Passaggi di area, FRD 2021 e differenziazione del premio individuale
Nei giorni scorsi, in vista della convocazione odierna, l’Amministrazione ci aveva inviato un’ipotesi che prevedeva una riconsiderazione relativa ai titoli di studio necessari per l’accesso ai passaggi di area, presupponendo, nel contempo, la pubblicazione di un nuovo bando che sostituisse integralmente quello emanato a settembre 2020. Per quanto ci riguarda, abbiamo posto la questione che tale procedura sarebbe sicuramente oggetto di ricorsi giurisdizionali con tutti i rischi che ne conseguirebbero. Considerato il punto in cui siamo, meglio procedere secondo le regole già stabilite e già oggetto di un bando, sulle quali i lavoratori interessati hanno prodotto le domande, al fine di consentire, nel più breve tempo possibile, lo svolgimento delle prove determinando, per tal verso, l’esito finale. Sul punto abbiamo ribadito la necessita di procedere urgentemente, attraverso modalità telematiche, all’espletamento delle prove così come peraltro previsto dallo stesso MIMS per i passaggi di area dalla I alla seconda e Addetto/assistente.
Inoltre, considerando che il decreto milleproroghe ha esteso le progressioni verticali anche al 2022, ampliando la percentuale che può raggiungere il 30%, abbiamo richiesto, a partire dai piani del fabbisogno triennali 19/20/21 e 20/21/22 e dalla dotazione organica annessa al DPCM di riorganizzazione, di attivare ulteriori procedure concorsuali che potrebbero svolgersi nel 2022 aggiungendosi quindi a quelle già bandite.
A tale scopo diventa importante porre mano alla questione dei profili professionali, ormai datati dieci anni, per un riallineamento degli stessi alle competenze professionali di cui oggi deve avvalersi il nuovo MIMS, a partire anche dalla ricognizione effettuata dall’Amministrazione in tema di equiparazione dei titoli di studio.
Per quel che riguarda il FRD 2020 abbiamo posto la necessità di rimodularne le voci attraverso il reperimento di ulteriori risorse stabili per l’implementazione del fondo del personale dei livelli e della dirigenza, anche al fine di consentirci di poter strutturare una nuova progressione economica orizzontale.
Infine, in merito alla differenziazione del premio individuale, previsto dall’art.78 del CCNL 2016/18, abbiamo ribadito quanto previsto dall’accordo siglato lo scorso anno che prevede che la maggiorazione del 30% del valore medio pro-capite venga distribuito tra tutti i lavoratori che hanno conseguito la valutazione complessiva più elevata.
La Coordinatrice Fp Cgil MIMS p. la Fp Cgil Nazionale
Carmen Sabbatella Paolo Camardella