Pubblichiamo l’informativa del Capo Dipartimento in merito alle modifiche apportate al DPR 23.12.2002 n.314 ai sensi art 18 Dlgs 29.05.2017 n 97

Pubblichiamo l’informativa del Capo Dipartimento in merito ai Decreti Titoli professionali marittimi e sommozzatori ai sensi art 50 e 52 DL 13 Ottobre 2005 n.21

Pubblichiamo la rettifica di orario e l’allegato relativo  alla convocazione concernente la distribuzione  economica per il personale specialistico riguardo le risorse stanziate di cui art 15 comma 5 del Dl 19 agosto 2016 n 177 e art 10 comma 5 del Dl 06 ottobre 2018 n.127.

Dott.ssa Barbara Fabbrini
Capo Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria

Dr. Bernardo Petralia
Capo Dipartimento Amministrazione Penitenziaria

Dr.ssa Gemma Tuccillo
Capo Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità

Dott. Alessandro Leopizzi
Direttore Generale del personale e della formazione

Dott. Lucio Bedetta
Direttore Generale del bilancio e della contabilità

Dr. Renato Romano
Direttore Generale Ufficio centrale degli Archivi notarili

E, p.c,: Dr. Raffaele Piccirillo
Capo di Gabinetto

Oggetto: convocazione del 29 luglio per la negoziazione del FRD 2019

Con riferimento all’oggetto le scriventi OO.SS. chiedono di acquisire preventivamente alla data di convocazione, nei tempi utili a consentire gli opportuni approfondimenti, la formale proposta dell’Amministrazione, corredata dalle schede relative alla contabilità del Fondo, con riferimento agli stanziamenti di competenza l’esercizio finanziario 2019 e quelli derivanti da eventuali economie maturate negli esercizi precedenti e/o assegnate in sede di assestamento di bilancio.
Quanto sopra al fine di procedere celermente alla definizione eventuale di una ipotesi di accordo, consentendo alle parti sociali di avere un quadro completo della situazione contabile, anche con riferimento agli obiettivi programmatici già avviati in occasione della negoziazione del Fondo 2018.
Con l’occasione, sottolineando che siamo nel prosieguo della negoziazione e, al momento, non pare possibile ipotizzarne la conclusione già nella riunione programmata, si invita codesta Amministrazione a garantire la partecipazione allargata, anche tramite la possibilità di ampliamento degli accessi collegamento in videoconferenza, alle delegazioni che rappresentano i Dipartimenti in indirizzo.
Nel restare in attesa di formale riscontro si porgono distinti saluti.

Roma, 23 luglio 2020

FP CGIL                                 CISL FP                         UIL PA
Meloni / Prestini                            Marra                           Amoroso

RESOCONTO RIUNIONE CON IL DR. REZZA, DIRETTORE GENERALE DELLA PREVENZIONE
SANITARIA – 21 LUGLIO 2020

Ieri 21 luglio 2020, alle ore 12.00 dopo varie richieste di incontro senza esito, rivolte da tempo all’ormai ex Direttore della Direzione generale della prevenzione (D’Amario), finalmente ieri i coordinatori nazionali di CISLFP e FPCGIL, accompagnati da due rappresentanti territoriali, hanno avuto un lungo confronto col neo Direttore, il prof. Giovanni Rezza.
Come sindacali abbiamo “aperto” alcuni fascicoli, su temi da troppo tempo “appoggiati” in un cassetto dalla Amm.ne o dalla dirigenza DGPREV: interessano a chi lavora nella rete di uffici periferici USMAF-SASN.
1) E’ stato ripercorso il lungo giro di sigle, firme, osservazioni ed inazioni del nuovo Accordo Collettivo Nazionale per il personale sanitario non medico, operante nei poliambulatori SASN. Deve sostituire il precedente, pubblicato con Decreto del Ministro nel lontano 2012. Abbiamo chiesto di chiarire come mai, pur se siglato già a
dicembre scorso e poi oggetto di osservazioni di un organo di controllo ai primi di marzo, sia stato rifirmato dai sindacati, che s’erano mossi per sollecitare il competente Ufficio, ma ad oggi non si ha notizia alcuna, neppure se sia tornato al Ministero e se finalmente la Direzione generale sia redigendo il relativo Decreto a firma del Ministro Speranza, per la validazione e pubblicazione. Come CISL e CGIL abbiamo ribadito il danno economico, che i colleghi subiscono dopo oltre 8 anni dal precedente e, soprattutto, il danno irreparabile alla fruizione di diritti migliorativi, inseriti nella parte giuridica dell’ACN. Il prof. Rezza ha dato indicazioni dal Direttore dell’Ufficio 1 della DGPREV di comprendere lo stato della procedura e sollecitare l’Ufficio 10 in tal senso.
2) All’interno del vecchio e del nuovo ACN vi sono norme che regolano eventuali situazioni di incompatibilità, tra l’attività professionale sanitaria svolta da infermieri, tecnici sanitari di radiologia medica, fisioterapisti e tecnici di laboratori SASN ed eventuali altre attività esterne. Più volte come sindacati abbiamo  e lamentele sull’interpretazione, restrittiva e non fondata su effettivi conflitti di interesse, usata dall’Ufficio 10 DGPREV o da singoli Direttori USMAF-SASN.
Abbiamo lamentato al prof. Rezza tali interpretazioni, chiedendogli di adoperarsi per una revisione degli orientamenti o, in subordine, per portare i dubbi sull’interpretazione di un articolo di contratto, alla giusta sede di confronto: l’esame congiunto tra Amm.ne e OO.SS.
3) Il trattamento giuridico, restrittivo e discriminatorio, applicato a tale personale dalla DGPREV ha portato a parlare del percorso di stabilizzazione e inserimento negli organici di tale personale, più volte promesso anche a livello di segreterie tecnicopolitiche degli ultimi Ministri e mai negato (anzi!) dagli ultimi direttori generali esterni succedutisi alla DGPREV. Presente il Direttore del competente Ufficio 1, come sindacati abbiamo più volte ricordato l’apparente omissione di proposte formali della DGPREV, sia nella redazione dei fabbisogni pluriennali del personale, sia all’atto della recentissima revisione parziale dei profili professionali, per mettere i binari giusti e legittimi sul percorso già posto dalla c.d. Riforma Madia; ancora aperto eppure ancora non percorso con coraggio dalla Dirigenza della DGPREV. Il prof Rezza ha assicurato di riesaminare la questione e di confrontarsi  rapidamente con l’altra Direzione generale competente, per giungere ad una posizione chiara del Ministero.
4) Proprio la questione della revisione, parziale, arraffazzonata e unilaterale, dei profili professionali nel Ministero, che ha “visto la luce” (si fa per dire) con un Decreto direttoriale del Direttore della DGPOB di fine gennaio scorso (giusto a cavallo del bando per 97+15 (?) nuovi Tecnici della prevenzione) è stata il punto per parlare di come sia potuto accadere che un neo Direttore di un Ufficio periferico USMAF-SASN, pluri-regionale, avesse partorito un originale e creativo regolamento di gerarchizzazione funzionale, inquadramento giuridico e di creazione di una separata piramide organizzativa, mai scritta e neppure pensata in alcun altro ufficio del Ministero. A il prof. Rezza ha accolto con soddisfazione la fine di tale “tentativo”, improvvido e molto utile solo ad alcune persone e professionalità operanti in periferia. Si è quindi trattato, più organicamente e seriamente, dei danni causati dal sopra citato Decreto direttoriale, alle decine di colleghi, Funzionari tecnici della prevenzione e Assistenti tecnici della prevenzione. Questi colleghi svolgono adeguatamente ed in autonomia da anni le attività necessarie a tenere in piedi la rete di controlli e ispezioni sui prodotti di passaggio nei nostri Uffici periferici. Per consentire che l’entrata in vigore della c.d Legge Lorenzin del gennaio 2018, non comportasse un divieto penale di a svolgere la loro normale attività a questi colleghi, si era avviato un tavolo di confronto, di cui la DGPREV era la unità organizzativa del Ministero più interessata. Una parte significativa si era conclusa con la creazione degli Elenchi speciali ad esaurimento, che consentissero, a coloro che, per almeno tre anni negli ultimi dieci, avessero svolto attività riconducibili al Tecnico della prevenzione, di essere iscritto nei rispettivi Ordini provinciali, per continuare la attività nella amministrazione di appartenenza. Ma questo percorso pare oggi negato da inadeguate certificazioni di servizio, formulate dalla nostra Amministrazione, e da restrittive interpretazioni sui requisiti di iscrizione, date, a macchia di leopardo, da qualche Ordine. Sul punto il prof. Rezza ha dato assicurazioni di voler seguire la questione e di volerla risolvere, mentre come Sindacati gli abbiamo rammentato che proprio la sua, sarebbe la prima o unica Direzione generale del Ministero a riportare danni dalla confusione sugli atti professionali lavorabili nelle UU.TT. e sui rapporti tra analoghe figure professionali esistenti in periferia.
5) Abbiamo portato all’attenzione del prof. Rezza anche la kafkiana situazione dell’Ufficio X della DGPRE. Si tratta di un Ufficio che con la follia della soluzione dell’avvalimento ha messo in una condizione inaudita decine di lavoratori che hanno come datore di lavoro un dirigente e come direttore funzionale un altro dirigente . Questi lavoratori sono da anni compressi dalle beghe che sorgono tra i dirigenti stessi, pur svolgendo una fondamentale funzione di carattere amministrativo – contabile assolutamente unica in tutta l’amministrazione . Ma proprio l’emergenza
Covid ha contribuito a rendere ancore più incredibile la loro situazione . Infatti, nella sede di Napoli i lavoratori si recano in Ufficio di loro spontanea volontà, in considerazione delle scadenze e degli impegni contabili, senza che venga data loro una indicazione dal proprio dirigente funzionale . Per recarsi in Ufficio i lavoratori comunicano la loro presenza al dirigente datore di lavoro, il quale non risponde, quasi a significare che i lavoratori presenti nella sede ministeriale siano dei fantasmi abusivi che operano sotto la loro diretta responsabilità senza l’esplicita autorizzazione di nessuno . Anche in questo caso il prof. Rezza, che era già a conoscenza delle stranezze dell’Ufficio X, si è impegnato a dare corso ad una compiuta riforma della organizzazione della DGPRE la cui prima bozza risale al 2016, con il dovuto confronto con le OO.SS. .
6) Da ultimo è stato chiesto al prof. Rezza di farsi parte attiva nella definizione dei protocolli di sicurezza e prevenzione che l’amministrazione elabora spesso senza un vero fondamento scientifico e specialistico . Se la DGPRE emana circolari e direttive valide per tutto il territorio nazionale sarà il caso che intervenga con la sua competenza sulla gestione dell’eventuale rientro del personale in sede lasciato alla improvvisazione e alla estemporaneità delle iniziative di ogni singolo Ufficio, in carenza di una chiara direttiva valida per tutti .
Confidiamo che, visto il clima collaborativo stabilito e la disponibilità dimostrata dal prof. Rezza, i benedetti/maledetti fascicoli perennemente aperti delle problematiche legate agli Uffici della DGPRE vengano finalmente risolti riportando le questioni ad una dimensione dignitosa facendole uscire da ambientazioni fantasiose ed estemporanee.

Roma 22 luglio 2020

FP CGIL              CISLFP
Lupi                    Garroni

Pubblichiamo la lettera – GUDC UF. DIR. COLL. MINISTRO.
Protocollo: M_D GUDC REG2020 0028354 22-07-2020.

Pubblichiamo la graduatoria della mobilità per il personale delle isole minori Lampedusa e Pantelleria

Pubblichiamo l’informativa della Direzione Centrale per la Formazione in merito al regolamento di Decreto del corso 88° AA.VV.F.

Al Capo del Dipartimento G.M.C.
Pres. Gemma Tuccillo

Al Direttore Generale del Personale,

Risorse e per l’attuazione dei p.g.m.
Dott. Vincenzo Starita

Al Direttore Generale per l’Esecuzione

penale esterna e di messa alla prova
Dott.ssa Lucia Castellano

Alle Strutture Regionali e Territoriali
Fp Cgil

Oggetto: delegazione trattante Fp CGIL Nazionale per la Giustizia Minorile e di Comunità.

Si comunica che dalla data odierna Paola Fuselli, dirigente sindacale della FP CGIL in servizio presso l’U.I.E.P.E. di Roma, affiancherà Gianfranco Macigno nella delegazione trattante nazionale della scrivente organizzazione sindacale per la Giustizia Minorile e di Comunità, come
responsabile per il settore dell’esecuzione penale esterna.
Si coglie l’occasione per porre distinti saluti.

Il segretario nazionale
Florindo Oliverio

VVF: SCA – Risposta alla richiesta del trattamento del personale formatore in missione presso le Scuole Centrali Antincendi

AI LAVORATORI DOGANALI

Riteniamo urgente e necessario confermare a tutti i nostri colleghi che le spettanze economiche, relative all’accordo “a stralcio” sul Fondo 2018, saranno erogate, come avevamo già comunicato, con il mese di agosto.
Perché ne siamo certi?
Perché gli organi di controllo non hanno affatto, come sostiene radio Kabul, mosso rilievi – che avrebbero bloccato i pagamenti – ma hanno più semplicemente espresso valutazioni di carattere tecnico. La Funzione Pubblica ha ricordato – come ha fatto per tutte le amministrazioni centrali – che si dovrà tener conto, nell’accordo definitivo sul Fondo, del  riconoscimento della performance individuale. La Ragioneria ha rammentato, con argomentazioni assolutamente discutibili, che dal 2018 lo
straordinario non può essere parte del salario accessorio.
Rispetto a queste valutazioni degli organi di controllo noi possiamo garantirvi con chiarezza che la nostra posizione resta quella che avevamo assunto il 31 dicembre 2019 quando proclamammo lo stato di agitazione del personale e che continueremo a lavorare per portare a casa un risultato che non penalizzi il Fondo dei lavoratori doganali, consapevoli che si può anche perdere ma convinti che non lo faremo senza combattere.
Ci pare invece che altri si siano sfilati da quella vertenza che proclamammo tutti  lotta………
Ma i lavoratori doganali meritano informazioni chiare e non fasulle anche sulla importante questione del lavoro in smart working.
Venerdi scorso eravamo stati convocati per rimodulare i termini dell’intesa del 18 maggio 2020 che scade il prossimo 31 luglio.
La convocazione ci era pervenuta per motivi di urgenza non solo per l’imminente scadenza dell’intesa, ma per l’approssimarsi della approvazione del D.L. n.77/2020, il cosiddetto “Decreto Rilancio”, che contiene nuove disposizioni e limiti del lavoro a distanza. Tutte le pubbliche amministrazioni, in sintesi, devono ora adeguare l’operatività alle esigenze di cittadini ed imprese tramite la indicazione delle attività che non possono essere svolte a distanza, applicando il lavoro agile al 50% del restante personale.
L’Agenzia aveva scelto di aggiornare l’intesa precedente prima della pubblicazione della legge proprio per evitare di dover definire le attività da assicurare in presenza il che, per la tipicità delle attività della nostra Agenzia, comporterebbe il rientro in servizio di interi settori, in particolare per le funzioni strategiche e di presidio istituzionale. Ci era stata così proposta una sola modifica dell’intesa del 18 maggio, precisamente al punto 6: l’incremento dei limiti di presenza media sarebbe passato dal 45 al 55%, elevabile – nell’ambito di intese regionali – al 65%. Tutto il resto,compresa la concessione dei buoni pasto e dell’indennità di rischio, rimaneva invariato.
La proposta non ha trovato la disponibilità di gran parte delle sigle presenti,
nonostante l’Agenzia abbia chiaramente indicato quale fosse la posta in gioco.
E con un po’ di sconcerto abbiamo dovuto prendere atto delle posizioni di sigle che hanno chiesto, di fatto, l’applicazione della nuova norma che presuppone appunto l’individuazione preliminare delle attività che vanno coperte al 100%!!!!
L’amministrazione, grazie a questa genialata, si trova nella condizione di dover applicare le nuove previsioni del Decreto Rilancio appena pubblicato, con l’effetto che risultano del tutto vanificati i contenuti positivi che avevamo portato a casa con l’intesa del 18 maggio. Bel risultato per i lavoratori non c’è che dire!!
Tuttavia garantiamo a tutti i colleghi che noi stiamo, in queste ore, provando in ogni modo a recuperare alcuni contenuti positivi per il personale, pur nella certezza che su questa materia il livello delle relazioni sindacali che aveva portato all’intesa è stato da costoro innegabilmente compromesso.
Due parole sul CCNI. Già prima dell’inizio delle trattative, che altre sigle stanno facendo di tutto per bloccare, avevamo diffuso a tutti, per la verità insieme anche ad Unsa, le nostre contro-proposte rispetto al testo presentato dall’Agenzia, trovando poi la condivisione anche di altre sigle. Abbiamo presentato, lo ricordiamo ancora una volta, soluzioni su tutti gli aspetti del Contratto: sulle nuove aliquote e l’organizzazione dei turni, sul sistema degli orari e della loro incentivazione, sulle indennità, sulla mobilità del personale, tanto per citarne alcune.
La trattativa, nonostante ogni tipo di impedimento che è stato messo in atto, è nella fase conclusiva. Tuttavia stiamo ancora aspettando di conoscere le proposte di chi, forse perché ha la coda di paglia, si è autodenunciato come nemico del Contratto per conto terzi.

Roma 22 luglio 2020

FPCGIL                             CISLFP                   UILPA
Iervolino                           Fanfani                    Procopio

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