“Finalmente abbiamo registrato una minima accelerazione del confronto, come da noi richiesto con forza, e abbiamo ricevuto le proposte su nuovi stipendi, indennità pensionabile e retribuzione delle prestazioni di lavoro straordinario, con la quantificazione dei costi. Ma lamentiamo la mancata previsione di una indennità specifica per il personale di Polizia Penitenziaria che presta servizio nelle sezioni detentive e della previdenza complementare anche per i lavoratori di questo comparto”. Lo afferma la Fp Cgil al termine della riunione di oggi a Palazzo Vidoni sul rinnovo del contratto di lavoro del personale del comparto Sicurezza e Difesa.
Nel merito della trattativa, fa sapere la Fp Cgil: “Confermato l’aumento medio lordo per il personale della Polizia Penitenziaria di 129.27 euro e la ripartizione delle risorse per l’80% sulla parte fissa e continuativa del salario (circa 24,4 milioni su stipendio tabellare, più 22,8 milioni per l’indennità pensionabile) e il 20% sul salario accessorio. Confermato anche l’aumento dell’indennità di missione e delle spese documentate dalla stessa, l’indennità di compensazione, quella notturna, festiva e superfestiva. Proposto anche un aumento della retribuzione del lavoro straordinario ma riteniamo ancora insufficiente l’importo proposto”.
Inoltre, prosegue il sindacato, “continuiamo a rivendicare una indennità specifica per il personale che presta servizio nelle sezioni detentive, l’istituzione della possibilità di aderire a un fondo di previdenza complementare per il personale di questo comparto, a partire dal primo gennaio 2022, e di eleggere i rappresentanti sindacali unitari come nel resto del pubblico impiego”, conclude la Fp Cgil.