Alla c.a.:
On. Prof. Renato Brunetta
Ministro per la Pubblica Amministrazione
E p.c.:
On. Valentina Vezzali
Sottosegretario allo Sport
Dr.ssa Ermenegilda Siniscalchi
Capo Dipartimento Funzione Pubblica
email: segreteria.ucd@governo.it
PEC: protocollo_dfp@mailbox.governo.it
Dott. Giovanni Malagò
Presidente Coni
Dott. Carlo Mornati
Segretario generale Coni
OGGETTO: Art. 1, c. 4, D.L. n. 5/2021 – reiterazione richiesta incontro su modalità applicative.
Ill.mo. Ministro,
Facciamo seguito alla nota dei nostri coordinatori nazionali del 15 marzo u.s. nella quale chiedevamo al Dipartimento della Funzione pubblica di avviare con le scriventi Federazioni nazionali di categoria un confronto sugli adempimenti conseguenti all’applicazione dell’art. 1, c. 4 del decreto legge 29 gennaio 2021, n. 5 recante “misure urgenti in materia di organizzazione e funzionamento del Coni”, che rinvia ad uno specifico decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri o dell’Autorità di governo competente in materia di sport, adottato su proposta del Ministro della pubblica amministrazione, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, l’approvazione della tabella di corrispondenza per l’inquadramento del personale di Sport e Salute S.p.A. in avvalimento presso lo stesso Coni.
A tale richiesta di confronto il Dipartimento a cui inviamo questa nota per conoscenza non ha mai dato seguito. Allo stato attuale, dopo la conversione in legge del decreto legge in oggetto, il DPCM previsto non è stato ancora emanato, con grave pregiudizio per i lavoratori in avvalimento presso il Coni interessati, sia con riferimento al personale gia’ dipendente del CONI, alla data del 2 giugno 2002, ora transitato nei ruoli del Coni, sia con riguardo al personale assunto successivamente alla data del 2 giugno 2002 che alla data di entrata in vigore del decreto legge prestava servizio presso il CONI in regime di avvalimento.
In particolare va evidenziato come il personale gia’ dipendente del CONI alla data del 2 giugno 2002, trasferito nei ruoli del personale del CONI, non abbia potuto effettuare una scelta consapevole con riguardo al diritto di opzione previsto dal medesimo Decreto Legge, non essendo ancora stato inquadrato nelle fasce e nelle aree di inquadramento previste dall’ordinamento professionale degli Epne, in base ai vigenti CCNL del comparto e dell’area dirigenziale delle funzioni centrali.
Si fa presente che il Decreto legge prevede espressamente che il personale già dipendente del CONI alla data del 2 giugno 2002 e che, “alla data del 30 gennaio 2021, prestava servizio presso il CONI in regime di avvalimento”, sia “trasferito nel ruolo del personale del CONI con qualifica corrispondente a quella posseduta a tale data” . Il transito è dunque avvenuto in difetto dell’inquadramento nei ruoli ed in assenza della tabella di corrispondenza prevista.
Dall’inquadramento nei ruoli discendono poi una serie di conseguenze che vanno attentamente valutate anche al fine di evitare pregiudizio nei confronti dei lavoratori interessati, ad esempio con riguardo alla percezione dei trattamenti economici accessori, non essendo al momento stati costituiti i fondi risorse decentrate per l’erogazione del trattamento economico accessorio ed in difetto dell’applicazione della contrattazione collettiva nazionale integrativa che ne deve prevedere la destinazione fra le diverse voci retributive, sia per il personale dirigente (fra retribuzione di posizione variabile e premio di risultato), sia per il personale non dirigente (indennità, premi e trattamenti correlati alla performance organizzativa, premi e trattamenti correlati alla performance individuale).
In secondo luogo appare utile ricordare che il resto del personale attualmente avvalso presso il CONI e non già dipendente del medesimo Ente alla data del 2 Giugno 2002 opera in posizione di comando fino al completamento della pianta organica. Completamento che si realizzerà attraverso i concorsi pubblici per titoli ed esami da bandire con riserva del 50 per cento dei posti messi a concorso a beneficio del suddetto personale che si trovava in posizione di avvalimento presso il CONI alla data di entrata in vigore del decreto legge.
Tale personale continua a percepire il trattamento economico accessorio dalla società CONI Servizi.
Appare, pertanto, utile e necessario provvedere quanto prima alla definizione delle procedure concorsuali, anche per le conseguenze economiche – retributive sui lavoratori e le lavoratrici interessati e per evitare disparità di trattamento.
Peraltro, le scriventi – nel corso dell’audizione del 16 Febbraio u.s. – avevano tra l’altro auspicato che, in sede di conversione in legge del decreto indicato in oggetto, fosse disposta l’apertura di uno specifico tavolo di confronto con le rappresentanze dei lavoratori rivolto alla definizione dei contenuti della citata tabella per evitare che il nuovo inquadramento producesse impatti negativi sul rapporto di lavoro del personale in servizio presso il Coni, anche alla luce delle problematiche già esistenti nel sistema di inquadramento professionale del personale di Sport e Salute Spa, relative all’addensamento del personale inquadrato nelle posizioni economiche apicali di ciascuna area.
Si ricorda, peraltro, che gli aspetti sopra richiamati, incidendo sull’inquadramento professionale, impattano su istituti che, in base agli attuali CCNL dell’area e del comparto delle funzioni centrali,
costituiscono materia sia di contrattazione che di confronto.
Siamo, pertanto, a reiterare la nostra richiesta di incontro, anche al fine di valutare le problematiche ancora aperte, l’impatto della tabella di corrispondenza prevista dal Decreto Legge in oggetto e di definire con l’Ente pubblico interessato, il Coni, il percorso e le procedure da implementare per garantire la funzionalità dell’ente nel pieno rispetto delle prerogative di quanti vi lavorano.
Rimanendo in attesa di cortese riscontro, si porgono distinti saluti.
FP CGIL CISL FP UIL PA
Oliverio Marinelli Bordini
Quinti Nardella Liberati