Assemblea nazionale delegati e RSU FP CGIL Ministero dell’Interno.
Rafforzare la contrattazione dall’esperienza delle RSU
Si è tenuta lo scorso 14 giugno l’assemblea nazionale dei delegati RSU della Fp Cgil.
L’assemblea è stata la prima di questo tipo organizzata in modalità videoconferenza ed ha riscontrato una massiccia partecipazione ed il confronto tra tanti colleghi di diversi territori che hanno ben rappresentato uno spaccato delle complesse tematiche dell’amministrazione del Ministero dell’Interno.
L’introduzione all’assemblea è stata affidata ad Anna Andreoli della FP CGIL Nazionale che, nel riaffermare la necessità di rafforzare la presenza della FP CGIL sui posti di lavoro, in particolare dopo l’emergenza pandemica e nell’attuale fase di graduale rientro in presenza ha assicurato l’impegno della FP CGIL Nazionale ad un costante rapporto con i territori al fine di fornire a tutti i lavoratori puntuali e tempestive informazioni sulle attività vertenziali della categoria e su tutto ciò che può avere ricadute sul rapporto di lavoro dei dipendenti del Ministero.
La categoria è impegnata su una vertenza generale i cui punti salienti possono essere sintetizzati con i seguenti titoli:
Rinnovo contratti, valorizzazione dei lavoratori e innovazione della P.A. dando qualità al servizio pubblico
Perequazione indennità di amministrazione
Campagna straordinaria di assunzioni
Lotta al precariato
E’ stato ricordato come la FP CGIL chieda da anni un piano straordinario di assunzioni visto che dopo gli anni di blocco del turn-over, sono ormai a rischio molti dei servizi che le amministrazioni pubbliche debbono garantire alla collettività e risultano insostenibili i carichi di lavoro sul personale residuo. Si ritiene inoltre intollerabile il continuo ricorso a forme di lavoro precario (interinali, tempi determinati etc.) per coprire carenze di personale che sono, con tutta evidenza, di carattere strutturale.
Sul fronte del rinnovo contrattuale è iniziato recentemente il confronto con ARAN per un contratto che dovrà affrontare gli aspetti economici e normativi ma anche il nuovo ordinamento professionale e la regolamentazione dello smart working.
Sul tema della perequazione dell’indennità di amministrazione, nonostante il Ministero dell’Interno abbia di recente ottenuto risorse specifiche su questo istituto e siano in corso di ripartizione le risorse stanziate dalla legge di bilancio 2020 è invece necessario proseguire nel pretendere la completa armonizzazione di questa voce tra i diversi Ministeri.
La coordinatrice nazionale Adelaide Benvenuto ha ripercorso l’azione sindacale di questi ultimi mesi, a partire dalla sottoscrizione di Protocolli di sicurezza Covid durante l’emergenza sanitaria alle azioni per garantire l’attività in smartworking in tutte le sedi dell’amministrazione nonostante la riluttanza di molti dirigenti, specie negli Uffici Periferici sul territorio, e le difficoltà dovute alle note carenze di attrezzature informatiche.
Ha poi ricordato come, a seguito dell’azione sindacale, che nei mesi scorsi aveva fortemente richiesto un incremento del salario accessorio ed una armonizzazione rispetto ad altre amministrazioni, nella Legge di Bilancio 2021 siano stati previsti incrementi sia nel Fondo Risorse decentrate, che potranno garantire una nuova fase di progressioni economiche all’interno dell’area, sia nella indennità di amministrazione a partire da gennaio 2021. Inoltre nel FRD per l’anno 2021 affluiranno 11.997.000 Euro derivanti dai risparmi dovuti alla mancata erogazione di buoni pasto ai lavoratori in smart working nel 2020 e alla riduzione delle ore di straordinario nello stesso periodo.
La coordinatrice ha poi informato sul confronto avuto in merito allo schema di regolamento che disciplina gli incentivi alle funzioni tecniche ex art. 113, d.l. 50/2016 in merito agli accantonamenti che la norma introduce ed alla retroattività della norma, sui cui abbiamo posto delle osservazioni di merito. Lo schema tuttavia è ancora in corso di definizione e non si conoscono i tempi della sua definizione.
Ha poi riferito sugli incontri informativi relativi allo schema di decreto di riorganizzazione degli Uffici della P.S. in base al D.P.R. n. 171/2019 in corso di attuazione.
In particolare ha sottolineato come nel corso dell’ultimo incontro relativo all’attivazione della Questura di Bat, l’amministrazione avesse tentato di attribuire la responsabilità degli uffici amministrativi e contabili al personale di polizia e di come il tentativo sia stato prontamente stoppato dalla reazione delle Organizzazioni sindacali che hanno contestato la decisione riuscendo a modificarla e ad evitare che la norma rappresentasse un precedente pericoloso per il personale civile presente negli uffici di polizia.
Dopo gli interventi da parte dei delegati di diversi territori che hanno posto all’attenzione numerose e interessanti questioni le conclusioni sono state affidate al Segretario Nazionale Florindo Oliverio.
Il Segretario ha informato sullo stato dell’arte delle trattative con ARAN per il rinnovo contrattuale, iniziate il 29 aprile e che hanno affrontato fino ad oggi il metodo e le modalità del confronto tra le parti sindacali e l’ARAN.
Come primo punto si cercherà di fare “manutenzione” degli istituti introdotti nel precedente contratto 2016/2018, rafforzando l’informazione sulle materie relative all’organizzazione degli uffici come ad esempio l’informazione e l’organismo paritetico per l’innovazione. Questo servirà a rafforzare le relazioni sindacali nei territori.
Su altri istituti normativi chiediamo modifiche al testo contrattuale partendo dalle criticità riscontrate in sede di applicazione del CCNL, come le ferie solidali in favore dei dipendenti, i permessi per visite specialistiche e terapie salvavita che saranno rivisti e migliorati anche al fine di facilitare l’applicazione.
Oltre a modifiche di istituti normativi esistenti, dovranno essere introdotte nuove discipline a partire dal lavoro agile, che in questi mesi ha avuto una grande accelerazione e che rappresenta un punto di grande innovazione organizzativa. Sarà prevista una sezione specifica dedicata alla disciplina dello smartworking ed a tutte modalità di prestazione lavorativa, da quella tutta in presenza a quella in remoto, dal diritto alla disconnessione, alle fasce di contestabilità.
Gli altri punti su cui verterà il confronto saranno il nuovo ordinamento professionale, la cui proposta sindacale prevede un sistema di classificazione più rispondente alle nuove esigenze lavorative, ed una valorizzazione del personale attraverso un nuovo sistema di classificazione che renda i nuovi inquadramenti rispondenti alla reale organizzazione del lavoro e che dia prospettiva di carriera e riconoscimento della esperienza professionale acquisita negli anni, superando il problema del mansionismo.
La proposta della FP CGIL prevede inoltre l’eliminazione della prima area, ormai superata nei fatti, e la creazione di una nuova area trasversale delle “alte professionalità”, in cui far confluire i lavora-
tori che svolgono funzioni con una certa autonomia lavorativa rispetto alla dirigenza o perché iscritti ad albi professionali.
Ovviamente sarà poi la contrattazione integrativa di ministero a definire quali profili inserire in tale nuova area.
I lavori procederanno per singoli temi, con testi che l’Aran metterà a disposizione delle organizzazioni sindacali preliminarmente.
Su tutti gli argomenti evidenziati sarà cura dell’organizzazione e dei delegati tutti dare opportuna informazione ai lavoratori nel corso della trattativa, con la consapevolezza che le recenti incursioni normative del DL 80 del 9 giugno 2021 e la necessità di reperire ulteriori risorse economiche indispensabili per concludere ed arrivare alla sottoscrizione del nuovo contratto, saranno elementi a cui dovremo dare massima attenzione nelle prossime settimane.