Roma, 14 marzo 2020

Al Cons. Luciana Lamorgese

Ministro dell’Interno

segreteriatecnica.ministro@interno.it

caposegreteria.ministro@interno.it

Gentile Ministro,
le modalità di contenimento dell’epidemia COVID-19 sono state oggetto di ripetuti interventi della Presidenza del consiglio dei ministri, da ultimo con il dPCM 11 marzo 2020 che, per le pubbliche amministrazioni, tra le altre cose, prescrive “Fermo restando quanto disposto dall’articolo 1, comma1, lettera e) del dPCM 8 marzo 2020 e fatte salve le attività strettamente funzionali alla gestione dell’emergenza, le PP.AA. assicurano lo svolgimento in via ordinaria delle prestazioni lavorative in forma agile del proprio personale dipendente, anche in deroga agli accordi individuali e agli obblighi informativi di cui agli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017,n. 81 e individuano le attività indifferibili da rendere in presenza”.
Le modalità di prestazione lavorativa dei dipendenti delle pp.aa. sono state oggetto anche di due circolari del Ministro della pubblica amministrazione (nn. 1 e 2/2020).
Il ministero dell’Interno è intervenuto al riguardo, da ultimo, con le circolari del 12 marzo 2020 del dipartimento per le politiche del personale e del 13 marzo 2020 del dipartimento della pubblica sicurezza.
Nonostante ciò risulta alle scriventi che in molti uffici ancora si registrano intollerabili carenze nella predisposizione di adeguate misure di sicurezza, dei dispositivi di protezione individuale dei dipendenti, nonché nell’assunzione di determinazioni che effettivamente consentano di garantire un contingente minimo di personale negli uffici.
In particolare, abbiamo notizie di mancata puntuale individuazione dei servizi indifferibili, di attivazione di modalità di lavoro agile limitata a pochi giorni la settimana ovvero per un minimo numero di dipendenti e di turnazioni obbligatorie anche di 12 ore nelle medesima giornata.
Chiediamo, pertanto, un autorevole intervento della S.V. affinché le misure individuate dal governo e dal ministero vengano effettivamente e prontamente applicate nell’intero territorio nazionale, nella considerazione che non si tratta semplicemente di una nuova organizzazione del lavoro, come pare abbiano interpretato diversi dirigenti, ma di una emergenza nazionale a tutela della salute pubblica e dei lavoratori, come testimonia peraltro l’importante protocollo sottoscritto questa notte tra governo e parti sociali.
Qualora non dovesse essere dato seguito alle disposizioni sopra richiamate dovremo ritenere responsabili i dirigenti inadempienti per eventuali conseguenze sulla salute dei lavoratori.
Confidiamo in un immediato intervento in modo che già dalle prossime ore tutti gli uffici, nessuno escluso, diano applicazione alle disposizioni adottate, senza far ricorso a interpretazioni fantasiose o ancora peggio a negligenze che nella situazione data si commenterebbero da sole.

FP CGIL                                   CISL FP                                         UIL PA

Anna Andreoli                          Paolo Bonomo                                 Enzo Candalino

Adelaide Benvenuto

Dott.ssa Gemma Tuccillo

Capo Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità

Dott. Vincenzo Starita

Direttore Generale del personale, delle risorse

e per l’attuazione dei provvedimenti del giudice minorile

Dott.ssa Lucia Castellano

Direttore Generale dell’esecuzione penale esterna e di messa alla prova

Oggetto: prevenzione del contagio da coronavirus per il personale del Dgmc

Preso atto delle disposizioni impartite da codesto dipartimento con nota del 12 marzo 2020 sull’argomento in oggetto, le scriventi organizzazioni sindacali chiedono di impartire ulteriori disposizioni a tutela del personale che opera nella giustizia minorile e di comunità.
Innanzitutto si evidenzia che tra le attività indifferibili che richiedono la presenza dei dipendenti per assicurare il funzionamento degli Uffici e Servizi vi è l’accertamento di domicilio per l’accesso alla detenzione domiciliare ex lege 199/10. Se l’inserimento della predetta attività tra quelle indifferibili è giustificato, attese le finalità perseguite dalla stessa (decongestionamento delle carceri e tutela del diritto dei detenuti ad accedere alle misure alternative alla detenzione), tale attività tuttavia, nella contingente situazione emergenziale, appare oltremodo pericolosa per la salute dei lavoratori interessati e dei cittadini che entrano in contatto anche casuale con i lavoratori medesimi. Non è un segreto infatti che soprattutto nelle città metropolitane i funzionari della professionalità di servizio sociale raggiungono sovente il domicilio da visitare utilizzando il mezzo pubblico.

Per tale motivo CGIL CISL e UIL ritengono che nell’attuale fase di emergenza sanitaria codesta Amministrazione Centrale, di concerto con la Magistratura di Sorveglianza, individui modalità di accertamento idonee a garantire la sicurezza di tutti i lavoratori coinvolti. La tutela della salute di questi ultimi e degli stessi cittadini attraverso la prevenzione del contagio oggi devono essere la priorità. Tale discorso vale anche per agli esperti ex articolo 80 che sono chiamati a svolgere la stessa attività “domiciliare” dei funzionari della professionalità di servizio sociale. Analogamente l’attività di segretariato potrà essere svolta prevedendo l’accesso degli utenti in forma contingentata solo per la firma.
Non secondaria è la problematica concernente la carente distribuzione dei dispositivi di protezione individuale tra cui mascherine, guanti, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani, salviette asciugamano monouso. Tale carente distribuzione è pericolosa per la salute dei lavoratori se si considera che questi ultimi nelle strutture del DGMC operano di regola in ambienti angusti e poco areati.
CGIL CISL e UIL confidano in un positivo riscontro e porgono distinti saluti.

Roma, 13 marzo 2020

FP CGIL                                            CISL FP                                       UIL PA

Macigno/ Prestini                                          Marra                                            Amoroso

Pubblichiamo la lettera unitaria delle OO.SS regionali Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Uil Pa VVF, relativa alla richiesta del cambio orario del reparto volo, per l’emergenza epidemiologica COVID 19 in atto.

Abbiamo scritto una lettera al Governo sull’emergenza Coronavirus per chiedere interventi urgenti per il personale sanitario e socio sanitario. Insieme alle confederazioni, alle categorie dei servizi pubblici e dei medici, nella lettera si rivendicano modifiche al decreto legge 14 e il rifornimento dei Dpi, insieme alla convocazione dei tavoli.
A seguire il testo della lettera.

 

Al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte
Al Ministro della Salute Roberto Speranza
Al Commissario Straordinario Emergenza Coronavirus Domenico Arcuri

Oggetto: Emergenza Coronavirus

Gentilissimi,
con la presente vogliamo rappresentare alcune rilevanti difficoltà esistenti nell’ambito delle attività svolte dalle strutture sanitarie e sociosanitarie per fronteggiare l’emergenza pandemica che sta attraversando il nostro paese.

In queste ore drammatiche in cui si moltiplicano le attestazioni di solidarietà delle cittadine e dei cittadini nei confronti del personale sanitario, facciamo i conti con alcuni provvedimenti sbagliati e con alcune inefficienze organizzative insopportabili e molto pericolose per la salute pubblica.
Come prima cosa non possiamo non sottolineare per l’ennesima volta come persista in maniera diffusa una intollerabile situazione relativa alla scarsità e alla inadeguatezza nella diffusione dei Dispositivi di Protezione Individuali che riguarda sia le strutture sanitarie che le strutture sociosanitarie residenziali del nostro paese.

E’ di queste ore la distribuzione in diverse regioni, da parte delle aziende sanitarie, di mascherine in tessuto sintetico che non possiedono i requisiti necessari per garantire l’adeguata protezione a chi opera nelle strutture direttamente dedicate alla cura del Covid-19.

Questo fatto, sommato alla oramai cronica scarsità dei dispositivi che porta le aziende a veri e propri razionamenti degli stessi, ove presenti, oltre a mettere a repentaglio la salute degli operatori e delle persone che – in ambito lavorativo e privato – entrano in contatto con loro, sta generando un diffuso e fortissimo malumore in un personale che, come ben sapete, è sottoposto ad un carico materiale ed emotivo senza precedenti nella storia repubblicana.

A ciò si aggiunga lo sconcerto e la rabbia generata nei professionisti a seguito dell’inserimento all’interno del DECRETO-LEGGE 9 marzo 2020, n. 14. dell’art.7 che dispone che i sanitari esposti a pazienti COVID-19 non siano più posti in quarantena, prevedendone la sospensione dal lavoro solo in caso di sintomaticità manifesta o di positività acclarata.

Il fatto di prevedere che questi lavoratori, pur se sottoposti a sorveglianza sanitaria, continuino a lavorare anche se potenzialmente infetti, correndo così il rischio di svolgere una involontaria funzione di diffusori del contagio dentro le strutture e dentro il proprio nucleo familiare, è cosa che reputiamo profondamente sbagliata e che va quanto prima corretta, perché rischia di alimentare la diffusione del virus e di deprivare a breve termine il contingente di personale.

Le scriventi OO.SS. pertanto, pur riconoscendosi pienamente nel percorso di confronto che le Confederazioni stanno portando avanti con il Governo e nella consapevolezza del complesso delle difficoltà che le Istituzioni stanno affrontando, sono con la presente a richiedere con forza:
• un immediato e dettagliato riscontro in merito al programma di forniture di Dpi in essere, che dia conto non solo delle quantità e dei tempi di consegna, ma anche della rispondenza delle stesse ai requisiti tecnici necessari;
• la cancellazione, in sede di conversione, dell’articolo 7 del D.L. 9 marzo 2020 n. 14
• l’immediata attivazione, anche in vista dell’emanazione dei prossimi decreti, di un tavolo di crisi specifico col Ministero della Salute che consenta il monitoraggio e la segnalazione delle situazioni più critiche presenti sul territorio nazionale, dando così la possibilità alle scriventi di dare un contributo fattivo;
• la convocazione del tavolo previsto dall’articolo 13 del D.L. 9 marzo 2020 n. 14 al fine di giungere ad una rapida definizione dell’accordo quadro ivi previsto.

L’emergenzialità impone tempestività e coerenza negli interventi, siamo certi che risponderete alle aspettative di milioni di lavoratori che si stanno caratterizzando per un alto senso del servizio pubblico a favore della collettività.

Distinti Saluti,

Firmato digitalmente

Maurizio Landini Segretario Generale CGIL
Annamaria Furlan Segretaria Generale CISL
Carmelo Barbagallo Segretario Generale UIL
Serena Sorrentino Segretaria Generale FP CGIL
Maurizio Petriccioli Segretario Generale CISL FP
Michelangelo Librandi Segretario Generale UIL FPL
Andrea Filippi Segretario Nazionale FP CGIL Medici
Biagio Papotto Segretario Nazionale CISL Medici
Roberto Bonfili Responsabile Nazionale UIL FPL Area Medica

Correva l’anno 2004 Legge 252,  quando la Fp Cgil VVF denunciavano il progetto dell’Amministrazione di portare i VIGILI del FUOCO nel rapporto di lavoro di diritto pubblico, togliendo di fatto la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori, nessuno ha voluto ascoltare le nostre parole,  quello che è stato presentato dall’Amministrazione nella ripartizione presentata nella  modalità di distribuzione delle risorse stanziate in legge di Bilancio (65/120/165 Milioni) lo conferma pienamente.

Non condividiamo, il metodo e gli obiettivi. La Fp Cgil VVF non ha cambiato mai idea, noi coerenti, precursori delle tutele e dei diritti, a favore dell’equità salariale, dell’unità e dell’unicità del Corpo Nazionale, crediamo nella VALORIZZAZIONE del Corpo e non ad una mistificazione di essa.

Pubblichiamo la nota inviata ai vertici del CNVVF, in merito alla carente dotazione dei DPI riguardo l’emergenza epidemiologica COVID 19, nella nota si chiede inoltre di rivedere quanto previsto per l’utilizzo del sottocasco, un DPI  nato per contrastare tutt’altro.

Corona virus

Pubblichiamo la circolare della Direzione Centrale per le Risorse Logistiche e Strumentali in merito all’aggiornamento per gli applicativi “SIPEC” e “SO155” riguardo l’emergenza epidemiologica COVID 19 che sta interessando il CNVVF

Pubblichiamo la nota del Coordinamento territoriale in merito all’organizzazione del soccorso adottata per l’emergenza epidemiologica COVID 19, che sta interessando il territorio

CGIL, CISL, UIL: sottoscritto con Governo “protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”

Questa mattina, presso la Presidenza del Consiglio, Cgil, Cisl e Uil hanno sottoscritto con il Governo e le parti datoriali un “protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”.

È un risultato molto importante in una fase che impone a tutti massima responsabilità nel garantire, prima di ogni altra cosa, la sicurezza e la salute dei lavoratori e delle lavoratrici. La salute di chi lavora è per noi un’assoluta priorità che deve precedere qualunque altra considerazione economica o produttiva.

L’accordo che questa mattina abbiamo sottoscritto consentirà alle imprese di tutti i settori, attraverso il ricorso agli ammortizzatori sociali e la riduzione o sospensione dell’attività lavorativa, la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro.

Nell’accordo è stato previsto il coinvolgimento dei lavoratori e delle loro rappresentanze a livello aziendale o territoriale per garantire una piena ed effettiva tutela della loro salute. Per questo è importante che in tutti i luoghi di lavoro si chieda una piena effettività dell’intesa che è stata raggiunta.

Sappiamo che il momento è difficile e sappiamo che i lavoratori e le lavoratrici italiane sapranno agire e contribuire, con la responsabilità che hanno sempre saputo dimostrare, nell’adeguare l’organizzazione aziendale e i ritmi produttivi per garantire la massima sicurezza possibile e la continuazione produttiva essenziale per non fermare il Paese.

Importante è la sottoscrizione del testo da parte del Governo che, per quanto di sua competenza, favorirà la piena attuazione del protocollo.

Scarica il protocollo

Pubblichiamo la richiesta delle OO.SS. Confederali della sospensione della bozza di circolare operativa del settore Cinofilo, tale circolare necessita di un incontro che al momento vista l’emergenza epidemiologica COVID 19 non è possibile effettuare.

Corona virus

Pubblichiamo la nota della direzione centrale per l’Emergenza, il Soccorso tecnico e l’Antincendio Boschivo in merito alla disponibilità e fruizione dei dati

Al Direttore INL

Dott. Leonardo Alestra

Al Direttore Centrale delle risorse umane,

Finanziarie e Logistica

Dott. Giuseppe Diana

Oggetto: assenze del personale dovute all’emergenza COVID-19

Con riferimento alle ultime disposizioni emanate, conseguenti alla condizione emergenziale in essere, si rammenta all’Amministrazione la necessità di computare quale attività di servizio prestata a tutti gli effetti, secondo quanto previsto dall’art. 19, comma 3, del DL n.9/2000, i periodi di assenza del personale per effetto di provvedimenti che mirano a contenere il fenomeno epidemiologico. La disposizione in parola dovrebbe quantomeno essere applicata nel caso di assenze forzate disposte dall’Amministrazione, per le necessarie procedure di sanificazione dei locali e per quei lavoratori che non hanno a disposizione ferie pregresse, ed anche per coloro che non siano chiamati ad assicurare la presenza fisica in ufficio per le attività ritenute indifferibili, e non possono avvalersi del lavoro agile. È di tutta evidenza che lo spirito della norma richiamata ha il primario obiettivo di rendere effettivo il distanziamento sociale, al fine di contenere la diffusione epidemiologica da COVID-19. La mancata applicazione o il ritardo rispetto a quanto disposto, rappresenterebbe un’intollerabile esposizione al rischio per i lavoratori e per i cittadini. Roma, 13 marzo 2020

FP CGIL Matteo Ariano

CISL FP Michele Cavo

UIL PA Bruno Di Cuia

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