Si è tenuta nella mattinata odierna la riunione da noi richiesta per discutere sui contenuti della circolare sul lavoro agile emessa dalla Direzione Generale il 20 luglio scorso. In coerenza al Protocollo quadro “Rientro in sicurezza”, firmato dal Ministro della Pubblica Amministrazione e delle OO.SS. il 24/7/2020, che espressamente al punto 8 prevede:” l’avvio del confronto ai sensi della disciplina contrattuale vigente” e l’emanazione della circolare n.3 del Ministro Dadone che, integralmente, rimanda ai contenuti del suddetto protocollo, le scriventi organizzazioni ne hanno richiesto l’attivazione.
L’amministrazione, nell’accogliere la richiesta, ha convocato la prossima riunione per il 5 agosto.
Per quanto ci riguarda, in coerenza con la vigente disciplina contrattuale e il summenzionato protocollo, saranno solo gli esiti del confronto, e non altro, a determinare le modalità con cui i lavoratori saranno chiamati all’effettuazione dello smart working fino al 31 dicembre 2020 e dal 1 gennaio in poi.

Roma, 29/7/2020

FP CGIL         CISL FP            UIL PA            CONFINTESA     CONFSAL UNSA     FLP       USB
Camardella        De Vivo          Lichinchi              Crocchiolo             Cipolla             Caiazza    Piancatelli
Sabbatella      Casamassima    Carino                 Lobrisco                                        Campopiano

Tergiversare è inutile e dannoso

Nella giornata di martedì 28 luglio l’Agenzia ha incontrato le Organizzazioni sindacali per definire e sottoscrivere l’accordo per lo svolgimento in sicurezza delle attività esterne attraverso l’adozione di misure di prevenzione e protezione specifiche, da concordare anche a livello locale con il coinvolgimento anche delle RSU e delle rappresentanze sindacali territoriali, in relazione ai rischi associati alle diverse attività.
Con questo accordo -che sancisce il principio per il quale la responsabilità dei datori di lavoro nelle scelte organizzative e gestionali non possono pregiudicare il diritto alla tutela della salute dei lavoratori- riteniamo si sia avviato un percorso relazionale che dovrà avere come elemento caratterizzante il continuo confronto “Agenzia-Ooss” in materia di misure dirette a gestire il rientro al lavoro garantendo le migliori condizioni di salubrità e sicurezza dei lavoratori.
In coda alla riunione abbiamo nuovamente rappresentato all’Agenzia due temi:
– l’impegno assunto reciprocamente per definire e implementare -attraverso un percorso condiviso- la disciplina degli strumenti di conciliazione vita/lavoro quali lo smart working, il telelavoro e il co-working;
– Il riconoscimento del principio che il lavoro da remoto, ancorché adottato per rispondere ad una fase emergenziale, non pregiudica il rispetto del Contratto Collettivo di Lavoro in tema di diritti economici (buono pasto, ad esempio) e normativi (a titolo esemplificativo e non esaustivo il ricorso ai permessi ex articolo 32 e 35).
L’Agenzia ha nuovamente tergiversato non assumendo una posizione.
Non ci siamo. Rileviamo come l’Agenzia non abbia, in questo momento, alcuna visione prospettica. Da chi sottolinea di avere al centro del proprio agire il benessere organizzativo ci aspettiamo una qualità relazionale maggiore: le strategie “attendiste” e dilatorie lasciamole ad altri Tavoli o ad altre circostanze. Il ricorso a questo tipo di astuzie per non assumersi responsabilità su questi punti alimentano il forte sospetto che si voglia arrivare all’atto unilaterale.
Il “benessere organizzativo” si costruisce e lo si alimenta anche attraverso la contrattazione.
La FP CGIL non si sottrarrà ad un confronto finalizzato a far coesistere una Struttura efficace ed un ambiente lavorativo sicuro, orientato al più ampio benessere organizzativo.
Sappia, l’Agenzia, che percorrendo questa strada troverà la ferma opposizione della FP CGIL e che non sottoscriveremo accordi “a sanatoria” di scelte alle quali non siamo stati chiamati a contribuire.

 

Il Coordinamento
FP CGIL Agenzia delle entrate

Roma, 29 luglio 2020

RESOCONTO DELL’INCONTRO ODIERNO CON L’AMMINISTRAZIONE

Oggi, alla presenza della delegazione di parte pubblica, del consigliere D’Andrea, del Dott. Nastasi
e del dott. D’Angeli (entrambi in videocollegamento) sono stati affrontati i seguenti temi:
RIORGANIZZAZIONE DEL MINISTERO: abbiamo lamentato la scarsa attenzione rivolta finora alle
Organizzazioni Sindacali rispetto ad alcune situazioni locali di cui siamo venuti a conoscenza
attraverso la stampa locale (il caso più emblematico è quello della Rocca di Gradara, la cui
risoluzione è al vaglio del vertice politico, oggi più consapevole del rischio che si corre devolvendo
la gestione del monumento agli Enti Locali, anche grazie alle nostre ripetute e incisive
segnalazioni)
GESTIONE DELLO SMART WORKING: abbiamo insistito da tempo sulla necessità di una nuova
circolare in grado di regolamentare la ripresa delle attività ordinarie soprattutto alla luce delle
recenti circolari 3/2020 della ministra Dadone e del Protocollo recentemente siglato da Governo e
OO. SS. Il Segretario Generale ha assicurato che è in uscita una nuova circolare di suo pugno per
la gestione della situazione fino al 15 settembre, preannunciando che per il periodo
autunnale/invernale ci sarà sicuramente una nuova circolare governativa con particolare
riferimento alla condizione dei lavoratori-genitori, tema che sta molto a cuore anche al vertice
politico del nostro Ministero. Non si tratterà solamente di gestire la cosiddetta quota del 50% ma di
fare il punto sugli esoneri e sulle attività telelavorabili (che sostituiscono quelle indifferibili)
POLITICHE ASSUNZIONALI: la Dott.ssa Conversano ha illustrato i risultati raggiunti dal 2019 in
termini di concorsi avviati e conclusi nonché anticipato le iniziative concorsuali del 2020 e 2021.
Senza contare le oltre 800 unità già assunte nel 2019, siamo a circa 3800 nuove posizioni, che
insieme raggiungono la somma di 4600 unità di cui ci era stata data nei mesi scorsi adeguata
informativa.
In linea generale abbiamo sollecitato l’Amministrazione a procedere il più rapidamente possibile
avvalendosi delle anticipazioni sui fabbisogni e, sempre in linea generale, procedere verso il
superamento della normativa concorsuale vigente ripristinando le graduatorie con idonei al fine di
non dover bandire concorsi in continuazione e procedere a scorrimenti per riempire le disponibilità
in organico.
Programmazione assunzionale 2020
398 unità area II (334 amministrativi + 64 informatici) con procedura guidata da Funzione Pubblica
17 unità dirigenti (già autorizzate nel biennio 2017/18) + 12 unità attinte dall’anticipazione
Programmazione assunzionale 2021
548 unità area II F2 (profili specialistici)
379 unità area III F1 (profili specialistici)
250 unità area III F1 già autorizzati (non si sa in quali profili)
11 unità dirigenti (profili specialistici)
Tutti questi concorsi sono possibili attraverso il Decreto “Concretezza”
Unitariamente abbiamo richiesto un impegno politico per una norma che preveda già adesso la
possibilità di assumere gli idonei del concorso a 1052 AFAV in corso di svolgimento.
SELEZIONE 250 OPERATORI ATTRAVERSO I CENTRI PER L’IMPIEGO: abbiamo provveduto a
segnalare l’esiguità dei tempi stabiliti per la procedura relativa ai CPI della Regione Lazio.
L’Amministrazione ne era a conoscenza e ha integrato le informazioni in nostro possesso
aggiungendo che probabilmente vi sono requisiti non conformi alle linee guida del bando da
verificare urgentemente.
INDENNITÀ PEREQUATIVA COMPARTO GIUSTIZIA: attendiamo ormai da mesi il decreto
interministeriale propedeutico al pagamento. Sul punto il Segretario Generale ha garantito il
massimo impegno a sollecitare la parte politica del MEF per la firma dell’atto. Contestualmente
l’Amministrazione spenderà tutto il proprio peso politico per attingere ulteriori risorse per l’indennità
di amministrazione dal Fondo di 80 mln previsto il Legge di Bilancio per tutti i Ministeri.
INCENTIVI TECNICI EX MERLONI: abbiamo appreso che l’accordo sottoscritto è fermo in quanto
il Consiglio di Stato ha prodotto 72 pagine (!) di rilievi. Ci auguriamo una sollecita risoluzione dei
problemi evidenziati.
CCIM MIBACT: abbiamo sollecitato un impegno politico sia per rimuovere il preconcetto indirizzato
ai contratti che escono dalle relazioni sindacali nel nostro ministero sia per andare avanti
sottoscrivendo a stralcio accordi su singole materie. Riteniamo più rilevante procedere
sottoscrivendo un accordo sull’adeguamento economico delle indennità di turnazione,
calendarizzato già per il mese di settembre. Il Segretario Generale ritiene indispensabile chiudere il
Contratto entro fine anno.
PASSAGGI FRA LE AREE: abbiamo concordato sulla necessità – in linea con il fabbisogno
occupazionale che verrà redatto a settembre – di riprendere il discorso sullo sviluppo di carriera in
considerazione del grave sottorganico che stiamo vivendo e sapendo che le nuove procedure
concorsuali in essere non potranno essere espletate in tempi rapidi e prevedono comunque la
possibilità di attivare nuovi passaggi fra le aree. Ci siamo raccomandati per una convocazione
entro il mese di settembre, in modo tale da lavorare prima che venga redatto il fabbisogno
occupazionale.
LAVORATORI FLESSIBILI E TEMPI DETERMINATI: anche per queste categorie di lavoratori
abbiamo chiesto un impegno all’Amministrazione e abbiamo ricevuto rassicurazioni da parte del
consigliere D’Andrea che analizzerà nel merito tutti gli aspetti normativi controversi dando
adeguate risposte ai lavoratori.
LAVORI INSALUBRI: sul tema abbiamo chiesto un nuovo impegno, visto che la questione si era
arenata dopo un confronto con Ministero del Lavoro ed INPS generando un nulla di fatto e creando
inevitabili disparità di trattamento in merito al godimento di tale beneficio.
PROFESSIONI NON ORDINISTICHE: abbiamo sollecitato la risoluzione di una vertenza – su cui
avevamo già prodotto adeguate segnalazioni – che riguarda funzionari inquadrati in profili non
coperti da ordine professionale e ad oggi, in alcuni Istituti, esclusi dalla gestione dei cantieri. La
questione è legata alla riforma del Codice degli Appalti ma non può essere lasciata in sospeso.
Abbiamo suggerito un percorso al consigliere D’Andrea che si è detto disponibile a dedicarsi alla
risoluzione del problema.
PARTE DIRIGENZIALE: abbiamo sottolineato il gravissimo sottorganico che raggiunge,
mediamente, il 50% e in taluni profili il 70%. Abbiamo proposto che si attinga, pro quota, al
suddetto Fondo di 80 mln anche per la dirigenza e che venga remunerata con maggiorazione
l’assunzione degli interim, che neanche l’adozione dei comma 6 potranno eliminare. Abbiamo
caldeggiato l’attivazione di concorsi (già autorizzati dal 2018) in autonomia per profili tecnici;
l’Amministrazione sta valutandone la possibilità, anche con interlocuzione con Formez. Abbiamo
addirittura proposto una procedura concorsuale semplificata che possa garantire celerità e
standard qualitativi elevati. L’Amministrazione, nel concordare con l’analisi, ha riferito che sta
procedendo per tappe. A settembre andrà affrontata anche la redazione del primo CCIM in
assoluto della dirigenza. La retribuzione di risultato del 2019 è attualmente al vaglio del Gabinetto
quindi presumibilmente entro la fine dell’anno potrebbe essere corrisposta.

 

FP CGIL                       CISL FP                      UIL PA
Claudio Meloni        Giuseppe Nolè           Federico Trastulli
Valentina Di Stefano

Sottoscritto l’accordo per la definizione delle misure di prevenzione e la sicurezza dei dipendenti in ordine all’emergenza sanitaria “Covid-19” per lo svolgimento delle attività lavorative esterne.

In data 28 luglio abbiamo sottoscritto l’accordo per lo svolgimento in sicurezza delle attività esterne attraverso l’adozione di misure di prevenzione specifiche minime da implementare, a livello di ogni sede di contrattazione decentrata, in relazione ai rischi associati ad ogni singola attività esterna.
Rispetto alla prima ipotesi proposta nei giorni scorsi dall’Agenzia siamo riusciti a introdurre importanti misure di prevenzione dai rischi da contagio COVID-19 in continuità e coerenza con l’accordo generale sottoscritto lo scorso 30 aprile.
L’accordo, inoltre, promuovendo modalità di comunicazione, confronto e contrattazione con le rappresentanze sindacali è teso a valorizzare e consolidare un percorso decisionale partecipato e, a tal fine, ciascun Datore di lavoro dovrà procedere, sull’accordo odierno e quelli che saranno sottoscritti in sede locale, mediante il coinvolgimento delle RSU e delle OO.SS. territorialmente competenti alla redazione di un Protocollo di sicurezza -con la collaborazione del Servizio di Prevenzione e Protezione, del Medico Competente, dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza- nel quale dovranno essere chiaramente indicate le misure di prevenzione e protezione individuate, esplicitando ogni necessaria informazione ai lavoratori coinvolti nella visita e riportando anche le procedure operative e gestionali da seguire.
Le condizioni e le misure di prevenzione e sicurezza “minime” e obbligatorie alle quali il Datore di Lavoro dovrà adottare sono illustrate al punto 6 dell’accordo. Tra queste, è importante sottolineare che la classificazione del rischio contagio preventivabile avverrà sulla base del documento tecnico INAIL e prevede l’esonero dall’effettuare le attività esterne che siano classificabili quale rischio superiore a quello “basso”.
Ad ulteriore garanzia per il dipendente viene prevista la possibilità, nel caso in cui nel corso dell’attività esterna il dipendente rilevi ipotesi di rischi non preventivamente conosciuti o superiori a quelli individuati e preventivati nel protocollo di sicurezza specifico, di darne comunicazione al datore di lavoro che disporrà l’immediata sospensione dell’attività esterna per riferire al medico competente, al responsabile del servizio di protezione e sicurezza ed agli RLS, al fine di valutare o meno una sua eventuale ripresa.
Il personale che svolge le attività esterne potrà essere sottoposto volontariamente e su sua richiesta a test sierologici e/o tamponi – con costi a carico dell’Agenzia – a seguito di una valutazione della specifica attività, del contesto di svolgimento, della situazione
epidemiologica locale nonché delle indicazioni eventualmente fornite dalle autorità sanitarie competenti per territorio. Detta valutazione sarà compito del medico competente e del Servizio di Prevenzione e Protezione, fermo restante il potere decisionale del Datore di Lavoro.
In applicazione dell’art. 7, comma 7, del CCNL Funzioni Centrali, la contrattazione integrativa di sede territoriale procede all’avvio delle trattative finalizzate alla definizione dei criteri di adeguamento presso la sede di quanto definito dal presente accordo. Alle RSU e OOSS territoriali dovrà essere fornito preventivamente il piano dei controlli esterni da eseguire (natura, quantità, tipologia di controllo). Con riferimento a quest’ultimo aspetto, inoltre, è stata data evidenza nell’accordo che, in relazione agli obiettivi di budget di produzione 2020, gli indicatori relativi agli interventi esterni sono stati neutralizzati fino al 31 dicembre p.v..
In coda all’incontro abbiamo nuovamente sollecitato l’Agenzia a calendarizzare un percorso negoziale finalizzato a trovare la giusta cornice normativa per alcuni strumenti di conciliazione vita-lavoro (Co-Working, telelavoro e smart working).
Registriamo, parallelamente, lo sconfortante attendismo datoriale in merito al riconoscimento dei Buoni Pasto.

Roma, 28 luglio 2020

FP CGIL                  CISL FP                    UIL PA              CONFSAL/UNSA              FLP
Gamberini                    Silveri                   Cavallaro                 Sempreboni                   Patricelli

Alla c.a.:

Dott. Marcello Minenna

Direttore Agenzia delle

Dogane e dei Monopoli

Gentile Direttore,
facciamo riferimento ai contenuti della nota del 28 Luglio 2020, a firma del Direttore centrale del personale, Dott. Rocco Flore, sulla informativa in materia di smart working, in cui vengono dettate disposizioni relative al rientro in servizio dei dipendenti, informando tra l’altro le OO.SS. che i Direttori territoriali e centrali e i loro Dirigenti hanno già puntualmente individuato i contingenti di personale da assegnare ai servizi da svolgere in presenza fisica, nonché dove vengono assunte ulteriori scelte in materia di lavoro agile. Riteniamo di non condividere i contenuti dell’informativa in quanto le scelte organizzative in essa prospettate devono, a nostro avviso, costituire oggetto di confronto con le OO.SS., al fine di definire le misure necessarie a garantire il rientro in sicurezza, assicurando la piena funzionalità dei servizi in un clima di ampia coesione sociale.
Le chiediamo, ai sensi del “Protocollo quadro per la prevenzione e la sicurezza dei dipendenti pubblici sui luoghi di lavoro in ordine all’emergenza sanitaria da “Covid-19”, sottoscritto nella giornata del 24 luglio u.s. dal Ministro per la Pubblica amministrazione e dalle OO.SS., di sospendere qualunque effetto degli atti definiti nell’informativa sopra richiamata e di convocare celermente queste OO.SS. al fine di promuovere il confronto sugli aspetti del suddetto protocollo, in particolare sull’adeguamento dell’organizzazione dei servizi e del lavoro e sull’applicazione del lavoro agile, e “di contemperare l’esigenza di pieno riavvio delle attività amministrative, produttive e commerciali e dell’erogazione dei servizi all’utenza, con la necessità di fronteggiare le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica e all’evolversi del suo contesto, anche prevedendo la coerente applicazione degli istituti del rapporto di lavoro previsti dai CCNL vigenti alle attività di lavoro svolte in forma agile”.
Contestualmente alla convocazione delle OO.SS., le chiediamo di calendarizzare, fin da ora e all’inizio del mese di settembre, le date utili per la prosecuzione e la più celere conclusione del negoziato relativo al rinnovo del CCNI.
Cordiali saluti

I segretari nazionali

Fp Cgil                                  Cisl FP                                    Uil PA
Florindo Oliverio         Angelo Marinelli                 Sandro Colombi

Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per le Risorse Umane in merito alla ricognizione per il personale del settore tecnico Professionale

Pubblichiamo l’informativa riguardo le promozioni per il personale Direttivo e non Direttivo del CNVVF

L’intelligenza non teme il confronto, lo spera

La sottoscrizione degli accordi in materia di Progetti Speciali e Benefici di natura assistenziale e sociale per il 2020, seppur nati a seguito di nostre specifiche iniziative, risultano tutt’ora insufficienti rispetto alla necessità di avviare un serio e complessivo confronto su tutti gli aspetti legati alla gestione del lavoro agile per emergenze, nonché all’esigenza di addivenire ad una rivisitazione dei tassi di interesse su mutui e prestiti (questi ultimi con decorrenza 1 maggio 2020).
Ed è a tal proposito che le scriventi hanno deciso di presentare formale attivazione del complesso procedimento per la proclamazione dello stato di agitazione del personale e delle previste procedure di conciliazione.
Sia chiaro, per noi non significa la chiusura del dialogo, anzi, rappresenta un ulteriore rafforzamento del principio secondo il quale il confronto è il metodo migliore per affrontare e risolvere tutti i problemi che coinvolgono le amministrazioni ed il proprio personale, basta volerlo praticare veramente.
In considerazione di ciò si pone il Verbale d’intesa per emergenze inviato in data 17 maggio 2020, con cui proponevamo all’Amministrazione tutta una serie di soluzioni per disciplinare gli aspetti controversi legati alla gestione del lavoro agile per emergenze imposto ai lavoratori della PA con provvedimenti governativi (istituti giuridici ed economici spettanti al personale impiegato nella predetta modalità lavorativa emergenziale).
Una posizione, quella assunta dalle scriventi che, lungimirante allora, esce oggi maggiormente rafforzata a seguito della sottoscrizione del Protocollo quadro “Rientro in sicurezza” sottoscritto in data 24 luglio 2020 tra il Ministro per la Pubblica Amministrazione e le Organizzazioni Sindacali , laddove all’articolo 8 prevede che: “nelle more di una definizione contrattuale specifica del rapporto di lavoro agile, le amministrazioni attivino il confronto con i soggetti sindacali ai sensi della disciplina contrattuale vigente, al fine di contemperare l’esigenza di pieno riavvio delle attività amministrative, produttive e commerciali e dell’erogazione dei servizi all’utenza, con la necessità di fronteggiare le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica e all’evolversi del suo contesto, anche prevedendo la coerente applicazione degli istituti del rapporto di lavoro previsti dai CCNL vigenti alle attività di lavoro svolte in forma agile”.
Non siamo affezionati ai paragoni ma non possiamo non evidenziare come altrove, in Inps ad esempio, i Vertici siano stati capaci di assumersi con coraggio la responsabilità di avviare e chiudere il confronto con le OO.SS. senza che queste fossero indotte a ricorrere a strumenti di lotta per tutelare un meccanismo normativamente previsto e, giusto venerdì, confermato.
In Inail è mancata spesso la volontà di ricondurre al tavolo di contrattazione le tante questioni che in questi anni abbiamo dovuto fronteggiare, dalla necessità di valorizzare il Personale (Accordo di Programma) alla revisione del modello sanitario, dalla discussione complessiva sul modello organizzativo alla gestione del rapporto di lavoro nella drammatica fase emergenziale (accordo sul lavoro agile per emergenza). Un approccio sbagliato volto ad escludere i lavoratori Inail dal poter contribuire costruttivamente alle decisioni che coinvolgono direttamente loro e il futuro dell’Ente.
Un approccio post – brunettiano che anche in Inail va assolutamente superato, riteniamo storicamente chiusa la fase delle torri d’avorio, delle iniziative unilaterali che tanti danni hanno prodotto in questo Paese: bisogna tornare al dialogo vero, alla contrattazione. Bisogna anche comprendere che ogni ritardo, voluto o inevitabile, produce effetti negativi sul Personale e sulle sue aspettative. Ecco perché ci auguriamo che sia finalmente ultimata la lunga fase di approfondimento sull’ipotesi di riduzione del tasso applicato ai mutui ipotecari  dell’Istituto e che una risposta arrivi già nella riunione che dovrebbe essere convocata nel corso di questa
settimana.
Certo sarebbe davvero inaccettabile oltre che ingiustificabile che l’Amministrazione facesse pagare ancora una volta il prezzo dell’indifferenza e dell’indecisione ai soliti noti, ovvero a tutti coloro che grazie al loro instancabile lavoro, hanno permesso all’INAIL di essere pubblicamente ringraziata dai massimi livelli istituzionali.

A. Mercanti                        M. Molinari                             F. Savarese

scuola

Scuola: Cgil, ‘a settembre tutti a scuola’, flash mob 31 luglio davanti Miur
Occorrono investimenti per sicurezza, pulizia e consumazione dei pasti

Roma, 28 luglio – ‘A settembre tutti a scuola! Ripartire in presenza, in sicurezza e tutelando il lavoro di tutti’. Questo lo slogan che guida il flash mob di Flc Fp e Filcams Cgil che si terrà venerdì 31 luglio, alle ore 10.30, davanti al Ministero dell’Istruzione, a Roma, con una richiesta molto precisa: dare a bambini, alunni, insegnanti e tutto il personale diretto e in appalto delle scuole e dei servizi educativi all’infanzia la possibilità di rientrare a scuola, a settembre, “investendo sulla sicurezza, sulla qualità degli spazi, per la consumazione del pasto, per la pulizia e sanificazione, per un tempo scuola lungo”.

“Bambini e ragazzi sono i soggetti che, più di altri, hanno subito gli effetti negativi del lockdown, necessario per il contenimento della diffusione del Covid-19. Adesso dobbiamo tornare a scuola – commentano le categorie della Cgil -, i ragazzi devono ricostruire quel sistema di relazioni alla base dei processi di apprendimento e che caratterizza la fase della loro vita, riappropriandosi di un proprio spazio di crescita. Stare a scuola e nei servizi educativi con i compagni e con gli insegnanti con orario completo fin da subito: garantire spazi adeguati, un servizio mensa di qualità, i necessari servizi di pulizia per le scuole statali, paritarie, private, un tempo scuola esteso e disteso”. Proseguono: “È fondamentale che la scuola (statale, paritaria, privata) e i servizi educativi ripartano in presenza; per farlo bisogna individuare misure che garantiscano la sicurezza e la salute degli studenti e del personale e la continuità e salvaguardia dell’occupazione e del lavoro. Occorre che il servizio di mensa scolastica riprenda contestualmente alla didattica, garantendo così anche i livelli occupazionali, dato il ruolo riconosciuto al momento del pasto quale parte integrante dell’offerta formativa, presidio per garantire la salute e fonte di nutrimento per bambini e ragazzi a supporto anche di famiglie vulnerabili. Occorre un grosso impegno per restituire, almeno in parte, a bambini e ragazzi il tempo e le opportunità formative perse nei lunghi mesi di sospensione delle attività in presenza. Bisogna individuare gli spazi e a fornire, insieme alla mensa, tutti i servizi di supporto al diritto allo studio, all’ampliamento del tempo scuola, al mantenimento dei modelli organizzativi esistenti”.

“Al Governo e agli Enti Locali chiediamo di mettere a disposizione le risorse necessarie affinché in tutto il Paese si realizzino le condizioni per permettere la ripartenza e la permanenza nelle scuole, garantendo tutte le attività e i servizi accessori. È il momento di fare le scelte necessarie per rilanciare la centralità della scuola e dare al Paese prospettive di una crescita più equa, solidale, democratica. Per questo venerdì 31 luglio, alle ore 10.30, ci troveremo tutti insieme davanti al Ministero dell’Istruzione a ribadire che a settembre vogliamo tornare tutti a scuola!”, concludono Flc Fp e Filcams Cgil.

 

INCONTRO DEL 27 LUGLIO

Nutrito ordine del giorno, oggi, al tavolo di contrattazione nazionale. Come avevamo anticipato, si è anzitutto discusso dei cambi di profilo, a seguito dell’esame, da parte della Commissione di valutazione preposta, delle varie domande presentate. La documentazione relativa all’argomento in questione ci è stata trasmessa soltanto
durante la riunione, pertanto non è stato possibile esaminarla con la dovuta cura.
L’Amministrazione, nel corso della illustrazione del lavoro della predetta Commissione, ha ritenuto di voler congelare temporaneamente le domande relative al passaggio da infermiere ad amministrativo, in quanto a giorni dovrebbe essere pubblicato un bando intercompartimentale per far transitare in comando in Inps 63 infermieri, all’esito del quale procederà alla definizione delle relative domande pendenti. Riguardo agli altri cambi di profilo previsti (da amministrativo a infermiere, da amministrativo a geometra e da amministrativo a informatico), abbiamo concordato un rinvio al 30 luglio p.v., per poter verificare meglio gli esiti.
Nell’ambito del secondo argomento in discussione, “Problematiche in fase di definizione relative al personale delle Aree”, abbiamo posto diverse questioni, partendo anzitutto dallo smart-working. Visto che, ai sensi del DL “Rilancio” così come convertito, dal 16 settembre esso non sarà più modalità ordinaria di lavoro nella Pubblica Amministrazione e considerato altresì il nuovo protocollo sul rientro in sicurezza negli uffici pubblici, siglato tra la Ministra Dadone e le OO.SS. in questi giorni, secondo cui sul tema è necessario confrontarsi, per ciascuna Amministrazione, a livello sindacale, abbiamo evidenziato il ritardo accumulato sul tema e la necessità di addivenire a un nuovo accordo improrogabilmente entro la scadenza fissata dal legislatore, per evitare
pericolose lacune. A tal proposito, abbiamo evidenziato che l’odierno messaggio Hermes 2959 rischia di far fare un passo indietro rispetto al concetto stesso di lavoro agile. Difatti, se si tratta di una modalità lavorativa che prescinde dalla presenza fisica in ufficio, appare contraddittorio continuare a prevedere il rispetto dell’orario
ordinario di lavoro giornaliero, per le giornate di rientro in ufficio, come invece scritto nel suddetto messaggio. Nell’ambito dell’accordo che andremo a discutere torneremo di certo a porre l’attenzione sul tema, così come ribadiremo la compatibilità fra smartworking e gli istituti previsti dal CCNL ovvero dal CCNI. Già nel corso dell’incontro odierno, intanto, abbiamo ribadito la necessità di risolvere il problema tecnico della incompatibilità fra assemblee orarie e smart-working ovvero tra indennità di sportello e smart-working.
Ulteriore tema posto riguarda le progressioni verticali. Al riguardo, ci è stato assicurato che il bando è pronto, così come la banca dati da cui estrarre le domande. Si resta in attesa di un parere finale da parte della Ragioneria Generale dello Stato che, a quanto ci è stato detto, dovrebbe arrivare entro questa settimana. Con quest’ulteriore
passaggio si potrà finalmente dare il via all’intera procedura. Considerando che si tratta di questione che si trascina ormai da troppo tempo, abbiamo chiesto – nel caso di ulteriori ritardi da parte degli organi di controllo – di procedere ugualmente in tempi rapidissimi, avviando la selezione per i posti previsti per il 2019, integrandoli in
corso d’opera con quelli per il 2020.
Terzo argomento riguarda le assegnazioni temporanee, strettamente legato alla scadenza dello smart-working. Infatti, finora questo ha consentito a diversi colleghi di rientrare nelle proprie città, continuando a lavorare senza grosse difficoltà per la Sede di appartenenza. Proprio alla luce di questo, abbiamo chiesto all’Amministrazione di
valutare il trasferimento di questi colleghi, così da consolidare la loro posizione. Ci è stato risposto che al momento si procederà con una proroga degli effetti del messaggio n.2158 sino a fine anno per i titolari di 104 ed i genitori di figli di età inferiore a 3 anni, mentre per coloro la cui domanda non ha ancora ricevuto risposta abbiamo avuto rassicurazioni che continueranno a lavorare in smart working, anche loro sino alla fine dell’anno, escludendoli dai rientri in presenza fisica nella Sede di appartenenza. Sempre relativamente ai colleghi in assegnazione temporanea, abbiamo nuovamente posto l’attenzione sulla non spendibilità dei buoni pasto; su questo, l’Amministrazione sta facendo verifiche su possibili soluzioni tecniche, per ovviare al problema.
Abbiamo inoltre saputo che sono in corso degli incontri – con gli altri Enti interessati – sul tema della vigilanza, per trovare una soluzione al tema del ruolo a esaurimento.
Sempre in tema di assunzioni, ci è stato comunicato che è di prossima pubblicazione in GU il bando per l’assunzione di legali e che si attende la delibera di approvazione, da parte del CdA, del concorso per primari, per concluderlo entro dicembre prossimo.
Abbiamo anche ribadito la richiesta di applicare l’aliquota prevista dalla tassazione separata sui saldi  dell’incentivo 2019 e il recupero della tassazione di miglior favore su quelli del 2018 in modo celere, possibilmente già con lo stipendio di agosto prossimo.
Infine, abbiamo sollecitato l’Amministrazione a far partire – come ci era stato garantito – la raccolta di fondi in favore della famiglia del collega di Ferrara, tristemente scomparso nei mesi scorsi.

Roma, 27 luglio 2020

FP CGIL
Matteo Ariano
Antonella Trevisani

CISL FP
Paolo Scilinguo

CONFINTESA/FP
Francesco Viola

CONFSAL-UNSA
Piergiuseppe Ciaraldi
Sergio Peppetti

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