vanno da 1.500 a 2.500 euro lordi annui), riteniamo di dover attuare una serie di azioni di lotta, con il preciso obiettivo di riparare allo scempio commesso e reintegrare immediatamente il personale dell’Inl e di Anpal nell’armonizzazione”.
I sindacati, inoltre, protestano anche perché gli obiettivi della lotta al lavoro sommerso del Pnrr “risultano al momento privi di finanziamento” nel decreto del Mef del 6 agosto 2021. “Le lavoratrici e i lavoratori dell’Inl e di Anpal – scrivono – sono stufi della logica del costo zero e non si accontenteranno di promesse o impegni ma, ritenendo di essere stati ingiustamente esclusi, pretendono di ricevere importi a partire da quanto previsto per i colleghi del Ministero di riferimento e chiedono massima attenzione sui temi del lavoro”. Da qui il calendario delle iniziative di lotta che prevede assemblee quotidiane in programma la prossima settimana, con presidi e coinvolgimento della cittadinanza, per arrivare a “venerdì 4 marzo proclamiamo sciopero per l’intera giornata, con una manifestazione nazionale di tutto il personale, che dovrà portare alla chiusura di tutte le sedi dell’Ispettorato e dell’Anpal. Non ci fermeremo fino ad ottenimento del risultato, sia chiaro a tutti”, concludono Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa, Flp, Confintesa Fp, Confsal Unsa e Usb Pi.