Dirigenza Penitenziaria: piano organizzativo sul lavoro agile del Dap

11 Marzo 2021

Al Direttore Generale del personale e delle risorse del Dap
Dott. Massimo Parisi

Abbiamo letto il documento congiunto redatto dai dipartimenti del Ministero della Giustizia DOG ,
DAP , DGMC ed Archivi Notarili ed abbiamo partecipato all’ incontro informativo organizzato , su
richiesta delle OOSS con la parte pubblica .

Nel condividere tutte le osservazioni e commenti già comunicati in un documento unitario di questa
OS con CISL e UIL si desiderano aggiungere alcune considerazioni che in ragione di quanto si sta
decidendo presso la Funzione Pubblica e presso la Presidenza del Consiglio ( è di poche ore fa la
comunicazione della sottoscrizione di un “Patto per il lavoro pubblico e per la Coesione Sociale” del
presidente del consiglio del ministro della funzione pubblica e delle organizzazione sindacali CGIL
CISL e UIL) risultano opportune al fine di mantenere alta l’attenzione sul tema della riforma del lavoro
nella PA e quindi anche nel Ministero della Giustizia e conseguentemente nel Dipartimento
dell’Amministrazione penitenziaria.

L’ emergenza sanitaria ha di fatto costretto il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria in
una con le sue articolazioni regionali e locali a ripensarsi. Scelte obbligate, legate al rischio contagio
hanno consentito la “concessione” dello svolgimento dell’attività lavorativa in modalità “agile”.
La fotografia delle attività c.d. smartabili , che ci viene fornita in allegato al documento di “indirizzo”, pur potendo essere migliorata mostra già in questa forma “embrionale” un elevato numero di attività lavorative che molti dei nostri funzionari possono svolgere da remoto anche se sono in servizio presso gli istituti penitenziari.

Pertanto il piano del DAP deve potere concretamente prevedere e programmare questa modalità
di svolgimento della prestazione lavorativa e deve prevederlo per tutti coloro i quali non sono impegnati nei servizi operativi di istituto come già sta avvenendo dal marzo 2020.
Il processo di ammodernamento della PA da decenni annunciato sembra oggi potere essere concretamente avviato anche con il sostegno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che
prevede un finanziamento ad hoc da investire sul processo di ammodernamento della PA.

Un percorso di ripensamento della prestazione del lavoratore pubblico che, dalla prestazione lavorativa valutata sull’ indicatore della presenza , deve, da oggi in poi essere verificata sulla base del
perseguimento di obiettivi assegnati, definiti e misurabili.

Tra gli obiettivi previsti dal PNRR viene indicato il lavoro agile quale nuova forma di organizzazione
del lavoro e strumento per conciliare la vita lavorativa con quella personale dei dipendenti e per
riconsiderare l’idoneo utilizzo degli spazi/ uffici e le attività lavorative ( coworking e smart working) anche al fine di decongestionare i centri urbani e contribuire così ai processi di transizione green.

Questo percorso coinvolge anche il Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria e tutte le sue
articolazioni regionali e locali e un ruolo chiave deve essere affidato ai dirigenti penitenziari direttori
degli uffici del Dipartimento, dei PRAP e degli istituti penitenziari.
Si auspica pertanto che il documento POLA venga condiviso a cura della Direzione Generale del
Personale e delle risorse, con tutta la dirigenza penitenziaria che al centro e presso le articolazioni
decentrate venga incaricata di discuterne in spazi e tempi dedicati insieme agli altri colleghi al fine di produrre qualificati contributi per rendere operative quelle linee d’ indirizzo che allo stato sono teoriche ed astratte nella loro definizione.

Il cambiamento passa attraverso percorsi di apprendimento e presa di coscienza dei propri saperi.
Assegnare il ruolo attivo, pivotal, alla Dirigenza penitenziaria significa vedere assicurato un esito positivo al recepimento e messa a sistema della modalità lavorativa in lavoro agile per tutto il personale di questa Amministrazione a vantaggio di tutti gli attori interessati e per aderire agli obiettivi del PNRR.

La coordinatrice nazionale Fp Cgil
Carla Ciavarella

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