Aumentano i contagi da Covid-19 tra gli agenti di Polizia Penitenziaria mentre vanno a rilento le vaccinazioni. A denunciarlo è la Fp Cgil, che osserva: “Come se non bastasse la grave carenza in organico, a rendere ancor più gravoso il lavoro del Poliziotto Penitenziario arriva la notizia che i contagi da Covid-19 tra il personale aumentano e di conseguenza aumenta ulteriormente il carico di lavoro. Due settimane fa erano 655 i poliziotti contagiati, oggi sono 780 e purtroppo si registrano anche alcuni decessi”.
“Non vogliamo creare allarmismi – aggiunge la Fp Cgil – ma se oltre a questi dati, già sufficientemente preoccupanti, consideriamo che la vaccinazione del personale delle carceri, che ricordiamo doveva essere una priorità, procede a rilento rispetto a quella di altre Forze di Polizia, la nostra preoccupazione cresce. Sono, infatti, solo 12.267 su 36.653 i poliziotti penitenziari vaccinati ad oggi, molti dei quali solo con la prima dose. Se si considera che una settimana fa erano 10.205, si capisce che la campagna vaccinale procede a rilento anche nelle carceri, dove il pericolo di contagio è più elevato ”.
Nel dettaglio, fa sapere il sindacato, “solo in alcune regioni, come Lombardia, Sicilia e Abruzzo, si sta vaccinando con un minimo di costanza, per il resto del paese la strada è ancora lunga e soprattutto in salita. Unica notizia positiva è che, dopo le nostre ripetute richieste, la ministra della Giustizia Cartabia ha convocato i sindacati della Polizia Penitenziaria per mercoledì 31 marzo. Indicheremo alla ministra quali sono le priorità da affrontare con urgenza, con la speranza di poter registrare un cambio di passo da parte del Governo sull’emergenza carcere”, conclude la Fp Cgil.