Diverse sono le questioni che questa Amministrazione ha lasciato in sospeso in questi anni. Accanto a queste, nuove se ne propongono, nel frattempo, e noi riteniamo utile che si inizi a dare delle risposte ai dipendenti.
L’ultima in ordine di tempo riguarda le norme introdotte dal DL 146/2021: pur nella consapevolezza che trattasi di norme ancora suscettibili di modifiche – essendo inserite in un decreto-legge in fase di conversione – chiediamo che nelle more siano date indicazioni univoche agli uffici, per garantire uniformità e omogeneità di condotte nei territori.
A questo tema se ne aggancia immediatamente un altro, quello dei profili professionali.
Più volte, nel corso di questi anni, quest’argomento è stato affrontato e poi chiuso dall’Amministrazione, senza mai approdare a nulla. Si era perfino vagheggiato di un ruolo unico dei funzionari, così da avere dei jolly pronti a qualunque esigenza: dalle ispezioni, al legale, alla contabilità, alla gestione del personale, ai rapporti col pubblico e molto altro ancora. “Fluidità” era la parola magica dei novelli seguaci di Baumann.
Ora, anche alla luce delle importantissime novità normative non ancora definitive e della volontà del vertice dell’Amministrazione di dare un fortissimo impulso alla formazione continua del personale, chiediamo di avviare un confronto per la definizione dei profili professionali, tenendo ferma la distinzione tra funzionari amministrativi,funzionari ispettivi ordinari e tecnici, sottoscrivendo anche un accordo per il cambio di profilo e individuando in modo chiaro ed estensivo i requisiti di accesso ai suddetti profili. Per intenderci: già in tempi non sospetti, come FP CGIL avevamo chiesto di ampliare i titoli di accesso al profilo di ispettore tecnico, ricevendo un secco “no” (ma il tempo ci ha dato ragione).
Avevamo anche proposto di ampliare i titoli di accesso al profilo di ispettore ordinario, ad esempio reintroducendo le lauree in materie economiche. Neanche quello si fece. Inoltre, similmente a quanto fanno da tempo altre Amministrazioni, perché individuare solo alcune lauree come titolo di accesso al profilo di funzionario amministrativo? Se/quando partirà una massiccia opera di formazione del personale sarà quello l’elemento centrale su cui puntare, proprio come accade in altri Enti.
Nelle prossime settimane, inoltre, diverse centinaia di lavoratori entreranno negli uffici dell’INL: questa sigla chiede nuovamente di conoscere per tempo la distribuzione territoriale di questi lavoratori, al fine di poter dare un proprio contributo per una loro ottimale dislocazione.
Al termine dell’iter delle progressioni orizzontali – rispetto alle quali chiediamo di sapere se ne è confermato il pagamento in busta paga novembre – diverse decine di posizioni messe a bando sono ritornate all’Amministrazione. Più precisamente, dai nostri conti – considerando i tanti colleghi pensionati presenti nelle graduatorie e che in diverse graduatorie i posti disponibili erano maggiori delle domande presentate – risulterebbero oltre 160 posizioni ritornate al Fondo.
Per questo, riproponiamo l’idea che si possa arrivare in tempi rapidi alla sottoscrizione di un nuovo accordo che garantisca ulteriori passaggi economici ad altro personale, senza che questo pesi in modo eccessivo sul Fondo Risorse Decentrate, visto che 160 posizioni sono già “pagate”.
Chiediamo, pertanto, la convocazione in tempi rapidi del tavolo sul FRD 2021, così da prevedere il relativo stanziamento e avviare subito altre progressioni economiche.
Relativamente al FRD 2021, avvertiamo sin d’ora l’Amministrazione che la questione delle assenze equiparate per noi è tutt’altro che chiusa, anche a seguito della discussione avvenuta all’interno del CUG in queste settimane. Ci aspettiamo, pertanto – anche alla luce del Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance, secondo cui per accedere alla valutazione occorrono almeno trenta giornate di presenza effettiva – che nel concetto di “presenza effettiva” rientrino anche tutte le giornate di presenza equiparate che sono state sottratte ai lavoratori: assistenza a familiare disabile (anche figlio e coniuge), ex art. 33, comma 3, della legge 104/92; congedo per malattia del figlio fino a tre anni; congedo parentale.
Roma, 4 novembre 2021
Il coordinatore nazionale FP CGIL INL
Matteo Ariano