Pubblichiamo la nota unitaria delle OO.SS. Regionali Fp Cgil VVF, Fns Cisl, Uila Pa VVF e Confsal VVF nella quale si chiede, in merito l’ istituto contrattuale della banca ore, di applicare quanto previsto senza ledere i lavoratori

Corona virus

Pubblichiamo la circolare a firma del Capo del Corpo in merito le linee guida per la pianificazione delle misure da adottare per garantire la continuità del dispositivo di soccorso delle strutture centrali e territoriali del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco a seguito dell’emergenza epidemiologica  in atto dovuta al COVID 19

A seguito delle molte richieste e solleciti delle OO.SS. in merito all’emergenza epidemiologica COVID 19, pubblichiamo il resoconto dell’incontro tenutosi con l’Amministrazione

Pubblichiamo la nota delle Segreterie regionali Fp Cgil, Cisl Fp  e Uil Pa  nella quale si chiedono misure per il contrasto  e il contenimento riguardo la diffusione epidemiologica dovuta al COVID 19 che sta interessando l’intera regione

Al Direttore della Direzione generale per le risorse
l’organizzazione e il bilancio
dott.ssa Barbara Luisi

p.c.

Divisione I – Organizzazione, relazioni sindacali
comunicazione e relazione con il pubblico
dott. Gaetano Vecchio

Oggetto: misure connesse all’emergenza da Covid – 19

Le scriventi, con riferimento alle misure connesse all’emergenza da Covid – 19 e a seguito della comunicazione sul caso di positività dell’Assessore lombardo allo sviluppo economico, partecipante ad un incontro particolarmente affollato presso il Salone degli Arazzi nella giornata del 25 febbraio 2019, ed ancora, a seguito del caso della stanza ad utilizzo Infratel presso la sede ministeriale di Viale America, nonché per la dovuta attenzione da porre in una situazione in continuo aggiornamento, hanno apprezzato la recente circolare, in tema di lavoro agile dell’Amministrazione che recepisce in parte alcune delle indicazioni proposte dalle OOSS, tuttavia si rinnova all’Amministrazione il controllo della applicazione o della corretta applicazione delle direttive di gestione dell’emergenza impartite attraverso proprie circolari, delle disposizioni previste, anche cogenti, delle direttive della Presidenza del consiglio dei ministri e dell’Autorità sanitaria.
Si chiede inoltre, di prepararsi e provvedere ad estendere a tutto il personale ministeriale, laddove l’emergenza dovesse continuare, l’opportunità del lavoro a distanza, in funzione di contenimento del contagio.
In merito alla circolare sono opportuni alcuni chiarimenti, ad esempio, non si comprendono le ragioni che hanno portato ad individuare un numero fisso di smartworking per Direzione, anziché una percentuale del personale in servizio, è evidente che se per alcune Direzioni Generali le 35 unità in più di smartworking coprono una porzione maggioritaria di personale, per altre tale numero risulta del tutto inadeguato, né si comprende perché il personale attualmente in smart working, ove aderisca alle modalità emergenziali, non possa poi proseguire il proprio progetto di smart working già approvato, una volta che sia terminata l’emergenza.
Con riferimento ai criteri di prevalenza adottati per la scelta dei progetti di smartworking, in aggiunta a quelli previsti, si propone di aggiungere i seguenti due: la convivenza con persone di età superiore ai 65 anni e il grado di potenziale contagiosità della persona, in relazione ad elementi quali: l’aver frequentato, anche occasionalmente, persone con casi confermati di malattia infettiva diffusiva COVID-19 negli ultimi 30 giorni, ovviamente nei casi in cui non è richiesta la messa in quarantena; la residenza in posti maggiormente
oggetto di diffusione del virus, al di fuori delle zone rosse e gialle già disciplinate dalla circolare; l’essere transitato da inizio febbraio in poi nelle zone rosse e gialle; l’avere manifestato nei giorni precedenti i sintomi tipici del COVID-19; l’avere avuto contatti stretti e continuativi con soggetti che hanno transitato in Paesi ritenuti a rischio (es. Cina) o nelle zone italiane dichiarate a rischio.
Si ritiene, altresì, che vadano adottate tutte quelle misure che attengono alla discrezionalità dell’Amministrazione che possano favorire il minor afflusso di personale, quali, ad esempio, la rimozione di tutti i vincoli al lavoro a distanza, che non derivino da norme primarie, previsti nella circolare prot. n.42192 del 28 dicembre 2018; la sospensione dell’obbligo di rientro “settimanale” per i progetti di telelavoro, eventualmente adottando misure analoghe allo smartworking con il prolungamento del tempo di riferimento per rispettare le percentuali di rientro previste
Si chiede di provvedere ad un maggior coordinamento, stabile nella continuità, nelle attività di prevenzione e sicurezza del rischio, con gli altri soggetti pubblici o privati, presenti nelle varie sede ministeriali. Si fa riferimento in particolare, a GSE, Infratel, Invitalia, MAECI, e altri soggetti.
Si chiede di impedire concretamente, una volta per tutte, riunioni che non siano in video conferenza, in ogni stanza di sedi ministeriali.
Si chiede la dotazione di guanti al personale preposto ai passi, ed in particolare, che la gestione del flusso di persone in entrata (ancora troppo ampio), non si limiti alla semplice presentazione di un documento di riconoscimento, ma preveda l’autodichiarazione da parte del visitatore di :
1. di non essere stata/o negli ultimi 15 giorni in ‘Greater China’ (Cina, Hong Kong, Macao e Taiwan), Corea del Sud, e Iran;
2. di non essere stata/o transitata/o dal 1 febbraio 2020, nei comuni interessati dalle misure urgenti di contenimento del contagio identificati dal d.p.r. 23/02/2020 e successive modifiche e integrazioni:
– Regione Lombardia: Bertonico; Casalpusterlengo; Castelgerundo; Castiglione d’Adda; Codogno; Fombio; Maleo; San Fiorano; Somaglia; Terranova dei Passerini
– Regione Veneto: Vo’. di non provenire da aree focolaio così come nell’allegato alla direttiva 1 della funzione pubblica.
3. di non essere stata/o transitata/o dal 1 febbraio 2020, nei comuni interessati dalle misure urgenti di contenimento del contagio identificati dal d.p.r. 23/02/2020 e successive modifiche e integrazioni
4. di non aver avuto contatti stretti e continuativi con soggetti che hanno transitato in Paesi ritenuti a rischio (es. Cina) o nelle zone italiane dichiarate a rischio in tempo reale e sottoposte a limiti di circolazione negli ultimi 30 giorni;
5. di non aver avuto contatti stretti e continuativi con casi confermati di malattia infettiva diffusiva COVID-19 negli ultimi 30 giorni
6. di non aver manifestato sintomi quali febbre, tosse, raffreddore, mal di gola e difficoltà respiratorie, tipici della malattia infettiva diffusiva COVID-19, negli ultimi 15 giorni
Si chiede, in attesa di norme specifiche, di considerare, laddove, per qualunque causa, non fosse possibile il ricorso a modalità flessibili di svolgimento a distanza della prestazione lavorativa, l’assenza dei genitori di figli minori quale “servizio prestato a tutti gli effetti di legge” come recita l’articolo 19, comma 3, del D.L. n.9/2020, essendo questa un’assenza forzata “imposta dai provvedimenti di contenimento del fenomeno epidemiologico da COVID-19”.
Si chiede che sia monitorata la diffusione in tempo reale presso tutte le direzioni e da esse ad ogni singola divisione di informazioni e nuove disposizioni sull’emergenza stessa.
Si chiede, infine, un confronto continuo con le Organizzazioni Sindacale in merito alle soluzioni adottate connesse all’emergenza da Covid – 19.

FP CGIL                                          CISL FP                                             UILPA
Roberto Copioli                           Carlo Filacchioni                              Stefano Fricano

Corona virus

Pubblichiamo la circolare del Capo del Corpo riguardo l’emergenza epidemiologica da COVID 19, in merito le disposizioni da attore per il personale e le misure incentivanti per il ricorso a modalità flessibili di lavoro

Verbale di accordo 06 marzo 2020.

In data 6 marzo 2020, le scriventi Organizzazioni Sindacali si sono incontrate con i rappresentanti
di Sport e salute e delle FSN per sottoscrivere un accordo che individui tutte le più idonee e urgenti
misure per contenere gli effetti dell’emergenza epidemiologica da COVID 19. In tale sede si è
valutato anche il documento inviato dai lavoratori di Milano e Lombardia.
In questa fase sono state individuate alcune misure in via prioritaria a favore dei dipendenti in
servizio e residenti nelle regioni Emilia Romagna, Lombardia, Veneto e nelle province e di Pesaro e
Urbino e di Savona, con la previsione di consentire l’applicazione anche ad altre zone del nostro
Paese laddove previsto da successive deliberazioni del Consiglio dei Ministri.
Tale accordo prevede anche misure ad hoc per tutte le restanti Regioni e in particolare per i
dipendenti che necessitano di prendersi cura dei propri figli in conseguenza dei provvedimenti di
chiusura dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole fino alle secondarie di primo grado.
Le organizzazioni sindacali sono a disposizione per ogni eventuale richiesta di assistenza nella fase
di applicazione e di interpretazione di questo delicato provvedimento e chiedono a Sport e salute
e alle FSN di attivarsi al più presto per garantire la massima protezione della salute di tutti i
dipendenti del mondo dello sport.

FP CGIL                           CISL FP                        UIL PA                             CISAL-FIALP
Francesco Quinti             Alessandro Bruni            Paolo Liberati                   Dino Carola

CORONA VIRUS: NUOVO INCONTRO

Si è tenuto nella giornata di ieri un incontro straordinario, convocato dai vertici dell’Istituto
per illustrare le misure che l’Amministrazione sta mettendo in atto in relazione alla
situazionedeterminata dal COVID-19.L’Amministrazione ha esordito evidenziando che, ad
oggi, non vi sono i presupposti per chiudere gli sportelli nelle sedi essendo necessari, a tale
fine, degli specifici provvedimenti governativi (o prefettizi) che, allo stato attuale mancano,
per cui si valuterà, in relazione all’evoluzione degli eventi, successivamente. Nel frattempo,
ci è stato comunicato che nella maggioranza delle Regioni si stanno installando le barriere
in plexiglass. Ci sono stati poi anticipati i contenuti del messaggio Hermes 976, emanato
ieri sera, con cui si estende lo smart-working ai lavoratori che già lo avevano – al fine di un
ampliamento delle relative giornate di fruizione – e si dà la possibilità a chi non ne fruisce,
di farlo. Sarà data priorità alle categorie di lavoratori indicati nei DPCM e nella Circolare
1/2020 del Ministro della Pubblica Amministrazione (portatori di patologie che li rendono
maggiormente esposti al contagio; coloro che si avvalgono di servizi pubblici di trasporto
per raggiungere la sede lavorativa; coloro su cui grava la cura dei figli dell’eventuale
contrazione dei servizi dell’asilo nido e dei servizi dell’infanzia) e la fruizione dovrà essere
compatibile con le esigenze di servizio. Inoltre, chi è già in telelavoro domiciliare, potrà
essere momentaneamente esonerato dall’obbligo di rientro in sede per 1 giorno a
settimana. A tal proposito, Amministrazione ha altresì informato che ha provveduto
all’acquisto di 5,000 pc portatili. Nelle more dell’arrivo di questi pc, i lavoratori che saranno
ammessi allo smart-working e che dispongono di un proprio portatile, potranno farlo
configurare dall’Amministrazione per potervi accedere immediatamente.
L’Amministrazione ha anche detto di voler preparare un messaggio televisivo con cui si
comunica all’utenza le varie possibilità di rapportarsi con l’Istituto, evidenziando e
valorizzando le modalità alternative all’accesso fisico alle Sedi. Sarà inoltre inviata una
comunicazione all’utenza con la quale si farà presente che si procederà alla spedizione
delle C.U., garantendo così il servizio a domicilio dell’utente.Infine, alla luce della chiusura
delle scuole di ogni ordine e grado, siamo stati informati che si sta collaborando alla
redazione di norme urgenti che estendono il congedo parentale (previsto dall’art. 32 TU
maternità e paternità per i genitori di figli fino a 12 anni di età).Finalmente l’INPS apre alla
maggiore flessibilità del rapporto di lavoro, visto che finora era stata troppo timida, al
punto che in diverse Sedi lo smart-working non è ancora partito (la eccessiva
discrezionalità dell’Amministrazione sul punto è stato il principale motivo per cui siamo
stati gli unici a non firmare l’accordo sull’introduzione dello smart-working). Pertanto,
considerando che il prossimo 16 marzo è previsto un nuovo incontro del tavolo sindacale,
abbiamo chiesto di avere a quella data un quadro completo della situazione a livello
nazionale, relativamente all’attivazione dello smart-working nelle varie sedi. Finalmente
un primo timido segnale è arrivato anche in relazione alla spedizione delle CU, così da
poter rilanciare un nuovo approccio con l’utenza, iniziando a sfruttare realmente la
programmazione delle attività e a trasformare la tanto decantata “proattività” in qualcosa
di concreto e tangibile, con vantaggi sia per i colleghi che per la cittadinanza. A fronte di
questa situazione, ribadiamo la nostra richiesta all’Istituto di fare un salto di qualità
strutturale, nell’erogazione dei servizi e nel rapporto con la cittadinanza.Chiediamo, infine,
la massima attenzione sul sistema di misurazione e valutazione della performance per il
2020: alla luce dalla situazione in corso crediamo sia necessaria una riprogrammazione del
lavoro nelle sedi, con relativa rimodulazione degli obiettivi e dei relativi criteri di
misurazione.

FP CGIL                                         FP CGIL
Antonella Trevisani                 Matteo Ariano

Dott. Alessandro Leopizzi
Direttore Generale del personale della formazione

Dott. Massimo Parisi
Direttore Generale del personale e delle risorse

Dott. Vincenzo Starita
Direttore Generale del personale, delle risorse e
per l’attuazione dei provvedimenti del giudice minorile

Dott. Renato Romano
Direttore Generale degli Archivi Notarili

Le scriventi organizzazioni sindacali hanno riscontrato l’iniziativa dell’amministrazione di emanare una direttiva in tema di applicazione dello Smart-Working nella Giustizia nella fase di contenimento e gestione della emergenza Coronavirus. Tuttavia, pur prendendo atto dell’impostazione, ritengono necessario l’apertura di un confronto, mediante la utilizzazione dello strumento della videoconferenza, al fine di chiarire le modalità pratiche di applicazione della direttiva nelle articolazioni centrali e periferiche dell’organizzazione giudiziaria, dell’amministrazione penitenziaria, della giustizia minorile e di comunità e degli archivi notarili. In ogni caso le stesse, attraverso i propri rappresentanti di posto di lavoro, hanno invitato i lavoratori interessati, a partire da coloro che soffrono di gravi patologie, dai lavoratori con figli, anche disabili, in età scolare, dai lavoratori che raggiungono l’ufficio con mezzi pubblici di trasporto, a richiedere formalmente l’accesso allo Smart-Workig.
Considerata la delicatezza del momento, CGIL CISL e UIL auspicano un sollecito e positivo riscontro.
Distinti saluti

Roma, 5 marzo 2020

FP CGIL                                 CISL FP                     UIL PA
Russo / Prestini                     Marra                       Amoroso

MISURE DI EMERGENZA, SMART WORKING – LAVORI PRESSO LA SEDE DI VIA FLAVIA – NUOVA SEDE VIA SAN NICOLA DA TOLENTINO – BUONI PASTO –WELFARE INTEGRATIVO
L’ESITO DELLA RIUNIONE DEL 3 MARZO SCORSO

Si è svolto il 3 marzo 2020 il programmato incontro con la Direzione Generale per le politiche del
personale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali alla presenza del neo Segretario
Generale Raffaele Tangorra.
Il Segretario generale ha avviato l’incontro illustrando i contenuti del decreto adottato d’urgenza in
attuazione del punto 3 della Direttiva n. 1 del Ministro della Pubblica Amministrazione il quale, com’è
noto, prevede modalità semplificate e temporanee di accesso al lavoro agile per tutti i lavoratori
della pubblica amministrazione. In particolare ha chiarito che il provvedimento emanato consentirà
di estendere il più possibile il ricorso alla modalità di lavoro a distanza. Consentirà di andare oltre il
contingente previsto con le precedenti direttive e potrà essere svolto anche utilizzando dispositivi
informatici propri (Computer Desktop o Laptop).
Lo stesso Segretario ha poi comunicato che in ambito di Conferenza dei Direttori Generali del
dicastero è stato deciso di ridurre al minimo le riunioni, i consessi, gli incontri tranne quelli meramente
indispensabili e non differibili. Ha annunciato l’intensificazione degli interventi di pulizia e igiene degli
ambienti di lavoro nonché la predisposizione di interventi di sanificazione. Lo stesso ha poi dichiarato
che sono in corso di acquisto gli igienizzanti per mani ed altri dispositivi di contenimento del rischio
contagio.
In merito alla direttiva adottata d’urgenza CGIL CISL e UIL hanno manifestato apprezzamento per
la rapidità e per i contenuti della stessa ma al contempo hanno invitato l’amministrazione a darne
piena attuazione in tempi rapidi. CGIL CISL e UIL hanno chiesto di dare maggiore flessibilità al
contenuto dell’articolo 2 della direttiva emanata (destinatari) chiedendo in particolare che fra i
destinatari siano riconosciuti anche i lavoratori che hanno familiari conviventi in precarie condizioni
di salute. Sempre in tema di smart working CGIL CISL e UIL hanno chiesto l’immediata operatività
del decreto del direttore generale del 12 febbraio scoro con il quale venivano ammessi a lavoro agile
anche i dipendenti che si sono collocati in posizione non utile nella precedente graduatoria. Su questi
punti l’amministrazione ha manifestato interesse e condivisione. Il nostro ruolo, anche in
considerazione dell’emergenza in corso, sarà evidentemente quello di verificare che tali impegni si
trasformino in atti concreti ed esigibili dai lavoratori.
Relativamente ai lavori di ristrutturazione dello stabile di Via Flavia l’amministrazione ha
comunicato che nelle ultime settimane vi sono state diverse interlocuzioni con la società Polis sia
per la messa in sicurezza del cantiere, sia per la ripresa dei lavori per i quali sarà data priorità
assoluta alla messa in funzione degli impianti di climatizzazione. Nei prossimi giorni, salvo ritardi
dovuti all’emergenza in corso, la società provvederà ad inviare all’amministrazione un
cronoprogramma dei lavori da eseguire fino a completamento dell’opera.
In ordine alla nuova sede di Via San Nicola da Tolentino l’amministrazione ha comunicato che i
ritardi che si sono registrati nelle ultime settimane sono dovuti alla effettuazione di una bonifica di
alcune parti dello stabile che presentavano manufatti in amianto. La stessa amministrazione ha
comunque assicurato che i lavori di bonifica sono finalizzati alla rimozione totale di queste parti e
che la ristrutturazione dovrebbe concludersi entro la seconda metà dell’anno in corso.
Relativamente alla problematica dei Buoni Pasto ossia alla urgente necessità di passare al ticket
elettronico l’amministrazione ha comunicato che i buoni pasto non utilizzati nel precedente contratto
di fornitura saranno stornati e, attraverso un subentro nel medesimo contratto, trasformati in buoni
pasto elettronici da utilizzarsi mediante comuni smartcard.
Sul punto val la pena ricordare a tutti i colleghi che l’art. 1 comma 677 della legge 27 dicembre 2019,
n. 160 denominata “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020” andando a
modificare l’articolo 51, comma 2, del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del
Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, ha stabilito una rimodulazione dei limiti di
esenzione fiscale per le prestazioni sostitutive delle somministrazioni di vitto e quindi per i buoni
pasto che vengono erogati negli ambienti di lavoro dove non è prevista una mensa aziendale. In
forza della predetta norma, già a decorrere dal 01/01/2020, le soglie di esenzione fiscale dei buoni
pasto, sono state così rideterminate:
 da 5,29 euro a 4 euro, per quanto concerne quelli cartacei;
 da 7 euro a 8 euro, per quanto riguarda quelli elettronici.
In sintesi la scelta del legislatore, che tende in maniera inequivocabile a favorire l’utilizzo dei buoni
pasto elettronici, va a penalizzare, attraverso un aumento della pressione fiscale piuttosto
significativo, quei lavoratori ai quali vengono corrisposti buoni di tipo cartaceo. Per tale motivo, fin
dall’inizio dell’anno, CGIL CISL e UIL hanno chiesto l’adozione del ticket elettronico.
L’amministrazione ha comunque rappresentato che nella fase di transizione potranno esserci dei
ritardi nell’erogazione del servizio.
Relativamente al Welfare aziendale (Provvidenze) l’amministrazione ha comunicato che l’accordo
sottoscritto lo scorso 14 ottobre 2019 è stato oggetto di numerose osservazioni e richieste di
chiarimento avanzate dall’Ufficio centrale di bilancio alle quali è stato dato puntuale riscontro e che
a giorni dovrebbe essere definitivamente certificato dal predetto organo di controllo.
Restiamo a disposizione dei colleghi per ogni ulteriore chiarimento, cordiali saluti a tutti.
Roma 5 marzo 2020

FP CGIL
Giuseppe Palumbo
Francesca Valentini

CISL FP
Michele Cavo
Marco Sozzi

UIL PA
Bruno Di Cuia
Orlando Grimaldi

Al MIBACT
Sig. Direttore D.G. Archivi
Dr.ssa Annamaria Buzzi

Sig. Segretario Generale dr. Salvo Nastasi

Sig. Direttore Generale Organizzazione dr.ssa Marina Giuseppone

Sig. Dirigente Servizio II DG OR dr. Alessandro Benzia

Oggetto: Diffusione Coronavirus. Misure atte a fronteggiare l’emergenza e misure preventive.
Circolare n. 12 del 5 marzo 2020 a firma del D.G. Archivi

Si fa riferimento alla Circolare in oggetto per specificare, in riferimento a quanto esplicitato in
materia di smart working, che la competenza sull’autorizzazione allo svolgimento di lavoro agile è
esclusivamente del Datore di lavoro individuato ai sensi della vigente normativa in materia di tutela
e sicurezza dei lavoratori. Di conseguenza il richiamo alle determinazioni della D.G.
Organizzazione in materia di smart working è errato e può aumentare il disorientamento tra i
lavoratori ed i preposti chiamati all’applicazione delle Direttive dettate dalla Presidenza del
Consiglio. Appare di tutta evidenza che il ricorso al lavoro agile in forme semplificate è previsto
come misura indirizzata alla prevenzione da contagio da Coronavirus per i lavoratori nelle
modalità definite all’art.1, lettera n) del DPCM 4 marzo 2020 e non riguarda la normale
applicazione delle norme contenute nel D. Lgs 81/2017. Così come appare di tutta evidenza che
l’inottemperanza o la dilatazione dei tempi di applicazione di quanto sopra esposto comporta
responsabilità evidenti a fronte dell’esigenza di tutela della salute pubblica.
Pertanto si invita codesta Direzione a voler modificare urgentemente quanto contenuto nella
Circolare in oggetto adeguando la stessa alle prescrizioni ordinate dalle Autorità competenti ed a
quanto previsto dalla Circolare n.10/2020 del Segretariato Generale.
Si fa presente infine che le scriventi verificheranno puntualmente tutti gli atti che codesta
Amministrazione produrrà in tutti gli Uffici in relazione allo stato di emergenza nazionale,
segnalando ogni disapplicazione e/o violazione delle disposizioni in oggetto all’Ufficio di Gabinetto
del sig. Ministro, al Segretariato Generale ed alle Autorità competenti.
Distinti saluti

FP CGIL                                                CISL FP                                                        UIL PA
Claudio Meloni               Valentina Di Stefano Giuseppe Nolè              Federico Trastulli

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