L’ERBA DEL VICINO È SEMPRE PIÙ VERDE!
Abbiamo appreso ufficialmente nei giorni scorsi, le deliberazioni del Consiglio di Amministrazione sono datate 9 dicembre 2020 e pubblicate sulla intranet dell’Istituto nella sezione dedicata agli atti ufficiali degli Organi dell’INPS, che l’Istituto ha rinnovato nell’ambito della Direzione centrale Studi e Ricerche a soggetti esterni due incarichi dirigenziali di seconda fascia ed operato, contestualmente, il conferimento ex novo di altri due incarichi dirigenziali di pari livello sempre a soggetti provenienti dalle file del mondo accademico, un ambiente professionale (vedi i vari Cacciari, Boeri, Cottarelli & company) sempre prodigo di critiche severe ed ingenerose nei confronti dei dipendenti pubblici e delle loro organizzazioni sindacali che sembra aver trovato nell’INPS, sin dalla presidenza del prof. Boeri, un nuovo Eldorado al quale attingere non solo per la ricca dote di dati e di preziose informazioni di cui l’Istituto è depositario, ma anche per le retribuzioni erogate e magari censurate in passato nella veste di controllori da quegli stessi soggetti oggi diventati controllati!
Al di là delle “benefiche contaminazioni tra mondo accademico ed INPS”, contaminazioni di cui tempo addietro parlava un rappresentante del “sindacato di lotta e di governo” e sulla cui bontà è lecito esprimere qualche dubbio, non possiamo non esprimere il nostro stupore di fronte ad un’Amministrazione che, in presenza di una carenza di personale dirigenziale anziché bandire dei concorsi dedicati, l’ultimo risale al 2007, oppure intraprendere la strada di conferire incarichi dirigenziali ai propri funzionari che hanno dimostrato sul campo, operativamente, il loro valore, organizzando ed assumendo la responsabilità della direzione di strutture complesse, preferisce guardare nel giardino del vicino, in questo caso il mondo accademico, pensando che l’erba altrui sia più verde.
Da tempo sollecitiamo i vertici dell’Istituto, lo abbiamo fatto ripetutamente anche nel corso di riunioni del Tavolo nazionale di confronto Amministrazione/Organizzazioni sindacali, ad intraprendere una strada di valorizzazione del funzionariato interno, una valorizzazione che passa anche attraverso l’attivazione di strumenti di crescita professionale previsti dal Testo Unico del Pubblico Impiego, ma, al di là di formule di rito e di promesse verbali, i risultati che abbiamo sotto gli occhi sono quelli di un Ente che lascia vuote le aree manageriali oppure, con colpevole strabismo, volge lo sguardo altrove ignorando le professionalità presenti nei propri ruoli.
Quando si incomincerà a volgere lo sguardo verso il proprio giardino? Le occasioni non mancano: ciò che manca è purtroppo la volontà!
Roma, 08 gennaio 2021
FP CGIL
Matteo Ariano Antonella Trevisani
CISL FP
Paolo Scilinguo
UIL PA
Sergio Cervo
CONFSAL/UNSA
Francesco Viola