Al MIBACT
Sig. Ministro
On.le Dario Franceschini

Sig. Capo di Gabinetto
Prof. Lorenzo Casini

Sig. Consigliere del Ministro
Prof. Giampaolo D’Andrea

Segretario Generale
Dr. Salvo Nastasi

Oggetto: Ordinanza n. 105/2020 a firma del Commissario Straordinario per la ricostruzione delle aree
colpite dal Sisma il 26 agosto 2016 – Effetti applicativi.

Sig. Ministro, sig. Capo di Gabinetto, sig. Consigliere, sig. Segretario Generale,
preme con questa nota rappresentare gli effetti paradossali che sta producendo l’Ordinanza di cui all’oggetto, conseguente ad una disposizione normativa contenuta nell’art. 11, comma 3, del D.L. n. 76/2020, convertito nella legge n. 140/2020, una norma impropriamente definita come “semplificazione”, che in sostanza impone di trasferire ai soggetti privati proprietari dei beni in questione, le Diocesi e gli Enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, la titolarità dei procedimenti relativi agli interventi di ricostruzione, il cui intervento determina un impegno economico cosiddetto “sotto soglia comunitaria”.
In sostanza la disposizione applicativa che si è determinata è che tutti i procedimenti relativi agli interventi programmati già avviati dai funzionari del Mibact, relativi a questi beni, devono essere interrotti in conseguenza della modifica del soggetto attuatore e consegnati ai soggetti privati individuati dall’Ordinanza in oggetto, che devono acquisire tutto quanto prodotto dai funzionari dipendenti del Ministero e provvedere ad una nuova individuazione dei responsabili tecnici ed a procedure d’appalto da instaurare ex novo.
Questa deliberazione del Commissario Straordinario, recepita tout court da una disposizione interna del Soprintendente speciale delle aree colpite dal sisma, ha provocato un giustificato sconcerto tra i funzionari che hanno curato questi procedimenti, sia per una sottrazione di competenze proprie del soggetto pubblico che ritengono del tutto ingiustificata, che in relazione alle finalità di semplificazione che la norma citata ha posto, considerato che in realtà questo produrrà un evidente rallentamento nelle attività di tutela e messa in sicurezza del patrimonio culturale colpito dagli eventi sismici. Il necessario passaggio di consegne nonché l’avvio a regime delle attività poste in capo ai nuovi soggetti attuatori, sui quali ci permettiamo di esprimere ragionevoli dubbi sulle capacità organizzative necessarie alle gestione di processi così delicati, determineranno ulteriori ed ingiustificabili ritardi con buona pace della invocata semplificazione.
Per tali motivi riteniamo urgente una revisione della norma in questione ed il ripristino della piena funzionalità operativa dei funzionari pubblici nella gestione relativa a tutti i beni identificati nell’Ordinanza. Nelle more si dovrebbe garantire quanto meno la continuità nella titolarità degli interventi che sono stati avviati dai funzionari del Mibact, limitando il trasferimento di titolarità solo agli interventi non ancora avviati o in fase preliminare.
Questo non ci pare in contrasto con la norma, considerato che la stessa Ordinanza prevede, all’art. 9, comma 4, la predisposizione di un elenco contenente tutti gli interventi da trasferire ai nuovi soggetti attuatore. Escludere da detto elenco gli interventi già gestiti dai funzionari Mibact ci pare un atto di buona e corretta amministrazione.
Confidando nella giusta attenzione verso una problematica dall’impatto particolarmente delicato, giustamente sollevata dai lavoratori, si chiede un cortese riscontro su quanto rilevato in questa nota.

Distinti saluti

Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale MIBACT

PCM. Ccnl: basta tergiversare.

Oggi si è tenuto un nuovo incontro con l’ARAN per il CCNL della PCM.
Non si è discusso su un nuovo testo, ma ci si è confrontati su alcuni temi proposti dall’ARAN alla
luce delle riunioni precedenti: questione degli apicali delle categorie A e B; reperibilità; revisione
delle assenze per malattia per grave patologia.

Noi abbiamo chiesto di mettere le organizzazioni sindacali in grado di valutare una proposta concreta.
Siamo sempre stati disponibili per raggiungere un punto di equilibrio, ma attendiamo risposte
sulle richieste avanzate:

-regolamentazione del lavoro agile;
-soluzione del problema dei lavoratori apicali delle categorie A e B;
-riconoscimento del lavoro del personale addetto al sistema di allertamento, monitoraggio e coordinamento della protezione civile;
– riconoscimento delle diverse forme di reperibilità, anche per missioni di lunga durata.

Sosteniamo la valorizzazione della contrattazione integrativa per affrontare le tante specificità della
PCM.

Non siamo disponibili a firmare un contratto (in ritardo rispetto agli altri contratti) che nasca vecchio
rispetto ai problemi che si sono evidenziati in questi ultimi anni.
Dopo 11 anni senza contratto e oltre un anno e mezzo di trattativa, è ora di fare chiarezza e di comprendere se, come auspichiamo, si può arrivare ad una soluzione soddisfacente per tutti i lavoratori
della Presidenza.
Nuovo incontro previsto per il prossimo 22 dicembre.

Roma, 14 dicembre 2020

 

Il Segretario nazionale
Florindo Oliverio

Sportello di ascolto psicologico, iniziativa online su fb.me/fpcgil dalle ore 16

La Funzione Pubblica Cgil rilancia Funzione Protettiva, lo sportello di ascolto psicologico, rivolto alle iscritte e agli iscritti, su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e stress lavoro correlato. Lo farà con una iniziativa online oggi (martedì 15 dicembre) in programma alle ore 16 in diretta sulla pagina Facebook @fpcgil (fb.me/fpcgil). Nel corso della diretta si alterneranno interventi di esperti della psicologia del lavoro e delle prevenzione, con le conclusioni affidate al segretario nazionale della Fp Cgil, Michele Vannini.

PER NON RINGRAZIARE COL CAPPELLO IN MANO!

Con gaudium magnum in questi giorni si “festeggia” il possibile adeguamento del trattamento economico della dirigenza pubblica non contrattualizzata (Forze di polizia).

Motivi di gioia vengono espressi anche da alcuni rappresentanti della dirigenza penitenziaria perché
il trattamento economico è equiparato a quella dirigenza per disposizione di legge (articolo 48,
comma 2, del D.lgs. 29 maggio 2017 n. 95, recante “Disposizioni in materia di revisione dei ruoli
delle Forze di polizia”, ai sensi dell’articolo 8, comma 1, lettera a), della legge 7 agosto 2015, n.
124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche).

Si tratta dei c.d. “effetti indotti” di una contrattazione non svolta dalla dirigenza penitenziaria (che
infatti non si siede al tavolo) poiché, da 14 anni, ancora non si riconosce il diritto a questa importante
componente del sistema penitenziario di vedere rispettato quanto previsto dal decreto legislativo
n. 63 del 2006.

Da allora ad oggi chi ha rappresentato la dirigenza penitenziaria si è “accontentato” di quanto destinato ad essa dai negoziati svolti dai rappresentanti delle Forze di polizia. Il ruolo di questa dirigenza viene percepito quindi come un’appendice del sistema della sicurezza. Questo NON è più accettabile.

Questo Coordinamento Nazionale ha già chiesto e continuerà a chiedere a gran voce l’avvio delle
procedure per una specifica e autonoma contrattazione, finalizzata a costruire una cornice di regole
a tutela e a salvaguardia della identità professionale dei dirigenti penitenziari. Essi assicurano ogni
giorno il rispetto del principio costituzionale dell’art 27, la gestione amministrativa e finanziaria dei
penitenziari, insieme alla sicurezza delle persone e dei luoghi. Nessuna dirigenza pubblica raccoglie
insieme tutte queste responsabilità in una sola funzione.

Anche per questo occorre superare la pratica degli effetti indotti riconoscendo rispetto e dignità al
nostro profilo professionale e alle funzioni che assolviamo ogni giorno, anziché ringraziare con il
“cappello in mano” per quanto elargito.

Dignità è non essere sempre considerati i “capri espiatori” dei disservizi che nella maggior parte
dei casi non rientrano nell’ambito, pure ampio, delle responsabilità dei dirigenti penitenziari. Dignità
è vedersi riconosciute le prerogative e le tutele legali per le delicate funzioni che ogni giorno vengono
assolte. Dignità è avere percorsi di sviluppo di carriera basati su criteri di valutazione misurabili
e con obiettivi definiti a monte.

Questo Coordinamento nazionale è impegnato attivamente su questi temi e proseguirà in tale impegno per contribuire al varo del primo contratto per la dirigenza penitenziaria. Dignità di ruolo in ragione della unicità delle funzioni svolte!

Roma, 15 dicembre 2020

Coordinamento Nazionale Dirigenza Penitenziaria

Pubblichiamo la nota unitaria delle Organizzazioni Sindacali Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF con la quale evidenziano il mancato conoscimento dei diritti contrattuali previsti, in merito all’emergenza che ha interessato il personale della Regione Emilia Romagna.

Pubblichiamo la nota unitaria di richiesta di chiarimenti delle Organizzazioni Sindacali Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF, in merito all’accesso per al 7° corso per formatori patenti terrestri VF

“L’incendio di due auto della Polizia Locale per mano di ignoti criminali, che non hanno avuto remore nel colpire uno dei presidi di legalità sul territorio e la stessa comunità di Acerra, è un atto di una gravità inaudita perpetrato contro lavoratrici e lavoratori impegnati per la legalità e la sicurezza dei cittadini e del territorio, per il rispetto della legge e della civile convivenza, in questa fase di emergenza per la pandemia che li vede ulteriormente esposti”. Ad affermarlo in una nota è la Fp Cgil Nazionale.

“Certamente – prosegue – non sarà questo ennesimo episodio criminale a scoraggiare le donne e gli uomini della Polizia Locale di Acerra e di tutto il paese, ai quali va partecipata la sentita vicinanza dell’intera comunità e il sostegno a continuare nella propria attività a tutela della cittadinanza. Purtroppo questo episodio, ancora una volta, evidenzia come la Polizia Locale vegna presa di mira per essere un presidio di legalità attivo ed efficace sul territorio ed esposto, al pari della altre forze dell’ordine, ai rischi ed ai pericoli connessi con le funzioni che quotidianamente vengono assicurate a tutela della comunità in questa emergenza covid-19”.

“Ancora una volta, dopo i gravi episodi accaduti in questi mesi in tante parti del paese, si rendono sempre più evidenti le carenze di personale, di mezzi e strumenti legislativi che possano garantire e tutelare gli operatori della Polizia Locale e pertanto ribadiamo la necessità di continuare nella battaglia per ottenere proprio quelle tutele e diritti da anni negati”, conclude la Fp Cgil.

Nella mattinata di giovedì è proseguita la discussione riguardante l’erogazione dei buoni pasto al personale che opera in smart working.

Pur avendo apprezzato la proposta avanzata dall’amministrazione, che fa intravedere un’apertura rispetto alla posizione di partenza, riteniamo che la stessa sia ancora da migliorare e non possa trovare pieno accoglimento.

L’amministrazione propone l’erogazione di due buoni pasto al personale vincolato al lavoro agile per cinque giorni alla settimana perché ritenuto“fragile”,secondo quanto previsto alla lettera a) del punto 9, un buono pasto al personale collocato in smart working per quattro giorni alla settimana perché ritenuto meritevole di particolari attenzioni (lettera b) del citato punto 9) con la possibilità di maturarne uno nel giorno in presenza.

Per quanto ci riguarda pensiamo che l’accordo raggiunto con il protocollo del 22 aprile, che prevedeva l’erogazione di due buoni pasto a settimana a tutto il personale, è quello a cui dobbiamo tendere perché lo stato di emergenza, dapprima fissato al 31 luglio è stato prorogato più volte fino al 31 gennaio 2021 e non è stato,quindi, mai interrotto e i lavoratori sono collocati in lavoro agile per tutelare la propria salute e quella della collettività. Noi pensiamo che i lavoratori non debbano essere penalizzati e che, a prescindere dalla modalità di espletamento della prestazione lavorativa,effettuano un orario di lavoro di trentasei ore su cinque giorni settimanali, quindi inevitabilmente devono proseguire la prestazione nelle ore pomeridiane.

La riunione è stata aggiornata a giovedì prossimo, nel frattempo l’amministrazione ci invierà la sua proposta che sarà oggetto di discussione nell’ incontro programmato.

Rassicuranti le notizie fornite sul Regolamento dell’incentivo che,finalmente,è stato rinviato,dopo le modifiche, al Consiglio di Stato. Per quanto riguarda, invece, la graduatoria delle PEO l’amministrazione ci ha comunicato un ulteriore rilievo dell’UCB, sempre riguardante le posizioni aggiuntive oggetto dell’accordo di febbraio 2020. L’amministrazione ha fissato una riunione apposita con l’UCB per trovare una soluzione e quindi procedere alla pubblicazione della graduatoria definitiva. Il pagamento sarà sicuramente effettuato nel 2021.

Il Fondo Risorse Decentrate 2019, invece, sarà corrisposto con un’emissione speciale entro fine mese.

La Coordinatrice Fp CgilMit                                              p. la Fp Cgil Nazionale
Carmen Sabbatella                                                                     Paolo Camardella

Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl scrivono ai presidenti di Aris e Aiop, e per conoscenza al Ministro della Salute e al presidente della conferenza delle regioni, per sollecitare l’apertura del confronto per il rinnovo del contratto Rsa.

Leggi la lettera.

In data 11 dicembre 2020 si è aperto a Roma il confronto tra AIAS e le organizzazioni sindacali FP CGIL, CISL FP e UIL FPL per il rinnovodel CCNL.
Leggi il resoconto.

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