Carceri: Fp Cgil, in piazza grido d’allarme Polizia Penitenziaria

10 Giugno 2021

Risposte su assunzioni, sicurezze e contratti, situazione oramai insostenibile

Grido d’allarme oggi dei Poliziotti Penitenziari scesi in piazza a Roma per rivendicare assunzioni, sicurezza e contratto. Delegazioni di agenti di Polizia Penitenziaria della Fp Cgil provenienti da tutti gli istituti penitenziari del paese hanno manifestato al Ministero della Giustizia di via Arenula per chiedere alla Guardasigilli Cartabia interventi urgenti. La Fp Cgil denuncia “una situazione oramai insostenibile tra gravi carenze di organico, aumento continuo delle aggressioni e risposte certe sul rinnovo del contratto”.

“Ci sono tre questioni dirimenti che chiedono interventi immediati: assunzioni per almeno 7.000 nuovi polizziotti penitenziari nei prossimi due anni, sicurezza per tutelare gli agenti dalle aggressioni e dai rischi di burn out, contratti per garantire con il rinnovo più salario, più diritti e più tutele”, afferma il responsabile nazionale esecuzione penale della Fp Cgil, Massimiliano Prestini, aggiungendo che: “Tre temi che continueremo a porre finché non avremo risposte dalla ministra Cartabia”.

Per stare solo al capitolo assunzioni, fa sapere il dirigente sindacale, “la situazione, già critica prima della pandemia, è diventata insostenibile: tra croniche carenze di organico e prossimi pensionamenti, nei prossimi due anni serviranno almeno 7.000 assunzioni”. Sul tema della sicurezza, registra Prestini, “sono cresciute in maniera preoccupante le aggressioni nei confronti del personale, con un aumento anche dei casi di burn out: c’è bisogno di intervenire sull’organizzazione del lavoro”. Infine, sui contratti, “il personale è ancora in attesa del rinnovo del contratto, per cui abbiamo chiesto un ulteriore stanziamento di risorse, e della possibilità di poter aderire a fondi di previdenza complementare. Tre questioni che stanno gravando sul Corpo e che vanno affrontate e risolte: il personale di Polizia Penitenziaria merita delle risposte, continueremo la nostra mobilitazione finché non ci saranno le giuste soluzioni”, conclude.

X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto