“Anziché creare opportunità occupazionali ai giovani e consentire lo sviluppo di carriera al personale del Corpo dei Vigili del fuoco, si propone il richiamo in servizio dei pensionati. Una proposta inaccettabile che va assolutamente respinta”. A denunciarlo è la Fp Cgil Vigili del Fuoco in merito a un emendamento alla legge di Bilancio (Art. 189-ter ’Ulteriori misure in materia di vigili del fuoco e forze di polizia’ presentato da esponenti del Pd), secondo il quale, osserva il sindacato, “anziché dare corso all’impegno, da più parti espresso, di un potenziamento del Corpo dei Vigili del fuoco, si tenta di imboccare una scorciatoia per gonfiare surrettiziamente l’organico a scapito dei giovani: una strada inaccettabile nel merito e nel metodo”.
Il Corpo dei Vigili del fuoco, ricorda il coordinatore nazionale della Fp Cgil Vvf, Mauro Giulianella, “ha un’età media molto alta, tra i 45 e 47 anni, e ha bisogno di essere potenziato nell’organico per raggiungere le 40 mila unità operative, dove ne mancano 5 mila, e le 5 mila nel ruolo tecnico professionale, dove la carenza è di circa 2.500. Solo così sarà possibile rendere il Corpo più amato dagli italiani in grado di rispondere alle richieste di aiuto della cittadinanza e intervenire nelle emergenze con maggiore professionalità, tempestività ed efficienza, e la tragedia di Ravanusa è solo l’ultimo esempio, senza ripiegare sugli straordinari”. Da qui l’invito di Giulianella “al Parlamento affinché nelle more di un provvedimento importante come la Manovra non si faccia passare l’indebolimento progressivo dei Vigili del fuoco. Non accetteremo scorciatoie umilianti. Attendiamo invece il bando di un nuovo concorso una volta ultimate le graduatorie esistenti degli idonei per un effettivo e non più procrastinabile potenziamento”, conclude.