LA NOSTRA VISIONE FUTURA
Nel corso dell’assemblea del 20 dicembre, partecipata e con interventi di lavoratrici e lavoratori di tutta Italia, iscritti e non iscritti alla nostra sigla, abbiamo inteso condividere le nostre linee programmatiche sul futuro dell’INL, partendo dalle tante criticità ancora esistenti.
La principale questione irrisolta è l’assenza di risorse economiche stabili. Il DL 146/2021, nell’assegnare ulteriori compiti all’INL prevede che i proventi delle sanzioni comminate dal personale dell’INL confluiscano in un apposito capitolo del bilancio dell’Ispettorato, senza più transitare per il Ministero del Lavoro e senza più tetti. Questa è certamente una cosa importante, ma resta per noi una soluzione che continua a lasciare l’INL in balia di “fondi” e “fondini” vari: dopo il Fondo Poletti, dopo il Fondo di spese di lite vinte, ecco il Fondo DL 146. Queste soluzioni sono accettabili e praticabili solo se temporanee e destinate a diventare risorse certe e stabili: solo in questo modo si potrà finalmente creare un vero sistema di indennità, non soggetto a “oscillazioni”.
Su questo, proseguiremo nella nostra lotta di superamento del costo zero, impegnandoci a chiedere risposte concrete sia al vertice dell’Amministrazione sia al Ministro, dando comunque atto ad entrambi che importanti segnali di cambiamento positivo sono già arrivati, come lo sblocco delle assunzioni di personale. Rispetto a quest’ultimo punto, stiamo già chiedendo che vi siano ulteriori scorrimenti delle graduatorie, partendo dalla considerazione che nel frattempo il personale continua ad andare in pensione e quindi non sono sufficienti gli ingressi previsti. Aggiungiamo, inoltre, l’urgenza di assumere personale in seconda area, per svolgere importantissime funzioni di supporto che altrimenti dovranno essere svolte da altri.
Fondamentale sarà poi lo snodo della riorganizzazione di tutta la macchina amministrativa, a partire dai teams e dai processi, definendone in modo chiaro compiti e responsabilità ed evitando che questi svolgano compiti riversati su di loro in modo inopportuno e incongruo. L’ultima riorganizzazione ha toccato ben poco la struttura amministrativa preesistente, non facendo fare quel salto di qualità e di mentalità che ancora serve all’INL per essere una vera Agenzia, non solo nominalmente. Occorre superare la logica verticale tuttora esistente e sostituirla con strutture organizzative orizzontali e trasversali, che impegnino tutti i lavoratori dell’Ente nel raggiungimento di obiettivi comuni, ognuno per la sua parte di attività. Questo reale lavoro di squadra, con osmosi e dialogo costante tra i diversi Processi organizzativi e le diverse professionalità consentirà anche di superare le divisioni che ancora
imperano nel personale e che troppo spesso hanno consentito all’Amministrazione di
giovarsene, a danno di tutti, o ad alcuni di farne bandiere corporative.
In questo aspetto, essenziale deve essere il ruolo affidato all’informatica: ogni moderna
organizzazione del lavoro deve passare attraverso uno snellimento e una velocizzazione delle
attività, garantite da una robusta ossatura informatica. Su questo aspetto l’assemblea ha
confermato come ci siano ancora enormi problemi sul versante degli applicativi – non
dimenticando che vi sono ancora interi segmenti di attività non informatizzati, che lavorano
ancora con il “copia e incolla” – che si accompagnano a una forte svalutazione del personale
informatico, che invece noi riteniamo possa essere recuperato e valorizzato.
L’informatica deve essere uno dei veicoli del cambiamento culturale, per segnare
realmente il passaggio al modello agenziale, anche per agevolare il lavoro e semplificarlo.
Non è possibile continuare a subissare gli uffici di richieste di report e statistiche di ogni tipo
perché ancora non esistono strumenti informatici in grado di fare questo. Tutto ciò
contribuisce in modo importante – complice la forte emorragia di personale avvenuta – ad
aumentare in modo insostenibile i carichi di lavoro del personale, in particolare per gli uffici
piccoli o medi (che sono la maggioranza).
Il definitivo passaggio al modello di agenzia dovrà vedere, a nostro parere, anche un
accentramento di alcune funzioni presso certi uffici (potrebbero essere, ad esempio, gli IIL,
adeguatamente forniti di personale), come la gestione del personale ovvero le di gare di
appalto. Questo potrà avere diversi effetti benefici: diminuire i carichi di lavoro degli uffici
del territorio, sgravandoli di attività di gestione interna, concentrandosi così sulle attività
“esterne” (ispezioni, raccolta denunce e turno, conciliazioni, lavoratrici madri, etc.); avere
meno centri di gestione di certe attività, così da rendere più omogenea la loro attività
(pensiamo alla gestione del personale, in cui spesso si scopre che ogni ufficio è Repubblica a
sé) e da poter verificare in modo più rapido il rispetto delle direttive impartite.
Ancora: con l’informatica, già oggi è possibile far viaggiare le pratiche da un ufficio a un
altro e lavorarle da remoto. In questo modo, si può attivare un meccanismo di solidarietà
tra gli uffici per il raggiungimento degli obiettivi istituzionali, garantendo ovviamente
benefici all’ufficio che aiuta. Quello che per INL sembra utopia perché non si vuole farlo, in
altre Amministrazioni è realtà consolidata da tempo: basta volerlo.
Trasparenza, rotazione e pari opportunità per tutte e tutti: questo deve essere l’INL del
futuro, a nostro parere, non l’Amministrazione opaca in cui imperano logiche amicali,
parentali o clientelari ovvero ancora orticelli da difendere a ogni piè sospinto. Per questo, ad
esempio, torneremo a chiedere che vi siano regole ben precise nell’assegnazione degli
arbitrati, per garantire che questi importanti incarichi siano assegnati in modo equo e trasparente.
La rotazione non va vissuta come una “rottamazione”, ma come opportunità di rimettersi in gioco e arricchire la propria professionalità.
In tal senso, noi crediamo anche che si debba arrivare a fare un accordo sui cambi di profilo professionale, che accompagni i lavoratori che intendano mettere in gioco la propria professionalità in un nuovo settore, anche con adeguati processi formativi.
Dall’Assemblea è emersa la consapevolezza dei compiti che l’Ispettorato e i suoi lavoratori svolgono, e anche la speranza che finalmente sia giunto il momento di acquisire quella dignità del proprio ruolo troppo spesso vituperata, per responsabilità di una Amministrazione che ha calpestato i diritti dei propri lavoratori, trasformandoli in privilegi.
Forti di questa consapevolezza continueremo a condurre le nostre lotte, con chiarezza di obiettivi e senza doppi giochi, ma sempre dalla parte delle lavoratrici e dei lavoratori, per far estinguere il burosauro INL e far nascere dalle sue ceneri una moderna Amministrazione.
Roma, 20 dicembre 2021
Il Coordinatore nazionale FP CGIL INL
Matteo Ariano