Pubblichiamo la nota dellle OO.SS. territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Uil Pa VVF nella quale ancora una volta chiedono a tutela del personale idonei DPI e un adeguata programmazione e organizzazione del personale vista l’ emergenza epidemiologica
Pubblichiamo la nota del Coordinamento regionale Fp Cgil VVF in merito alla richiesta sull’organizzazione del soccorso che intende adottare la Direzione per l’emergenza epidemiologica COVID 19
Pubblichiamo la nota del Capo Dipartimento nella quale invita le Direzioni e i Comandi ad acquisire i dati necessari per porre in sicurezza l’operato del personale del CNVVF che potrebbe operare a contatto con “contagiati”.
Pubblichiamo la graduatoria, relativa all’ ammissione al corso di formazione professionale del
concorso a n. 10 posti per l’accesso alla qualifica di capo squadra AIB nel ruolo speciale ad
esaurimento dei capi squadra e capi reparto AIB
Pubblichiamo la graduatoria finale del concorso pubblico, per titoli, in qualità di atleta del gruppo sportivo dei vigili del fuoco fiamme rosse del CNVVF emanata dalla Direzione Centrale Amministrazione Generale D.M. n. 135 dell’11 marzo 2020.
Pubblichiamo la proposta di ripartizione che l’Amministrazione intende adottare al fine di valorizzare e armonizzare le retribuzioni del personale del Corpo. Le risorse messe a disposizione sono quelle dell’articolo 1, comma 133 e 138, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, sintetizzando i 165 milioni di euro a regime nel 2022.
Dal testo si evince in maniera molto chiara che la così detta equiparazione con le Forze di Polizia non valorizza assolutamente il lavoro dei Vigili del Fuoco, in particolare coloro i quali rischiano la vita e fanno soccorso.
La Fp Cgil VVF per tale ragione ha ribadito la necessità di negoziare la modalità di ripartizione. Conosceva gli obiettivi del Dipartimento e per questo ha sempre cercato di coinvolgere le lavoratrici e i lavoratori stimolandoli alla condivisione di un percorso diverso, più qualificante in grado di valorizzare economicamente il ruolo e il compito svolto nel Corpo.
Anche in questo caso la ragione va dalla nostra parte; niente negoziazione, niente democrazia e niente retribuzioni adeguate al rischio e al lavoro che svolgiamo.
Il risultato potrebbe essere questo:
E’ sbagliato il metodo, l’impianto e gli obiettivi.
L’Amministrazione torni su i suoi passi, negozi la ripartizione delle risorse disponibili con le Organizzazioni Sindacali.
Alla c.a.
Segretario Generale MiBACT Dott. Salvatore Nastasi
Direttore Generale Organizzazione Dott.ssa Marina Giuseppone
Dirigente Servizio Relazioni Sindacali Prof. Alessandro Benzia
Al Direttore Generale ABAP Arch. Federica Galloni
Al Direttore Generale Musei Dott. Antonio Lampis
Al Direttore Generale Archivi Dr.ssa Annamaria Buzzi
Al Direttore Generale Biblioteche Dr.ssa Paola Passarelli
Oggetto: Emergenza Corona Virus. Fruizione ferie e utilizzo smart working.
Le scriventi OO.SS., in riferimento all’emergenza in atto dovuta alla diffusione del Corona Virus ed alla previsione di cui all’art. 2 comma 1 lettera s) del DPCM 8 marzo 2020 segnalano che diverse Direzioni Regionali Museali, Soprintendenze, Biblioteche, Archivi o Musei autonomi stanno procedendo in modo unilaterale alla messa in ferie di ufficio del personale, in particolare a quello impegnato nelle funzioni di vigilanza. È appena il caso di sottolineare che le sopracitate disposizioni nulla mutano rispetto alla regolamentazione delle fasi di richiesta e concessione delle ferie contenuta nell’art. 28 del CCNL. Si ritiene altresì opportuno incentivare l’uso dello smart working per tutto il personale, compreso il personale di accoglienza e vigilanza e tecnico, operatori e assistenti, così come da Circolare 16/2020 del Segretariato Generale, oltre che per questi ultimi favorire lo svolgimento di tutte le attività proprie dei diversi profili in collaborazione con il personale della III area così come indicate a titolo esemplificativo nella nota unitaria del 9 marzo u. s.
A tal fine si chiede un incontro urgente anche in videoconferenza per valutare tutte le modalità con le quali si possono rendere compatibili le esigenze organizzative e la tutela dei lavoratori nel rispetto delle ultime disposizioni. Si resta in attesa di sollecito riscontro
Distinti saluti
FP CGIL CISL FP UIL PA
Claudio Meloni Giuseppe Nole’/ Valentina Di Stefano Federico Trastulli
Pubblichiamo la circolare del Capo del Corpo riguardo le linee guida per il personale che presta servizio presso i Reparti Volo, la UCSA e il CAV, in merito all’emergenza epidemiologica COVID 19 che sta interessando la nazione
Al Direttore INL Dott. Leonardo Alestra
Al Direttore Centrale delle risorse umane, Finanziarie e Logistica Dott. Giuseppe Diana
Al Direttore Centrale Vigilanza, Affari Legali e Contenzioso Dott. Danilo Papa
Oggetto: RICHIESTA MISURE COVID-19
Le scriventi sigle fanno riferimento alla situazione in corso, che coinvolge tutti i lavoratori dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.
Nel prendere atto delle note tempestivamente diramate a tutti gli Uffici in questi giorni, a fronte del rischio concreto e sempre maggiore che gli uffici dell’Ispettorato divengano un veicolo di contagio diffuso ed incontrollato per i lavoratori e per la stessa utenza, chiede urgentemente all’Amministrazione di adottare ulteriori ed impellenti misure volte a garantire il personale ed evitare la propagazione del virus.
In particolare, si chiede:
– di avviare una robusta e capillare campagna informativa presso la cittadinanza, precisando che gli uffici territoriali sono contattabili per via telefonica e utilizzando la mail ordinaria e PEC istituzionali, e laddove strettamente necessario richiedere un appuntamento;
– di coinvolgere i Medici competenti, i RSPP ed RLS per la integrazione e/o modifica immediata dei Documenti di Valutazione dei Rischi delle sedi, in relazione alla condizione emergenziale attuale, destinare a tal fine, ai Direttori, risorse aggiuntive e di pronta e immediata disponibilità per l’acquisto di DPI e consentire in tempi rapidi gli adeguamenti necessari e opportuni per gli uffici (ad es., postazioni front-office munite di schermi di protezione, percorsi obbligatori di accesso dell’utenza, sistemi di chiamata delle code, citofoni ed interfoni, guardiania, portierato, ecc.);
– di accelerare tutte le procedure per consentire l’utilizzazione da remoto per tutto il personale del sistema di protocollazione informatica, al fine di poter interagire con l’ufficio, smistare e rispondere ai messaggi di posta elettronica, le richieste dell’utenza e la possibilità di accesso al sistema informatico SGIL anche per il personale del processo legale al fine di poter utilizzare i file ispettivi per poter redigere da remoto le ordinanze-ingiunzione;
– di adottare nel più breve tempo possibile tutte le procedure per dotare il personale di apparecchiature informatiche tali da rendere immediatamente fruibile l’attività di smart-working, Nel caso non vi siano pc portatili immediatamente disponibili, si chiede di voler configurare a breve quelli dei colleghi, così da garantirne la più ampia adesione;
– di intervenire presso i competenti Ministeri laddove, per qualunque causa, non fosse possibile il ricorso a modalità flessibili e lo svolgimento a distanza
della prestazione lavorativa, al fine di considerare, l’assenza dei genitori di figli minori quale “servizio prestato a tutti gli effetti di legge” come recita l’articolo 19, comma 3, del D.L. n.9/2020, essendo questa un’assenza forzata “imposta dai provvedimenti di contenimento del fenomeno epidemiologico da COVID-19”.
Crediamo che questa fase emergenziale possa finalmente far comprendere la necessità di dotarsi di servizi online o di piattaforme informatiche che agevolino l’utilizzo delle nuove forme di svolgimento della prestazione lavorativa – ivi compreso l’accesso al processo civile telematico, la cui mancanza obbliga ancora oggi il personale al deposito cartaceo presso le cancellerie – e l’importanza del personale informatico specializzato che, pur privo da anni di riconoscimenti, sta dando prova anche in questi giorni di disponibilità e competenza.
Chiediamo, altresì, che la situazione attuale sia presa in considerazione ai fini di un immediato ricalcolo della produttività degli uffici, al fine di evitare che la riduzione delle attività possa poi ripercuotersi negativamente sul salario accessorio di tutto il personale.
FP CGIL Matteo Ariano
CISL FP Michele Cavo
UIL PA Bruno Di Cuia
Lettera aperta
L’EMERGENZA RICHIEDE AZIONI RESPONSABILI E TEMPESTIVE
NON E’ PIU’ TOLLERABILE LA MANCATA ATTUAZIONE DELLE DISPOSIZIONI GOVERNATIVE SULLO SMART WORKING DA PARTE DI A.I.D.
– Al Ministro della Difesa
On.le Lorenzo Guerini
– Al Sottosegretario delegato
On.le Angelo Tofalo
– All’Agenzia Industrie Difesa
E,p.c.
– Stato Maggiore della Difesa
– Segretariato Generale della Difesa
– Direzione Generale del Personale civile
Oggetto: AID – Emergenza sanitaria e misure contenimento contagio COVID – 19. I lavoratori di AID figli di nessuno?
Siamo nuovamente costretti a denunciare, anche in questo caso, il grave ed inaccettabile ritardo nell’assunzione delle indispensabili disposizioni attuative rivolte al contenimento dell’emergenza corona virus e all’utilizzo delle necessarie misure di contrasto al possibile contagio che avrebbero dovuto essere diramate in favore del personale civile impiegato nelle sedi e strutture di Agenzia Industrie Difesa, e che invece ci risulta siano state adottate solo in questi ultimi due giorni da quella direzione, malgrado le note e reiterate direttive fornite dal Governo attraverso i diversi DPCM fin qui assunti e le conseguenti disposizioni emanate dal vertice politico ed amministrativo del Ministero. Ciò, a giudizio della scriventi, considerata la gravità del momento, denota un’intollerabile mancanza di responsabilità dell’agenzia nei confronti della collettività e della salute e della sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti. Che rischia addirittura di assumere i contorni dell’inaudita gravità in ragione dei comportamenti a dir poco irresponsabili di cui si è venuti a conoscenza in queste ore, e che riguardano taluni dirigenti di stabilimenti che hanno deciso – non è dato sapere se motu proprio o se autorizzati da AID – di prendersi le ferie senza aver prima dettato le necessarie disposizioni o lasciato indicazioni sulle misure da adottare nel caso specifico, come nel caso del Direttore dello stabilimento di Gaeta, o di modulare incredibilmente l’esigenza di produttività dell’Ente pur a condizioni date offrendo incentivi al personale – e in questo caso pare che la direzione di AID sapesse – disposto ad essere distaccato presso aziende private, con conseguente viaggio e soggiorno in altre regioni, come nel caso del Direttore dello stabilimento di Capua. Un’Agenzia lasciata irresponsabilmente in balia degli eventi per giorni e giorni, lavoratori che oggi rischiano di essere travolti dall’emergenza sanitaria senza che nei loro confronti sia stata tempestivamente espressa una sola parola di tutela e indicazione sugli strumenti contrattuali e di legge agibili nella drammatica occasione, ovvero in linea con le predette disposizioni governative che, auspichiamo, almeno in sede locale possano essere state adottate dalle restanti direzioni di stabilimento, pur in assenza di tempestivi indirizzi nazionali. Il ricorso al lavoro agile, ad esempio, è stato previsto e incentivato dalle recenti norme di legge e direttive governative, nonché dallo stesso Gabinetto del Ministro, con il preciso scopo di diminuire la presenza del personale all’interno degli enti e contenere la diffusione del contagio da corona virus.
Come già rappresentato da FP CGIL CISL FP e UIL PA nelle precedenti lettere del 5 e 8 marzo u.s., e prima ancora in quella del 27 febbraio, tutte rimaste ancora senza risposta, delle quali chiediamo immediata considerazione, il drammatico momento traversato dal Paese non può e non deve consentire in nessun caso alla dirigenza di AID ingiustificabili ritardi e/o titubanze nell’emissione delle necessarie direttive di contrasto alla diffusione del COVID – 19, come si è visto potenzialmente dannosissime per la salute dei lavoratori civili, delle loro famiglie e dell’intera collettività. Verrà poi il tempo dell’analisi e della discussione.
Si resta in attesa di cortese urgente riscontro.
FP CGIL CISL FP UIL PA
Francesco Quinti Massimo Ferri Sandro Colombi
Roberto De Cesaris Franco Volpi
pubblichiamo la nota unitaria delle OO.SS. territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Uil Pa VVF, in merito alla prosecuzione dei corsi in ingresso per allievi 87° e 88° corso
COMUNICATO
In questi ultimi giorni in tutto il paese si sono registrate proteste crescenti negli istituti penitenziari di tutta Italia utilizzando come pretesto la sospensione dei colloqui con i familiari per prevenire la diffusione del Covid-19.
E se da un lato le proteste hanno evidenziato un sistema penitenziario molto fragile, dall’altro hanno mostrato la straordinaria professionalità delle donne e degli uomini di Polizia penitenziaria di ogni ruolo nello svolgere il proprio lavoro in circostanze emergenziali originate da situazioni già gravi. Il loro intervento di mediazione e contenimento è stato decisivo e tempestivo nel sedare le proteste rinunciando a congedi e riposi. Questa è stata una grande dimostrazione dell’alto senso del dovere e unità del Corpo di tutti gli operatori di Polizia penitenziaria impegnati nel ripristino degli equilibri del Paese.
A loro, il nostro più sentito apprezzamento.
Il coordinatore nazionale Fp Cgil
Polizia penitenziaria
Stefano BRANCHI