Come annunciato al termine dell’incontro della scorsa settimana, il presidente dell’Aran ha presentato stamattina alle organizzazioni sindacali un testo di “avanzamento” del negoziato sul nuovo sistema di classificazione e sul lavoro agile.
In buona sostanza, per entrambi i temi, significativi sono i passi avanti verso la costruzione di un’ipotesi condivisa che dovrà entrare a far parte del più complessivo testo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il Comparto delle Funzioni Centrali 2019/2021.
Sul sistema di classificazione prende corpo un meccanismo per le progressioni economiche all’interno delle aree che tenga conto della necessità, da noi più volte affermata, di garantire da un lato procedure trasparenti nell’assegnazione dei “differenziali stipendiali” (così si chiameranno le nuove progressioni economiche) e, dall’altro, che non si ripeta più la situazione per cui all’interno di un’amministrazione ci sia chi ha beneficiato più volte delle progressioni e chi, al contrario, rimane al palo del primo inquadramento.
Per questo abbiamo giudicato positivamente l’individuazione nel CCNL dei due criteri principali – valutazione individuale e esperienza professionale maturata, chiedendo che la prima abbia un peso non inferiore al 30 per cento anziché il 50 per cento chiesto da Aran – prevedendo che la contrattazione integrativa possa indicare ulteriori criteri, bilanciando però con un correttivo percentuale legato al numero di anni di mancata acquisizione del differenziale per favorire una sorta di rotazione tra il personale non escluso dalle procedure (il meccanismo dei differenziali, infatti, escluderebbe dalle procedure chi nel triennio precedente è stato oggetto di sanzioni disciplinari).
Rimane da definire il valore economico dei differenziali stipendiali e la quantità di differenziali massima che un dipendente può acquisire nel corso della sua vita lavorativa. Entrambe questioni non irrilevanti che necessitano però della conoscenza delle risorse complessivamente disponibili, sia con il CCNL grazie alle previsioni della prossima legge di bilancio sia con quelle effettivamente utilizzabili dai Fondi Risorse decentrate delle singole amministrazioni.
In ogni caso, abbiamo avanzato la richiesta di prevedere un valore economico del differenziale non inferiore a quello oggi definito come incremento tra le diverse fasce economiche e per un numero di differenziali acquisibili durante l’intero corso della vita lavorativa di ciascuno.
Infine, sul tema classificazione, abbiamo apprezzato l’accoglimento da parte di Aran della nostra richiesta di prevedere incarichi e relative indennità per specifiche responsabilità o professionali anche nella nuova seconda area (Assistenti) oltre che nella nuova terza (Funzionari).
Altrettanto significativi i passi avanti sul tema del lavoro agile. Intanto perché finalmente si è compresa la necessità di non limitarsi alla sola applicazione della legge n.81/2017 introducendo una nuova tipologia di lavoro a distanza tra il lavoro agile senza vincolo di tempo e di luogo, legato agli obiettivi di servizio, e il telelavoro regolamentato contrattualmente già dal 2000.
Infatti, il nuovo lavoro da remoto, attivabile come quello agile previo confronto con le organizzazioni sindacali e per effetto della disponibilità volontaria del lavoratore, presuppone il controllo del tempo lavorato e, proprio per questo, conferma tutti gli istituti contrattuali e i trattamenti economici collegati, dalle indennità ai compensi per lavoro straordinario fino al riconoscimento del buono pasto nel rispetto delle norme contrattuali già note.
Restano ancora da migliorare alcune parti del testo già presentato negli incontri precedenti, in particolare sulle fasce di operatività, contattabilità e inoperabilità, ma siamo fiduciosi che già nel prossimo incontro fissato per martedì 26 ottobre vi saranno le condizioni per rendere il testo più prossimo alla sua stesura definitiva. Per questo, auspichiamo che i punti di avanzamento comunque registrati nel confronto con Aran possano essere presi a riferimento nella definizione delle linee guida sul lavoro agile, in applicazione del DPCM del 23 settembre scorso sull’uscita dalla fase emergenziale e da parte delle singole amministrazioni alle prese con il DM 8 ottobre 2021.
Il Segretario nazionale
Florindo Oliverio