Dott.ssa Barbara Fabbrini
Capo Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria
Dott. Alessandro Leopizzi
Direttore Generale del personale e della formazione
e per conoscenza
On.le Anna Macina
Sottosegretario alla Giustizia
Dott. Raffaele Piccirillo
Capo di Gabinetto
Prendiamo atto che il Ministero della Giustizia non sia rimasto inerte rispetto alla insopprimibile necessità di rinforzare gli organici a causa della grave carenza di personale che affligge da tempo, in particolare, gli uffici giudiziari. Ed invero negli ultimi anni si è avuta la immissione nei ruoli della Organizzazione Giudiziaria di migliaia di lavoratori attraverso: procedure di mobilità, anche obbligatoria, da altre pp aa; l’utilizzo di graduatorie di concorsi espletati presso altre pubbliche amministrazioni; concorsi pubblici per l’assunzione di lavoratori a tempo indeterminato ed a tempo determinato. Tale massiccia immissione nei ruoli di nuovo personale ha sì impedito la chiusura per carenza di personale degli uffici giudiziari ma la stessa è stata attuata prima della mobilità interna dei lavoratori già in servizio, ancora fermi al palo, in attesa di spostarsi da almeno un ventennio.
Inoltre, le scriventi organizzazioni sindacali hanno più volte scritto e denunciato il ritardo di codestoMinistero nell’attuare le progressioni giuridiche, dentro e tra le aree, concordate tra le parti sociali e l’amministrazione, a partire di quelle sottoscritte nel lontano 2010 (per gli ausiliari) e nel 2017 (per la maggior parte delle figure professionali). Rammentiamo, inoltre, che l’accordo sulla mobilità, all’art 22 prevede che l’amministrazione pubblichi almeno il 60% dei posti disponibili per ogni figura professionale, pertanto, chiediamo ancora una volta l’invio dei dati già richiesti per poter verificare se i posti accantonati corrispondono a quelli concordati.
Infine, chiediamo perché nelle procedure concorsuali non è stata riconosciuta alcuna riserva dei posti e/o corsie preferenziali per gli interni (è il caso, ad esempio, del maxiconcorso per assistenti giudiziari) o perché sono state previste addirittura preclusioni per una parte dei lavoratori già in servizio (è il caso del concorso per direttore cui hanno potuto partecipare solo i lavoratori di area terza con almeno cinque anni di servizio).Anche il concorso per 2242 Funzionari Giudiziari, gestito da RIPAM ed in corso di espletamento, non ha previsto per gli interni né titoli preferenziali né punteggi aggiuntivi, titoli e punteggi viceversa riconosciuti ope legis in altre procedure concorsuali. Tale procedura concorsuale, inoltre, presenta un vulnus ulteriore: essendo un concorso su base nazionale i lavoratori interni che, all’esito della prova orale, risulteranno utilmente collocati nella graduatoria di merito rischiano di essere assegnati ad uffici anche molto distanti dalle sedi presso le quali prestano servizio. Infine la predetta procedura concorsuale doveva determinare lo scorrimento integrale della graduatoria per funzionari giudiziari formata ex art. 21 quater L. 132/2015 ma purtroppo ciò al momento non
è avvenuto per una scelta incomprensibile di codesta amministrazione.
Purtroppo anche in materia di politica degli organici le scriventi organizzazioni sindacali devono riscontrare una carenza di informazioni. Così, a differenza di altri dipartimenti del Ministero, l’Organizzazione Giudiziaria non ha trasmesso alle organizzazioni sindacali il piano triennale dei fabbisogni di personale. Tale atto, invero, è di fondamentale importanza attesa la sua stretta connessione con la realizzazione delle progressioni giuridiche soprattutto tra le aree, a partire dallo scorrimento delle graduatorie per funzionari giudiziari e funzionari UNEP, formate in attuazione dell’art. 21 quater della legge 132/2015.
Considerata la rilevanza della problematica, CGIL CISL e UIL chiedono la convocazione di uno specifico incontro sull’argomento e la preventiva trasmissione di copia del piano triennale dei fabbisogni di personale. Le stesse inoltre chiedono che codesta centrale amministrazione ponga in essere quanto necessario affinchè sia garantita, a richiesta, la permanenza nella sede dei lavoratori interni che dovessero superare il concorso per 2242 funzionari giudiziari. Infine CGIL CISL e UIL, ferma restando la necessità di procedere alla attuazione integrale e senza limitazioni dell’accordo sottoscritto il 26.4.2017, chiedono che, stante la grave carenza di direttori e di cancellieri esperti, sia operato lo scorrimento integrale delle graduatorie dell’ultimo concorso per tali figure professionali, mantenendo, al fine di limitare le rinunce, altrimenti inevitabili, il carattere distrettuale delle due procedure assunzionali e prevedendo eventuali assunzioni extra-distrettuali solo su base volontaria.
CGIL CISL e UIL confidano in un positivo riscontro e porgono distinti saluti.
Roma, 4 novembre 2021
FP CGIL CISL FP UIL PA
Russo Marra Amoroso