Al Direttore dell’Agenzia
delle Dogane e dei Monopoli
Dott. Marcello MINENNA
E p.c.
Al Ministro dell’Economia
e delle Finanze
On.le Roberto GUALTIERI
Al Ministro della Funzione Pubblica
On.le Fabiana DADONE
Al Comitato di Gestione dell’Agenzia delle
Dogane e dei Monopoli
Al Direttore del Personale
Agenzia delle Dogane e dei Monopoli
Dott. Rocco FLORE
OGGETTO :Determinazione Direttoriale “Rimodulazione dei Profili Professionali del
personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli”. Diffida e proclamazione
dello stato di agitazione del personale.
Le scriventi OO.SS. prendono atto che la fase del “confronto” prevista dall’art. 5 del CCNL
Funzioni Centrali relativamente all’oggetto sia terminata senza che le considerazioni
rappresentate siano state in nessuna maniera prese in considerazione, sia nel merito sia per il
metodo inusuale con cui si è svolta.
Al riguardo specificano che non condividono i contenuti della proposta di Determinazione
Direttoriale di cui all’oggetto per come è stata formalmente presentata in data 18 dicembre 2020
dall’Amministrazione, ritendendola in netto contrasto con le disposizioni del CCNL Funzioni
Centrali vigente.
Il CCNL Funzioni Centrali, che fa espresso rinvio (art. 96) ai contratti precedenti (nel caso il
CCNL Comparto Agenzie Fiscali) in merito alla classificazione e all’ordinamento del personale,
ha istituito, con la finalità di armonizzare ed innovare i diversi sistemi nei quali è inquadrato il
personale dei comparti di provenienza, una apposita Commissione Paritetica presso l’Aran (art.
12) alla quale, e solo ad essa, è demandato tale compito.
Nello specifico il CCNL del Comparto Agenzie Fiscali (al quale comunque l’Agenzia delle
Dogane e dei Monopoli deve necessariamente far riferimento) in particolare individua (art. 17)
il sistema di classificazione in tre aree, stabilisce (art. 18) che per la individuazione dei profili
professionali si deve tenere conto di una “gestione più flessibile del personale” per “garantire la migliore
corrispondenza delle prestazioni dei dipendenti agli obbiettivi di ciascuna Agenzia” ed individua, tra i criteri di definizione dei profili, il “superamento dell’eccessiva parcellizzazione derivante dalla legge 312/1980 attraverso la costituzione di profili che contengano al loro interno attività tra loro simili” e la “semplificazione dei contenuti mansionistici attraverso l’utilizzazione di formulazioni più ampie”.
Inoltre il successivo art. 19 “Istituzione di nuovi profili”, dispone che l’inquadramento avvenga
“con il consenso degli interessati” tra coloro “in possesso dei requisiti culturale e professionali” e che
“svolgano già le relative mansioni”.
Ciò premesso la proposta di Direttoriale presentata appare in contrasto con tutti i sopra
richiamati riferimenti contrattuali.
Nella proposta presentata viene introdotta una “denominazione che qualifica un suffisso per il nuovo
profilo” interna alle fasce economiche (alla fascia F2 della prima Area, alle fasce F3-F4 della
seconda e terza Area viene attribuita la qualifica di “scelto”; alle fasce F5-F6 della seconda e terza
Area viene attribuita la qualifica di “esperto”) che di fatto entra nel merito del “sistema di
classificazione” introducendo una forma gerarchica tra dipendenti della stessa Area economica
che, come già segnalato in altre occasioni, non è nella competenza dei contratti di secondo
livello e pertanto non può essere regolamentata nell’ambito del “confronto” sui Profili
professionali. Se così non fosse allora non si comprenderebbe l’utilità di tale innovazione nella
declaratoria dei “Profili Professionali”.
In effetti l’attuale sistema di classificazione riconosce la progressiva crescita dell’esperienza
professionale dei dipendenti unicamente attraverso le fasce economiche all’interno di ciascuna
Area, senza alcuna ulteriore qualificazione gerarchica.
Peraltro una tale applicazione risulterebbe contradditoria in quanto un neo assunto in F3 della
seconda Area si vedrebbe assegnata una esperienza professionale che non avrebbe affatto, del
tutto identica rispetto al personale già in servizio da anni nella stessa fascia La Determinazione, all’art. 8, intende istituire 24 “nuovi profili in sostituzione di tutti quelli precedenti”, tra i quali alcuni inconferenti rispetto ai compiti istituzionali dell’Agenzia previsti dalle norme vigenti (D.lvo 300/1999) come quelli di “cuoco”, “meccanico”, “infermiere”, “architetto” ecc. che, a dotazione di personale invariata, diminuirebbero di fatto le professionalità utili alle attività strategiche di lotta all’evasione fiscale e accertamento dei reati extra-tributari di competenza dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Tale scelta è in contrasto con quanto disposto dai sopra citati art. 17, 18, 19 del vigente CCNL del Comparto Agenzie Fiscali, oltre che per la eccessiva parcellizzazione delle nuove professioni, anche per la illogica attivazione di più profili descritti con declaratorie assolutamente sovrapponibili, quali quelli di assistente-tributarista-ragioniere, o quelli di funzionario-fiscalista-esperto di relazioni internazionali.
Infine le scriventi ritengono inaccettabile un inquadramento “ d ’ufficio ” , dunque assolutamente discrezionale, nei nuovi profili di tutto il personale “sulla base dei titoli di studio e professionali nonché della esperienza professionale maturata” senza un percorso chiaro e determinato tra la situazione pregressa e quella successiva, in evidente contrasto con il sopra citato art. 19 del vigente CCNL Agenzie Fiscali.
Le scriventi riscontrano con rammarico che, nonostante le valutazioni di cui sopra siano state più volte rappresentate durante la fase di confronto, l’Amministrazione abbia riproposto nei vari incontri sempre la stessa posizione, senza mai interloquire rispetto alle osservazioni poste sul tavolo dalle OO.SS., in tal modo dimostrando di non voler mantenere un sistema di relazioni sindacali improntato ad un dialogo approfondito ed attento ad una partecipazione consapevole, costruttiva e trasparente dei rappresentanti del personale.
Premesso quanto sopra le scriventi nel rivendicare il sistema di relazioni sindacali stabile e partecipativo previsto dal CCNL Funzioni Centrali, diffidano il Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli da adottare unilateralmente i nuovi profili professionali in contrasto con le disposizioni contrattuali e normative vigenti.
Le scriventi OO.SS. nel contempo proclamano immediatamente lo stato di agitazione di tutto il personale dell’Agenzia in attesa del richiesto ripristino di relazioni sindacali volte ad attivare un confronto costruttivo, senza il quale si vedranno costrette ad adottare iniziative di lotta ed azioni di protesta che saranno tempestivamente comunicate.
Roma 11 gennaio 2021
FPCGIL CISLFP UILPA
Iervolino De Caro – Fanfani Procopio