Pubblichiamo la nota della struttura territoriale Fp Cgil VVF con la quale chiede chiarimenti in merito all’organizzazione e la ripartizione dell’attività di prevenzione incendi svolta dal personale

La Direzione Centrale per la Formazione sospende le attività che si sarebbero dovute svolgere presso la Scuola di Formazione Operativa riguardo i sistemi di spegnimento e il soccorso su incidenti stradali con l’utilizzo di tecniche innovative

Pubblichiamo lo schema di regolamento per le modalità di concorso pubblico per l’accesso alla qualifica di Vigile del Fuoco per i settori di specialità Aeronavigante, Nautico e Sommozzatore , così come previsto dal D.Lgs 217/2005

Si è svolta ieri la prevista riunione avente ad oggetto il FRD 2019, proseguimento dell’incontro avvenuto
in data 29 luglio scorso. L’Amministrazione ha riproposto al tavolo lo stesso accordo con
l’aggiunta di due clausole programmatiche che riguardano I criteri per le posizioni organizzative e
le progressioni economiche orizzontali. Riguardo la prima questione si trattava di un rinvio al 2021
per I criteri da adottare nel 2022, mentre per le PEO si rinviava al 2021 il semplice stanziamento di
somme, senza entrare nel dettaglio di partecipanti, criteri e soprattutto tempi certi di stipula.

In sostanza si è trattato di un uleriore rinvio delle cleusole programmatiche già insertite nell’accordo
dell’anno scorso. Pertanto, vista l’assenza di quanto richiesto nella precedente riunione, abbiamo
deciso di non firmare l’accordo.
Abbiamo ritenuto irricevibile una proposta che di fatto procrastinava l’impegno preso l’anno scorso
dall’Amministrazione, che non trovava applicazione nell’accordo in questione.

A margine della riunione abbiamo chiesto la tempistica della procedura di stabilizzazione del personale
comandato e ci è stato detto che, in terza area, ci sono meno domande dei posti disponibili,
mentre in seconda area, c’è un numero leggermente superiore ai posti disponibili. In ogni caso si
prevede di chiudere la procedura entro fine anno.

Per quanto riguarda il pagamento del CUT ci è stato solamente detto che sono in corso le lavorazioni
propedeutiche al pagamento.

Fp Cgil nazionale
Americo Fimiani – Daniele Gamberini

Maggiori risorse, un nuovo sistema di relazioni sindacali, l’elezione delle Rsu, l’introduzione dell’Inail e della previdenza complementare. Sono queste alcune delle rivendicazioni avanzate dalla Funzione Pubblica Cgil in occasione dell’apertura del tavolo per il rinnovo del contratto nazionale dei Vigili del Fuoco per il triennio 2019/2021, alla presenza della ministra della Pa, Fabiana Dadone. La Funzione Pubblica Cgil, rappresentata dal segretario nazionale, Florindo Oliverio, e dal coordinatore nazionale della Fp Cgil Vigili del Fuoco, Mauro Giulianella, “ha avanzato una serie di questioni tra cui la necessità di stanziare maggiori risorse economiche per il rinnovo del contratto per il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, così come per tutti i contratti pubblici”.

Inoltre, ha osservato la categoria, “serve perfezionare il sistema delle relazioni sindacali immaginando che per tutte le materie considerate riserva di legge, attualmente non oggetto di contrattazione tra le parti, possano diventare oggetto di istituti di partecipazione, informazione e confronto. Quanto accaduto con la distribuzione delle risorse dell’ultima legge di bilancio al personale del corpo dei Vigili del Fuoco, avvenuta in maniera unilaterale con il decreto legge n. 76 del 2020 non dovrà più avvenire e l’occasione del rinnovo del contratto ci vedrà protagonisti nel rivendicare una preminenza della contrattazione fino a richiedere la modifica di quanto distribuito unilateralmente”.

Tra gli obiettivi che la Fp Cgil si pone con il rinnovo del contratto 2019/2021, “oltre a dare seguito a tutte le materie citate nell’addendum 2016/2018: le elezioni democratiche delle Rsu, il riconoscimento di una adeguata assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali (Inail) e avviare immediatamente la previdenza complementare per il personale accedendo al fondo del pubblico impiego Perseo Sirio, un riordino del sistema di classificazione del personale e l’aumento in termini economici di tutte le indennità oggi esistenti con una rivisitazione e snellimento delle procedure emergenziali. Punti che fanno del contratto – conclude la Fp Cgil – non un costo ma un investimento per il paese, rimanendo in attesa di una prossima convocazione”.

La sicurezza di lavoratrici e lavoratori deve essere la priorità.
Queste le nostre rivendicazioni, perché la cura per il paese è nella sicurezza del lavoro.
Per difendere i tuoi diritti, scegli la Fp Cgil!
#sicuroIOsicuroTU

 

#sicuroIOsicuroTU, il nostro impegno: sicuri i lavoratori, sicuri i cittadini

 

A seguito del primo incontro con il Ministro della Pubblica Amministrazione in merito alla convocazione per le procedure negoziali trienni 2019-21, pubblichiamo il resoconto dell’ incontro

‘Professionisti sono disponibili ma serve garantire sicurezza’

“Ribadiamo la nostra contrarietà all’accordo siglato per l’affidamento dei tamponi negli studi privati dei medici di medicina generale. Il problema non è la disponibilità di tutti i professionisti, compresi quindi anche i medici di medicina generale, ma la loro sicurezza e quella dei cittadini”. Così il segretario nazionale della Fp Cgil Medici e Dirigenti Ssn, Andrea Filippi, in merito all’accordo siglato perché medici di famiglia e pediatri possano fare tamponi rapidi nei loro studi.

“Chiediamo garanzie – osserva il dirigente sindacale – per un servizio sicuro, efficace ed efficiente. Serve un accordo chiaro che coinvolga tutti gli operatori e non solo una categoria, peraltro di libero professionisti troppo isolati e abbandonati dal sistema. Non possiamo rischiare di frammentare i percorsi di tracciamento, che al contrario hanno bisogno di un sistema coordinato e governato. Proponiamo di usare le risorse per potenziare l’assistenza territoriale invece di distribuirle a pioggia sulle decine di migliaia degli studi di medici che chiedono solo di assistere i propri pazienti in luoghi sicuri”.

Per queste ragioni, continua Filippi, “contestiamo la sottoscrizione di Intesa Sindacale dell’accordo. Non capiamo perché il delegato presidente di Intesa Sindacale, Biagio Papotto, abbia deciso di firmare un accordo nonostante non avesse avuto mandato, né da noi né  da Simet, soci fondatori di Intesa, alla sottoscrizione. Si tratta di una grave mancanza di rispetto dei processi democratici decisionali di coinvolgimento della base e degli iscritti, che fino ad oggi aveva contraddistinto i rapporti all’interno della nostra aggregazione sindacale”.

Per la Fp Cgil Medici, “che al contrario è coerente con le decisioni prese nelle assemblee degli iscritti, il problema dell’accordo rimane la sicurezza dei medici e dei cittadini, che viene minata dalla prospettiva dei tamponi in studi privati non idonei. Siamo fermamente convinti che i test e il tracciamento siano fondamentali per contenere la pandemia ma vanno affrontati potenziando quei servizi che sono in grado di organizzare percorsi sicuri ed efficienti”, conclude Filippi.

Roma, 28 ottobre 2020

Al Capo del D.A.P.
Pres. Bernardo PETRALIA
Roma

Al Vice Capo D.A.P.
Dott. Roberto TARTAGLIA
Roma

Al D.G.P.R. – D.A.P.
Dott. Massimo PARISI
Roma

E, p.c. Al Direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali
Dott.ssa Ida DEL GROSSO
Roma

Oggetto: aggressione ai danni del personale di Polizia Penitenziaria verso la Casa Circon-dariale Campobasso.

Egregi,
di recente nella Casa Circondariale Campobasso si è verificato l’ennesimo episodio di ag-gressione. Nello specifico, un detenuto, con problemi psichiatrici, ha aggredito alcuni poli-ziotti durante il turno di servizio. A uno avrebbe staccato un orecchio a morsi.
Dopo l’accaduto il Sovrintendente è stato portato in ospedale. In aggiunta, ci risulterebbe che il ristretto in passato avesse già aggredito altri Poliziotti con le medesime modalità.
Oltre ad esprimere la nostra solidarietà per quanto accaduto, ribadiamo che i detenuti por-tatori di disturbi mentali costituiscono ormai una percentuale altamente significativa all’interno degli istituti penitenziari, tanto da diventare un’emergenza che non possiamo gestire in quanto privi di mezzi e formazione idonei a disposizione. I ristretti con tali problematiche dovrebbero essere detenuti in strutture idonee con personale specializzato al trattamento di tale patologia.
Per quanto sopra esposto, al fine di tutelare la sicurezza dei lavoratori e contemporanea-mente garantire a persone con patologie psichiche un trattamento ed una cura specifica e mirata, non possibile da assicurare in carcere, la FP CGIL chiede autorevoli ed impellenti interventi per porre fine a tali criticità anche costituendo accordi, tramite il servizio sanita-rio, con delle strutture specializzate per tali trattamenti.
Certi di un cortese cenno di riscontro, si porgono cordiali saluti.

Il coordinatore nazionale
Fp Cgil Polizia penitenziaria
Stefano BRANCHI

MI MUR

Proseguono gli incontri: FRD 2019

Si è svolto oggi, 28 ottobre 2020, l’incontro in videoconferenza concordato la scorsa
settimana avente all’ordine del giorno il confronto sul FRD 2019.
L’amministrazione, contrariamente a quanto concordato, si è presentata al tavolo senza
aver preventivamente inviato una proposta per adeguare i contenuti dell’accordo da
sottoscrivere ad alcune indicazioni degli organi di controllo ed in particolare alla
adozione dal 2019 del nuovo Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance.
Di fatto l’incontro, su questo punto, anche per l’assenza del Direttore Generale Dott.
Greco, si è risolto con l’impegno a fissare una ulteriore riunione, presumibilmente nel corso
della prossima settimana e previo invio di una bozza di accordo da parte
dell’amministrazione.
Da parte nostra abbiamo ribadito la richiesta di avere, oltre alla bozza di accordo, la
composizione del fondo 2019 comprensiva dei dati relativi alle cessazioni del personale
che hanno influenza sugli incrementi del fondo. Abbiamo inoltre stigmatizzato la
mancanza del rispetto, da parte di diversi dirigenti, della tempistica prevista dal Sistema di
Misurazione e Valutazione della Performance in ordine alle assegnazione degli obiettivi e
alle conseguenti attività di valutazione.
Conseguentemente, abbiamo anticipato come, a nostro avviso, nella definizione
dell’accordo si dovrà tener conto di queste circostanze nonché della cronica carenza di
personale negli uffici dei due Ministeri, ed in particolare negli uffici periferici del Ministero
Istruzione.
Con l’occasione abbiamo chiesto, visto che il FRD 2018 non è ancora stato certificato, di
invitare comunque tutti i soggetti interessati a predisporre quanto di loro competenza in
modo da poter procedere tempestivamente al pagamento di quanto dovuto ai lavoratori
non appena in possesso della certificazione.
Abbiamo inoltre colto l’occasione per sottolineare il nostro disaccordo sull’indicazione
data ai dipendenti dall’amministrazione centrale di recuperare la giornata di assenza in
occasione della chiusura delle sedi di Viale Trastevere e di Via Carcani per sanificazione a
seguito della segnalazione di soggetti positivi al COVID 19. Riteniamo che, nonostante
l’assenza di un preciso riferimento normativo (visto che l’art.263 del Decreto Rilancio
deroga fino al 31/12/2020 a quanto previsto dal comma 3 dell’art.87 del “Cura Italia”
anche in ordine all’esonero dal servizio) vada ricercata una soluzione contrattuale per
tutelare i lavoratori che, non essendo in Smart Working, e in considerazione dell’evolversi
della pandemia, rischiano di trovarsi decurtate svariate giornate di lavoro.
Abbiamo quindi ribadito, al di là della specifica situazione sulla quale faremo un
intervento dedicato, la necessità di riprendere immediatamente il confronto anche sulla
regolamentazione dei lavoratori in Smart Working e sulle misure di sicurezza del personale
avviato nella scorsa riunione.
L’amministrazione si è impegnata a fissare a breve 2 ulteriori distinti incontri su FRD 2019 e
Smart Working/sicurezza del personale.
Vi terremo come sempre informati sui prossimi sviluppi.
Roma 28 ottobre 2020

                                           FP CGIL                                                             FP CISL
Anna Andreoli/Davide Perrelli/Carmen di Santo                           Michele Cavo

AL VIA LE PROGRESSIONI!

Nel previsto incontro del 28 ottobre l’Amministrazione ci ha finalmente dato due buone notizie: si partirà sia con le progressioni orizzontali che con le verticali.
Progressioni orizzontali: i bandi saranno pubblicati il 29 ottobre. Più precisamente, sarà pubblicato un bando per ogni profilo professionale interessato dalla selezione. Ci saranno, poi, quindici giorni di tempo per inserire i dati sulla piattaforma appositamente creata, sulla quale i lavoratori dovrebbero già trovare una serie di dati inseriti – il termine per inserire i dati è stato ridotto per consentire di definire le procedure entro il 31 dicembre 2020.
In particolare, per poter accedere alla piattaforma, ciascun lavoratore riceverà sulla propria mail istituzionale username e password per l’accesso al nuovo portale dell’INL, attraverso il quale si potrà accedere alla piattaforma e su cui, nei prossimi mesi, saranno inseriti altri applicativi; verrà anche trasmesso un piccolo manuale d’uso.
La domanda potrà essere modificata più volte fino alla scadenza dei termini indicati, dovrà poi essere stampata e conservata. Allo scopo di risolvere eventuali problemi di carattere tecnico ovvero per correggere i dati che i colleghi dovrebbero trovare già inseriti, verrà istituito un Help Desk, cui potersi rivolgere.

Abbiamo posto una possibile criticità nelle procedure delle progressioni per quanto riguarda le valutazioni del personale, con riferimento alle mancate valutazioni da parte dei dirigenti di sede nel caso di lavoratori che abbiano fatto assenze per un periodo inferiore alla metà dell’anno o meno di 60 gg. In questi casi (ad esempio, assenza per maternità), oltre all’omessa valutazione ai fini della corresponsione degli incentivi economici sarebbe inoltre omessa la valutazione annuale.

Considerato che la realizzazione della piattaforma informatica è anche il frutto del lavoro di colleghi informatici, a loro va il nostro più sentito ringraziamento, perché è anche grazie a loro che le progressioni orizzontali riusciranno a partire. E’ questa, per noi, l’ennesima dimostrazione che abbiamo professionalità interne all’Amministrazione che dobbiamo valorizzare.

Progressioni verticali: il bando dovrebbe essere pubblicato lunedì prossimo. In questo caso, non ci sarà una piattaforma e la domanda potrà essere inviata tramite PEC, raccomandata A/R ovvero raccomandata a mano consegnata in ufficio. Per questo motivo, saranno dati 30 giorni di tempo per presentare la domanda. Vista la situazione epidemiologica, l’Amministrazione ci ha comunicato che sta valutando di poter svolgere le prove da remoto, attraverso “Microsoft Teams” e sta facendo prove tecniche in tal senso.

Ispettori tecnici: l’Amministrazione ha proposto un cambio dei requisiti di accesso, prevedendo che questo non debba più essere la laurea triennale, ma esclusivamente la quinquennale. Tutto ciò avverrebbe per poter partecipare a un concorso per tecnici che l’INAIL ha intenzione di bandire a breve e a cui l’INL vorrebbe attingere.

Riguardo a questa ipotesi abbiamo espresso perplessità per una serie di ragioni: anzitutto, in un momento simile, restringere le maglie di ingresso potrebbe ridurre forse in modo eccessivo la partecipazione al concorso. Inoltre, si potrebbe creare uno squilibrio rispetto ai requisiti di accesso per il profilo ispettivo, visto che l’ultimo concorso bandito da INL per ispettori ordinari prevede l’accesso anche con laurea triennale. Pur condividendo la preoccupazione dell’amministrazione sulla forte carenza di ispettori tecnici, abbiamo chiesto di avviare un ragionamento complessivo sui profili professionali per trovare soluzioni tese alla valorizzazione dei lavoratori dell’INL.

Essendo questa materia oggetto di confronto, verrà riaffrontata nel prossimo incontro.
Considerato il quadro sanitario nazionale, abbiamo infine chiesto all’Amministrazione di valutare da subito un ampliamento degli interventi formativi al personale, ad esempio sulla nuova diffida accertativa. Nella stessa ottica, abbiamo evidenziato la necessità di pensare ad una rimodulazione delle attività in particolare quelle ispettive e quelle legate all’utenza. Su quest’ultimo aspetto, concordando con la nostra richiesta, l’Amministrazione ha ribadito di aver già dato indicazioni agli uffici sulla necessità di limitare al massimo la presenza del personale ispettivo negli uffici, di programmare ispezioni valutando con attenzione i settori merceologici e sull’opportunità di effettuare da remoto altre attività – come turno e conciliazioni -, salvo che non siano i cittadini stessi a richiedere la partecipazione in presenza.

Roma, 28 ottobre 2020

FP CGIL
Matteo Ariano

CISL FP
Michele Cavo

UIL PA
Bruno Di Cuia

NOTA FLASH

Abbiamo appreso, in via informale, in queste ore che la Ragioneria Generale dello Stato avrebbe licenziato il Piano Triennale dei Fabbisogni del Personale 2020/2022 INPS che comprende la programmazione delle assunzioni unitamente ai numeri delle progressioni verticali.
Si attende adesso il via libera definitivo da parte del Ministero per la Pubblica Amministrazione perché il Piano possa essere applicato integralmente.
Alla luce delle notizie filtrate dal MEF-Ragioneria Generale dello Stato, chiediamo che si proceda già da adesso, prima dell’approvazione delle relative graduatorie, all’ampliamento dei numeri delle progressioni verticali secondo quanto previsto dallo stesso Piano Triennale dei Fabbisogni del Personale 2020/2022.
Nel corso della giornata odierna il Consiglio di Amministrazione dell’INPS ha deliberato l’approvazione del concorso per l’assunzione di 1858 unità di area C, profilo consulente protezione sociale.

FP CGIL
Matteo Ariano Antonella Trevisani

CISL FP
Paolo Scilinguo

CONFSAL/UNSA
Francesco Viola

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