Ordine del giorno
L’Attivo Nazionale Unitario dei quadri e dei delegati del comparto dell’igiene ambientale, riunitosi in call il 28 luglio, dopo un’ampia e attenta discussione ha approvato il prosieguo del confronto anche attraverso un’eventuale mobilitazione a sostegno del rinnovo dei CCNL dei servizi ambientali.
Il dibattito, oltre ad analizzare i contenuti del rinnovo, ha messo al centro anche le problematicità che potrebbero caratterizzare in negativo il settore con il permanere dell’articolo 177 del D. Lgs 50/2016, per ora solo rinviato nella sua applicazione, con il disegno di legge sugli appalti e con il prossimo intervento legislativo sulle norme per la concorrenza.
A tal proposito, l’assemblea odierna ritiene necessario sostenere con ogni mezzo l’azione delle Segreterie Nazionali affinché le prossime riforme non mettano a rischio il futuro del comparto.
Per i delegati e le delegate di tutto il Paese è necessario garantire sviluppo e crescita al settore affinché si possano tutelare al meglio lavoratrici e lavoratori e, contestualmente, assicurare ai cittadini il miglioramento della qualità del servizio.
Per il Sindacato il settore dell’igiene ambientale può crescere, anche grazie alle risorse del PNRR, se non si persegue un’idea di mercato senza regole con appalti al massimo ribasso; se si definiscono risolutivamente gli ambiti ottimali territoriali per favorire la crescita dimensionale e industriale delle aziende sia pubbliche sia private.
Il settore cresce se il contratto collettivo nazionale unico di filiera diventa l’unica norma contrattuale di riferimento per tutti i lavoratori del settore, dal Nord al Sud del Paese e se Governo e istituzioni coinvolgono e si confrontano con le parti sociali sulle prossime riforme che interesseranno il settore.
Conseguentemente, il rinnovo del CCNL assume sempre più un ruolo strategico anche dal punto di vista dell’implementazione dell’economia circolare e, pertanto, dopo un dibattito partecipato e responsabile, l’Attivo Nazionale unitario dà mandato alle Segreterie Nazionali di perseverare con determinazione al tavolo delle trattative per raggiungere obbiettivi strategici come:
– il raggiungimento di un CCNL unico che diventi anche il CCNL di filiera attraverso l’allargamento del campo di applicazione verso attività e impianti di riciclo.
– il rafforzamento delle relazioni industriali che tenga conto del ruolo indispensabile delle OO.SS territoriali e delle rappresentanze sindacali unitarie per sviluppare un sistema sempre più partecipativo;
– il consolidamento e l’implementazione della normativa contrattuale su salute e sicurezza, affinché maggiori tutele siano messe in campo per migliorare le condizioni di lavoro e la salute e la sicurezza di lavoratrici e lavoratori;
– il contrasto al tentativo di “precarizzazione” delle norme sul mercato di lavoro;
– la condivisione e il rafforzamento delle attività formative, attraverso il coinvolgimento della rappresentanza sindacale;
– il miglioramento e l’armonizzazione della classificazione del personale;
– il miglioramento delle norme contrattuali che disciplinano le attività di lavoratrici e lavoratori degli impianti di trattamento;
– l’esigibilità contrattuale nel suo insieme, con particolare attenzione alla clausola sociale ai fini del mantenimento dei livelli occupazionali;
– il riconoscimento di un accordo economico che non tenga conto solo delle percentuali inflattive e che sviluppi maggiormente il “welfare” contrattuale.
A tal proposito, l’Attivo Nazionale, anche alla luce dell’esito delle ultime riunioni del Tavolo delle trattative e considerate le proposte datoriali poco incisive e per alcuni aspetti provocatorie, ritiene le prossime riunioni programmate decisive per comprendere le reali volontà di rinnovare il CCNL da parte delle associazioni datoriali.
Dopo oltre due anni dalla scadenza del CCNL, è improcrastinabile la chiusura del rinnovo e i prossimi incontri, che termineranno il 17 settembre, dovranno essere risolutivi per rinnovare il CCNL o per avviare la mobilitazione generale del settore.
Il tempo non è certo sostanza ma spesso lo diventa. Di tempo per sottoscrivere il rinnovo del CCNL ne è passato troppo e lavoratrici e lavoratori nel frattempo sono ancora in attesa di risposte certe.
L’Attivo nazionale Unitario dei quadri e dei delegati condivide la necessità di svolgere, dai primi giorni del mese di settembre, tutti gli attivi regionali e territoriali unitari per preparare al meglio tutte le iniziative a sostegno della vertenza.
Ordine del giorno approvato all’unanimità
Roma 28 luglio 2021