Roma, 22 giugno 2021
Al Ministro delle Infrastrutture
e dei Trasporti
Dott. Enrico Giovannini
Al Capo di Gabinetto
Dott. Alberto Stancanelli
Al Capo della Segreteria del Ministro
Dott. Andrea Tardiola
Al Capo del Personale
Dott. Marco Guardabassi
Al Capo Dipartimento per la Programmazione Strategica,
i Sistemi Infrastrutturali, di Trasporto a rete, informativi e statistici
Dott.ssa Daniela Marchesi
Al Capo Dipartimento per le Opere Pubbliche, le Politiche abitative e urbane,
le Infrastrutture Idriche e le Risorse Umane e Strumentali
Dott.ssa Ilaria Bramezza
Al Capo Dipartimento per la Mobilità Sostenibile
Dott. Mauro Bonaretti
Non capisco ma (non) mi adeguo… a proposito di interpelli…
Parafrasando una famosissima battuta in voga in una meravigliosa trasmissione televisiva di tanti anni fa, non capiamo e non ci adeguiamo.
Ed invero, non riusciamo davvero a comprendere quali motivazioni sostanzino le decisioni che questo Ministero sta assumendo a proposito degli interpelli per gli Uffici Dirigenziali.
E dunque, mentre uffici periferici fondamentali anche per il rapporto con l’utenza (tanto cara ad alcuni economisti che ad ogni piè sospinto concionano di efficacia e di efficienza e di produttività da misurare anche in termini di massima soddisfazione degli stakeholder), rimangono, a questo punto tristemente, in lista di attesa, attendendo che prima o poi, anche per essi, venga pubblicato un interpello che si ponga l’obiettivo di
dotarli di un Dirigente, ecco che all’orizzonte si stagliano improvvisi squarci di luce che, ovviamente, noi umani non possiamo comprendere (anche qui la citazione da Blade Runner è, di molto, datata).
E quindi, per dirla in trasparenza, mentre la Direzione Generale Territoriale del Sud (vacante dal 17 febbraio 2020) attende il suo turno, ecco che vengono emanati due interpelli per il conferimento dell’incarico dirigenziale di livello generale di “Direttore generale per l’edilizia statale e abitativa e gli interventi speciali” e di “ Direttore dell’Ufficio di controllo interno”.
Va detto, ad onor del vero, che pubblicare gli interpelli non vuol dire, poi, portarli a termine: è il caso del Provveditorato della Toscana per cui ancora non abbiamo esito, anche se l’interpello è datato 23.11.2020, o ancora, dei casi dei Provveditorati del Piemonte e della Campania i cui interpelli sono stati pubblicati il 4.4.2021.
Si potrebbe replicare che si è in presenza di una riorganizzazione degli uffici dirigenziali ma l’obiezione non regge: infatti, i Provveditorati e le Direzioni delle Motorizzazioni su citate, non sono interessati né dalla modifica prevista dal DPCM 190/2020, né dalla riorganizzazione degli Uffici di seconda fascia.
Qualcuno tutto ciò la definisce, sbrigativamente, burocrazia; qualcun altro, fedele al motto di un politico molto noto della cosiddetta Prima Repubblica (a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina), pensa che si stia attendendo il trascorrere del tempo, al fine di consentire a qualcuno di maturare requisiti; noi, più prosaicamente, per dirla alla Ferrini (il comico che coniò la battuta del titolo), continuiamo a non capire e, soprattutto, continuiamo a non adeguarci.
E allora chiediamo al Ministro di attivarsi perché, da subito, gli interpelli posti in essere abbiano la loro definizione e che per tutti gli altri Uffici si ponga mano all’emanazione degli interpelli relativi al fine di consentire che la macchina amministrativa abbia (almeno!) un punto di direzione.
la Coordinatrice nazionale MIMS
Carmen Sabbatella
p. la Fp Cgil Nazionale
Paolo Camardella