Pubblichiamo la nota del Coordinamento territoriale Fp Cgil VVF con la quale ancora una volta evidenzia il non corretto rapporto sindacale, sulla mancata verbalizzazione delle osservazioni e richieste effettuate dalla FP CGIL VVF nellariunione convocata il 6/10/2020.

La Direzione Centrale per le Risorse Umane informa che che con diversi provvedimenti, con decorrenza 20 Ottobre 2020, riguardanti n. 11 Vigili del Fuoco del Corpo Nazionale, si
procederà con l’attuazione dei trasferimenti temporanei ai sensi della L. 104/92 comma 5 proposti dall’Amministrazione ed accettati dagli interessati.

Pubblichiamo l’informativa della Direzione Centrale Affari Generali con la indica il calendario relativo all’ accertamento del possesso dei requisiti di idoneità psico-fisica e attitudinale dei candidati del concorso a 250 posti di vigile del fuoco del C.N.VV.F e della procedura di reclutamento speciale di reclutamento a domanda, per la copertura di posti, nei limiti nei limiti stabiliti
dall’art.1, commi 287, 289 e 295 della legge n. 205 del 2017, nella qualifica di Vigile del Fuoco nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco

Pubblichiamo la graduatoria rettificata del concorso procedura speciale di reclutamento

Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per le Risorse Umane in merito alla mobilità del personale del ruolo Vigile del Fuoco non specialista

Al Segretario generale
Cons. Franco MASSI

Al Vice Segretario generale
Cons. Saverio Galasso

Al Dirigente generale delle Risorse umane
Dott. Pasquale LE NOCI

Al Servizio Relazioni Sindacali

e p.c. A tutto il Personale della Corte dei conti

OGGETTO: Congedo COVID-19 per quarantena scolastica dei figli in favore dei lavoratori dipendenti, introdotto dall’articolo 5 del decreto-legge 8 settembre 2020, n. 111, recante “Disposizioni urgenti per far fronte a indifferibili esigenze finanziarie e di sostegno per l’avvio dell’anno scolastico, connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”.

Con la presente, le scriventi Organizzazioni Sindacali chiedono l’applicazione dell’art. 5 del decreto-legge 8 settembre 2020, n. 111 riguardante il diritto alla fruizione del congedo COVID-19 per quarantena scolastica dei figli.
Tale congedo consente ai genitori lavoratori dipendenti di fruire di un congedo indennizzato da utilizzare per astenersi dal lavoro in corrispondenza del periodo di quarantena del figlio convivente e minore di anni quattordici, disposta dal Dipartimento di prevenzione della ASL territorialmente competente a seguito di contatto verificatosi all’interno del plesso scolastico.
Il congedo può essere fruito da uno solo dei genitori conviventi con il figlio oppure da entrambi, ma non negli stessi giorni, per periodi di quarantena scolastica dei figli ricompresi tra il 9 settembre 2020 (data di entrata in vigore del citato decreto-legge) e il 31 dicembre 2020.
Per i periodi di congedo fruiti è riconosciuta, in luogo della retribuzione, un’indennità pari al 50 per cento della retribuzione stessa.
Si allega la circolare n. 116 applicativa emanata dall’INPS, in data 2 ottobre 2020.

Cordiali saluti

Roma, 7 ottobre 2020

Susanna Di Folco                Alessandro Guarente                     Fernanda Amidani

PROTOCOLLO PER LA SICUREZZA E SMART WORKING

Le scriventi OO.SS. comunicano che ieri a conclusione di un lungo percorso di confronto, iniziato già negli scorsi giorni, siamo giunti alla conclusione e redazione di un protocollo per la definizione delle misure di sicurezza nella giustizia amministrativa.
Nelle nostre note precedenti vi avevamo informato in relazione alle nostre richieste in merito all’organizzazione delle attività in presenza e attività in smart non solo per garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro ma anche per migliorare la conciliazione della vita familiare delle lavoratrici e lavoratori con le esigenze lavorative.
La circolare del Segretario Generale di ieri ha accolto diverse nostre richieste: in particolare il lavoro agile viene ora concesso a tutti i lavoratori che operano in attività non smartabili, e non solo ad una parte.
Infatti, tutto il personale impegnato in attività lavorative effettuabili da remoto, anche se in modo non
prevalente, svolgerà da remoto la propria attività per cinque giorni ogni due settimane.
Con questa novità si consente a diverse categorie di lavoratori di accedere allo smartworking, mentre nello schema della precedente direttiva ne venivano di fatto esclusi a causa dell’assorbimento di tutta la quota disponibile (il 50%) da parte del personale cd fragile. Inoltre, non si prevede più alcuna turnazione, in quanto non è più necessaria alla luce dell’ammissione in smartworking di tutto il personale.
È, in aggiunta, prevista una novità riguardante i lavoratori semifragili che possono permanere in smart working per un numero di giorni maggiore di smartworking se indicati da un’apposita prescrizione medica.
I genitori di figli infra quattordicenni e di età inferiore ai tre anni possono gestire in accordo con il dirigente di sede le loro giornate di smart working scadenzate secondo le prioritarie esigenze, per essi è inoltre prevista la piena flessibilità oraria, in modo da poter soddisfare meglio le esigenze legate alla scuola dei figli, infine, in caso di sospensione delle lezioni scolastiche in presenza dei figli potranno gestire lo smartworking nell’arco di tre settimane.
A seguito della nostra ferma presa di posizione, contrariamente a quanto comunicato ieri con la circolare del segretario generale non saranno previsti accordi individuali, pertanto tutti i contratti in essere sono da ritenere nulli.
Abbiamo concordato di inserire il diritto alla disconnessione e le fasce di reperibilità all’interno del
protocollo al fine di avere un unico riferimento che non si presta ad interpretazioni locali difformi.
Il protocollo, dopo la firma di tutte le parti, diviene immediatamente operativo e permarrà per tutto il
periodo emergenziale salvo variazioni dettate dalla eventuale richiesta delle parti o comunque dall’aggravarsi della situazione pandemica. Il Protocollo contiene infatti una clausola di salvaguardia che ne consente, a richiesta delle parti firmatarie, la tempestiva eventuale modifica in relazione all’andamento della pandemia in atto.
Siamo convinti di aver raggiunto un buon punto di intesa che potrà essere sempre migliorato qualora se ne ravvisi la necessità.
Inoltre, abbiamo richiesto la programmazione di un incontro per la contrattazione del Fondo Risorse 2020, in tale sede discuteremo dei riflessi dell’applicazione delle varie circolari anche in riferimento alla produttività collettiva ed individuale. L’amministrazione ha assicurato una convocazione a breve.
A tal riguardo abbiamo rappresentato l’illegittimità della disposizione contenuta nella Direttiva del
Segretario Generale in tema di flessibilità organizzativa, essendo questo un istituto definito in sede
contrattuale dalle parti che, pertanto, non può essere modificato o escluso unilateralmente. Si è inoltre espresso il rammarico per la nuova disposizione che esclude del tutto la possibilità di lavoro straordinario in smartworking, in quanto essa finisce per penalizzare tutti i lavoratori fragili che operano soltanto da remoto.
Per quanto riguarda le progressioni economiche 2020 ci hanno informato che la Commissione sta
procedendo nella valutazione delle domande.

Roma, 7 ottobre 2020

CGIL FP                        CISL FP                           UIL PA                    FLP
Tiziana Giangiacomo       Marcello De Vivo          Elisabetta Argiolas   Roberto Cefalo
Giosuè Perrella                   Paola Ristori

Coordinamento Nazionale Polizia Penitenziaria

REPORT

Si è svolta lo scorso 6 ottobre la riunione in video conferenza con l’EPSU (European Federation of public service), gli argomenti trattati sono stati numerosi, ma in particolare si è discusso in merito alle linee guida messe in campo negli istituti penitenziari dei paesi membri dell’Unione Europea per contrastare la diffusione del COVID-19. Nel nostro intervento abbiamo spiegato che la FP CGIL è stato l’unico sindacato a chiedere delle linee guida con determinazione fin dall’inizio dell’epedemia e alla fine abbiamo raggiunto l’obiettivo anche se con ritardo da parte dell’Amministrazione. Rispetto ad altri paesi europei abbiamo avuto un numero minore di casi positivi al COVID-19 e il problema più grande da affrontare sono state le rivolte.

Ci siamo confrontati anche in merito alle politiche di genere. In alcuni stati europei si lamenta la disparità di salario tra uomini e donne che nel nostro settore fortunatamente non è un problema, lo sono invece le progressioni di carriera. A tal proposito abbiamo raccontato della campagna che stiamo mettendo in atto contro le disparità di genere “Star Bene Dentro”, sperando in una collaborazione europea.

Il Coordinatore Nazionale FP CGIL

Polizia Penitenziaria

Stefano Branchi

Pubblichiamo la nota informativa relativa all’esercitazione operativa dei vigili del fuoco presso la Scuola di Formazione Operativa con utilizzo di sistemi a carattere innovativo finalizzati allo spegnimento degli incendi e al soccorso negli incidenti stradali.

La circolare con la quale il Direttore del Personale del MIT revoca la precedente dell’8
agosto a seguito del parere della Funzione Pubblica che specifica che può essere consentito a tutto
il personale che svolge attività rientranti tra quelle c.d. “smartabili” di lavorare in modalità agile.
E’ quello che noi abbiamo sempre sostenuto, partendo dal combinato disposto dell’art.263 che
prevede che dal 1 gennaio almeno il 60% del personale deve essere in sw.
Un risultato importante per la nostra organizzazione e per tutti i lavoratori del MIT, alcuni dei quali
si erano visti esclusi dalla possibilità di svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile.
Vi chiediamo, pertanto, di vigilare affinché la circolare del 6 agosto sia disapplicata nelle sedi periferiche
e che siano annullate le graduatorie ivi previste, segnalandoci eventuali difformità.

La Coordinatrice Fp Cgil Mit                               p. la Fp Cgil Nazionale
Carmen Sabbatella                                                      Paolo Camardella

SI TORNA A DISCUTERE DI SMART WORKING!

All’indomani della sottoscrizione del Protocollo INPS sulla sicurezza del 3 giugno scorso, le scriventi organizzazioni sindacali chiesero all’Amministrazione, invito replicato nei mesi successivi, anche alla luce del “Protocollo quadro per la prevenzione e la sicurezza dei dipendenti pubblici sui luoghi di lavoro in ordine all’emergenza sanitaria da Covid-19” sottoscritto il 24 luglio 2020 che impone alle Pubbliche Amministrazioni “il confronto con le OO.SS. … anche prevedendo la coerente applicazione degli istituti del rapporto di lavoro previsti dal CCNL vigenti alle attività di lavoro svolto in forma agile”, chiesero di condividere un percorso per la definizione di un accordo sullo smart working nella “versione” successiva al 15 settembre che, lo ricordiamo, non è la forma ordinaria di cui alla Legge n.81/2017, bensì resta sempre una forma emergenziale visto che prescinde, per espressa previsione legislativa, dall’accordo individuale tra datore di lavoro e lavoratore e dagli obblighi informativi sanciti dalla Legge n.81/2017, elementi dirimenti ai fini della qualificazione emergenziale del lavoro agile.

Questo è uno dei motivi per cui da tempo chiediamo all’Amministrazione di definire un accordo che regoli l’applicazione dello smart working nella fase post 15 settembre sino al termine dell’emergenza sanitaria che con ogni probabilità non sarà il 15 ottobre, ma, ad oggi, presumibilmente il 31 gennaio 2021, curva dei contagi permettendo.

La richiesta di addivenire ad una regolamentazione condivisa nasce non solo dalla necessità di ricondurre all’alveo della contrattazione collettiva una materia che attiene al rapporto di lavoro e che il legislatore, per ciò stesso, dovrebbe lasciare alla negoziazione tra le parti sociali, ma soprattutto dall’esigenza di disciplinare una serie di aspetti quali:

  • il riconoscimento della pari dignità giuridica ed economica rispetto al lavoro reso in presenza fisica, principio di non discriminazione, con conseguente riconoscimento del buono pasto (riconoscimento comprensivo delle ipotesi di smart working forzato, ossia non volontario in quanto legato alle chiusure di diverse sedi che in queste settimane si stanno ripetendo con preoccupante frequenza di pari passo con la rapida crescita della curva dei contagi) e della possibilità di svolgere attività di lavoro straordinario;

  • il frazionamento dello smart working (richiesta da noi fatta già nel febbraio 2019 e mai recepita dall’Istituto), ossia la possibilità, nella medesima giornata, di eseguire la prestazione lavorativa in parte all’interno dei locali aziendali ed in parte all’esterno;

  • il diritto alla disconnessione dagli strumenti tecnologici di lavoro al di fuori delle fasce lavorative concordate con il responsabile di struttura;

  • l’individuazione di fasce di contattabilità;

  • la previsione di un rimborso forfettario per le spese sostenute dagli smart workers in termini di dotazioni informatiche e di connessione alla rete, rimborso più che giustificato dai risparmi che, in termini di energia e di costi legati all’occupazione ed al funzionamento delle sedi, l’Istituto ha conseguito.

Sabato scorso è pervenuta a tutte le organizzazioni sindacali rappresentative la convocazione del Tavolo nazionale per giorno 12 ottobre p.v. con all’ordine del giorno il tema dello smart working e delle relative modalità di attuazione: in quella sede porremo i temi elencati in quanto continuiamo a ritenere che promuovere il lavoro agile, senza paletti che ne scoraggino l’applicazione, rappresenti, unitamente a tutte le misure di prevenzione indicate nel Protocollo INPS del 3 giugno 2020 e nel protocollo nazionale del 24 luglio 2020, un valido contributo nella nostra comunità di lavoro alla prevenzione rispetto al rischio Covid-19.

L’auspicio è che l’Amministrazione abbandoni qualsivoglia remora e investa anima e corpo in questa nuova frontiera del lavoro “gettando il cuore oltre la siepe”: l’esperienza di questi mesi del 2020 ci ha insegnato che nell’organizzazione del lavoro c’è un prima ed un dopo e nel post Covid-19 lo smart working è entrato prepotentemente.

Di questo tocca prenderne atto e trarne le logiche conseguenze  

FP CGIL                     CISLFP                  FIALP/CISAL                        CONFSAL-UNSA
Matteo Ariano           Paolo Scilinguo     Francesco Viola              Piergiuseppe Ciaraldi
Antonella Trevisani                                                                                       Sergio Peppetti

Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per la Formazione in merito ai orsi di formazione per l’anno accademico 2020-21 presso l’Istituto Superiore Antincendi

« Pagina precedentePagina successiva »
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto