MiC – Comunicato su Piano dei Fabbisogni 2020/22 e allegato

19 Novembre 2021

ARRIVA IL NUOVO PIANO DEI FABBISOGNI 2020/2022 – MANCANO I SOGNI

SERVE UN PIANO STRAORDINARIO PER LA BUONA OCCUPAZIONE

Ci è stato illustrato oggi il nuovo Piano dei Fabbisogni, contenente le nuove indicazioni del Piano assunzioni che ha per orizzonte attuativo la fine del prossimo anno.

Un provvedimento da noi atteso con un certa apprensione, derivante dalle ormai del tutto inaccettabili condizioni degli organici, perché chiarisce la quantità e qualità degli interventi occupazionali nel medio periodo e ci offre l’opportunità di una loro analisi in rapporto al quadro delle carenze accertate, nonché di una verifica delle scelte operate.

Appare preliminarmente del tutto chiaro il rapporto tra la dimensione attuale degli organici, che il documento cita per quel che riguarda le uscite nel triennio, ma a cui si assommano le carenze determinate dal turnover precedente. Numeri impressionanti, ad esempio le uscite quantificate in quest’anno sono 1769 una percentuale del 14,5% rispetto al personale presente e del 9,3% sull’organico teorico. Un dato che da solo dà l’idea di un esodo che porterà alla fine di quest’anno ad una presenza effettiva che si aggirerà poco sopra la metà dell’organico previsto.

Di conseguenza, a fronte di un organico che attualmente sconta una carenza di circa 7mila unità con un dato tendenziale che porterà a 9mila alla fine dell’anno prossimo la rimodulazione del piano assunzioni porta a ad un dato che tra concorsi in atto e quelli programmati, le cui tempistiche sono variabili, di 3350 assunzioni complessive, compresi i dirigenti e al netto di 583 assunzioni a tempo determinato, che non concorrono alla determinazione delle carenze.

Entrando nel merito del Piano vi segnaliamo di seguito le osservazioni e le ulteriori informazioni emerse dal confronto:

  • Si avvia finalmente la stabilizzazione definitiva dei lavoratori a tempo determinato che hanno maturato i 36 mesi di servizio effettivo. Nei prossimi giorni sarà emanato l’avviso relativo e si avvierà finalmente a conclusione una vertenza lunga e faticosa, esito per il quale non possiamo che esprimere la nostra soddisfazione;

  • Ci sono stati annunciati per fine mese gli scorrimenti previsti dalla legge 113/2021 delle graduatorie interne per un numero pari a 177 nel passaggio dalla seconda alla terza area e 27 dalla prima alla seconda. Un fatto anch’esso positivo anche per la celerità con la quale si procede all’applicazione della norma;

  • Per quanto riguarda l’ulteriore previsione dei passaggi interni nel Piano è evidenziato un impegno a procedere nell’ambito del triennio considerato, quindi nel 2022. Un impegno che noi consideriamo positivo ma che comunque non è ancora concretizzato in alcun modo. Noi abbiamo ricordato che la materia è all’interno delle problematiche attribuite al tavolo tecnico e, insieme alla mobilità, ancora non definita. Di conseguenza siamo intenzionati a prendere molto sul serio l’impegno, peraltro formalizzato in un documento strategico come il Piano, e avviare al più presto il confronto per la definizione dei criteri da inserire nei bandi, con l’obiettivo di inserire questa previsione nell’annunciato aggiornamento del Piano o in quello riferito al triennio 2021/2023;

  • Sui rapporti flessibili noi abbiamo rilevato la scarsità dei numeri derivanti dalla ricognizione effettuata e che prevedono al momento 57 unità complessive (43 area III e 14 area II). Numeri, dovuti in gran parte alla evidente ritrosia di molti uffici periferici a fornire i dati richiesti, che non fanno giustizia della reale situazione e sulla cui scarsità ha convenuto la stessa amministrazione, tant’è che ha annunciato una ulteriore ricognizione tramite l’acquisizione delle istanze direttamente dai lavoratori interessati, procedura che già noi abbiamo consigliato agli stessi nella fase ricognitiva attuata. Quindi sono auspicabilmente numeri destinati a crescere e la partita ancora da giocare;

  • Abbiamo chiesto lumi sulla previsione di assunzione, attribuita al 2021, di 300 funzionari in area terza e 400 assistenti in area seconda. Non sono specificati i profili e al riguardo noi abbiamo chiesto che venissero individuati in prevalenza funzionari tecnici e assistenti tecnici (figura questa assente da tutto il piano assunzionale). Ci è stato risposto che la ripartizione per profili è ancora in discussione così come è in discussione l’utilizzo di tali facoltà, ricorrendo a scorrimenti di altre graduatorie o tramite l’emanazione di nuovi bandi e che comunque è presa in considerazione l’ipotesi di reclutamento di assistenti tecnici;

  • È in via di attuazione il reclutamento di 300 funzionari amministrativi e dei 405 operatori selezionati tramite Centri per l’Impiego, per il quale si stanno recuperando le Regioni ritardatarie;

  • Per quanto riguarda l’assunzione dei 1052 AFAV ci è stato comunicato che è imminente la formale istituzione, da parte di Formez, delle sub Commissioni e che subito dopo saranno indicate le date delle prove orali. In riferimento al Piano abbiamo rilevato l’assenza di ipotesi di scorrimento di questa graduatoria e ci è stato risposto che in assenza di graduatoria non è possibile prevederne lo scorrimento. Con i passi successivi e nell’auspicabile conclusione a breve di questo interminabile iter, si potranno determinare gli scorrimenti, peraltro annunciati dalla Direzione politica del Ministero. Vedremo;

  • Sulla programmazione assunzionale: il Piano prevede per il 2022, oltre alle procedure già attivate o comunque autorizzate, un pacchetto di 1108 ulteriori assunzioni (250 funzionari tecnici, 270 funzionari archivisti, 334 assistenti amministrativi, 100 assistenti informatici, 4 riassunzioni in servizio, 100 AFAV e 50 Operatori) ;

  • A questi si aggiungono 583 assunzioni a tempo determinato, di cui 20 funzionari finanziati dal PNRR e 271 funzionari e 292 di area II reclutati dal bacino calabrese dei tirocinanti. Noi consideriamo positivamente il riconoscimento di questi percorsi formativi, molto meno la soluzione adottata (tempo determinato a 18 mesi in part time al 50%) che naturalmente determinerà l’ennesima sacca di precariato;

  • A questo si aggiungono i massicci reclutamenti con incarichi fiduciari dei dirigenti, che ormai portano a quasi la metà il numero dei dirigenti reclutati in deroga alle normali selezioni concorsuali, una evidente anomalia anche considerando i ritardi nell’espletamento dei concorsi già autorizzati. In particolare la selezione del corso concorso per 50 Dirigenti tecnici, autorizzata da tanto che ancora non vede luce. I 50 possono diventare 75, ben al di sotto delle gravi carenze che si registrano nell’organico. Su questa situazione sollecitiamo da tempo, inutilmente, l’avvio di un confronto specifico che riguarda l’applicazione del CCNL, la revisione dei sistemi di valutazione ed il confronto sui criteri di conferimento degli incarichi. Da cui si può facilmente immaginare quale interesse ci possa essere ad affrontare le molte anomalie nella gestione di questi rapporti di lavoro.

Infine abbiamo chiesto di conoscere l’ammontare complessivo delle risorse a disposizione del budget ministeriale per le assunzioni, nonché il rapporto con quanto speso o impegnato nel Piano, per verificare su quale disponibilità di risorse teoricamente contare. In verità non abbiamo avuto questi dati, ma una risposta che conferma la disponibilità di risorse ingenti ma paradossalmente non spendibili per via della complessità degli iter autorizzativi le procedure di assunzione. Quindi il Ministero potrebbe incrementare in modo molto sostanzioso i numeri contenuti nella programmazione, perché ha la copertura economica, ma lo può fare solo tramite step faticosissimi di cui il Piano dei Fabbisogni è solo una parte.

Per questo non possiamo che ribadire la necessità di un Piano assunzionale straordinario, che utilizzi almeno tutte le risorse disponibili e velocizzi al massimo gli iter autorizzativi. Su questo serve una decisione politica e anche oggi la politica, assente dal tavolo malgrado il tema strategico, ha perso una utile occasione per ascoltare la voce dei lavoratori.

Saluti

Claudio Meloni

FP CGIL Nazionale Ministero della Cultura

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