Nell’incontro del 4 febbraio Aran ha presentato alle organizzazioni sindacali una prima ipotesi di ripartizione delle risorse che le diverse leggi di Bilancio hanno messo a disposizione del contratto, e che si possono riassumere così:
– gli stanziamenti che, per legge, sono identici per tutti i comparti pubblici pari al 4,07% di incremento a regime, comprensivo delle risorse necessarie a trasformare in tabellare l’elemento perequativo;
– gli stanziamenti previsti in legge di bilancio 2021 relativi alle indennità destinate a diventare trattamento fondamentale per alcune figure professionale e quindi a sommarsi al tabellare ogni mese;
– lo stanziamento che la legge di bilancio 2022 destina da quest’anno al personale operante nei pronto soccorso;
– le quantità che sono state identificate per finanziare l’aumento dei fondi e la revisione del sistema di classificazione, sempre con la legge di bilancio 2022, in esito all’accordo sottoscritto da Cgil-Cisl-Uil lo scorso 10 marzo con il presidente del consiglio (risorse, queste ultime, che dovranno essere oggetto di stanziamento da parte delle regioni attraverso un nuovo atto d’indirizzo).
Il tutto per un ammontare a disposizione del contratto di 1.690,42 milioni di euro, cifra superiore di circa 675 milioni di euro a quanto previsto inizialmente.
A fronte di questa prima presentazione, che ha portato alle valutazioni unitarie che potete leggere nella nota unitaria, come Fp Cgil abbiamo sottolineato durante il nostro intervento come questo incremento sia il frutto di un lungo percorso di lotta e rivendicazioni sindacali che, un pezzo alla volta, ci hanno portato quasi a raddoppiare le risorse messe inizialmente a disposizione del contratto.
Abbiamo poi affermato una cosa che è banale, ma importante da tenere a mente in prospettiva: le cifre medie indicate da Aran come prima proiezione, di parecchio superiori a 100 euro, possono valere soltanto come prima indicazione molto generale, proprio perché una parte importante delle risorse complessive del contratto sono destinate non a tutto il personale ma a singoli ruoli, professioni o addirittura contesti operativi, cosa che determinerà alla fine una forbice di incrementi superiori e inferiori alla media stessa abbastanza ampia.
Proprio la necessità di poter vedere maggiormente “esplose” le cifre per categorie e profili ha generato la prudenza che si riscontra, con varie sfumature e stili, più o meno in tutte le comunicazioni sindacali di queste ore.
Anche in questo caso, come già avvenuto in altri incontri, è stato importante riscontrare che nessuna delle organizzazioni sindacali presenti al tavolo ha dichiarato la propria indisponibilità a proseguire il confronto a seguito della presentazione delle proiezioni, anzi, in più di un caso abbiamo registrato dichiarazioni esplicite attestanti la volontà di verificare le condizioni per giungere ad un contratto condiviso da tutti.
Questo è un punto importante, anche perché ha risposto a una sollecitazione che abbiamo rivolto al tavolo, chiedendo a tutti di sottrarre il contratto alla propaganda elettorale, per il rispetto che meritano le persone che vogliamo rappresentare.
Successivamente abbiamo unitariamente ribadito con forza all’Aran la nostra richiesta – anche questa condivisa dalle OO.SS. autonome – di prevedere nel contratto un incarico per tutte le lavoratrici e i lavoratori che saranno inquadrati nella futura area dei professionisti e dei funzionari, anche utilizzando una parte degli ad personam non riassorbibili che si produrranno nel passaggio dal vecchio al nuovo sistema, come piede di partenza per l’attribuzione e la pesatura dei nuovi incarichi, richiesta alla quale Aran ha aperto, riservandosi di fare un ulteriore approfondimento con i comitato di settore.
La convivenza, nel nuovo sistema, di due strumenti di valorizzazione professionale quali quello dell’incarico in maniera diffusa e dei differenziali economici di professionalità aprirebbe di fatto la stagione nuova che avevamo disegnato con la nostra piattaforma.
Ora aspettiamo di vedere sviluppate le cifre che Aran ci ha comunicato, oltre a poter discutere, nella prossima riunione programmata per giovedì 10 febbraio, la proposta – problematica – che Aran ha avanzato in tema di revisione delle indennità.
Vi terremo aggiornati degli sviluppi del confronto.
Il Segretario Nazionale
Michele Vannini