Giustizia – lettera Unitaria aperta mobilitazione giustizia

08 Ottobre 2021

LO SFASCIO DELLA GIUSTIZIA
NON SARANNO I LAVORATORI A PAGARE !!!!!

Lettera aperta alle lavoratrici ed ai lavoratori della Giustizia

La condizione della Giustizia, di tutta la Giustizia, è drammatica. Tale situazione ha origine antiche perché, salvo rare eccezioni, deriva da scelte sbagliate fatte dal potere politico nel corso degli ultimi trent’anni. La carenza di personale, a cui si aggiunge il sottodimensionamento degli organici in tutti i dipartimenti, ha raggiunto livelli allarmanti in alcuni uffici giudiziari, specie del nord, nella Esecuzione Penale Interna ed Esterna e negli Archivi Notarili.

La penuria di risorse materiali ed una informatizzazione, che rimane incompiuta nonostante gli ingenti investimenti, sono una ulteriore piaga che non accenna a guarire. Anche le prossime assunzioni (solo a tempo determinato) previste dal PNRR, NB per la sola amministrazione giudiziaria (addetti all’ufficio per il processo), paradossalmente, da notizie apprese anche dai mezzi di informazione e dai capi degli uffici, poiché mancano comunicazioni ufficiali, rischiano di peggiorare la situazione in quanto non sottrarranno ma scaricheranno ulteriore lavoro sulle cancellerie a partire dalle udienze e dalle esecuzioni civili e penali che si moltiplicheranno. Tra le scelte politiche sbagliate emblematica da ultimo è quella che concerne il possesso del Green Pass negli uffici giudiziari e nelle strutture penitenziarie, inspiegabilmente imposto a magistrati, anche onorari e lavoratori, ma non all’utenza (avvocati, periti, testimoni ecc.) che affolla uffici ed istituti nonostante la pandemia ancora in atto.

La situazione sopra descritta è stata però aggravata dalla sciatta gestione del personale posta in essere dai vertici dell’organizzazione giudiziaria (tutti magistrati sprovvisti di competenze gestionali ed organizzative) i quali hanno sistematicamente violato le relazioni sindacali disapplicando gli accordi che essi stessi avevano sottoscritto (ad es accordo 26.4.2017, recepito del DM 9.11.2017, accordo mobilità 15.7.2020, Contratto Collettivo Nazionale Integrativo con particolare riferimento alla contrattazione sul salario accessorio prevista obbligatoriamente ogni anno e che viceversa si tiene con anni di ritardo) e norme di legge approvate dal Parlamento (ad es. artt. 21 quater L. 132/2015, 492 bis CPC, 57 D.L.vo 165/2001). Questi comportamenti hanno pregiudicato l’efficienza degli uffici, che continua a peggiorare, e soprattutto hanno danneggiato i lavoratori perché, mentre venivano operate legittimamente migliaia di assunzioni, non venivano attivate le procedure per le progressioni giuridiche, dentro e tra le aree (cd riqualificazione), per le progressioni economiche (le due progressioni effettuate hanno riguardato pochi fortunati), per la mobilità, per il pagamento di un salario accessorio degno di questo nome, che per tale motivo è pagato con anni di ritardo. Tali comportamenti inoltre hanno immotivatamente esclusi i lavoratori dalla digitalizzazione delle procedure e dalla ricerca telematica dei beni da pignorare (ufficiali giudiziari).

La Fp Cgil la Cisl Fp e la Uilpa hanno con più note richiamato l’amministrazione al rispetto degli impegni presi e ad attuare nel più breve tempo possibile gli accordi sottoscritti ma, purtroppo,
anche la Ministra ed il sottosegretario con delega al personale non hanno risposto alle nostre richieste, dimostrando così il totale disinteresse e il poco rispetto che nutrono nei confronti dei dipendenti.

Per queste ragioni abbiamo dichiarato la mobilitazione dei lavoratori della Giustizia che, pertanto, trova piena giustificazione e proseguirà con quattro assemblee che si terranno il 13 ottobre a Milano, Napoli e presso gli Archivi Notarili (assemblea nazionale in call conference) ed il 14 ottobre a Roma.

Queste iniziative rappresentano solo l’inizio di un percorso che vedrà il sindacato confederale impegnato con ulteriori azioni, anche giudiziarie, ad assicurare il rispetto di quanto concordato e di quanto previsto dal legislatore: non è più tollerabile che nel Ministero della Giustizia si continuino a disapplicare impunemente le norme di legge e di contratto in danno dei cittadini e, in particolare, in danno delle lavoratrici e dei lavoratori.

Fp Cgil Fp Cisl e Uilpa sono state e saranno comunque pronte a sedersi al tavolo delle trattative per sottoscrivere accordi e trovare le possibili soluzioni ai problemi, specie in un momento così difficile e complicato, a condizione che la nostra voglia di cambiare, di innovare e di risolvere le questioni sul tappeto sia condivisa da una Amministrazione al momento dimostratasi inerte e refrattaria al cambiamento.

ORA BASTA !!!!!

Roma, 7 ottobre 2021

   FP CGIL                    CISL FP                 UIL PA
Russo / Prestini          Marra                 Amoroso

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