E SIAMO A QUATTRO IN UN MESE!
Lo scorso 8 gennaio pubblicavamo un comunicato dal titolo “L’erba del vicino è sempre più verde” per sottolineare il comportamento strabico della nostra Amministrazione che da un lato ci propina in via sperimentale la somministrazione di un reassessment del modello di servizio (a proposito di reassessment, chiediamo una nuova convocazione dell’OPI, per monitorare assieme dati e criticità, essendo oramai trascorsi due mesi dall’ultimo incontro) con al centro l’utente esterno (lo chiamano modello “utentecentrico”), come se l’Istituto in passato non avesse avuto al centro della sua azione amministrativa il destinatario delle prestazioni erogate, ossia l’utente (siamo una Pubblica Amministrazione e fino a prova contraria si agisce, così ci hanno sempre insegnato, per perseguire un interesse pubblico non certo per un interesse privato!), e dall’altro, dimenticando o ignorando l’esistenza al suo interno di un personale professionalizzato che ha dato prova sul campo di capacità di direzione di moduli organizzativi anche complessi, anziché valorizzare l’utente interno (e qui sta lo strabismo), si preferisce guardare nel giardino del vicino con la speranza di trovare l’erba più verde, quando la stessa abbonda tra le mura domestiche.
Fuor di metafora, la nostra riflessione nasce dall’aver appreso che il Consiglio di Amministrazione, nella seduta di ieri 24 febbraio, oltre a deliberare l’approvazione delle graduatorie definitive relative alle recenti progressioni verticali, delibera a lungo attesa e di cui abbiamo già dato notizia, ha deciso di conferire un ulteriore incarico ex articolo 19, comma 5 bis, D.lgs. n.165/2001, per ricoprire un’area manageriale del territorio a Trento dopo che il 10 febbraio scorso aveva già conferito tre incarichi dirigenziali della stessa natura per coprire altrettante aree manageriali in Sicilia ed in Piemonte e precedentemente, tra rinnovi e conferimenti ex novo, aveva attribuito quattro incarichi di aree manageriali a soggetti esterni ai sensi sempre dell’articolo 19, comma 6, D.lgs. n.165/2001.
Ignoriamo le ragioni di questa improvvisa propensione “all’esterofilia” rispetto ad altre Pubbliche Amministrazioni o al mondo accademico, che sembra aver pervaso il nostro Istituto; tralasciamo le valutazioni su questa scelta, che spettano di certo ad altri, ma una cosa certamente sappiamo: questo è l’ennesimo schiaffo al funzionariato del nostro Ente che ha tutte le carte in regola per accedere a quelle funzioni manageriali che si continua ad attribuire fuori dall’INPS.
Ad ogni modo, prendiamo atto dell’approvazione delle graduatorie delle progressioni verticali e della loro pubblicazione odierna. Possiamo, in questo modo, riprendere le relazioni sindacali interrotte la settimana scorsa, anche per poter dire la nostra su questioni delicate come il Piano Organizzativo del Lavoro Agile, argomento per il quale chiediamo una nuova convocazione dell’OPI.
FP CGIL
Matteo Ariano Antonella Trevisani
CISL FP
Paolo Scilinguo
UIL PA
Sergio Cervo
CONFSAL/UNSA
Francesco Viola