“L’iniziativa del Ministro Brunetta, che ha deciso di convocare per il 14 maggio i Ministri di Giustizia, Interno, Difesa ed Economia e Finanze per un incontro in sede politica con lo scopo di reperire ulteriori risorse per il rinnovo del contratto del comparto Sicurezza e Difesa, è doverosa e va nella direzione da noi auspicata, rappresentando un punto cruciale per la prosecuzione del confronto”. Questo il commento della Fp Cgil dopo l’annuncio del Ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, in merito al rinnovo del contratto del comparto Sicurezza e Difesa.
Le risorse stanziate fino ad oggi, prosegue il sindacato, “non ci consentono di definire il contratto nella sua interezza. Servono infatti risorse economiche per continuare la rivalutazione delle retribuzioni tabellari, solo avviata con il contratto 2016/2018 dopo 10 anni di blocco, e poi quelle per riconoscere finalmente la previdenza complementare alle donne e agli uomini in divisa, a oltre vent’anni dall’introduzione del sistema contributivo. Va poi completata la revisione delle indennità, il trattamento di missione, l’istituto del buono pasto e della retribuzione delle prestazioni di lavoro straordinario. Tutti obiettivi che con le risorse della legge di bilancio 2021 non sono realizzabili”.
In più, rimarca il sindacato, “il contratto della Polizia Penitenziaria dovrà rinnovare la parte normativa, affrontando temi da troppo tempo trascurati, come la genitorialità, la formazione, il diritto allo studio, le ferie solidali, il congedo per le donne vittima di violenza, le libertà sindacali, la tutela per le gravi patologie e i diritti delle unioni civili. Per non dimenticare poi il tema della sicurezza, in particolare il contrasto al fenomeno suicidario, e quello della disparità di genere. L’incontro del 14 maggio diventa di fondamentale importanza, poiché se i ministri interessati non trovano le risorse necessarie sarà impossibile garantire la giusta attenzione che le donne e gli uomini in divisa meritano, soprattutto dopo essere stati in prima linea anche durante la pandemia”, conclude la Fp Cgil.