POSIZIONI ORGANIZZATIVE: FACCIAMO IL PUNTO
Dopo aver concluso nei mesi scorsi il confronto per l’individuazione dei responsabili diprocesso, occorre ora discutere della selezione dei responsabili di team, facendo tesoro delle criticità emerse in precedenza e prevedendo, ora, una procedura con regole omogenee in tutta Italia, trasparenti e semplificate.
Sarà, per noi, l’occasione per riportare al tavolo una serie di questioni sul tappeto e di nodi da sciogliere, come già scrivemmo lo scorso gennaio, pur ricordando che la materia non è oggetto di contrattazione.
Riteniamo, innanzitutto, che sia fondamentale chiarire ruolo, competenze e responsabilità di questi lavoratori; attualmente, riscontriamo un disallineamento tra il nome scelto per designare questo tipo di incarichi (Posizione Organizzativa, Responsabile di Processo, Responsabile di team) e il modello organizzativo sotteso, che sostanzialmente ricalca quello ereditato dal Ministero del Lavoro, pur con qualche lieve aggiustamento. Siamo fortemente convinti che si debba proseguire sulla strada intrapresa, sostituendo il modello organizzativo di tipo “verticale” che ancora persiste, con uno di tipo “orizzontale”, capace
realmente di aggregare in modo trasversale tutti i lavoratori – al di là del profilo professionale – attorno a obiettivi comuni.
L’altro aspetto che va affrontato è quello economico: siamo consapevoli che le somme al momento riconosciute ai Responsabili di Processo non appaiono congrue. Per questo, ci eravamo detti anzitutto fortemente contrari alla graduazione su quattro fasce, voluta dall’Amministrazione nonostante l’opposizione di tutte le sigle e avevamo proposto, invece, una graduazione su due sole fasce – una per i Responsabili di Processo e un’altra per i Responsabili di team. In secondo luogo, bisognerà cogliere l’occasione del confronto sui criteri per la selezione dei responsabili di team, per ridiscutere i criteri che presiedono alla individuazione del numero dei team. Come abbiamo già più volte evidenziato, questo numero ci appare eccessivo in relazione al numero attuale dei dipendenti dell’INL – con il rischio di avere più coordinatori che coordinati –, drenando altresì risorse che potrebbero
essere poste in favore dei Responsabili di Processo.
Per questo, chiediamo che il confronto si apra al più presto, come la stessa Amministrazione si era impegnata a fare.
Roma, 24 marzo 2021
Il Coordinatore nazionale FP CGIL INL
Matteo Ariano