ACCORDO 3 GIUGNO

La sottoscrizione di un accordo vincola le parti al rispetto degli impegni assunti, e la validità dell’accordo non viene meno senza una disdetta.
Per noi l’accordo del 3 giugno, in assenza di una disdetta dall’Amministrazione, è valido e permangono tutti impegni.
Quindi ricordiamo che il confronto in sede locale va espletato tutto e gli accordi sono indispensabili per qualsiasi riapertura in sicurezza delle sedi.
La contrattazione decentrata continuerà ad essere agita da parte delle scriventi OO.SS. nell’alveo dell’Accordo nazionale declinando in sede territoriale il suo contenuto senza alcuna esclusione.
Ribadiamo con forza e determinazione che un accordo non disdettato continua a produrre i suoi effetti e va applicato indipendentemente da un Massaggio Hermes dell’Amministrazione.
L’accordo del 3 giugno è ancora valido e ne pretendiamo l’applicazione in toto.
Se l’amministrazione intende disdettarlo sia chiara e noi agiremo di conseguenza!

Roma, 25 giugno 2020

FP CGIL
Matteo Ariano
Antonella Trevisani

CISL FP
Paolo Scilinguo

CONFINTESA/FP
Francesco Viola

CONFSAL-UNSA
Piergiuseppe Ciaraldi
Sergio Peppetti

Pubblichiamo la nota del Coordinamento territoriale Fp Cgil nella quale chiede una chiara  organizzazione del servizio in merito la gestione degli accessi del Comando

Pubblichiamo la nota del Coordinamento territoriale Fp Cgil VVF, nella quale ancora una volta ribadisce per la salute e la sicurezza del personale del Corpo, la necessità di provvedere all’integrazione di alimenti, per il sopraggiungere del periodo estivo

Pubblichiamo la nota unitaria delle Organizzazioni Sindacali regionali Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Uil Pa VVF con la quale chiedono l’organizzazione e l’attivazione della campagna AIB per gli anni 2020-2022 e il pagamento degli emolumenti   per l’anno 2019

Assunzioni e sicurezza o pronti a mobilitazione

“Nidi assolutamente non pervenuti nelle linee guida, enormi carenze di personale, nel pubblico come nel privato, urgenza di misure per la tutela della salute e della sicurezza, dei lavoratori e dei bambini. Su questi tre elementi c’è bisogno di risposte urgenti, senza le quali siamo pronti alla mobilitazione”. Ad affermarlo è la Funzione Pubblica Cgil, in riferimento al dibattito sulle linee guida per la riapertura delle scuole a settembre, nello specifico per quanto riguarda il segmento 0-3.

Le linee guida del Ministero guidato da Lucia Azzolina per la riapertura delle scuole, denuncia la Fp Cgil, “non hanno alcun riferimento ai nidi, che non vengono in alcun modo menzionati. Una carenza grave, anche e soprattutto in ragione delle criticità, che investono il segmento 0-3 e che l’emergenza pandemica ha acuito. C’è, infatti, una profonda carenza di personale perché si possa definire un adeguato rapporto numerico tra personale e bambini. Per questo, ancora una volta e con ancora più forza, rivendichiamo una piano di assunzioni per riprogettare l’intero segmento, così come chiediamo certezze per il personale del settore privato, che dopo il 17 agosto, con la scadenza del blocco dei licenziamenti, potrebbero ritrovarsi senza alcun ammortizzatore sociale”.

La riprogettazione di questo settore, spiega la Fp Cgil, “deve passare anche attraverso la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori e dei bambini, per questo chiediamo la definizione di un protocollo, e la formazione, affinché il personale tutto sia pronto ad affrontare la nuova normalità, l’inevitabile cambiamento che interverrà nel segmento 0-3. Su questi punti, assunzioni, sicurezza e formazione, vogliamo risposte. Non aspetteremo settembre: siamo pronti alla mobilitazione”, conclude.

Pubblichiamo il comunicato del Coordinamento territoriale Fp Cgil VVF con il quale ribadisce l’impegno massimo nel rispetto dei lavoratori costretti a subire trattamenti discriminatori, dovuti alle pessime ed ostili relazioni instaurate dall’Amministrazione.

donne al lavoro, protagoniste dell'emergenza

Il loro lavoro non si è mai interrotto. Hanno lavorato nell’emergenza e per l’emergenza. Insieme al grande lavoro di medici e infermieri, hanno affrontato il Covid-19 sotto tutti i punti di vista: sanitario, sociale, economico. E hanno dovuto farlo molto spesso con la difficoltà di conciliare vita e lavoro, in un momento in cui tutto era fermo, le scuole chiuse e i figli a casa. Stiamo parlando delle tante, tantissime donne che fanno parte dei servizi pubblici.

 

Donne e lavoratrici, ognuna delle quali in questi mesi si è sobbarcata la responsabilità di lavorare per l’emergenza, al servizio dell’intero Paese. Ognuna di loro, per motivi diversi, aveva addosso una responsabilità enorme. E a questo senso di responsabilità si è spesso aggiunta la difficoltà di conciliare il proprio lavoro con la vita privata. Donne e spesso mamme con figli a casa, a causa delle scuole chiuse, o con familiari a cui dover badare. E spesso con il timore di essere potenziali portatrici del virus, per il fatto di non essersi mai fermate.

Sono loro a raccontarci cosa ha significato lavorare in emergenza e per l’emergenza, cosa è voluto dire sentire la responsabilità del benessere delle persone, capire che dallo svolgimento del proprio lavoro, mai come adesso, dipendeva il bene altrui. Lavoratrici dei servizi pubblici, in prima linea, e donne con un proprio personale.

 

Marina, ostetrica

Marina, ostetrica dell’Ospedale Apuane di Massa Carrara, in Toscana, ha continuato a far nascere bambini, in un momento drammatico in cui i telegiornali, con il loro bollettino giornaliero, continuavano ad annunciare, al contrario, il numero di morti. Il lusso di assistere alla bellezza di una nuova vita che viene al mondo, da una parte; esporsi ad un rischio elevato, dall’altra. Infatti Marina, durante il lockdown, è entrata in stretto contatto con una paziente positiva al virus e ha dovuto sottoporsi a 14 giorni di quarantena. Per fortuna è poi risultata negativa al virus, non ci sono stati contagi, ma si sono vissuti dei momenti sicuramente non facili per lei e per gli altri colleghi coinvolti.

 

 

Antonella, operatrice socio-sanitaria

Antonella, operatrice socio-sanitaria di una cooperativa sociale di Foligno, in Umbria, è entrata nelle case delle persone per assisterle nel momento di maggiore bisogno, quando gli ospedali, le scuole, i centri per disabili e molti altri servizi erano chiusi oppure zona off limits e ci si sentiva abbandonati. Non solo un’oss, ma una vera e propria figura di conforto e di riferimento per le tante famiglie assistite, per gli anziani, per i genitori in difficoltà nel gestire un figlio disabile privato delle strutture necessarie. Una responsabilità, una fatica, enormemente ripagate dai suoi assistiti che non hanno mancato di mostrarle affetto e riconoscenza per non essere stati lasciati soli.

 

 

Marina e Antonella sono due delle migliaia di donne che in questi mesi, attraverso il loro lavoro, hanno assistito, supportato, confortato e addirittura salvato vite per il proprio Paese. Due preziosi racconti a cui ne seguiranno degli altri. Perché questa storia vogliamo raccontarla con la loro voce, con i loro occhi e con le loro emozioni.

 

Al Capo D.A.P.
pres. dott. Bernardo PETRALIA
Roma

E, per conoscenza
Al Sottosegretario di Stato alla Giustizia
on.le avv. Vittorio FERRARESI
Roma

Al Vice Capo D.A.P.
cons. dott. Roberto TARTAGLIA
Roma

Alla Direttrice
Ufficio IV Relazioni Sindacali D A P
dott.ssa IDA DEL GROSSO
Roma

Oggetto:Istituti Penitenziari. Continui rinvenimenti di apparecchi telefonici .
Richiesta calendarizzazione tavolo di confronto

Esimio Presidente,
questa Organizzazione Sindacale non può esimersi dall’evidenziare alcune criticità, ahi-noi, che si stanno registrando in diversi Istituti del Paese, degne di una sicura e sana riflessione analitica.
E fatto notorio, come da diffusioni mediatiche, il continuo rinvenimento di apparecchi telefonici negli Istituti Penitenziari che, in qualche modo, potrebbero ancora una volta compromettere

l ‘ordine e la sicurezza degli operatori e del sistema penitenziario stesso, con possibili collegamenti con l’esterno che andrebbero a rafforzare anche la rete della criminalità organizzata.

Bellizzi Irpino, Benevento, Bologna, Frosinone, etc ……. sono alcune realtà dove, nei giorni
scorsi, la Polizia Penitenziaria ha dimostrato (ancora una volta) indefesse e zelanti capacità professionali, in attività di vigilanza ed osservazione, nonostante gli apodittici affanni che si stanno vivendo ultimamente.
Orbene, la FP CGIL crede fermamente che sia giunto il momento di intervenire sulla questione app ena esposta, adottando utili strategie volte ad arginare l’introduzione fraudolenta degli strumenti in discussione.
Non possiamo, oggigiorno, lasciare margine solo ai pensieri interventistici di enfatizzazione politica con bracci di ferro o caccia alle streghe : l Amministrazione Penitenziaria dovrà , in tempi effimeri, porre in essere un serio e sagace progetto a tal riguardo e di competenza.
Pertanto, alla luce di quanto argomentato, la scrivente Parte presenta sin da subito la propria disponibilità ad avviare un confronto costruttivo che ci vedrà sicuramente protagonisti di una novella sfida e di un mutamento delle carceri, a giovamento di tutte e tutti.
Restiamo in attesa di determinazioni e si inviano deferenti saluti

Il Coordinatore Nazionale
FP CGIL Polizia Penitenziaria
Stefano BRANCHI

ESPERTI DI MATERIA OK PROFILO DI RICERCATORE RISPEDITO AL MITTENTE!

Protocollo di intesa per la selezione dei docenti esperti di materia e istituzione del nuovo profilo di ricercatore sono stati i due temi affrontati nel corso della riunione odierna del Tavolo nazionale tra Amministrazione ed Organizzazioni sindacali.
Sul primo argomento la delegazione di parte datoriale ha presentato un nuovo documento che recepisce tutte le richieste sindacali presentate lo scorso 17 giugno, ossia l’eliminazione del requisito delle 40 ore di docenza per l’esonero dal colloquio finalizzato all’inserimento nell’elenco centrale/regionale di riferimento sostituito con la significativa esperienza di docenze d’aula, l’obbligo di motivazione in caso di mancata ammissione al colloquio, l’inserimento del direttore di coordinamento metropolitano o suo delegato nel Nucleo di valutazione regionale nelle tre Regioni in cui insistono le Direzioni di coordinamento metropolitano, la rivisitazione della scala di valutazione alla quale si dovrà uniformare il Nucleo centrale/regionale, la flessibilità del principio di rotazione degli incarichi conferiti agli esperti di materia e periodicità delle selezioni per l’accesso agli stessi elenchi. Ribadito nel testo finale del protocollo d’intesa, protocollo al quale hanno aderito tutte le organizzazioni sindacali, l’apertura a tutto il personale, a prescindere dall’area professionale di inquadramento, A, B e C, dell’accesso agli elenchi degli esperti di materia, principio che per noi era già pacifico con il protocollo del 26 luglio 2017, ma che l’Amministrazione aveva applicato in modo non corretto.
Sul secondo tema, l’istituzione del profilo di ricercatore oggetto di un’informativa rispetto alla quale, tempestivamente lo scorso 19 maggio, le scriventi organizzazioni sindacali avevano chiesto l’attivazione del confronto, abbiamo manifestato la nostra contrarietà, rappresentando all’Amministrazione l’inutilità di un profilo da incardinare all’interno della Direzione
centrale Studi e Ricerche, visto che esistono altri strumenti. Abbiamo suggerito infatti come sia più opportuno indire un interpello su scala nazionale indirizzato a tutto il personale dell’Istituto, per reperire il personale in possesso delle caratteristiche richieste per svolgere quell’attività di ricerca, elaborazione e studio indicata nell’informativa tramessa. Sul punto l’Amministrazione ha recepito la nostra richiesta, nonostante la disponibilità manifestata da chi al Tavolo negoziale ha inaugurato il festival dei profili professionali oppure inneggiato alla “contaminazione” tra mondo universitario della ricerca e Istituto come se l’INPS fosse un’istituzione di ricerca e non un Ente nato per riscuotere contributi ed erogare prestazioni!
Al termine della riunione oltre a sollevare il tema del rinnovo delle assegnazioni scadute o di prossima scadenza del personale in assegnazione provvisoria, per le quali sollecitiamo l’Amministrazione ad individuare soluzioni condivise in tempi brevi, siamo ritornati sull’argomento dell’apertura degli sportelli in modalità fisica alla luce del messaggio Hermes n.2561 pubblicato ieri. Rispetto a quest’ultimo punto, abbiamo ribadito alla Delegazione di parte pubblica la palese violazione dell’accordo del 3 giugno che prevede momenti di confronto sullo stato dell’arte della concreta applicazione del protocollo e l’intempestività di una decisione datoriale in assenza del quadro completo degli accordi regionali e territoriali: anche qui rinveniamo una decisione irrispettosa non solo dell’accordo nazionale, ma anche della dirigenza regionale e soprattutto territoriale che dovrà assumere, quest’ultima, determinazioni imposte e non condivise.

Roma, 24 giugno 2020

FP CGIL
Matteo Ariano
Antonella Trevisani

CISL FP
Paolo Scilinguo

CONFINTESA/FP
Francesco Viola

CONFSAL-UNSA
Piergiuseppe Ciaraldi
Sergio Peppetti

PROGRESSIONI ECONOMICHE E FONDO RISORSE DECENTRATE 2019 (ex FUA)
SOTTOSCRIZIONE DEFINITIVA DEGLI ACCORDI

Si è svolto il 23 giugno 2020 il programmato incontro in call conference in ordine al Fondo per le
risorse decentrate e Progressioni economiche nel corso del quale, all’esito di un confronto iniziato
già dalla riunione precedente dello scorso 18 giugno, CGIL CISL E UIL hanno dichiarato di
sottoscrivere definitivamente i due accordi (vedi allegati). I due testi hanno infatti superato le verifiche di congruità degli organi di controllo (MEF e Funzione Pubblica) e sono finalmente esigibili.
Come già anticipato al personale nel dicembre scorso, all’esito della sottoscrizione delle due ipotesi,
i due accordi rappresentano la sintesi e il punto di equilibrio delle istanze e delle aspettative dei
lavoratori del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, sia quelli che nel 2010 non ottennero la
progressione, sia quelli che legittimamente, dopo dieci anni ambiscono a vedere riconosciuta la
propria professionalità e le proprie competenze attraverso una nuova opportunità.
L’accordo sottoscritto, infatti, a fronte della prima stesura che consentiva soltanto 160 posizioni,
prevede l’attribuzione di n. 301 posizioni economiche redistribuite sulle tre aree, su tutte le fasce
economiche e su tutti i profili professionali nonostante l’esiguità delle risorse disponibili.
L’amministrazione a breve pubblicherà i bandi per le progressioni economiche e darà altresì avvio
alla liquidazione delle spettanze di cui all’accordo sulla definizione dei criteri di distribuzione del
salario accessorio.
L’obiettivo di CGIL CISL e UIL delle prossime settimane e dei prossimi mesi sarà ovviamente
quello di sollecitare la compagine politica del Ministero del Lavoro affinché vengano
incrementate le risorse nel Fondo per il salario accessorio in modo tale da poter realizzare
ulteriori passaggi economici anche negli anni a venire. CGIL CISL e UIL eserciteranno a tale
scopo e insieme ai lavoratori, tutte le necessarie iniziative.
Sul versante sicurezza CGIL CISL e UIL hanno incalzato l’amministrazione al fine di addivenire
rapidamente alla sottoscrizione di un protocollo condiviso sulla gestione della fase due che tenga
ovviamente conto anche del noto incendio divampato sul tetto dell’edificio di Via Flavia e che ha
pesantemente coinvolto il quinto piano del palazzo dove insistono numerosi uffici. CGIL CISL e UILhanno preteso dall’amministrazione di fissare la data di convocazione per un apposito incontro al fine di discutere nuovamente di sicurezza, di smart working ed anche del diritto al riconoscimento dei buoni pasto in regime di “lavoro agile – home working” (regime ordinario per lo svolgimento dellaprestazione lavorativa). Tale incontro è stato fissato al prossimo 26 giugno 2020 ore 14:30 e si terrà alla presenza del Segretario generale Tangorra.
Nel corso della riunione il Direttore Generale ha dato un breve cenno sull’incendio divampato sul
tetto della sede di Via Flavia rappresentando che non ci sono tempi certi per il rientro in sede per
tutto il personale di via Flavia ed in particolare per i lavoratori che hanno le postazioni situate al V
piano dello stabile. In ogni caso l’Amministrazione ha comunicato che proseguono le verifiche sia
sulla stabilità dell’edificio che sull’impianto elettrico e che comunque finché non ci sarà la massima
sicurezza non si potrà accedere nuovamente alla sede di lavoro. L’Amministrazione ha comunque
assicurato che appena sarà possibile comunicherà con precisione i tempi di rientro, sempre in
considerazione delle procedure di sicurezza relative alla pandemia.
A fronte di una nuova richiesta di queste OO.SS. relative all’utilizzo del nuovo sistema di gestione
del personale Zucchetti, l’Amministrazione ha comunicato che in questa fase è in atto la
sperimentazione e non verrà esteso fino a quando non sarà completamente utilizzabile.

Roma, 24 giugno 2020

FP CGIL
Giuseppe Palumbo
Francesca Valentini

CISL FP
Michele Cavo
Marco Sozzi

UIL PA
Bruno Di Cuia
Orlando Grimaldi

Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per le Risorse Umane, in merito alle benemerenze degli event:  sisma Albania novembre 2019, eventi sismici Campobasso agosto 2019, eventi meteo Regione Emilia febbraio 2018,evento sismico Centro Italia 2016

Pubblichiamo il decreto della direzione Centrale per le Risorse Umane in merito alle nomine e assegnazioni dei Capo Squadra decorrenza 2019

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