Al Direttore Centrale Risorse Umane
Dott. Giuseppe Mazzetti

Oggetto: attivazione tavolo di monitoraggio protocollo COVID-19

Le Scriventi OO.SS. considerato il graduale riavvio delle attività nelle strutture dell’Istituto, nonché il quadro emerso nel corso del ciclo assembleare nazionale conclusosi in data 16 giugno u.s., all’interno del quale è stata evidenziata con forza la non ancora omogenea applicazione delle  indicazioni contenute nel protocollo sottoscritto in data 15 maggio u.s. e trasmesso a tutti i dipendenti dell’Istituto dal Direttore Generale, chiedono l’attivazione del tavolo nazionale di monitoraggio sullo stato di attuazione degli adempimenti previsti all’interno del predetto protocollo necessari ai fini della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, nonché di verifica sull’attivazione degli incontri di confronto tra organizzazioni sindacali e RSU in tema di organizzazione.
È infatti necessario, trascorso un mese dall’accordo, procedere alla verifica delloscru poloso rispetto su tutto il territorio nazionale di quanto concordato tra Amministrazione e OO.SS. firmatarie del Protocollo, in primo luogo per valorizzare il ruolo della Direzione Generale quale garante della corretta ed omogenea applicazione delle intese sottoscritte e poi per evitare che all’interno dell’Istituto possa non riscontrarsi la medesima attenzione posta all’esterno dall’Ente nel pretendere il rigoroso rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Si resta in attesa di un sollecito riscontro.

Roma, 17 giugno 2020

A. Mercanti         M. Molinari             F. Savarese

Pubblichiamo la nota unitaria delle strutture territoriali Fp Cgil VVF, Uil Pa VVF, e Confsal VVF inviata al Prefetto nella quale evidenziano le non corrette relazioni sindacali con il Comandante

Pubblichiamo il comunicato della Segreteria Fp Cgil Area Metropolitana Bari e del Coordinamento Fp Cgil VVF territoriale, in merito la nuova e imminente apertura della sede permanente VVF di Monopoli, un ulteriore servizio e assistenza per tutta la cittadinanza

Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per le Risorse Umane con la quale comunica la mobilità del personale ruolo Capo Reparto e Capo Squadra AIB

“Contrastare ogni forma di corruzione e puntare al ritorno della contrattazione all’interno del corpo dei Vigili del Fuoco per rilanciare il principio di democrazia”. Così la Fp Cgil Vigili del Fuoco in merito all’indagine ‘Par condicio’ relativa a ipotesi di concorsi truccati nelle forze dell’ordine, aggiungendo che: “Esprimiamo piena fiducia nell’operato della Magistratura ma denunciamo il senso di frustrazione che ha colpito il personale del Corpo, quei lavoratori totalmente estranei a queste pratiche, così come i tanti giovani aspiranti Vigili del Fuoco esclusi dalla graduatoria finale”.

La Fp Cgil, fa sapere, ha “segnalato a più riprese la necessità di rivedere il sistema concorsuale proprio perché manifestava alcune lacune. Criticità segnalate anche ai vertici del corpo ma che, proprio per i limiti contrattuali imposti al personale e alle sue rappresentanze dall’ordinamento di diritto pubblico in vigore, sono cadute nel silenzio assordante che da anni copre gran parte delle richieste avanzate dalle donne e gli uomini del Corpo”. Per il sindacato, “se si fossero attivati spazi di contrattazione nel Corpo, contrastando la burocratizzazione del sistema di rappresentanza, come sindacato dei lavoratori avremmo potuto declinare un modello organizzativo e concorsuale trasparente e adeguato alla difficile professione del Vigile del Fuoco, unitamente ad una serie di elementi contrattuali, normativi ed economici, che avrebbero potuto alimentare un sistema democratico in grado di prevenire fenomeni di corruzione come quelli rilevati nell’indagine”.

“Certi che i fenomeni riscontrati siano ascrivibili a pochi, inqualificabili soggetti, chiediamo di essere informati su come il Corpo intenda tutelare la propria immagine, riconquistare credibilità e come il Ministro dell’Interno intenda procedere per uscire da questa triste pagina della storia del Corpo. Chiediamo che da subito sia attivato il protocollo per l’applicazione del ‘whistleblowing’ e di rendere noto come l’Amministrazione abbia redatto il piano anticorruzione. Assicuriamo il nostro impegno e quello di tutti i Vigili del Fuoco per uscire, quanto prima, da questa triste vicenda, eliminando eventuali mele marce che non sono degne di appartenere alla storia ed al presente del Corpo più amato dagli italiani”, conclude la Fp Cgil Vigili del Fuoco.

PROGRESSIONI VERTICALI: CI SIAMO!

Come avevamo avuto modo di preannunciare nelle scorse settimane, oggi, nel corso della seduta convocata in remoto per le ore 11.00, il Consiglio di Amministrazione dell’Istituto dovrebbe procedere alla revisione della Determinazione “presidenziale” n. 184 del 18 dicembre 2019 in
materia di modalità di espletamento delle procedure selettive per le progressioni verticali.
L’argomento è inserito al primo punto dell’ordine del giorno dell’Organo di vertice dell’INPS e sii tratta di una tappa fondamentale alla quale dovrà seguire la pubblicazione dei bandi e la messa a disposizione dell’archivio dei quiz così come era stato convenuto ad aprile tra Amministrazione ed
Organizzazioni sindacali secondo linee-guida (semplificazione delle materie oggetto dei quiz, pubblicazione della banca-dati con un lasso di temporale congruo ecc.) disegnate sulla falsariga delle progressioni orizzontali del triennio 2016/2018 che rispecchiano modalità consolidate
all’interno dell’Istituto.
L’auspicio è che la delibera del CdA venga oggi adottata e si attivi in tempi brevi l’iter per le progressioni verticali ferme dal lontano 2009!

FP CGIL
Matteo Ariano
Antonella Trevisani

CISL FP
Paolo Scilinguo

CONFINTESA/FP
Francesco Viola

CONFSAL-UNSA
Piergiuseppe Ciaraldi
Sergio Peppetti

Roma, 16 giugno 2020

Al MIBACT

Sig. Segretario Generale
Dr. Salvatore Nastasi

Sig. Direttore Generale Organizzazione
Dr.ssa Marina Giuseppone

LORO SEDI

Oggetto: Festività infrasettimanali – Imposizione di ferie al personale di vigilanza.
Richiesta chiarimenti su attività di missione dei lavoratori durante la fase di emergenza.
Sollecito convocazione su applicazione Circolare 33/2020 a firma del Segretario
Generale.

Sig. Segretario Generale e sig. Direttore Generale,
continuano a pervenire alle scriventi OO.SS. segnalazioni indignate da parte dei lavoratori in
turnazione per servizi di vigilanza, i quali, nella gestione ordinaria dell’attività lavorativa si vedono
sottratte ferie e giornate di riposo compensativo non richieste, per effetto dell’annullamento del
codice RIF (riposo infrasettimanale festivo) deciso dal Servizio I della Direzione Generale
Organizzazione. Gli effetti di tale decisione in molti Uffici dell’Amministrazione, anche di notevole
impatto come il Colosseo e la Reggia di Caserta, determina l’imposizione di una giornata di ferie o
di riposo compensativo ad un lavoratore ordinariamente non in turno nella giornata festiva
infrasettimanale. Abbiamo già ampiamente segnalato questa spiacevolissima situazione con ben
tre note unitarie sulle quali non abbiamo avuto alcun riscontro e nelle quali avevamo inutilmente
rilevato le palesi violazioni contrattuali nella regolamentazione del diritto alle ferie e dei riposi
compensativi in alcuni Uffici. Sarebbe stato invece necessario produrre un formale chiarimento
verso gli Uffici che evidenziasse quale corretto trattamento normativo contrattuale deve essere
applicato ad un lavoratore che, per il solo effetto della ordinaria programmazione della propria
presenza in turnazione, non viene chiamato in servizio in una giornata ricadente in una festività
infrasettimanale. Non riteniamo pertanto che sia possibile reiterare un comportamento lesivo dei
diritti contrattuali dei lavoratori e ci vediamo costretti, qualora anche la presente nota non produca
il necessario ripristino di una corretta applicazione delle norme di che trattasi, ad attivare i nostri
uffici legali al fine di promuovere un contenzioso generalizzato verso codesta Amministrazione
nonché valutare opportune forme di mobilitazione e di protesta.
Ci risulta inoltre che, a seguito della pubblicazione della Circolare 33 del Segretariato Generale in
indirizzo, siano state interrotte le attività di missione verso il territorio in quanto “incompatibili con il lavoro agile”. È appena il caso di segnalare che, poiché l’attività di missione si configura come
attività in presenza, l’autorizzazione allo svolgimento di una missione comporta che la giornata o il
periodo giornaliero di impegno in esterno è da considerarsi attività in presenza a tutti gli effetti e lo
svolgimento di attività in presenza può, come è ampiamente noto, coesistere con la prestazione in
lavoro agile. Appare di conseguenza necessario un chiarimento da parte del Segretariato Generale
in indirizzo al fine di evitare il blocco delle missioni con gravi ripercussioni sulle attività di tutela sul territorio che si ritengono legate a prestazioni indifferibili.
In aggiunta dobbiamo segnalare che il mancato confronto sulla accelerazione prevista dalla
Circolare n. 33/2020 sta producendo alcuni prevedibili effetti sul territorio con tentativi di forzare la fase di riapertura senza le necessarie misure di sicurezza o predisponendo il rientro in presenza di tutto il personale in lavoro agile. Segnalazioni peraltro pervenute anche agli Uffici in indirizzo.
Noi riteniamo che la fase di ripartenza si stia concretizzando nel generale rispetto di un opportuno principio di gradualità e delle misure di sicurezza previste dal Protocollo Sicurezza concordato con dichiarazione congiunta in sede nazionale. Lo stesso Protocollo prevede l’attivazione di un monitoraggio congiunto nel caso la valutazione sulla programmazione concordata subisca valutazioni differenti legati all’andamento della pandemia. Spiace constatare che questo non sia avvenuto in questo caso e pertanto si ribadisce la necessità urgente di un confronto finalizzato alla verifica della situazione in atto su tutto il territorio nazionale.
Infine si sollecita la convocazione di una riunione del tavolo nazionale al fine di avviare il confronto sui progetti attuativi dell’accordo FRD 2020, in modo da consentire l’avvio delle attività in tempi ragionevoli, considerato anche il complesso iter di certificazione presso gli organi di controllo.
Nel restare in attesa di urgente riscontro si porgono distinti saluti.

FP CGIL                   CISL FP                          UIL PA
Meloni                 Nolè Di Stefano                Trastulli

Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per la Formazione con la quale convoca in missione il personale  formatore Ginnico e Natatorio per le attività formative dell’88° corso AA.VV.F. in svolgimento presso le SCA

COMUNICATO UNITARIO RIUNIONE 12 GIUGNO 2020

Una proposta irricevibile quella formulataci questa mattina in risposta alla nostra richiesta di erogazione del buono pasto anche nelle giornate di lavoro agile nell’attuale periodo di emergenza. Rispetto a questa legittima rivendicazione, dopo più di due mesi di attese e di rinvii, l’Amministrazione ha formulato una proposta che per le sue caratteristiche appare più una “mancetta” che una reale soluzione alla contrazione economica subita dai lavoratori dell’Ente. La soluzione indicata dall’Amministrazione si sostanzierebbe nella previsione per i mesi di marzo, aprile e maggio , in analogia a quanto previsto per i telelavoristi , di un “ristoro” per tutti i dipendenti ,legato alla disponibilità dimostrata e al necessario utilizzo delle proprie attrezzature informatiche pari a 50 euro al mese netti, da erogarsi nella prossima busta paga. Le scriventi OO.SS. hanno espresso la loro netta contrarietà ad una soluzione che non si avvicina neanche minimamente alla perdita economica subita dai colleghi in questi mesi e che inoltre appare quasi un disconoscimento della dedizione e l’impegno da tutti i colleghi sempre profuso nello svolgimento del proprio lavoro , non tiene in conto l’attaccamento per l’Ente e per il proprio ruolo di lavoratori pubblici da sempre dimostrato. Abbiamo ribadito come moltissime Amministrazioni Pubbliche abbiano riconosciuto ai propri dipendenti il buono pasto in ragione del fatto che essi hanno lavorato in modalità agile, l’unica modalità prevista per i dipendenti pubblici, modalità alla quale appare corretto applicare gli istituti contrattualmente previsti. Una valutazione diversa da parte della nostra Amministrazione risulta realmente incomprensibile. Da parte nostra c’è stata inoltre la massima apertura sui tempi di erogazione, per venire incontro a momentanee difficoltà dell’Ente legate ad esigenze di liquidità, l’ente è stato infatti costretto a rimodulare il bilancio avendo registrato finora una perdita di 41.000.000 di euro. La perdurante difficoltà in cui si trovano ad operare i dipendenti dell’Aci così come la scarsa qualità del servizio reso non sono certo imputabili ai lavoratori ACI ma sono dovute ai nuovi sistemi DU, che appaiono ancora instabili e le cui implementazioni sono rilasciate in esercizio senza adeguati test e collaudi funzionali. La generale confusione, le brusche accelerate e le altrettanto improvvise retromarce sono responsabilità che non possono essere riverberate sui lavoratori che faticano enormemente a barcamenarsi fra un sistema ancora immaturo da gestire, le legittime aspettative dei cittadini e un senso profondo di sconforto e di abbandono.
Appare assai singolare che non si voglia – anche attraverso il riconoscimento dei diritti contrattuali quali il buono pasto – dare un segno tangibile di apprezzamento dello sforzo che ancora una volta i lavoratori ACI (e principalmente coloro che si trovano in prima linea) stanno sostenendo, in balia delle nuove procedure informatiche e con la ovvia indignazione dei cittadini utenti, a cui non si riesce a rispondere nei tempi e nei modi consueti.
In riferimento al sistema indennitario, secondo argomento all’ordine del giorno della riunione odierna, le scriventi OO.SS. hanno chiesto chiarimenti in ordine al mancato pagamento (allo stato) dell’indennità di turno al personale dell’infomobilità ACI nonché la modifica, per tutto il periodo di emergenza, delle indennità giornaliere in indennità di funzione. Sul primo punto l’Amministrazione, a fronte di parere richiesto all’ARAN, ha chiarito che sta avviando una verifica sulle modalità di riscontro dell’orario essendo questo punto il discrimine per il pagamento mentre sulla seconda casistica si è riservata un approfondimento. In conclusione, l’Amministrazione si è riservata di valutare ulteriormente le nostre richieste e ha proposto un nuovo incontro. Le scriventi OO.SS. hanno ribadito la necessità che tale incontro avvenga con urgenza, non essendo più accettabili ulteriori dilazioni ,e possibilmente in presenza . Ci auguriamo vivamente che le nostre legittime istanze a tutela dei lavoratori siano accolte al più presto. In caso contrario le scriventi si vedranno costrette ad avviare tutte le iniziative sindacali utili a rivendicare quanto legittimamente atteso dalle lavoratrici e dai lavoratori ACI.

FP CGIL ACI         FP CISL ACI         UILPA ACI ACP        CONFSAL UNSA ACI
D. Figliuolo            M. Semprini           P. Piccirilli                  A. G. Cappelli

integrazione protocollo di contrattazione nazionale (2)

Corona virus

Pubblichiamo la nota del Capo del Corpo in merito al DPCM dell’ 11 giugno 2020 riguardo l’emergenza epidemiologica COVID 19

Pubblichiamo la nota del Coordinamento regionale Fp Cgil VVF, con la quale chiede chiarimenti in merito alla mancata organizzazione e dello svolgimento del corso patenti per i Vigili del Fuoco in Prova, così come previsto dalla Direzione Centrale per la Formazione

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