Ministero Economia e delle Finanze – Recrudescenza situazione pandemica – Misure Necessarie per il contrasto alla pandemia

29 Dicembre 2021

Al Ministero dell’Economia e delle Finanze

Capo Dipartimento DAG

D.ssa Valeria VACCARO

capodipartimento.dag@pec.mef.gov.it

E, p.c.

Al Ministero dell’Economia e delle Finanze

DAG – Ufficio Relazioni Sindacali

Dott. Ernesto PERNA

relazionisindacali.dag@mef.gov.it

Oggetto: recrudescenza pandemicamisure necessarie per il contrasto alla pandemia

La FP CGIL è intervenuta più volte nei mesi trascorsi a decorrere dal 15 ottobre, segnalando il forte aumento dei contagi nella sede MEF di via XX Settembre e chiedendo più trasparenza nella comunicazione dei contagi ai lavoratori.

È intervenuta nell’ultimo mese di dicembre, quando in corrispondenza di una evidente recrudescenza grave della pandemia ha chiesto a codesto Capodipartimento di innalzare immediatamente a 10 i giorni di lavoro agile fruibili da tutti i lavoratori, senza condizioni, come misura di contrasto alla pandemia. FP CGIL ha inoltre chiesto di ricevere i dati sulla incidenza dei contagi fra i lavoratori MEF a livello nazionale.

Tali richieste rispettano il dettato normativo (legge 300/70, Statuto dei Lavoratori) e contrattuale (CCNL FC 2016-18, art. 7 comma k), che vedono le organizzazioni sindacali titolari di potere contrattuale sulle materie relative a salute e sicurezza dei lavoratori.

Ma al MEF nessuno risponde. Si elude costantemente il contratto e la Legge.

Le organizzazioni sindacali e la RSU di XX Settembre vengono “informate”, il 28 dicembre, della costituzione di un “comitato consultivo”, di esclusiva composizione di parte datoriale, per il monitoraggio e le azioni da intraprendere nella sede di XX Settembre, con possibile estensione dei provvedimenti a tutte le sedi nazionali.

Invece di rispondere a richieste conformi a leggi e contratti, invece di ascoltare i lavoratori e i loro rappresentanti, al MEF si sceglie di costituire un “comitato”, in ritardo di 2 anni sulle prime indicazioni in tal senso contenute nei protocolli sulla sicurezza siglati fra OO.SS. e Governo nel 2020 e, in contrasto con quelle prime indicazioni, senza prevedere la partecipazione di nessun soggetto di rappresentanza dei lavoratori.

Come FP CGIL pensiamo che istituire un “comitato” sia una risposta fortemente inadeguata ai gravi problemi del momento presente.

Pensiamo invece che vadano utilizzate e rispettate le ordinarie forme di relazione sindacale in materia di salute e sicurezza, e che vada invertita decisamente la strategia di contrasto alla diffusione del contagio nei posti di lavoro MEF.

Torniamo a chiedere pertanto:

  • l’immediata estensione ad almeno 10 giorni di lavoro agile per tutti i lavoratori, senza condizioni e in tutte le articolazioni nazionali e territoriali;

  • la comunicazione a RLS, RSU, OOSS della avvenuta effettuazione dei tracciamenti e delle sanificazioni, a livello della sede centrale di XX Settembre come avviene già a livello periferico, e dei dati della incidenza di contagi sul territorio nazionale;

  • la sollecitazione a tutte le sedi affinché diano risposta alle domande di estensione del lavoro agile già presentate e da presentare;

  • la riconsiderazione delle istanze di fragilità già rigettate;

  • la garanzia che i lavoratori in quarantena e in isolamento preventivo non siano ammessi al luogo di lavoro, anche qualora vaccinati.

La rincorsa alla produttività non deve essere fatta a discapito della salute dei lavoratori. La FP CGIL contrasta questa logica che attacca la salute dei lavoratori ed è favorevole al ripristino del lavoro agile generalizzato nella PA come misura di contrasto alla pandemia.

A legislazione vigente, e per il mantenimento di corrette relazioni sindacali, chiediamo immediato riscontro alla presente.

FP CGIL Nazionale

Daniele Gamberini

FP CGIL Roma e Lazio

Francesca Valentini

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