Al Direttore Generale ENAC
Dott. Alessio Quaranta
SEDE
e, p.c.
A tutto il Personale ENAC
SEDE
Oggetto: smart working.
Egregio Direttore,
prendiamo atto della risposta alla richiesta di interpretazione autentica della nota da Lei
adottata il 13/10/2020, presentata dalle scriventi OO.SS. con lettera del 6/10/2021.
Nonostante la puntuale sollecitazione, espressa con la citazione precisa di specifiche parti
della nota, che qualora fossero state riferite alla stessa tipologia di personale, sarebbero in
contraddizione, le scriventi OO.SS. ritengono che la risposta fornita dall’Amministrazione
non sia da ritenersi pertinente.
Infatti, non viene sciolto il dubbio su come le parti della nota, menzionate dalle scriventi,
debbano essere interpretate, bensì vengono elencate e somministrate nuove regole che
creano ulteriore disagio e confusione per i lavoratori.
Nella risposta che ci fornisce, inoltre, si fa riferimento a quella parte della normativa vigente
in cui il legislatore dimensiona al 15% le attività che andrebbero svolte in modalità di lavoro
agile. Tuttavia, si omette di precisare che quel 15% è riferito al POLA e a un’applicazione
della norma (DL. 56/2021) fuori contesto emergenziale, e quindi dal 2022 in quanto
l’emergenza epidemiologica è stata prorogata, salvo nuove indicazioni, al 31/12/2021.
Ricordiamo, peraltro, che ad oggi lo stesso legislatore stabilisce che, stante lo stato di
emergenza, la decisione di ricorrere al lavoro in presenza (più rischioso) rinunciando al
lavoro agile (più protetto), è possibile solamente se non sono garantite l’efficienza, l’efficacia
o la capacità di soddisfare l’utenza tramite il lavoro in remoto.
Prendiamo atto del fatto che Lei, nel fornire una risposta alle scriventi chiarisce che le
giornate in presenza a carico delle lavoratrici e dei lavoratori esclusi dalla lista che Lei stesso
definisce, dovranno essere tre su cinque nella settimana lavorativa.
Rileviamo però che la risposta da Lei fornita solamente alle OO.SS., non è un atto
amministrativo dispositivo diretto a tutto il personale in merito alla nuova modalità.
Prendiamo atto del fatto che il datore di lavoro, in anticipo di una settimana rispetto a quanto
disposto dal legislatore, stabilisce nei fatti che la modalità di lavoro ordinaria è quella in presenza.
Prendiamo atto che Lei, incrementando con questo nuovo provvedimento il numero di
giornate da garantire in presenza, con un passaggio che le porta da una a tre almeno, si
assume formalmente la responsabilità di esporre i lavoratori a un incremento del rischio di
contagio, senza che esistano, per quanto ci risulti, ragioni valide e documentate che lo
richiedano e prima che il Green Pass sia obbligatorio sul luogo di lavoro.
In vista dell’imminente e graduale rientro previsto dal legislatore per il 15 ottobre p.v., le
scriventi OO.SS., con la presente, chiedono l’apertura immediata di un tavolo di
contrattazione ai sensi dell’art.7, comma 6 lettera K del CCNL Funzioni Centrali 2016-2018,
anche per la revisione del Protocollo già sottoscritto in data 22/05/2020 finalizzato a
garantire la massima sicurezza sanitaria presso le varie sedi di lavoro.
Si resta in attesa di una urgente convocazione per le materie di salvaguardia della salute
dei lavoratori di cui sopra.
Distinti saluti
Roma, 11 ottobre 2021
F.to F.to F.to F.to F.to F.to
FP-CGIL FIT-CISL/CISL-FP UIL-PA UIL-Trasporti USB-PI CIDA –FLP
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