Al Direttore Generale ENAC
Dott. Alessio Quaranta

e, p.c.
Alla Direttrice del Personale
Dott.ssa Fabiola Cardea

Egregio Direttore,

nella serata del 13 ottobre scorso Lei ha firmato la nota nella quale si indicano le regole per l’applicazione del lavoro agile a tutto il personale dell’ENAC.
Superando l’incomprensibile rigidità e inerzia di una parte dei dirigenti di linea, che ha causato diverse problematiche al personale, le Sue disposizioni hanno finalmente avviato i processi necessari a dare attuazione alle norme volte a tutelare la salute dei lavoratori e a contrastare il diffondersi della pandemia COVID-19, garantendo contemporaneamente la ripresa delle attività istituzionali dell’Ente.
Apprezziamo il fatto di aver ritrovato nella sua nota quasi tutte le integrazioni e modifiche al “protocollo condiviso,” tuttora in discussione, e recependo molte delle proposte delle OO.SS. firmatarie dei CCNL Funzioni Centrali del Comparto e Area.
Ci sembra dunque che si possa e si debba continuare nel confronto, fin qui costruttivo, ed arrivare al più presto la firma del protocollo di accordo integrativo sulle misure di tutela e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Ente, nel perdurare dell’emergenza epidemiologica.
Restiamo pertanto in attesa della convocazione del tavolo al quale saremmo lieti di averla finalmente tra noi in rappresentanza dell’ENAC.

Cordiali saluti

Roma lì, 15 ottobre 2020

F.to

FP CGIL        FIT CISL/CISL FP         UIL PA              FLP    CIDA            USB PI
Barberis                 Ingrassia                    Conti                   Proietti               Del Villano

DOTAZIONI ORGANICHE DEL DGMC

Si è svolto oggi 14/10/2020 il secondo incontro con il DGMC sulle dotazioni organiche nazionali e
di sede del personale del Comparto Funzioni centrali.
L’Amministrazione ha fornito ulteriore documentazione richiesta da CGIL CISL e UIL che ci ha
permesso di avere un quadro un pò più chiaro delle scelte operate sì coinvolgendo in maniera efficace
le oo ss nella revisione delle piante organiche. Da qui sono derivati gli approfondimenti che CGIL
CISL UIL hanno raccolto dal territorio e di cui si sono fatte portavoce con l’Amministrazione.
CGIL CISL UIL hanno rappresentato, in maniera circostanziata, tutte le criticità della proposta
dell’Amministrazione. La stessa, infatti, risente di tutte le conseguenze negative cagionate dai tagli
alle dotazioni organiche che si sono succeduti negli anni ed il cui peso grava quotidianamente sulle
spalle di tutti i dipendenti del DGMC.
Per tale motivo CGIL CISL e UIL hanno ribadito la necessità di realizzare un sostanziale incremento
della dotazione organica complessiva del Dipartimento. Sulla materia CGIL CISL e UIL hanno
presentato una formale richiesta di incontro al Ministro della Giustizia.
La discussione è entrata nel vivo con la verifica della dotazione organica degli Uffici dell’esecuzione
penale esterna che a tutt’oggi si presenta sottodimensionata rispetto al reale fabbisogno di risorse
umane e professionali con particolare riferimento alle figure dei funzionari della professionalità di
servizio sociale, degli assistenti amministrativi, dei contabili e degli informatici ed a quelle strutture
che hanno subito una contrazione dell’organico.
CGIL CISL e UIL hanno rappresentato che sono sottodimensionate anche le dotazioni organiche della
Giustizia Minorile. Infatti in tale settore l’Amministrazione, pur registrando l’incremento del 40%
dell’utenza in carico agli USSM (rispetto ai primi anni del 2000), sia pure con una diminuzione degli
accessi agli IPM, non ha disposto alcuna revisione al rialzo degli organici né ha previsto sostanziali
interventi per assicurare una distribuzione sul territorio del personale più equa e razionale.
L’Amministrazione, all’esito della discussione, rispetto alle disfunzioni segnalate, ha invitato le oo ss
a fornire proposte risolutive idonee sì confermando l’analisi di CGIL CISL e UIL in merito al
sottodimensionamento degli organici del dipartimento rispetto ai reali fabbisogni.
CGIL CISL UIL hanno infine ottenuto l’assicurazione della permanenza negli uffici, fino al
riassorbimento, dei lavoratori che, all’esito della approvazione delle nuove piante organiche,
dovessero risultare in posizione soprannumeraria.

 

FP CGIL                         CISL FP                    UIL PA
Fuselli/Macigno                    Marra                     Amoroso

La situazione nei Comandi provinciali legata ai contagi da Covid-19, anche asintomatici,  sembrerebbe difficile. Al fine di riconoscere la massima tutela e sicurezza al personale impegnato nel dispositivo di soccorso, abbiamo chiesto ai vertici del Corpo di valutare l’opportunità di riportare la turnazione ad orario 24/72 evitando al massimo gli spostamenti.

Una richiesta la nostra che potrebbe essere considerata azzardata e inadeguata ai tempi ma che, dal punto di vista preventivo, potrebbe garantire una risposta immediata a tutela del personale.

Ai componenti del CdA

Alla Direttrice Generale

Al DC Organizzazione e Comunicazione

Alla DC Risorse Umane

OGGETTO: REASSESSMENT DEL NUOVO MODELLO DI SERVIZIO – OSSERVAZIONI

A seguito della riunione dell’organismo paritetico per l’innovazione, le scriventi sigle ritengono
necessario e opportuno trasmettere le proprie osservazioni.
Ferme restando la nostra forte contrarietà all’avvio di una sperimentazione nel momento attuale,
si ritiene di porre una serie di questioni di merito, riguardo a quanto proposto.
Anzitutto, si ritiene che la nuova struttura che verrà a crearsi andrà a impattare fortemente
sull’organizzazione già esistente, in particolare nelle sedi provinciali, dovendo assorbire la gran
parte del lavoro dei dipendenti della struttura, con probabili ripercussioni negative sui carichi di
lavoro affidati ad ognuno, che non sappiamo come si intendano affrontare, con inevitabili
ricadute sulle attività lavorative quindi sui servizi alla cittadinanza. Inoltre, se questo modello –
come pare – verrà esteso anche alle Agenzie complesse, le criticità potranno aumentare sia in
termini di carichi di lavoro che di risorse umane effettivamente disponibili. Ricordiamo che i
gruppi di lavoro sui prodotti Covid ancora oggi vengono implementati con ulteriore nuovo
personale sia nel territorio che in Direzione Generale.
L’idea di una maggiore trasversalità fra i processi lavorativi può apparire interessante nell’ottica
di rendere più celere la risposta ai bisogni della cittadinanza ma, allo stato attuale, non ci risulta
che l’Istituto sia dotato dell’infrastruttura tecnologica tale da garantire una osmosi fra i diversi
applicativi in uso, elemento propedeutico e imprescindibile se davvero si vuole realizzare nel
concreto questa innovazione. Diventa, quindi, essenziale lavorare anzitutto sull’innovazione
tecnologica, per adeguarla al cambiamento e successivamente procedere alle modifiche
organizzative.
Venendo poi ai rapporti con l’utenza, allo stato attuale, ci sembra che l’Istituto sia ancora
eccessivamente focalizzato solo sul servizio di primo livello, quale momento di risposta ai
bisogni, mentre appare importante avviare una riflessione su come diversificare le modalità di
interazione con la cittadinanza. Nel contesto attuale, ad esempio, può essere molto utile
intensificare il ricorso a modalità di interazione da remoto e puntare sull’attività di consulenza, la
cui efficacia è testimoniata dal fatto che l’utenza spesso non torna più in sede, proprio perché le
sono già state risolte le questioni poste.
Ulteriore criticità di non poco conto è rappresentata dall’intervento sulle Posizioni Organizzative,
con novità anche professionali di cui non sono noti né definiti gli ambiti e che si pone in conflitto
con la dichiarazione congiunta n. 1, del CCNI 2019 delle Aree, nella quale ci si impegnava a
“rivisitare, nell’ambito del CCNI 2020, tutto il sistema indennitario correlato […] al diverso livello
di responsabilità di posizioni organizzative”. L’aver prefigurato la modifica delle Posizioni
Organizzative nelle Direzioni Provinciali ed Agenzie Complesse rappresenta, invece, una fuga in
avanti che rischia di vincolare a monte la contrattazione integrativa.

Roma, 14 ottobre 2020

FP CGIL
Matteo Ariano
Antonella Trevisani
Fabrizio Ottavi

CISL FP
Paolo Scilinguo

CONFSAL-UNSA
Francesco Viola
Piergiuseppe Ciaraldi

FIALP/CISAL
Donato Genchi

CIDA
Lucio Paladino

Pubblichiamo la nota unitaria delle Organizzazioni Sindacali territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Uil Pa VVF, nella quale chiedono un’organizzazione del lavoro più attenta nel rispetto della salute delle lavoratrici e dei lavoratori, dovuta all’emergenza sanitaria in atto

Pubblichiamo la nota unitaria delle Organizzazioni Sindacali territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Uil Pa VVF, in merito alla richiesta di una migliore organizzazione del lavoro, visto il dilagare dell’emergenza epidemiologica COVID 19

Comunicato relativo all’incontro di oggi con i responsabili della Agenzia delle Entrate in merito alla situazione fiscale dei Lavoratori delle Legazioni Internazionali e delle Ambasciate.
Confermiamo inoltre che a breve si arriverà alla firma della Disciplina relativa a questi lavoratori con il Ministero degli Esteri e il Ministero del Lavoro.
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.

Nicoletta Grieco

Pubblichiamo la risposta inviataci dalla Direzione Centrale per la Formazione in merito la richiesta della Fp Cgil VVF riguardo le convocazioni del personale formatore presso i poli didattici della DCF

Roma, 14 ottobre 2020

Al D.G.P.R. – D.A.P.
dott. Massimo PARISI
Roma

E, p.c. Al Capo D.A.P. pres. Bernardo PETRALIA
Roma

Alla Direttrice Ufficio IV Relazioni Sindacali – D.A.P. dott.ssa Ida DEL GROSSO
Roma

Oggetto: stato di “isolamento fiduciario” per gli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria, quale misura precauzionale da contagio COVID-19 – RICHIESTA IN-TERVENTO.

Egregio Direttore Generale,
con la presente al fine di rappresentarLe alcune segnalazioni che, ahi noi, giungono da alcuni Istituti del Paese.
Sembrerebbe che, infatti, vi sia una discutile o addirittura erronea interpretazione dell’impianto normativo (giuridico ed amministrativo), nonché delle circolari esplica-tive debitamente diramate da Codesta Direzione Generale, ove viene disciplinato lo stato meglio indicato in oggetto in quanto, sembrerebbe che in alcuni istituti non ba-sterebbe il secondo tampone negativo per essere riammessi in servizio, mentre in altri in caso di contatto con soggetto positivo si fa il tampone e senza esito si rimane in ser-vizio posti in isolamento fiduciario autorizzati solo a percorrere il tragitto casa lavoro e viceversa.
Pertanto, considerata l’escalation di positività accertate in vari territori (di interesse pubblico) e l’inevitabile preoccupazione che sta destando per questa famigerata “seconda ondata”, voglia la S.V. sensibilizzare e richiamare le articolazioni periferiche ad una corretto e lineare adempimento in ordine a quanto sopra esposto, nell’interesse primario collettivo.
Si resta in attesa di un cenno di riscontro e si inviano distinti saluti.

Il Coordinatore Nazionale
FP CGIL Polizia Penitenziaria
Stefano BRANCHI

Il 13 ottobre la Fp Cgil VVF ha incontrato, in videoconferenza, il Sottosegretario On. Carlo Sibilia per la consueta procedura di conciliazione convocata a seguito della proclamazione dello stato di agitazione.

Pubblichiamo il resoconto redatto.

A seguito della  richiesta della Fp Cgil VVF in merito al servizio mensa e l’autorizzazione buoni pasto, pubblichiamo la nota di risposta della Direzione Centrale per le Risorse Logistico Strumentali n

Pubblichiamo la nota del Coordinamento territoriale in merito all’avvicendamento del personale presso la sala operativa

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