ENNESIMO CONFRONTO – ANCORA POCHE CERTEZZE

In data 9/6/2020 si è tenuta l’ennesima riunione con l’Amministrazione, nelle persone del Segretario Generale, il Direttore Generale per le politiche del personale, l’innovazione organizzativa, il bilancio – Ufficio Procedimenti Disciplinari (U.P.D.), il Direttore Generale dei sistemi informativi, dell’innovazione tecnologica, del monitoraggio dati e della comunicazione e il Direttore Generale dei rapporti di lavoro e delle relazioni industriali.
Preliminarmente si riscontra che l’incontro non ha prodotto i risultati attesi da CGIL CISL e UIL poiché l’amministrazione non ha predisposto, ancora oggi, alcun documento relativo alla stesura di un protocollo condiviso con le OO.SS. e RSU riguardante tutte le procedure di sicurezza atte a consentire il graduale rientro del personale in sede. Sul punto il Segretario Generale si è impegnato entro fine settimana a presentare un documento alle rappresentanze dei lavoratori, che verrà discusso nella prossima riunione appositamente dedicata all’argomento. Lo stesso ha comunque rassicurato le rappresentanze sindacali sul fatto che l’amministrazione continuerà a favorire la prestazione di lavoro in modalità agile almeno fino a cessata emergenza. Chiaramente ci aspettavamo già di affrontare nel merito la questione, con nostra grande delusione, è stata rimandata ancora una volta. E’ stato comunque fatto presente all’Amministrazione che tale argomento è materia di contrattazione integrativa così come previsto dal CCNL vigente.
Anche sui buoni pasto l’amministrazione non ha dato risposte sul legittimo diritto dei lavoratori poiché già nelle precedenti riunioni era stato chiesto con forza il riconoscimento degli stessi, in quanto è di tutta evidenza che quello che si sta svolgendo dal 12 marzo non è “smart working” ma lavoro ordinario svolto da casa anziché nella sede di lavoro istituzionale. A questo proposito ci preme ribadire che molti lavoratori non solo rispettano l’intero orario ordinario, ma proseguono l’attività giornaliera senza che venga loro corrisposto né lo straordinario né il riposo compensativo. E’ necessario considerare che il momento che stiamo vivendo da più di tre mesi è una situazione eccezionale che non può essere ricondotta ad accordi presi in tempi totalmente diversi, e comunque in via sperimentale (vedi tra l’altro l’art. 20 della L. 81/2017). Sul punto l’amministrazione per l’ennesima volta ha affermato che sta svolgendo approfondimenti senza peraltro prendere ancora una posizione. Fermo restando che queste OO.SS. sostengono con forza che i buoni pasto debbano essere attribuiti ai lavoratori a partire dall’inizio dell’”home working” obbligatorio, qualora l’amministrazione non sarà di questo avviso, valuteranno le iniziative da intraprendere insieme al personale.
CGIL CISL e UIL hanno invitato la parte pubblica a valutare con attenzione i risultati emersi dal report sull’indagine effettuata dall’Amministrazione ed in particolare sui risultati riguardanti il parere della Dirigenza sul periodo lavorativo in “home working”, che è ampiamente positivo e fa emergere che i dirigenti hanno attentamente monitorato giornalmente l’attività del personale attraverso tutti gli strumenti messi a disposizione.
Relativamente al bonus di cui all’art. 63 del DL n. 18/2020 (premio ai dipendenti che hanno lavorato in presenza nel mese di marzo 2020), più volte sollecitato da CGIL CISL e UIL, l’amministrazione ha comunicato che lo stesso sarà liquidato entro il mese di luglio.
A seguito delle nostre sollecitazioni, il Segretario Generale ha finalmente illustrato la prevista riorganizzazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che si dovrebbe realizzare entro il 31.10.2020 attraverso l’emanazione di apposito decreto
Sostanzialmente l’intenzione del vertice politico/amministrativo è quella di far rientrare, rivendicandole come proprie competenze, le politiche attive del lavoro, creando un’altra Direzione Generale e riunendo divisioni e competenze attualmente allocate nelle diverse Direzioni Generali. In ogni caso ha assicurato che sarà avviato il confronto con le OO.SS. nei tempi utili cosi come previsto dal CCNL vigente.
A margine della riunione l’amministrazione ha comunicato alle OO.SS. che gli accordi sul Fondo per le risorse decentrate (ex Fua) e sulle progressioni economiche sono stati finalmente certificati dagli organi competenti e che quindi sarà possibile procedere alla sottoscrizione definitiva degli stessi. A tal fine è stata fissata una ulteriore riunione per il giorno 18.06.2020.
Infine è stato chiesto un chiarimento sull’adozione e l’avvio del nuovo sistema di gestione del personale che dovrebbe sostituire il sistema GLPers, ma anche su questo argomento non ci è stata data nessuna risposta.

Roma, 11 giugno 2020

FP CGIL

Giuseppe Palumbo
Francesca Valentini

CISL FP

Michele Cavo
Marco Sozzi

UIL PA

Bruno Di Cuia
Orlando Grimaldi

Si è tenuto oggi 11 giugno 2020 presso l’ARAN la riunione della Commissione Paritetica sui sistemi di classificazione del personale previsto dall’art.12 del CCNL 2016-2018.
ARAN, in coerenza con l’impegno preso durante l’ultimo incontro svoltosi lo scorso 16 gennaio ha presentato una bozza di “Rapporto finale di analisi e proposte” articolato in una parte analitica sulla situazione attuale, che evidenzia aspetti positivi e criticità dell’attuale sistema, e di una parte che riassume le proposte e fa sintesi sia della proposta presentata dalla stessa ARAN sia delle diverse proposte presentate da quasi tutte le Organizzazioni Sindacali.
Sia nella proposta di ARAN che in quelle delle OO.SS. si affrontano sia le ipotesi per il nuovo ordinamento professionale per tutto il comparto delle funzioni centrali sia le ipotesi di proposte relative alle modalità per le progressioni economiche orizzontali, per le posizioni organizzative e di responsabilità e per i passaggi tra le aree.
Il Presidente Naddeo ha invitato le Organizzazioni Sindacali ad esprimere le proprie considerazioni sul documento con l’auspicio di giungere a conclusioni condivise per consegnare alle parti negoziali una proposta che possa essere la base per la definizione del nuovo ordinamento professionale “a regime”, pur tenendo in considerazione la necessità di prevedere una fase transitoria di prima applicazione che necessiterà di specifica quantificazione dei relativi oneri.
Come FP CGIL abbiamo ribadito la necessità di arrivare a fare una proposta quanto più possibile condivisa  utilizzando i diversi contributi scaturiti dal confronto di questi mesi, e tenendo in considerazione che il nuovo sistema di classificazione dovrà necessariamente tenere conto anche della recente esperienza dovuta alla emergenza sanitaria.
In chiusura il Presidente Naddeo, nel fare sintesi rispetto ai contributi alla discussione, ha auspicato che a breve possa essere definita una proposta largamente condivisa dalla Commissione Paritetica, che possa essere utilmente assunta già nell’atto di indirizzo del Ministro per il rinnovo del contratto.
A tal fine ha, infatti, rappresentato che il Ministro della Funzione Pubblica avrebbe già dato la propria disponibilità a valutare eventuali interventi legislativi compatibili con i contenuti della proposta.
La Commissione si riunirà nuovamente nel giro di un paio di settimane.
Vi terremo come sempre tempestivamente informati.

 

Esecutivo Nazionale Funzioni Centrali                               Il Segretario Nazionale
Anna Andreoli                                                                      Florindo Oliverio

Al Signor Capo Dipartimento
Presidente Bernardo Petralia

All’Ufficio del Capo Dipartimento
Ufficio I Segreteria Generale

All’ Ufficio per le Relazioni Sindacali
Direzione generale del personale e delle Risorse

Oggetto: funzionario di turno

La vicenda che in queste settimane ha formato oggetto di linciaggio mediatico agito nei confronti di una dirigente di Area I, direttrice dell’Ufficio VI dell’Ufficio del Capo Del Dipartimento per il Cerimoniale e le Relazioni esterne ha fatto emergere le già note distonie relative ai compiti attributi al “funzionario di turno”.
Tale servizio è stato disposto circa dieci anni fa al fine di sollevare dal carico di lavoro quotidiano i dirigenti in servizio presso la Direzione Generale Detenuti e Trattamento almeno nelle giornate festive, prefestive e nei turni notturni.
Nel corso degli anni, con il consueto spirito di servizio, i dirigenti penitenziari in servizio presso questo Dipartimento hanno assicurato, a turnazione, nei fine settimana e nelle festività infrasettimanali, la presenza nonché la reperibilità notturna. Il compito inizialmente si riferiva alla necessità di sottoscrivere atti urgenti. Nel tempo la natura dell’attività richiesta al funzionario di turno si è dilatata tanto da giungere sino alla sottoscrizione di atti d’ indirizzo che poco si connotano delle caratteristica di “atto urgente”.
Una attenzione particolare, a tal proposito, merita, a nostro parere, la “reperibilità notturna”, da anni assicurata sempre con turni programmati, in quanto evidenzia una pletorica quanto inutile eccessiva procedimentalizzazione
per le segnalazioni degli eventi critici. Da anni la segnalazione si esplica telefonicamente dalla sede periferica a quella centrale, dal responsabile della struttura interessata al Provveditore, al Capo del Dipartimento e al funzionario di turno che a sua volta informa i vertici dipartimentali duplicando di fatto ed inutilmente lo stesso flusso comunicativo
E’ di tutta evidenza che tale procedura non fa altro che gravare gli adempimenti dei dirigenti delle articolazioni
territoriali che, in un momento di emergenza nel quale il tempo e l’urgenza assumono un chiaro ed ineludibile significato, oltre ad informare il Provveditore ed eventualmente la Procura della Repubblica competente devono assicurare detto ulteriore adempimento.
La dirigenza penitenziaria contrattualizzata e non, non si sottrae ai compiti aggiuntivi in solidarietà professionale
con le/i colleghe/i in servizio presso la Direzione generale Detenuti e Trattamento ma per quanto rappresentato appare evidente la necessità di disciplinare i compiti e le funzioni che devono essere assicurate dal funzionario di turno.
Convinti che tale segnalazione trovi la condivisione della SV l’occasione è gradita per porgere distinti saluti.

La coordinatrice nazionale dirigenza penitenziaria
Carla Ciavarella

Lunedì 8 giugno è stato sottoscritto il protocollo per la regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid 19 condiviso tra le Organizzazioni Sindacali e Federculture. Dopo gli incontri del 15 maggio e del 1 giugno le parti hanno formulato un testo condiviso per salvaguardare la salute e la sicurezza dei lavoratori e degli utenti per permettere una ripresa delle attività degli enti del settore della cultura.

Il testo ha recepito tutti i riferimenti normativi varati da Governo e Ministeri competenti in materia oltre che tutte le prescrizioni disposte dalle Istituzioni sanitarie. Nel documento la Federazione ha recepito le istanze sindacali prioritariamente in materia di tutela dei lavoratori ‘fragili’ e di adeguamenti per la messa in sicurezza degli ambienti di lavoro. Si è convenuto inoltre sulla necessità di intervenire, dove ancora non è stato fatto, con la sottoscrizione di protocolli di ambito aziendale per il recepimento delle linee contenute nel protocollo nazionale e di procedere con l’insediamento dei Comitati previsti nelle singole realtà .

Le parti si sono impegnate ad effettuare monitoraggi negli ambiti locali al fine di mantenere continuo il confronto per il rispetto di tutte le misure di prevenzione, protezione e sicurezza. Il lavoro comune tra le parti proseguirà per il rilancio del settore culturale anche al fine di sollecitare al più presto la ripresa delle attività in totale sicurezza.

FP CGIL
Federico Bozzanca

CISL FP
Maurizio Petriccioli

UIL FPL
Daniele Ilari

UIL PA
Gerardo Romano

Finalmente l’Amministrazione ha ascoltato le nostre numerose segnalazioni riguardanti il sistema di valutazione del personale adottato per l’anno 2019, eliminando dal manuale sia la parte relativa all’incidenza delle assenze dal servizio, sia l’errore di interpretazione relativo all’art.78 del CCNL Funzioni Centrali che obbligava i dirigenti ad attribuire il punteggio massimo (25) solo al 5% dei collaboratori. Pertanto nel 2020 il sistema di valutazione del personale non dirigente ritorna ad essere quello del 2018.
Siamo soddisfatti del risultato ottenuto; avendo previsto sin dal primo giorno tutte le criticità che si sono puntualmente presentate nell’applicazione del sistema di valutazione 2019.
Per quanto attiene alla proposta di revisione dei manuali della dirigenza, abbiamo sottolineato la caratteristica  divisiva della stessa che impone al dirigente una artificiosa differenziazione delle valutazioni del personale, al solo fine di tendere al massimo del risultato, sulla scorta di un algoritmo matematico basato su evidenze puramente statistiche.
Tutto ciò, peraltro, nell’anno di una epocale emergenza sanitaria, che ha stravolto l’ordinaria gestione degli uffici, già penalizzati dal blocco del turn over, in particolare in periferia, e quando già sono trascorsi sei mesi, senza che si sia ipotizzata alcuna variazione al sistema di valutazioni.
Ci siamo detti contrari all’introduzione di tale variabile perché, attraverso questo strumento, l’amministrazione di fatto potrebbe indurre i dirigenti a porre in essere scelte condizionate. Su questo tema tutte le organizzazioni sindacali, con diversi accenti, si sono dette contrarie.
L’amministrazione ha raccolto tutte le osservazioni e ha aggiornato la seduta. Nel corso dell’incontro siamo stati informati, inoltre, che alcuni dirigenti non hanno trasmesso le valutazioni; tale comportamento determinerà l’impossibilità di erogazione del compenso ai lavoratori. Sarebbe utile che su tutti i posti di lavoro si verifichi tale circostanza e nel caso si solleciti la trasmissione di dette valutazioni.
Al termine della riunione abbiamo chiesto notizie delle graduatorie delle PEO 2019: sono pronte e alla firma, ma è stata sollevata osservazione dall’IGOP e dalla Funzione Pubblica. L’amministrazione ci ha informati che risponderà celermente e che a breve saranno pubblicate. Successivamente si potrà procedere agli inquadramenti e agli adeguamenti stipendiali con decorrenza 1 gennaio 2019.
Per i passaggi di area l’amministrazione ci ha comunicato la volontà di pubblicare i bandi nel mese di settembre, sta procedendo alla nomina delle commissioni e alla definizione delle sedi in cui saranno espletate le prove che non possono essere quelle individuate in precedenza a causa del necessario distanziamento sociale previsto per la prevenzione da contagio COVID 19. Infine, ancora una volta, abbiamo sollecitato il regolamento per gli incentivi per funzioni tecniche previsto dall’art. 113 del Decreto Legislativo 18 aprile 2016, n. 50. In merito l’amministrazione ci ha informato che, nella prossima settimana, avrà un incontro al MEF per risolvere l’eccezione mossa per la destinazione della percentuale alla Cassa di Previdenza e Assistenza.
Per il rinnovo delle tessere Mit è pronta una circolare che proroga le operazioni di rinnovo al 31/12/2020.
Inoltre, a breve, sarà pubblicato il concorso che prevede l’assunzione di 340 unità di II area, nel frattempo si sta procedendo all’assunzione di tecnici di III area dalle graduatorie RIPAM e alla preparazione degli atti per l’emissione del concorso per Funzionari Amministrativi Contabili.
Proseguono intanto gli incontri per le attività delle sedi periferiche del Dipartimento Trasporti. Ieri abbiamo avuto un incontro con l’ing. Calchetti e chiesto la sospensione della circolare per le revisioni dei mezzi pesanti (sospensione accolta vedi comunicato allegato), il 17 incontreremo il Capo Dipartimento Trasporti per discutere sulla disposizione n.3352 del 21 maggio di ampliamento delle attività indifferibili.
Vi terremo aggiornati.

La Coordinatrice Fp Cgil Mit     Il Responsabile Fp Cgil Mit Area Dirigenza               p. la Fp Cgil Nazionale
Carmen Sabbatella                                  Umberto Volpe                                                  Paolo Camardella

Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per la Formazione, con la quale regola la procedura per la prova d’esame finale del corso al ruolo di Capo Squadra decorrenza anno 2019

La responsabilità di quanto accaduto è dell’amministrazione

“Situazione fuori controllo quella del carcere di Santa Maria Capua Vetere, la cui responsabilità è in capo alla direzione del carcere. L’amministrazione è responsabile della sicurezza e dell’incolumità del personale e dei detenuti. Non c’è stata alcuna gestione delle rivolte, i lavoratori sono stati lasciati soli”. Questa la posizione della Fp Cgil Polizia Penitenziaria e della Fp Cgil Campania in merito all’episodio di questa mattina durante il quale le forze dell’ordine hanno sbarrato l’accesso all’istituto al personale di polizia penitenziaria per via di indagini in corso a seguito di alcune segnalazioni legate alle rivolte dello scorso 5 e 6 aprile, in piena emergenza sanitaria.

“La Magistratura deve assolutamente procedere e accertare i fatti. Ma ancora una volta ci troviamo a dover sottolineare come il personale di polizia penitenziaria sia stato lasciato solo ad affrontare una situazione critica e pericolosa, senza alcuna guida. L’amministrazione non ha saputo gestire la situazione, nel momento in cui era necessario riportare la calma nell’istituto. Se avesse lavorato bene, questo non sarebbe successo. Ad alimentare le tensioni e l’esasperazione  del personale già provato e stressato da una condizione lavorativa precaria, si aggiunge una modalità di controllo dello stesso che poteva essere senza dubbio più discreta e meno appariscente ma ugualmente efficace”, conclude il sindacato.

Al Direttore dell’Agenzia delle entrate
Avv. Ernesto Maria Ruffini

Al Direttore Risorse Umane Organizzazione
Dott. Carlo Palumbo

Oggetto: Questionario smart working

Veniamo informati dell’intendimento, da parte dell’Agenzia, di realizzare un’indagine rivolta a tutto il personale in smart working finalizzata ad acquisire contributi per la messa a punto di un modello che “bilanci al meglio le esigenze organizzative con quelle dei dipendenti”.
Stigmatizziamo come in nessuno degli ultimi incontri l’Agenzia abbia ritenuto opportuno condividere con le OO.SS. le modalità e le finalità questa iniziativa.
La nota trasmessa parte, a nostro avviso, da un assunto fuorviante: che quanto “testato” dai colleghi rappresenti una declinazione dello smart working.
È necessario sottolineare come, nella realtà, si sia trattato più di una tipologia di lavoro domiciliare che di una modalità “smart” in deroga, oltretutto, agli accordi precedentemente sottoscritti.
L’assenza di regole condivise, per questa Organizzazione, non lo rende un modello da prendere a riferimento.
Auspichiamo l’indispensabile abbandono di ogni remota velleità autoreferenziale da parte dell’Ente al fine di discutere, con le Organizzazioni sindacali, adeguati strumenti di Work Life Balance, ivi compreso un modello di “smart working” coerente con il suo significato letterale.
È necessario, quindi e per restare in tema di modalità di esecuzione della prestazione lavorativa, definire le flessibilità dello “Smart working” affinché consenta una effettiva conciliazione delle esigenze organizzative con la vita personale del dipendente.
Definizione dei carichi di lavoro individuali, messa a disposizione di strumenti aziendali, fasce di contattabilità, luoghi dai quali erogare la prestazione, flessibilità negli orari entro i quali garantire la prestazione lavorativa, diritto alla disonnesione e, aspetto non secondario, il rispetto del CCNL tanto nel contenuto economico che nel contenuto normativo rappresentano, per la FP CGIL, alcuni degli elementi cardine per la condivisione di un accordo quadro finalizzato al bilanciamento dei tempi di vita/lavoro.
Dobbiamo infine rilevare il grave ritardo da parte dell’Agenzia nella riorganizzazione dei servizi e dei processi: ancora una volta i dipendenti rischiano di trovarsi ad essere oggetto di campagne stampa che ne mortificano l’impegno e la professionalità.
Questo ritardo, per noi, è inaccettabile.
Attendiamo di essere convocati per conoscere le finalità e i contenuti del questionario in via di somministrazione al personale in tema di Smart Working nel più ampio ragionamento di rivisitazione delle modalità di erogazione dei servizi all’utenza.

FP CGIL Nazionale
Coord. Agenzia dell’entrate

Secondo di tre appuntamenti, appuntamento alle 14.30 su @fpcgilsanita

 

Professioni Infermieristiche, facciamo il punto. Domani (venerdì 12 giugno) è in programma la seconda delle tre dirette Facebook promosse dalla Fp Cgil per il suo Speciale Sanità. A partire dalle ore 14.30 di domani, sulla pagina Facebook @fpcgilsanita, Giancarlo Go, responsabile nazionale delle professioni infermieristiche Fp Cgil, affronterà il tema dell’infermiere nel prossimo contratto della Sanità Pubblica, secondo quanto previsto dalla piattaforma unitaria per il rinnovo, insieme alla fase 3 dell’emergenza Coronavirus, ovvero il rapporto tra il ruolo dell’infermiere e il potenziamento dell’assistenza territoriale.

A discutere di questi temi con Go ci saranno Luca Paganini, Rsu Fp Cgil e infermiere presso il dipartimento cure primarie Asl di Ferrara, e Dario Capretta, Rsu Fp Cgil e infermiere dell’Unità operative cure palliative azienda Ulss2 di Treviso. Questi i temi e gli ospiti al centro della diretta di domani: appuntamento su fb.me/fpcgilsanita dalle ore 14.30. La seconda, dopo quella di ieri sul contratto della Sanità Pubblica, di tre: lunedì 15 giugno è in programma infatti l’ultima diretta sul contratto della Sanità Privata, sempre in diretta sulla pagina @fpcgilsanita e sempre a partire dalle ore 14.30.

 

Speciale Sanità, 10-12-15 giugno 3 dirette Fb su sanità pubblica, infermieri e sanità privata

Roma, 9 giugno 2020

Alla c.a.

Sig. Capo di Gabinetto
Prof. Lorenzo Casini

Sig. Segretario Generale MiBACT
Dott. Salvatore Nastasi

E, p.c.

Sig. Direttore Generale Organizzazione
Dott.ssa Marina Giuseppone

Oggetto: Schema di Regolamento di esecuzione, attuazione e integrazione del D.Lgs. n.50/2016
– Codice dei Contratti Pubblici – Ripercussioni sui profili professionali del MIBACT

Egregi,
lo schema di Regolamento in oggetto, di cui è nota la versione del 13 maggio 2020, sembra incidere in modo sostanziale sulla disciplina degli appalti pubblici senza tenere sufficientemente conto della specificità del ciclo applicato alla gestione ed alla tutela del patrimonio culturale. Ci viene di conseguenza segnalato dalle Associazioni dei tecnici di settore che nello schema di Regolamento in questione la norma che regolamenta i criteri generali per la progettazione e per la Responsabilità Unica del Procedimento sembrerebbe ridurre a ruolo marginale e/o subalterno tutte le professionalità non appartenenti a professionalità ordinistiche. In particolare la penalizzazione potrebbe avere effetto su archeologi, storici dell’arte e altre professionalità, riconosciute nella legge 110/2014 e ricomprese nel regolamento attuativo emanato con D.M. 244/2019, che sono ancora in attesa dei successivi passaggi applicativi previsti. Che peraltro svolgono regolarmente le attività di che trattasi.
Pertanto, al fine di evitare possibili gravi discriminazioni verso professionalità di cui è nota a tutti la funzione essenziale nei cicli di progettazione degli appalti pubblici connessi alla gestione del patrimonio culturale, si chiede un urgente chiarimento rispetto a quanto segnalato e specificatamente:
se il riferimento all’abilitazione all’esercizio alla professione comprenda, come sembra corretto, anche le figure professionali regolamentate dalla citata legge 110/2014;
nel caso auspicabile fosse previsto, quale regime transitorio si può definire, nelle more delle fasi applicative del DM 244/2019 ed in considerazione del notevole lasso di tempo immaginabile per la conclusione di dette procedure relativamente ai profili interni Mibact, al fine di garantire ai lavoratori interessati la continuità dell’attività lavorativa rispetto alla fattispecie segnalata.
In relazione a quanto sopra le scriventi OO.SS., oltre a segnalare l’urgenza della questione segnalata, richiedono un approfondimento informativo tramite un incontro sul tema e sollecitano un immediato intervento da parte della Direzione politica del Ministero presso la Commissione incaricata della stesura del Regolamento, finalizzato all’evidenziazione delle gravi criticità rilevate.
Confidando nella giusta sensibilità sul tema esposto si resta in attesa di cortese e sollecito riscontro.

FP CGIL                CISL FP                  UIL PA
Meloni                     Nolè                     Trastulli
Di Stefano

In data 3 giugno u.s., nell’incontro relativo all’area dirigenza, è stato siglato l’accordo definitivo relativo alla retribuzione individuale di risultato per il 2018, dopo l’approvazione dell’IGOP che ha sostanzialmente confermato le cifre indicate nella bozza di accordo siglata nel 2019.
E’ stata anche siglata l’ipotesi di accordo per il fondo relativo al 2019.
Nel corso dell’incontro, su sollecitazione delle sigle sindacali presenti, l’Amministrazione si è impegnata a farsi parte diligente affinché il Fondo per la retribuzione di posizione e di risultato, sia per l’anno 2018 che per l’anno 2019, sia incrementato del valore percentuale di 1,64%, da calcolare sul monte salari anno 2015 relativo ai dirigenti di seconda fascia, come espressamente previsto dall’art. 51 del CCNL Area Funzioni Centrali sottoscritto in data 9.03.2020.
Inoltre, per il 2020, l’Amministrazione e la Delegazione Sindacale si sono impegnate ad avviare rapidamente il confronto e, ove prevista, la con trattazione integrativa al fine di disciplinare i nuovi istituti introdotti dal CCNL Area Funzioni Centrali del 9.03.2020. Tutto ciò è stato o g getto di una specifica dichiarazione congiunta, sottoscritta da parte pubblica e parte sindacale.

IL RESPONSABILE FP CGIL MIT
Area Dirigenza
Umberto Volpe

Corona virus

Pubblichiamo la nota informativa  dell’Ufficio di Coordinamento delle Attività Sanitarie e di Medicina Legale, con la quale in merito al ripristino della convenzione con le Direzioni di Sanità RFI per le visite mediche e il relativo giudizio di idoneità, specifica che non sarà effettuato l’esame di spirometria vista l’emergenza sanitaria in atto

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