Al Capo di Stato Maggiore MM
Amm. Cavo Dragone

Oggetto: Violazioni protocolli sanitari Enti e Comandi MM. Richiesta urgentissima di incontro

La continua violazione da parte di alcuni responsabili di Comandi della MM delle norme in tema di emergenza sanitaria. sta mettendo a rischio la salute dei lavoratori civili, in particolare i c.d. “fragili”, ma non solo.
Il reiterato rifiuto di applicare le norme in vigore è per FP CGIL CISL FP e UIL PA inaccettabile e richiede interventi non rinviabili.
Tanto premesso, le scriventi richiedono incontro urgentissimo “ad horas” prima che gli eventi non siano più gestibili con le ordinarie iniziative di confronto e di relazioni sindacali.
Distinti saluti.

FP CGIL                         CISL FP                       UIL PA
Francesco Quinti      Massimo Ferri            Sandro Colombi
Roberto De Cesaris    Franco Volpi

Tra luci ed ombre il 1° tavolo Tecnico sui risparmi della Legge 244/12
Nella legge di bilancio proposto un consistente aumento della quota da destinare ai lavoratori

Si è svolto ieri il primo Tavolo Tecnico sui risparmi della Legge 244/12, risorse che i lavoratori civili attendono da anni e destinate agli sviluppi economici, alla valorizzazione della prima area e all’Indennità di Funzione mensile.

Come si ricorderà il Ministro della Difesa aveva assunto l’impegno, il 30 luglio scorso, di reperire per l’anno in corso 20 milioni di euro per i primi due obiettivi.
Nel corso della riunione il Capo di Gabinetto- Gen. Serino- alla fine di una complessa disamina tecnica ha evidenziato che, al momento, sono certificabili i risparmi del 2019 pari a circa 9.5milioni di euro, mentre per il 2020 si stimano circa 7.5 milioni.

Fp Cgil Cisl e Uil hanno subito sottolineato, senza addentrarsi in tecnicismi, che non è giustificata la mancanza di 10 milioni di euro e che appaiono ombre evidenti sulla modalità di calcolo dei risparmi degli anni dal 2016 al 2018, periodo in cui non ci sono state assunzioni nel Ministero della Difesa, circostanza che consentirebbe di calcolare i risparmi senza eccessive contorsioni.

Sull’argomento il Capo di Gabinetto ha precisato che le risorse mancanti saranno sicuramente recuperate in sede politica.

Peraltro, che sia conseguito tecnicamente o politicamente ai lavoratori poco importa essendo prioritario il risultato finale sul quale FP CGIL CISL FP e UIL PA hanno richiamato il vertice politico al rispetto degli impegni assunti.

L’Amministrazione ha poi dato notizia che è stato inserito nello schema di legge di bilancio, l’attribuzione al personale civile della Difesa di una quota dei risparmi della legge 244 che va dal 25% al 70%, che va ben oltre a quanto preventivato.

Se il Parlamento confermasse quanto proposto dalla Difesa potrebbero essere disponibili, a partire dal 2021, ingenti risorse economiche tali da rendere concreta quella Indennità di Funzione mensile proposta da FP CGIL CISL FP e Uil Pa, che il Ministro si è impegnato a sostenere.
Visto i tempi stretti la riunione è stata aggiornata a mercoledì 28 ottobre.

 

                   FP CGIL                                           CISL FP                                                             UIL PA
Francesco Quinti -Roberto De Cesaris             Massimo Ferri- Franco Volpi              Sandro Colombi

Pubblichiamo la nota del Coordinamento territoriale Fp Cgil VVF in merito all’organizzazione del soccorso, la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, per l’emergenza sanitaria in atto

Ai/Alle delegati/e FP CGIL

Agli/alle iscritti/e FP CGIL degli Istituti Penitenziari

A tutto il personale

COMUNICATO

Si è svolta oggi la riunione, in videoconferenza, riguardante la Bozza di P.C.D. relativo alla definizione delle modalità di svolgimento del concorso straordinario, per titoli, per 150 posti di sostituto commissario del corpo di Polizia Penitenziaria.
Nel nostro intervento abbiamo espresso il nostro accordo alle osservazioni del CPO per-venute in mattinata in merito al concorso. In particolare, abbiamo fatto presente che le po-litiche contro le disparità di genere ci hanno sempre particolarmente interessato e più volte abbiamo intrapreso campagne contro le disparità. Pertanto, abbiamo chiesto all’Amministrazione un impegno formale a non tener più conto del sesso dei partecipanti per i concorsi previsti nel ruolo degli Ispettori ed a porre fine alle continue discriminazioni che le donne subiscono nel corso della carriera.
L’amministrazione si è mostrata disponibile a tali cambiamenti definendo ciò un retaggio storico da superare.
In aggiunta, abbiamo chiesto che i punteggi assegnati ai rapporti informativi e ai giudizi complessivi vengano, se non eliminati del tutto, quantomeno diminuiti, in virtù dell’uso strumentale che spesso le direzioni ne fanno.
In riferimento ai titoli da valutare, abbiamo proposto di inserire tra gli incarichi sia quello di Comandate di Reparto che quello di Coordinatore dei Nuclei, abbiamo richiesto di au-mentare il punteggio previsto per tutti gli incarichi conferiti dall’Amministrazione per valorizzare le attitudini e le responsabilità assunte nel ruolo dagli appartenenti al Corpo e di renderlo proporzionale alla durata dell’incarico.
Ci è sembrato doveroso evidenziare che come è giusto premiare l’istruzione del personale, lo è altrettanto premiare l’esperienza pratica sul campo.

Vi terremo aggiornati.
Fraterni saluti.

Lo scorso 9 ottobre noi abbiamo detto NO al nuovo contratto dei dipendenti Avis (Associazione Volontari Italiani del Sangue) che si riferisce al periodo 2020/2022, e che è stato invece firmato da Cisl Fp e Uil Fpl.

Perché?
• Perché cancella il diritto per le lavoratrici e i lavoratori ad avere avere un contratto che riconosca (da un punto di vista economico) anche gli anni che vanno dal 2017 al 2019
• perché nel nuovo contratto c’è un peggioramento del diritto allo studio
• c’è un peggioramento del regolamento del part-time
• lo stesso per l’apprendistato
• si attribuisce ad Avis un potere discrezionale nell’attribuire importanti indennità di responsabilità ad una minima parte dei dipendenti

Per questi motivi, considerando che la Fp Cgil è largamente più rappresentativa all’interno di Avis, continuiamo a dire NO a questa intesa separata.

CHIEDIAMO CHE SI RIAPRANO LE TRATTATIVE per:
• recuperare il triennio economico 2017/2019
• migliorare e innovare quelle parti del contratto di cui non condividiamo il contenuto

FIRMA LA PETIZIONE

Sulla Salute e Sicurezza delle lavoratrici e i lavoratori del CNVVF la Fp Cgil VVF  da sempre si batte per migliorare le condizioni di lavoro con convinzione e costanza.  Grazie al lavoro di tanti e all’editoriale “PARTICELLA PAZZA”  arriveremo ad informare tutti i lavoratori, raggiungeremo i nostri obiettivi coinvolgendo tutto il personale.

Al Dr. Riccardo MELONI
Direttore Risorse Umane Sport e Salute Spa

Al Dr. Giuseppe TROIANI
Responsabile Relazioni Sindacali Sport e Salute
Spa

LL.SS.

OGGETTO: Art. 4, c. 5 verbale di accordo del 18/09/2020 – Richiesta apertura negoziato.

Come è noto, in forza della disposizione richiamata in oggetto, stante la proroga
dell’emergenza sanitaria da COVID-19 fino al 31/01/2021, l’accordo sulle misure gestionali per la
progressiva ripresa delle attività sottoscritto in data 18/9 u.s. continuerà a dispiegare i suoi effetti
fino al 30/10 p.v.
Entro tale data, come espressamente previsto dalla medesima disposizione, le parti
dovranno decidere se confermare l’intesa allo stato vigente o procedere alla stipula di un nuovo
accordo.
Ciò premesso, facendo seguito alle note del 23/6 e del 1/10 uu.ss. e tenuto conto, oltre che
del mutato contesto normativo, dell’attuale preoccupante incremento dei contagi, le scriventi
chiedono che sia con la massima urgenza aperto il tavolo negoziale di cui al più volte citato art. 4,
c. 5 dell’accordo sindacale del 18/09/2020.
A tal fine, si dichiarano sin da ora disponibili a partecipare ad un incontro da convocare per
le ore 16:00 del giorno 23/10 p.v.
Rimanendo in attesa di sollecito riscontro, porgono distinti saluti.

Roma, 19 ottobre 2020

FP CGIL                              CISL FP                            UIL PA                   CISAL FIALP

Francesco QUINTI           Alessandro BRUNI         Paolo LIBERATI              Dino CAROLA

Il nuovo DPCM, emanato nella serata di ieri, riguarda anche il Mit, in particolare l’attività delle Moorizzazioni Civili. L’art.1, comma 1, punto 6), prevede che il Ministero Infrastrutture e Trasporti, in presenza di un innalzamento della curva dei contagi in specifici territori, sentito il Presidente della egione o del-le regioni interessate, possa emanare un decreto per la temporanea sospensione delle prove pra-tiche di guida di cui all’art.121 del D.L. 285/92, prorogando i termini previsti dagli articoli 121 e 122 del citato decreto.

Tale disposizione, pertanto, permette di intervenire direttamente in quei territori in cui dovesse verificarsi un aumento di contagi, salvaguardando così i lavoratori che svolgono l’attività di esaminatori e che sono obbligati a condividere l’abitacolo delle auto, seppur per un contingente di minuti limitato come stabilito dalle Linee guida nazionali.

Riteniamo tale provvedimento molto importante proprio a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori delle motorizzazioni civili che, a causa della peculiare attività svolta, sono tra le categorie più esposte al contagio. Sempre ieri nel corso della conferenza stampa il Presidente del Consiglio ha annunciato la necessità di incrementare il ricorso allo smart working.

Per quanto ci riguarda questo sarà un ulteriore elemento di discussione da mettere all’attenzione del MIT nella stesura di un protocollo condiviso, cosi come previsto da quello del 24 luglio scorso firmato dal Ministro della Pubblica Amministra-zione e dalle Organizzazioni Sindacali. In allegato copia del DPCM.

 

La Coordinatrice Fp Cgil Mit                             p. la Fp Cgil Nazionale
Carmen Sabbatella                                                 Paolo Camardella

Ancora interlocutorio il confronto sull’Accordo sul lavoro agile in fase Covid.

Le proposte avanzate unitariamente

Si è tenuto oggi il primo confronto con l’Amministrazione sulla proposta di regolamentazione del lavoro agile. L’incontro ha avuto un esito interlocutorio, dovuto essenzialmente alle novità normative dell’ultima ora, che sono intervenute su aspetti essenziali che riguardano la tutela attiva dei lavoratori in questa fase di grave emergenza e che sono parte integrante di un pacchetto di proposte di modifiche e integrazioni del testo proposto dall’Amministrazione,che noi abbiamo ritenuto essere una buona base di partenza per la discussione, che abbiamo presentato oggi. Le modifiche normative intervenute sono il DPCM del 13 ottobre e la legge di conversione del DL“agosto”,la n.126 sempre del 13 ottobre scorso. Il DPCM interviene specificando che la soglia del 50% individuata precedentemente come il limite massimo dei lavoratori impiegabili in lavoro agile nelle attività che sono remotizzabili diventa la soglia minima,mentre la legge 126/2020 interviene estendendo le tutele, e quindi la possibilità di fruire full time del lavoro agile, prima limitate solo ai lavoratori fragili ai dipendenti genitori di figli under 14, in caso di chiusura causa Covid dei plessi scolastici e sportivi frequentati,ed ai lavoratori fragili non impiegati in attività smartabili.

Noi abbiamo chiesto il recepimento pieno di queste normative di tutela ed insieme abbiamo richiesto delle modifiche che riguardano la modalità di espletamento della prestazione, con il principio di rotazione che garantisca la più ampia partecipazione possibile dei lavoratori ai programmi di lavoro agile,l’ampliamento nella fruizione dei diritti e dei permessi contrattualmente riconosciuti, l’impegno ad assicurare le forniture tecnologiche necessarie, le garanzie per i lavoratori sugli standard di sicurezza nella trasmissione di dati sensibili, l’inserimento del sistema di relazioni sindacali con riferimento a quanto regolamentato dal CCNL in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Restano come dato già acquisito,l’esclusione dei lavoratori fragili dal computo del numero dei lavoratori impiegabili in attività smartabili ed il diritto alla fruizione del buono pasto in caso di articolazione della prestazione conforme a quanto previsto dall’Accordo in materia.

L’Amministrazione si è riservata di valutare le nostre proposte con gli approfondimenti che ritiene necessari ed è stato concordato di convocare una nuova riunione per giovedì prossimo 22 ottobre, con la quale contiamo e speriamo di arrivare alla definizione di un accordo molto importante per la tutela dei lavoratori.

Abbiamo inoltre aderito alla proposta di accordo che riguarda l’accantonamento teorico della somma destinabile al conto terzi annualmente, un accordo importante perché può agevolare la velocizzazione delle procedure contabili, estremamente farraginose – come si è verificato – nelle procedure di recupero delle risorse versate a tale scopo dai concessionari.

Abbiamo sottoscritto definitivamente l’accordo che regola i criteri di erogazione delle Posizioni Organizzative per il 2020, riservandoci un approfondimento su alcune problematiche che stanno già emergendo in fase applicative, in particolare per quel che riguarda il cumulo eventuale di incarichi remunerabili con questa indennità.

Abbiamo con forza chiesto il ripristino del codice che consente l’effettuazione della pausa breve, anche e soprattutto in considerazione del contesto di emergenza, ed il rinvio della discussione al momento dell’auspicato ritorno alla normalità. Le risposte avute le riteniamo non accettabili, in particolare il rifiuto a motivare questa decisione con una Circolare e la non disponibilità espressa oggi a sospendere la decisione

presa,che noi consideriamo irrispettosa nelle sue modalità verso i lavoratori e verso le prerogative sindacali. Sul punto insisteremo ponendo direttamente la questione al Segretario Generale e dal Capo di Gabinetto.

In coda all’incontro abbiamo chiesto un incontro urgente con il Segretario Generale per verificare la puntualeapplicazionedelProtocolloSicurezzaallalucedelleallarmantisegnalazionidifocolaidicontagiche si stanno verificando in siti particolarmente esposti nei contatti con l’esterno e sui quali abbiamo espresso profonde perplessità per come si è intervenuto.

Infine ci è stato assicurato che per tutti i pagamenti arretrati si sono disposti ed emanati i relativi decreti di riparto ed invitiamo i nostri delegati a verificare la puntuale attivazione della linea del cedolino unico per garantire i pagamenti di quanto dovuto ai lavoratori. Purtroppo ancora nessuna novità dell’Accordo sul FRD 2020 (ex FUA), ancora ostaggio degli organi di controllo, per il quale abbiamo nuovamente sollecitato un intervento presso gli stessi per poter garantire il pagamento entro la fine dell’anno.

Roma, 16 ottobre 2020

                      FP CGIL                                           CISL FP                                                     UIL PA
ClaudioMeloni                   Giuseppe Nole’- Valentina Di Stefano            Federico Trastulli

 

Lavoro agile: avvertenze per l’uso

Poiché continuano a pervenire segnalazioni circa le modalità di applicazione dell’accordo sul lavoro
agile in fase Covid sottoscritto lo scorso 14 ottobre riteniamo sia utile fornire alcune indicazioni e
chiarimenti:

Decorrenza della data di entrata in vigore e termine per la manifestazione di interesse da parte
dei lavoratori:
Ci pare del tutto evidente che l’avvio delle procedure non può che avvenire dal momento in cui l’accordo viene notificato agli Uffici e pertanto il termine indicato di cinque giorni per acquisire le manifestazioni di interesse dei lavoratori non può che partire da quella data. Inoltre occorre aggiungere che il termine non è da considerarsi perentorio in quanto l’accordo è riferito all’emergenza ed il numero dei dipendenti da porre in lavoro agile è suscettibile di variazione in base sulla base dell’andamento dell’epidemia e delle specifiche condizioni di tutela che si debbano rendere necessarie per il singolo lavoratore (ad esempio la chiusura delle scuole, per gli effetti pandemici, per i genitori di fili under 14). Per agevolare in ogni caso noi vi alleghiamo un fac simile di richiesta di manifestazione di interesse da parte dei lavoratori, che comunque non è altro che una semplice richiesta fatta al Dirigente nella quale far presente eventuali condizioni di tutela così come declinate dall’accordo.

Le novità normative.
Proprio nell’immanenza della sottoscrizione sono intervenute alcune importanti novità normative che hanno costretto a modifiche, peraltro del tutto parziali, ancorché significative, nell’impianto dell’accordo. In primis quanto previsto dal DPCM del 13 ottobre scorso che interviene sulla percentuale del 50%, che adesso diventa la soglia minima. Questo significa che, teoricamente, tutto il personale addetto ad attività smartabili può accedere a rotazione al lavoro agile. E il principio di rotazione è contenuto nell’accordo.
L’ulteriore novità è rappresentata dalla legge 126/2020, di conversione del cosiddetto DL Agosto, che amplia ed estende le tutele dovute ai lavoratori definiti fragili ad altre categorie di lavoratori ed interviene con specifiche norme di protezione anche per i lavoratori fragili che operano su attività definite non smartabili. La legge, a differenza di quanto ci è stato comunicato nella riunione in cui abbiamo sottoscritto l’accordo, è entrata in vigore il 14 ottobre scorso e pertanto è perfettamente esigibile. L’art. 21, comma 1bis, prevede una specifica tutela per i lavoratori genitori di figli under
14, che possono fruire di lavoro agile per tutto o in parte il periodo di quarantena disposto dal Servizio
di prevenzione della ASL in caso di fenomeno di contagio all’interno del plesso scolastico. In alternativa,
ovvero solo nel caso in cui non sia possibile svolgere il lavoro agile, e fino al 31 dicembre prossimo, il lavoratore può astenersi dal lavoro e avere una retribuzione ridotta del 50%, con copertura di contributi figurativi, per tutto il periodo di quarantena. Invece l’art. 26bis, interviene sul trattamento economico di malattia del lavoratore in condizioni di fragilità, o detentore di benefici ex legge 104 in condizioni di gravità, o necessitante di terapie salvavita equiparando i periodi di assenza a ricovero ospedaliero. Gli stessi lavoratori, che operano in attività non smartabili, hanno diritto fino al 31 dicembre prossimo a fruire del lavoro agile svolgendo mansioni equivalenti del proprio profilo ove sono presenti attività remotizzabili. Infine dobbiamo precisare che anche i lavoratori che operano su linee di attività non smartabili possono fare richiesta di accesso al lavoro agile, sia in conseguenza di eventuali condizioni che necessitano tutela così come sopra specificato che ricorrendo al principio di rotazione tra i lavoratori, ove questo fosse possibile.

Diritto alla disconnessione.
Questo importante diritto si coniuga con le modalità di svolgimento dell’attività in lavoro agile e riguarda la tutela della qualità della vita dei lavoratori. Va precisato che la fascia di contattabilità da
garantire al dirigente non necessariamente coincide con gli orari di effettiva prestazione lavorativa, che rientrano tra le condizioni di autonomia che l’accordo garantisce ai lavoratori. Questo tipo di prestazione serve a conciliare i tempi di vita e di lavoro e pertanto il lavoratore può organizzare la propria giornata lavorativa autonomamente purché garantisca il montante lavorativo previsto dal piano lavorativo. L’accordo prevede la possibilità di vedersi riconosciuti prolungamenti d’orario purché espressamente e formalmente autorizzati dal Dirigente. La medesima procedura riguarda anche l’eventuale necessità di permessi brevi nelle attività i cui orari non possano essere flessibilizzati.

Relazioni sindacali.
Infine alcune indicazioni sulle relazioni sindacali: l’accordo contiene e richiama il CCNL Funzioni Centrali e gli istituti della informazione preventiva, del confronto sull’organizzazione del lavoro agile e della contrattazione in materia di sicurezza. Questo serve a verificare l’operato dei dirigenti e dei capi degli uffici in riferimento alla corretta identificazione delle attività smartabili, alcune delle quali non implicano la necessità di utilizzo di particolari strumentazioni tecnologiche, il rispetto della quota minima del 50% del personale impiegabile in lavoro agile, la verifica della puntuale applicazione delle normative di tutela previste, la valutazione di ulteriori condizioni specifiche di tutela che dovessero intervenire in relazione al contesto organizzativo e territoriale in cui operano gli uffici, le verifiche periodiche sull’applicazione dell’accordo e, infine, l’assistenza individuale ai nostri iscritti ed ai lavoratori nelle fasi di organizzazione delle attività in modalità agile. Come si può notare sono compiti assai importanti anche in relazione alla delicatezza del periodo che stiamo vivendo e pertanto invitiamo tutte le nostre delegate ed i nostri delegati alla massima vigilanza per garantire la più ampia partecipazione dei lavoratori ai progetti di lavoro agile.
Resta intatta la nostra disponibilità ad ulteriori chiarimenti, qualora necessari.

Felicia Russo                                                                                                   Claudio Meloni
Coordinamento Nazionale FP CGIL Giustizia                                           FP CGIL Nazionale

Pubblichiamo la nota del Coordinamento territoriale Fp Cgil VVF in merito all’organizzazione del lavoro e alla sorveglianza sanitaria richiesta per le lavoratrici e i lavoratori vista il riacutizzarsi del’emergenza sanitaria

Pubblichiamo la nota del Coordinamento regionale Fp Cgil VVF, in merito all’organizzazione del lavoro e la sorveglianza sanitaria, visto il perdurare dello stato emergenziale sanitario

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