L’approvazione di un piano straordinario di assunzioni nei servizi pubblici è da anni una nostra battaglia. Ancora prima della pandemia, e in ragione di un prolungato e dannoso blocco del turn over che ha ridotto all’osso i servizi pubblici, abbiamo con forza sostenuto l’esigenza di implementare l’occupazione nel settore pubblico.
A inizi del 2019, dopo aver prodotto studi sullo stato dell’occupazione, abbiamo lanciato la prima fase della nostra campagna #AssunzioniSubito, a sostegno di un piano straordinario di occupazione nei settori pubblici, che passasse da nuova occupazione e dalla stabilizzazione dei precari.
L’arrivo della pandemia da Coronavirus ha mostrato da un lato lo straordinario valore delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici e dall’altro ha reso chiara l’esigenza di un investimento straordinario, sul fronte delle risorse e su quello dell’occupazione, soprattutto in sanità. Ancor prima del fatidico 9 marzo, giorno del varo del primo ‘lockdown’, il 5 marzo chiedevamo risorse e assunzioni nel servizio sanitario nazionale. Da marzo a oggi, in questi lunghi 20 mesi di emergenza pandemica, il nostro impegno per garantire risorse, valorizzare le lavoratrici e i lavoratori coinvolti e stabilizzare i precari è stato costante. Cerchiamo di riepilogare in parte il percorso fatto.
Sempre nei primi giorni di marzo del 2020 abbiamo promosso con la Cgil Nazionale una petizione, dietro le parole ‘Operatori Ssn, sosteniamo chi lotta contro il Coronavirus’, che partendo dallo straordinario lavoro svolto in una assoluta emergenza, rivendicava la necessità di implementare, tra le altre cose, l’occupazione, stabile e di qualità. Raccogliendo in pochi giorni oltre 60 mila firme.
Nei mesi successivi, da aprile a maggio dello scorso anno, caratterizzati dal varo di provvedimenti emergenziali, abbiamo chiesto unitariamente e insieme alle Regioni, e poi ancora unitariamente, interventi che dessero risposte ai lavoratori della Sanità, dal tema della salute e della sicurezza, passando per le risorse da destinare al Sistema sanitario, fino al tema dell’occupazione.
A settembre del 2020 è poi partito il percorso che ci ha condotto alla grande manifestazione del 10 ottobre: ‘Sanità: pubblica e per tutti! Le nostre proposte per il Servizio socio sanitario nazionale’. Prima con l’assemblea quadri e delegati della Fp Cgil ‘La nuova Sanità, da costruire insieme!’, poi con i tre focus che hanno prodotto la nostra proposta per il servizio socio sanitario nazionale (Focus 1: “Il valore della prevenzione e della promozione della salute in un nuovo Servizio Socio Sanitario Nazionale”; Focus 2: “Dalla centralità del territorio una nuova dimensione della CURA: distretto, case della salute, continuità assistenziale”; Focus 3: “Bisogni di salute e cura nei luoghi della vita, integrazione sociosanitaria, salute di comunità”).
Il 10 ottobre del 2020, infine, in piazza del Popolo, alla presenza del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, e del ministro della Salute, Roberto Speranza, la manifestazione ‘Sanità: pubblica e per tutti! Le nostre proposte per il Servizio socio sanitario nazionale’. Al centro della manifestazione la nostra proposta per un ‘New Deal per la salute’.
Il 29 ottobre dello scorso anno lanciavamo poi una campagna, dietro le parole ‘Sicuro Io Sicuro Tu’ che tra le rivendicazioni, per implementare le misure di sicurezza, aveva tra le richieste il tema di buona e stabile occupazione.
Pochi giorni dopo partiva poi la mobilitazione che ci avrebbe condotto allo sciopero generale del 9 dicembre che aveva in piattaforma il tema delle assunzioni. A partire dalla mobilitazione unitaria ‘Pubblico per il Pubblico’ per arrivare alla giornata del 9 dicembre ‘Rinnoviamo La PA. Sicurezza. Assunzioni. Contratti.’. Tra queste due iniziative si inseriscono le Giornate del Lavoro della Cgil che vedevano, il 15 novembre del 2020, un protagonismo della categoria con la proposta, alla base della manifestazione del 10 ottobre: GdL 2020: Dall’emergenza sanitaria al ‘new deal’ della Salute. L’anno si chiudeva poi puntando il dito contro una manovra che non investiva sulla valorizzazione del lavoro pubblico.
Il 2021, dopo aver riproposto il tema di un piano straordinario per l’occupazione, si caratterizza per la centralità della rivendicazione occupazionale, con diverse iniziative messe in campo. Al governo Draghi, appena insidiato, abbiamo avanzato precise proposte: ‘I primi passi da compiere sul fronte Salute‘. A giugno ci siamo confrontati con diversi attori sul tema ‘Fuori dall’emergenza pandemica: buona amministrazione e solidarietà‘. Serena Sorrentino è poi intervenuta alle Giornate del Lavoro della Cgil, alla presenza del ministro della Salute, Roberto Speranza, rivendicando più occupazione e maggiori risorse per il servizio sanitario.
Infine, parallelamente all’avvio delle trattative per il rinnovo del contratto e al varo del Pnrr, abbiamo promosso due iniziative “Tra pandemia e futuro: il servizio sociosanitario nazionale al bivio del Pnrr” (-> ) e l’attivo della Sanità Pubblica ‘Ci siamo e partecipiamo. Contratto. Assunzioni. Sicurezza.’. Al momento, mentre è in fase di presentazione la legge di Bilancio, continua la nostra petizione per la stabilizzazione dei precari: ‘C’è Speranza?’, mentre unitariamente è partita la mobilitazione: ‘Vogliamo risposte per il futuro del lavoro e dei servizi pubblici’.