MIC – comunicato su riunione 8 febbraio

09 Febbraio 2022

INCONTRO CON CAPO DI GABINETTO E SEGRETARIO GENERALE SU PNRR E ALTRO

Ieri abbiamo avuto l’incontro previsto con la Direzione politica del Ministero sulle questioni attualmente all’ordine del giorno. In verità un vero e proprio ordine del giorno non c’era stato inviato, per cui, come avevamo scritto, noi abbiamo in un certo senso dettato l’agenda dei lavori e, come quasi sempre accade, abbiamo ricevuto delle risposte parziali sui temi posti:

PNNR: non è sufficiente la sola risposta economica

Sulla questione PNRR noi abbiamo principalmente posto il tema del rafforzamento delle strutture dedicate, nell’ambito delle quali il nodo certamente più importante è l’impatto che si sta determinando con le pratiche inerenti l’attuazione dei piani di transizione ecologica, sulla quali il Ministero è chiamato a dare i pareri di sua competenza. Ovvero un riversamento esponenziale di carichi di lavoro sul poco personale rimasto all’interno della struttura centrale e periferica (DG ABAP e Soprintendenze territoriali). Le considerazioni che abbiamo portato al tavolo riguardano quindi la necessità di integrazione urgente del personale dedicato, tramite un piano di
reclutamento straordinario, precisando che, a nostro avviso, non sarebbe sufficiente una soluzione indirizzata unicamente sull’incentivazione economica dei lavoratori addetti. La risposta ricevuta è sostanzialmente un “non possumus” sul piano del reclutamento di nuovo personale e invece una promessa di accantonamento di una cospicua somma da destinare alla remunerazione delle attività straordinarie del personale. Sia chiaro: noi certo valuteremo ogni proposta che incentivi il personale, ma è una pia illusione pensare che questo basti a risolvere i problemi connessi alle enormi responsabilità che la trattazione di queste pratiche pone in capo ai lavoratori interessati e utilizzeremo ogni forma di pressione affinché la questione PNRR non si trasformi in una tragica
occasione mancata e valuteremo, con i lavoratori interessati, tutte le opportune forme di tutela anche a fronte del silenzio ostinato della Direttrice Generale Galloni, che sinora ha bellamente ignorato ogni richiesta di confronto partita dai lavoratori e dalle OO.SS..

NUOVO CCNL: serve un patto programmatico.

La seconda richiesta avanzata, e sostanzialmente ignorata, riguarda la necessità di rinnovare un patto programmatico che riguarda l’applicazione del nuovo CCNL, una volta effettivamente entrato in vigore.
La nuova stagione contrattuale riguarda anche le scelte strategiche che dovrà fare l’Amministrazione, in particolare su due punti essenziali: l’istituzione dell’Area delle elevate professionalità ed il finanziamento dei passaggi di area.
L’Area delle elevate professionalità dovrà essere costituita con uno stanziamento specifico di bilancio e quindi ci dovranno dire di quante unità deve essere costituita, unità aggiuntive rispetto agli attuali organici teorici, e quali sono gli impegni per favorire il passaggio interno del personale sulla base dei criteri previsti dal CCNL.
Sui passaggi di area abbiamo chiesto che ci venga data una quantificazione delle risorse disponibili, sia quelle relative alle risorse previste in legge di stabilità (lo 0,55% a valere sul costo del lavoro complessivamente maturato nel 2018) che quelle derivanti dal budget assunzioni.
Su questi due punti specifici purtroppo nessuna risposta, ma sarà nostra cura riprendere il ragionamento non appena il nuovo CCNL entrerà effettivamente in vigore.
Così come nessun impegno specifico abbiamo ottenuto sulla riproposizione di un patto programmatico finalizzato alla stipula del nuovo contratto integrativo di cui abbiamo elencato alcuni dei temi: revisione dei profili professionali, progressioni economiche, posizioni organizzative, formazione. Ma noi ribadiamo, serve un impegno comune ad affrontare tutti i temi che la nuova stagione contrattuale ci propone e noi non siamo più disponibili ad affrontare queste problematiche come se fossero uno spezzatino.

Piano assunzioni

Abbiamo chiesto ancora una volta la quantificazione delle risorse ordinarie a disposizione del Ministero per la realizzazione del Piano assunzionale. Le risposte sono state parziali e riguardano il Piano attualmente approvato. In questo contesto ci è stata ancora una volta assicurato lo scorrimento integrale della graduatoria definitiva degli AFAV, ovviamente non contestuale tra i vincitori e gli idonei, un ulteriore possibile scorrimento della graduatoria dei funzionari amministrativi (i vincitori saranno chiamati entro un mese, mese e mezzo circa), e l’imminente
pubblicazione del bando che riguarda i funzionari archivisti e le altre professionalità tecniche di terza area. Vedremo, ma a noi serve comprendere le piene potenzialità di spesa dell’amministrazione e non ci pare un segreto di stato conoscere questi dati.

Dirigenti.

Sulle questioni che riguardano i dirigenti noi abbiamo sollevato tre temi: il primo riguarda l’evidente anomalia determinata da un ricorso eccessivo e ridondante agli incarichi fiduciari. Non ci convince affatto quanto detto dal Capo di Gabinetto circa quella che dovrebbe essere una opportunità per i funzionari interni. Noi aspiriamo ad una opportunità vera, che riguardi tutte le professionalità interne al Ministero, e non solo alcune e questa si può realizzare solo tramite una selezione pubblica e trasparente, non certo garantita da scelte discrezionali. Il secondo punto riguarda il fallimento dei meccanismi di valutazione dei dirigenti, che, anche in occasione dell’ultima stipula
dell’accordo sul fondo di risultato, sono stati valutati tutti al massimo. Una distribuzione a pioggia che mortifica i dirigenti più capaci e dimostra il fallimento del sistema meritocratico di valutazione messo in piedi dall’attuale Ministro della PA, Brunetta. Per questo motivo abbiamo sollecitato ancora una volta l’avvio del confronto per la stipula del Contratto Integrativo dei Dirigenti, che dovrà affrontare, tra le altre cose, la revisione del sistema di valutazione. Questo è stato l’ultimo tema posto e anche questo è rimasto desolatamente senza risposte.

 

 

Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale MIC

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