REVISIONE REGOLAMENTO PRESTITI AL PERSONALE
Si è svolta questo pomeriggio la riunione sulla nuova disciplina relativa ai prestiti al personale dell’Istituto ex articolo 59 del D.P.R. n.509/1979 che realizza quanto da noi chiesto nel febbraio del 2020 in occasione di uno degli ultimi incontri in presenza con la Delegazione di parte datoriale.
All’epoca tra le varie richieste, in parte recepite nel Verbale di Intesa del 31 marzo 2020, chiedemmo all’Amministrazione di incrementare a 180 rate mensili (15 anni) il piano di ammortamento dei prestiti rispetto alle attuali 120 rate mensili (10 anni), in modo da aumentare il capitale mutuabile parametrato, ai sensi del regolamento vigente, al quinto cedibile della retribuzione del singolo lavoratore. Come tutti ricorderanno la modifica regolamentare, varata con la determinazione n.55 dell’8 aprile 2020, recepì la richiesta di riduzione del tasso di interesse applicato così come accolse l’istanza di ridurre, da 24 a 12 mesi, l’anzianità richiesta per accedere al prestito (il vecchio regolamento infatti prevedeva il requisito dei due anni di anzianità di ruolo per accedere al beneficio), mentre rinviò ad una futura modifica “l’individuazione delle misure tecniche per addivenire all’estensione del numero di rate di ammortamento dei prestiti da 120 a 180 “.
Oggi l’Amministrazione, attuando quell’impegno programmatico inserito nel Verbale d’Intesa del 31 marzo 2020, dà il via all’iter che porterà alla modifica della determinazione n.55/2020 secondo le seguenti indicazioni:
• incremento su base volontaria del piano di ammortamento da 120 a 180 rate mensili;
• previsione di un tetto di 20.000,00 euro all’ulteriore incremento, limite aggiuntivo rispetto al massimo del quinto cedibile moltiplicato per 120 rate, del capitale mutuabile a prestito (su questo aspetto abbiamo chiesto all’Amministrazione di considerare “sperimentale” tale misura, oppure, in alternativa, di inserire nel testo del verbale un impegno programmatico a rivedere lo stesso tetto alla luce degli andamenti delle domande di prestito il cui volume globale, lo ricordiamo, nel 2019 ha assorbito solo il 61% del relativo stanziamento di bilancio con ampi margini di ulteriori impegni);
• introduzione di un meccanismo di riduzione progressiva da 15 anni (180 rate) a 11 anni del limite massimo del piano di ammortamento in ragione dell’età anagrafica superiore a 60 anni (61 anni età anagrafica = ammortamento 14 anni, 62 anni età anagrafica = ammortamento 13 anni, 61 anni età anagrafica = ammortamento 14 anni);
• possibilità di ampliare il piano di ammortamento fino a 180 rate mantenendo un capitale massimo parametrato sul quinto cedibile moltiplicato per 120 con il risultato di una forte riduzione, a parità di capitale, della rata di rimborso del prestito.
Al termine della riunione l’Amministrazione si è impegnata a trasmettere un’ipotesi di Verbale d’Intesa che recepisca quanto emerso nel corso della discussione.
Roma, 05 luglio 2021
FP CGIL
Matteo Ariano
Antonella Trevisani
CISL FP
Paolo Scilinguo
UIL PA
Sergio Cervo
CONFSAL/UNSA
Francesco Viola