“Il ministro Garavaglia e il Governo devono assumersi le loro responsabilità: il Ministero del Turismo non si costituisce per decreto, servono investimenti organizzativi che ne garantiscano la funzionalità”. Così la Fp Cgil replica a quanto registrato in questi giorni, ovvero: “Il virulento battage mediatico aizzato su alcuni media del circuito Mediaset, con accuse personali nei confronti di funzionari pubblici, colpevoli di presunti boicottaggi che impedirebbero il pagamento dei sostegni alle imprese turistiche, avrebbe il sapore di una boutade se non fosse per la gravità delle accuse che mettono in discussione l’integrità etico-professionale degli stessi, sulla base di non meglio precisate contestazioni, in particolare rivolte ad una funzionaria che non risulta essere più in servizio presso quel Ministero”.
Secondo questi media, spiega ancora la Fp Cgil, “la dipendente pubblica, citata per nome e cognome, sarebbe ‘fuggita’ con la password necessaria ad autorizzare i pagamenti. Una contestazione che appare ridicola per chiunque ha una minima conoscenza delle prassi burocratiche interne agli uffici e che con ogni probabilità viene utilizzata per additare cinicamente un colpevole a chi in questi giorni è sceso in piazza per protestare contro i ritardi nei pagamenti legati ai sostegni”.
In realtà, precisa il sindacato, “le cose stanno diversamente e non basteranno questi tentativi di criminalizzazione per nascondere uno stato dell’arte che vede un ministero costituito solo sulla carta, senza personale e senza una sede, ancora in attesa di vedere approvato il Dpcm di organizzazione e tutti i successivi atti regolatori. Con una situazione di stallo destinata ancora a durare per molto tempo: solo a fine anno sarà forse possibile disporre di una sede funzionale e per quel che riguarda le integrazioni necessarie di personale siamo all’anno zero, così come ci ha dichiarato lo stesso Segretario Generale Quinzi in un recente incontro. Per quanto concerne lo stato dei pagamenti a noi risultano erogati 700 milioni di euro fino al 31 dicembre scorso, i restanti 300 milioni a cui si aggiungono i 150 milioni ulteriori sono fermi unicamente per le lungaggini burocratiche conseguenti appunto alla costituzione del nuovo ministero”.
“Il Ministro Garavaglia e il Governo si assumessero le loro responsabilità: un ministero non si costituisce solo per decreto ma deve essere accompagnato da investimenti organizzativi conseguenti che garantiscano la sua funzionalità, in particolare in un contesto nel quale si deve garantire rilancio di un settore che incide per il 14% sul prodotto interno lordo. Invece di cercare e additare, con metodi che non esitiamo a definire assolutamente discutibili, comodi capri espiatori”, conclude la Fp Cgil.