Mic – Comunciato su circolare di ripristino smart working

11 Gennaio 2022

Anno nuovo, pandemia vecchia: la Circolare n.1/2022 del Segretario Generale

purtroppo la forte recrudescenza dei contagi da Covid 19 che si sta verificando nel nostro Paese ci
pone nella necessità di intervenire ulteriormente rispetto alle misure di sicurezza che devono
continuare ad essere mantenute ed in particolare in relazione all’utilizzo dello smart working
emergenziale. Per tale motivo avevamo scritto unitariamente prima dello scorso Natale
all’Amministrazione chiedendo una urgente revisione delle disposizioni a suo tempo adottate, che
limitavano il ricorso allo smart working ad una percentuale del 30% del personale, inclusi i
lavoratori definiti fragili dalla normativa vigente.

Abbiamo ottenuto una risposta che per noi è soddisfacente in relazione al contesto normativo che
l’ha generata. Ci riferiamo ad una serie di improvvide dichiarazioni del Ministro della Pubblica
Amministrazione che in un primo tempo hanno definito le richieste di ripristino del lavoro agile
emergenziale avanzate da diverse sigle sindacali tra cui la FP CGIL non ricevibili, salvo poi
sottoscrivere una Circolare urgente congiuntamente al Ministro del Lavoro che ha reso
immediatamente applicabili le disposizioni relative al lavoro pubblico e privato. In sostanza un
invito alle Amministrazioni ad una urgente applicazione delle linee guida, in attesa dell’entrata in
vigore effettiva della regolamentazione per via contrattuale.

Questa discutibile forma comunicativa ha comunque prodotto nel MIC la Circolare del Segretario
Generale, che vi alleghiamo, che propone alcune novità significative. In particolare l’aumento fino
al 50% delle prestazioni in lavoro agile, calcolabili al netto delle riconosciute condizioni di fragilità,
che quindi sono aggiuntive rispetto alla percentuale individuata. Tenendo presente che l’attuale
gestione politica della fase emergenziale prevede il mantenimento delle attività definite essenziali,
e quindi non prevede chiusure al pubblico dei luoghi della cultura, l’organizzazione dei servizi deve
essere parametrata rispetto alle attività che richiedono la prestazione in presenza e le attività che
si possono svolgere da remoto. La Circolare al momento ha una durata quindicinale, e questo ci è
apparso poco comprensibile, e la proroga sarà valutata in base all’andamento della pandemia, per
cui, allo stato, purtroppo questa sembra una evenienza inevitabile.

Poiché iniziano a pervenirci le solite segnalazioni circa comportamenti dei dirigenti tendenti a non
applicare queste disposizioni, invitiamo le nostre delegate ed i nostri delegati a presidiare, in
raccordo con le Segreterie territoriali FP CGIL, i tavoli locali precisando che restano in vigore i
protocolli di sicurezza a loro tempo concordati con l’Amministrazione e che tutte le eventuali
disapplicazioni devono essere oggetto di tempestiva comunicazione alle Autorità competenti
territorialmente ed allo stesso Segretariato Generale MIC, chiedendo un immediato intervento a
tutela della salute e sicurezza di lavoratori e utenti. Per quanto riguarda infine le attività che
devono essere mantenute in presenza è opportuna una verifica delle attuali disposizioni adottate
nei luoghi della cultura al fine di produrre eventuali necessari aggiornamenti dei protocolli specifici.

Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale MIC

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