A seguito della nota inviata dalla Fp Cgil VVF  in merito alla richiesta di proroga delle visite mediche e sulla programmazione dei corsi in ingresso, pubblichiamo la risposta dell’Ufficio di Coordinamento delle Attività Sanitarie e di Medicina Legale

Circolare 207 sui festivi infrasettimanali: nessun ragionamento unitario?

La pubblicazione della Circolare 207 tocca certamente un argomento molto sensibile per i lavoratori
turnisti. Ma è un tema noto già da tempo al tavolo nazionale e la stessa Circolare 207 è conse –
guente a sollecitazioni della parte sindacale tutta relativamente alla singolare e illegittima abitudine
ad imporre ferie o riposo compensativo al personale turnista che per motivi ordinari non è presente
in turno nella giornata festiva infrasettimanale. Comportamento conseguente esattamente alla decisione
dell’amministrazione di non riconoscere il diritto al riposo compensativo ai lavoratori turnisti
in servizio nei festivi infrasettimanali. Che è una decisione datata, di molto precedente alla Circolare
207. Decisione come al solito applicata dai dirigenti periferici a macchia di leopardo sul territorio.
I motivi sono anch’essi noti e riguardano un orientamento giurisprudenziale consolidato purtroppo
da una sentenza della Cassazione di fine 2018 e un orientamento ARAN. Che possono essere discussi
o discutibili, ma che sono presenti sul tavolo nazionale da tempo, tant’è che nella ipotesi di
contratto integrativo, sottoscritta dalla quasi totalità delle sigle sindacali ministeriali, è stato previsto
un aumento della indennità erogata per i festivi infrasettimanali.
Per questo accogliamo con una certa sorpresa le prese di posizione di altri sindacati, compreso il
restante fronte sindacale confederale, che sembrano soprattutto condizionate dalla paura dei riflessi
che può avere questo problema nel rapporto con i lavoratori. Non la riteniamo una scelta esattamente
coerente con un percorso unitario.
Sappiamo che il tema purtroppo supera le competenze del tavolo MIBACT e ha una valenza generale
che riguarda tutti i settori pubblici. Affrontarlo come argomento di rivalsa e propaganda da parte
della singola sigla non aiuta nemmeno ad avviare un ragionamento utile al confronto con la controparte,
così come non aiuta proporre soluzioni già discusse sul tavolo nazionale come la monetizzazione
spinta della prestazione.
Per questo, senza voler fare alcuna polemica ma con sincero spirito costruttivo, invitiamo i nostri
colleghi a riprendere la via del confronto e della sintesi unitaria. Altrimenti alle tante bandierine
piantate corrisponderanno scarsi risultati concreti.

Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale Mibact

Ieri si è tenuta la prevista riunione di “riapertura” dei tavoli sindacali dopo l’intervallo
estivo.
E’ ripresa quindi la contrattazione sul “protocollo condiviso di regolazione delle misure di
contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro”,
alla luce dei nuovi interventi normativi finalizzati alla graduale riapertura in sicurezza delle
attività.
L’accordo sulle modifiche al protocollo dovrà mantenere il personale in Smart Working,
cosi come dice la legge, per il 50% delle giornate lavorative, a partire dal 15 settembre e
fino al 31 dicembre.
Sarà garantito, fino alla fine dell’emergenza epidemiologica fissata al 15 ottobre 2020 dal
decreto legge 30 luglio 2020 n. 83, il diritto pieno allo Smart Working ai lavoratori fragili e a
chi è beneficiario o assiste nel proprio nucleo familiare beneficiari della legge 104/1992.
Sarà prevista la possibilità per queste ultime categorie del rientro volontario nelle
rotazioni, per i fragili previa verifica del medico competente.
Nel rispetto delle norme di sicurezza previste dal protocollo, sarà prevista una presenza di
un numero massimo di dipendenti pari al 50% della forza in ruolo dell’ufficio a cui si
andranno ad aggiungere il RUT o il Vicario e gli eventuali “delocalizzati” ivi compreso il
personale delle reti.
Le OO.SS. hanno sottolineato che è ulteriormente importante salvaguardare i genitori di
figli in età scolare fino a 12/14 anni (argomento di discussione) nel momento in cui dovesse
capitare la chiusura parziale o totale della scuola frequentata e garantire in quel caso il
pieno diritto allo Smart Working. Hanno inoltre sottolineato la necessità della creazione di
un meccanismo di compensazione nelle presenze legato alle disponibilità personali e alle
esigenze funzionali dell’ufficio.
Le OO.SS. hanno poi ritenuto indispensabile prevedere una fase di contrattazione locale
per definire una graduale riapertura a regime degli uffici e li dove possibile di un maggior
numero di sportelli, utilizzando così come dice l’art. 263 della legge 77/202 tutti gli
strumenti di flessibilità oraria e giornaliera.
Inoltre è stato stabilito che in caso di peggioramento della situazione dei contagi i
protocolli precedenti potranno essere riattivati in qualsiasi momento previo confronto con
le OO.SS.
I prossimi appuntamenti per proseguire la discussione sono previsti per i primi giorni della
prossima settimana dove sarà affrontata anche la questione dei buoni pasto.
Ieri si arrivati a conclusione dell’accordo sulle indennità a partire dal 1 maggio u.s. che
invieremo non appena in nostro possesso, che prevede:
– Indennità di sportello esterno prestata in presenza (legata al contatto con l’utenza e
non al il maneggio valori) da riconoscere al personale delle strutture territoriali ACI
pari a 2 euro ora e riconosciuta sulla base dell’effettivo orario di apertura dello
sportello.
– Indennità di responsabilità correlata allo svolgimento dell’attività di Cassiere
Principale U.T. una posizione giorno per ogni U.T. per un importo di 3,35 euro su
base giornaliera.
– Indennità di rischio maneggio valori sportello interno per attività prestata in
presenza una posizione giornaliera per i giorni di effettiva contabilizzazione dei
buoni pasto e/o gestione piccola cassa.
Nello stesso accordo è stato previsto di avviare al più presto l’apertura di un tavolo per
l’applicazione coerente degli istituti contrattuali allo Smart Working cosi come previsto dal
Protocollo quadro “Rientro in sicurezza” sottoscritto dal Ministro per la Pubblica
Amministrazione e tutte le Organizzazioni Sindacali in data 24 luglio 2020.

Roma 8 settembre 2020

FP CGIL ACI                     FP CISL ACI                            UILPA ACI  ACP
D. Figliuolo                         M. Semprini                              P. Piccirilli

Al Ministro della Difesa
On. Lorenzo Guerini

Al Sottosegretario di Stato alla Difesa
On. Angelo Tofalo

Al Capo di Gabinetto
Gen. Di Corpo d’Armata Pietro Serino

Al capo di Stato Maggiore della Difesa
Generale Enzo Vecciarelli

Al Direttore Generale del Personale Civile Difesa
Dott.ssa Gabriella Montemagno

Oggetto: Rientro in sicurezza del personale civile Difesa e lavoro agile. Rif. Lettera Udg del
02/9/2020. Inadempimenti

Con lettera del 2/9 u.s. l’Udg ha richiesto alla delegazione di parte pubblica dell’AD di
aggiornare, “curando il dialogo con le OO.SS.”, il Protocollo di sicurezza dei dipendenti civili del
Ministero della Difesa in tema di emergenza sanitaria sottoscritto il 22 giugno 2020, adeguandolo –
fra l’altro – alle novità introdotte dall’art. 263 del D.L. n. 34/2020 (convertito in legge n. 77/2020),
dalla circolare n 3/2020 del Ministro della PA e del relativo Protocollo applicativo del 24 luglio
2020.
Peraltro, diversi Responsabili di Enti e Comandi, disponendo unilateralmente il rientro
generalizzato dei dipendenti senza alcun confronto con le locali rappresentanze sindacali,
continuano a disattendere il quadro normativo in materia di sicurezza e prevenzione della
pandemia ignorando, altresì, che il richiamato accordo del 24/7/20 ha confermato l’efficacia “dei
protocolli e accordi eventualmente sottoscritti nelle singole amministrazioni”, compreso il
Protocollo tra A.D. ed OO.SS. del 22 giugno 2020, rimasto spesso largamente disapplicato.
La ripresa della curva ascensionale dei contagi e l’imminente rientro fisico nei luoghi di
lavoro di milioni di dipendenti pubblici richiederebbe, invece, un maggior senso responsabilità,
adeguato alla circostanza drammatica, nonché provvedimenti uniformi e coordinati tra le FF.AA.
I dipendenti civili del Ministero della Difesa si sono, invece, trovati di fronte un quadro
differenziato tra personale militare e civile, spesso contrastante, anche con riferimento alla diversa
tempistica di esecutività tra Persomil e Persociv la quale, ricordiamo, senza delega può disporre
solo per il personale direttamente dipendente, anomalia unica della P.A.
Tanto premesso le scriventi OO.SS., nelle more del richiamato incontro con la Delegazione
di parte pubblica per l’aggiornamento del Protocollo di sicurezza per i dipendenti civili del
Ministero della Difesa, rappresentano la necessità che siano sospese le iniziative unilaterali
attualmente in corso, adoperandosi con maggiore incisività affinché:
a) Siano immediatamente condivisi in tutti i posti di lavoro i protocolli attualmente in
vigore e ne sia verificata l’attuazione;
b) Venga avviata in ogni ente, propedeuticamente al rientro in servizio del personale una
mappatura di tutte le attività che possono essere svolte in modalità di lavoro agile,
rammentando che questo prescinde dagli accordi individuali, contrariamente a quanto
avviene in numerosi posti di lavoro;
c) Vengano verificate la compatibilità degli ambienti di lavoro, i sistemi di riscaldamento,
le condizioni e l’organizzazione di ogni processo o servizio da svolgere in presenza con
le misure di prevenzione e tutela della salute e della sicurezza aggiornando e/o
integrando i Protocolli e i DVR;
d) Siano garantite in particolare tutte le misure di pulizia, igiene e sanificazione degli spazi
comuni, quali mense, bar, spogliatoi, docce e servizi igienici;
e) Si provveda, con particolare riferimento ai servizi di mensa, qualora non sia possibile o
consigliabile la loro riapertura a pieno regime, ad articolare nuovi e più flessibili orari di
lavoro (orario multiperiodale o ridotto con rientri pomeridiani), provvedendo
all’erogazione del buono pasto;
f) Sia predisposta la verifica della condizione dei lavoratori fragili ricercando, ove
possibile, il mantenimento dell’esenzione dal lavoro in presenza e valutando, nella
ipotesi contraria, una specifica sorveglianza sanitaria comprensiva di soluzioni di tutela
e sicurezza, anche ulteriori e maggiori rispetto a quelle individuate per tutti gli altri
lavoratori, come previsto dalla circolare n 13 del Ministero del Lavoro e Politiche
Sociali e del Ministero della Salute del 4/9/2020 e come, ad es., indicato nella nota
operativa dell’ANMA – Associazione Nazionale Medici d’Azienda e Competenti del 18
agosto 2020.
In questa delicata fase, forse ancora più impegnativa delle precedenti, nella quale si
dovranno ricercare soluzioni inedite per la convivenza con un virus ancora in gran parte
sconosciuto, FP CGIL, CISL FP e UIL PA, nel ribadire che la disponibilità al dialogo deve essere
concretamene esercitata e non solo enunciata, confermano la propria ferma funzione di vigilanza,
denuncia e attribuzione di responsabilità nei confronti di chiunque adotti comportamenti
superficiali, di inadeguata stima dei rischi o si renda protagonista di qualsiasi episodio di elusione o
sottovalutazione del complesso articolato quadro normativo esistente sulla materia de quo.
Cordialmente,

FP CGIL                  CISL FP                   UIL PA
Francesco Quinti        Massimo Ferri         Sandro Colombi
Roberto De Cesaris     Franco Volpi

Pubblichiamo la nota nella quale si ribadisce la necessità di avere risposte sulla proroga delle visite mediche per i futuri Allievi in ingresso

Alle Federazioni Territoriali FP CGIL CISL FP UIL PA di
Roma
Milano
Napoli
Palermo
Bologna

e per conoscenza

Dott. Raffaele Piccirillo
Capo di Gabinetto

Dott.ssa Barbara Fabbrini
Capo Dipartimento dell’organizzazione Giudiziaria

Dott. Alessandro Leopizzi
Direttore Generale del personale e della formazione

Dott.ssa Alessandra Cataldi
Direttore Generale per i servizi informativi automatizzati

Con provvedimento del 3 settembre scorso, non comunicato alle organizzazioni sindacali, il Direttore
Generale per i servizi informativi automatizzati ha inviato ai dirigenti dei CISIA (Roma, Milano,
Napoli, Palermo, Bologna) una direttiva recante i criteri di impiego del personale informatico in
servizio sia presso i CISIA sia presso i presidi distrettuali ed i presidi delle sale server nazionali,
fissando anche l’orario di servizio delle predette articolazioni territoriali.
Considerato che, secondo quanto risulta, alcuni CISIA hanno già provveduto ad emanare ordini di
servizio attuativi della predetta direttiva e tenuto conto anche della necessità di tutelare i lavoratori
dei predetti uffici dal rischio di contagio da COVID-19, in attuazione della vigente normativa
emergenziale e del protocollo sottoscritto dal Ministro della Funzione Pubblica con le organizzazioni
sindacali confederali, recepito lo scorso 4 agosto nella Giustizia, le scriventi strutture nazionali
invitano le Federazioni Territoriali in indirizzo a valutare la opportunità di chiedere ai dirigenti dei
CISIA l’attivazione del sistema di partecipazione (informazione, confronto, contrattazione) in materia
di organizzazione ed orario di lavoro ed in tema di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro. Le
medesime Federazioni vorranno inoltre segnalare ogni eventuale violazione delle prerogative
sindacali da parte dei predetti dirigenti. Ed invero, tenuto conto del fatto che il sistema delle relazioni
sindacali presso la Direzione Generale dei sistemi informativi automatizzati e presso le sue
articolazioni territoriali è stato completamente disatteso fino ad oggi, le scriventi strutture nazionali
sono pronte a proclamare la mobilitazione del personale della DGSIA e dei CISIA ed a porre in essere
tutte le successive iniziative previste dalla legge e dal CCNL.
Si allegano la direttiva a firma del Direttore Generale per i servizi informativi automatizzati e copia
del DM 23 aprile 2020.
Cordiali saluti

Roma, 7 settembre 2020

FP CGIL         CISL FP         UIL PA
Russo               Marra           Amoroso

Pubblichiamo la richiesta del Coordinamento Regionale Fp Cgil VVF in merito alla richiesta di sorveglianza sanitaria per il personale, una distribuzione di DPI e un’organizzazione del soccorso a tutela della salute e sicurezza

Pubblichiamo la nota del Coordinamento Regionale Fp Cgil VVF con la quale ribadisce la richiesta per la sorveglianza sanitaria per tutto il personale

Corona virus

Pubblichiamo la risposta della Direzione Centrale per la Formazione in merito alla richiesta unitaria delle Organizzazioni Sindacali territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Uil Pa VVF  riguardo la sorveglianza sanitaria per il personale presente nel compendio.

P.O. = ATTI UNILATERALI

Siamo venuti a conoscenza dai messaggi Hermes emessi nel mese di agosto relativi a bandi per l’attribuzione di P.O., della determinazione n. 276 del 07 agosto 2020 in merito ai requisiti di accesso alle selezioni per il conferimento delle P.O.
Registriamo un nuovo atto unilaterale dell’amministrazione, che produce una grave violazione delle relazioni sindacali e crea sterili contrapposizioni tra lavoratori.
Consideriamo sconcertante questa prassi dell’Amministrazione, che non solo reitera la scelta degli atti unilaterali, in merito ai criteri per accedere alle P.O., ma addirittura salta i passaggi sindacali previsti, mancando anche dell’informativa preventiva alle OO.SS.
… Incredibile ma tristemente vero, purtroppo!
Alla luce di questa ulteriore violazione delle reazioni sindacali da parte ell’amministrazione, ribadiamo l’urgenza di un incontro con il CdA.
Sono passati mesi dall’insediamento del CdA senza un incontro con le OO.SS.,
nonostante le nostre reiterate richieste e l’unica cosa che finora abbiamo avuto è il suo silenzio assordante.
Le scriventi OO.SS. considerano grave la scelta del CdA di non ascoltare la voce di chi rappresenta le lavoratrici e i lavoratori dell’Istituto.

Roma,7 settembre 2020

FP CGIL
Matteo Ariano
Antonella Trevisani

CISL FP
Paolo Scilinguo

FIALP
Francesco Viola

CONFSAL-UNSA
Piergiuseppe Ciaraldi
Sergio Peppetti

Pubblichiamo la dichiarazione dello stato di agitazione proclamato dalla struttura regionale Fp Cgil VVF in merito alle mancate relazioni sindacali, sulla gestione del personale e del soccorso.

Pubblichiamo la nota unitaria delle Organizzazioni Sindacali Regionali Fp Cgil VVF, Fns Cisl, Uil Pa VVF e Confsal VVF, dove ancora una volta, in merito al servizio mensa, sono costrette a chiedere all’Amministarzione di osservare gli impegni presi, nel rispetto della salute e sicurezza delle lavoratricie e dei lavoratori  del Corpo

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