Stato di agitazione delle lavoratrici e dei lavoratori delle Misericordie proclamato da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl. Lo scorso 22 ottobre le organizzazioni sindacali, fanno sapere, “hanno ripreso dopo un lungo stop la trattativa per il rinnovo del Ccnl Misericordie attualmente fermo al triennio 2010-2012. La discussione è apparsa sin da subito in salita a causa della rigida posizione della delegazione Misericordie che di fatto ha proposto un rinnovo a ‘iso-risorse’ e con numerose penalizzazioni per le lavoratrici e per i lavoratori”.
Di fronte a tale posizione le organizzazioni sindacali “hanno ribadito la necessità di procedere verso la strada del rinnovo contrattuale, soprattutto per dare risposte a tutti quei lavoratori che hanno continuato ad erogare servizi ai cittadini durante la pandemia formalizzando una contro-proposta con il consenso dei lavoratori. Lavoratori che versano nella più ampia inquietudine e incertezza anche alla luce di quanto appreso dagli organi stampa secondo i quali vi sarebbero state le dimissioni dei vertici della Confederazione Nazionale delle Misericordie per problematiche legate al bilancio e dissensi interni”.
Pertanto, “in considerazione dello stallo della trattativa e per l’assenza di una formale comunicazione dei cambiamenti ai vertici della Confederazione delle Misericordie, le organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl “hanno proclamato lo stato di agitazione riservandosi di attuare tutte le azioni e le iniziative utili a tutela del personale auspicando la convocazione di un incontro con la parte datoriale per fare chiarezza sulle criticità apprese dagli organi di stampa e per riprendere il negoziato contrattuale”, concludono.