Pubblichiamo la nota unitaria delle OO.SS. regionale  Fp Cgil VVF, Fns Cisl, Uil Pa VVF e Confsal nella quale chiedono al Presidente della Regione, un’accurata sorveglianza sanitaria per il personale visto l’emergenza epidemiologica COVID 19 in atto.

Pubblichiamo la nota unitaria delle OO.SS. regionali Fp Cgil VVF, Fns Cisl, Uil Pa VVF e Confsal VVF in merito al servizio TAS 2 per la copertura infografica delle zone sensibili per l’emergenza epidemiologica COVID 19

Pubblichiamo la nota inviata ai vertici del Dipartimento nella quale ribadiamo la necessita di dover mettere a disposizione la nostra professionalità e specificità nel sistema integrato di Protezione Civile, a disposizione della cittadinanza, così come cita l’art. 10 del codice.

Non mera manovalanza bensì componente fondamentale di un sistema che oggi, purtroppo, è alle prese con una emergenza difficile da fronteggiare, sconosciuta che ne evidenza tutti i suoi limiti.

#UniciNellaTutela

#GrazieaChiLavora

#CiSiamo

Scarica il documento della Cgil a commento delle misure contenute nel decreto  ‘Cura Italia’ adottato dal Governo.


Scarica a seguire i volantini specifici:

Sintesi
Sanità
Ammortizzatori Sociali
Famiglie

La Fp Cgil VVF  ribadisce che il metodo usato, l’impianto e gli obiettivi proposti dal Governo e dall’Amministrazione non rispondono alle aspettative del personale.

Nessuna valorizzazione della professionalità, dei compiti e dei ruoli in particolare del personale più esposto al rischio. Si cerchino soluzioni  adeguate negoziando con le Organizzazioni Sindacali. Questa è la posizione della CGIL 

 

 

 

ACCOLTE LE NOSTRE RICHIESTE ! IMMEDIATA CHIUSURA TECNICA DI TUTTI GLI UFFICI GESTIONE DELLE ATTIVITA’ DA REMOTO

Cari colleghi, come sapete, i Vertici dell’Ente hanno deciso oggi la chiusura tecnica di tutti gli Uffici Territoriali Aci e la gestione di tutte le attività da remoto.
Il Presidente, che stamattina in videoconferenza ci ha informato della decisione, ha voluto sottolineare come Aci abbia voluto dare piena attuazione alle norme del Governo che pongono, in questo momento, il “restare a casa” come scelta unica e obbligata per affrontare la situazione e fare il bene della collettività.
Con questa decisione Aci ha voluto mettere i lavoratori nelle migliori condizioni di sicurezza e anche di serenità e garantire ,nello stesso tempo, i servizi ai cittadini e agli operatori professionali, mettendo tutti i dipendenti in condizione di lavorare da remoto.
La chiusura degli Uffici è fissata, per il momento, fino al 25 marzo in attesa degli sviluppi e delle decisioni governative in merito alla gestione della emergenza epidemiologica.
Il Dott. Brandi ci ha illustrato un pacchetto di misure che saranno adottate dal Servizio Gestione PRA e che consentiranno alle Agenzie che ancora svolgono l’attività, di consegnare in modalità digitale anche i fascicoli lavorati con le procedure tradizionali, ai cittadini e ai professionisti di richiedere alcune tipologie di pratiche urgenti (revoche fermi , pignoramenti, confische, ecc.) che possono essere espletate solo dagli Uffici Territoriali, utilizzando la PEC o la posta elettronica, con eventuale pagamento degli importi mediante il sito web dell’ACI, tramite PagoPA.
L’obiettivo è sempre garantire i servizi, facendo in modo che non siano necessari spostamenti sul territorio.
Agli Uffici Territoriali verranno date precise indicazioni sul funzionamento di questi servizi con una Avvertenza in fase di pubblicazione.
Per quanto riguarda la gestione del personale, la dott.ssa Zinno ha confermato che tutti i dipendenti che vogliono aderire allo Smartworking e dispongono di dispositivi idonei (PC, portatili, tablet , smartphone che hanno i requisiti minimi indicati nella circolare trasmessa) possono fare, se non l’hanno già fatta, una dichiarazione non soggetta ad autorizzazione. Lo smartworking diventa la modalità ordinaria di lavoro dal momento che l’Ente, chiudendo tutti gli uffici, ha ritenuto che non ci fossero attività “ indifferibili “ da svolgersi in presenza ma che tutte possono essere svolte da remoto.
Rimane in ogni caso la possibilità per i dipendenti di usufruire in alternativa di ferie, orario multiperiodale, riposi compensativi, congedi, permessi.
In merito alla fruizione delle ferie pregresse vogliamo evidenziare, visto che ci sono arrivate segnalazioni da molti colleghi, che non è necessario per poter cominciare a lavorare in smartworking lo smaltimento di tutte le ferie pregresse. Se lo smartworking è la modalità ordinaria di lavoro, la fruizione delle ferie
pregresse, differite per motivi personali, deve avvenire nel rispetto di quanto stabilito contrattualmente e, pertanto, le stesse possono essere fruite fino al 30 aprile 2020. Allo stesso modo, pur essendo in smartworking, è possibile per i dipendenti usufruire degli altri giustificativi di assenza contrattualmente e legislativamente previsti. Chiederemo , qualora esistano colleghi la cui attività è impossibile da rendere agile, invece, ulteriori chiarimenti alla amministrazione in ordine alla applicazione di quanto stabilito dall’art.87 del DL Cura Italia sulla esenzione dal servizio che l’amministrazione può motivatamente disporre ricorrendo i presupposti stabiliti dalla norma.
Quanto ai nuovi congedi parentali e all’ampliamento dei permessi legge 104 saranno date istruzioni alle segreterie per la gestione delle novità introdotte dal DL “Cura Italia” (DL n°18 del 17/03/2020).
Per quanto riguarda gli Uffici che erano già stati chiusi totalmente nei giorni scorsi, l’Amministrazione si è riservata di fare delle verifiche e delle valutazioni, dal momento che le motivazioni che avevano portato alla chiusura erano diverse da ufficio ad ufficio; per alcuni la chiusura è stata determinata da oggettiva impossibilità di presidiare i servizi anche da remoto, per altri da esigenze di carattere precauzionale. Si valuterà se e come è possibile consentire una ripresa della operatività, se pur da remoto, di questi uffici, e saranno, di conseguenza, fatte le dovute comunicazioni ai colleghi.
La Direzione Risorse Umane e Affari Generali sta lavorando anche per predisporre delle attività di formazione “on line” da svolgere in questo periodo. Si opererà una ricognizione dei fabbisogni formativi per mettere a disposizione dei colleghi degli interventi formativi specifici.
Le direttive centrali sull’utilizzo dello smartworking riguardano anche i colleghi in comando agli AA.CC.. I Direttori compartimentali stanno monitorando le situazioni degli AC sul territorio.
Per le posizioni organizzative, sia di sede centrale che delle sedi territoriali, per le quali l’incarico è in scadenza , l’Amministrazione sta valutando la possibilità di una proroga, anche se di breve periodo ( 6 mesi) . Questo sia per non creare problemi di gestione agli Uffici, sia per le oggettive difficoltà nell’organizzazione delle selezioni in questo momento.
Abbiamo chiesto una risposta alle nostra richiesta relativa alla possibilità di riconoscere il buono pasto ai colleghi che lavorano da remoto, anche alla luce delle decisioni di altre Amministrazioni del Comparto che le scriventi OO.SS. hanno portato all’attenzione dei Vertici dell’Ente nella lettera inviata ieri. L’amministrazione ci ha detto che sta valutando tale richiesta, visto anche il materiale da noi fornito, e ci comunicherà a breve le decisioni che saranno assunte, anche con riguardo alle modalità di rilevazione dell’orario minimo (6 ore più la pausa) necessario per maturare il diritto al buono pasto.
Siamo molto soddisfatti per le decisioni assunte dall’Amministrazione.
E’ quello che avevamo chiesto subito dopo i primi provvedimenti governativi .
E’ la decisione giusta non solo per i lavoratori per ma tutta la comunità e i dipendenti Aci risponderanno a questo cambiamento con la professionalità e il senso di responsabilità di sempre, cercando di assicurare al meglio i servizi ai cittadini.
Naturalmente vi terremo informati di ogni eventuale ulteriore novità che dovesse intervenire.

FP CGIL ACI           FP CISL ACI           UILPA ACI  ACP        CONFINTESA FP ACI     CONFSAL UNSA ACI

D. Figliuolo             M. Semprini               P. Piccirilli                          L. De Santi                         A. G. Cappelli

Corona virus

Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per l’Emergenza, il Soccorso Tecnico e l’Antincendio Boschivo nella quale detta le procedure per effettuare l’igienizzazione degli ambienti esterni

Corona virus

Le Organizzazioni Sindacali sono state convocate per il giorno 20 marzo 2020, in collegamento videoconferenza, per aggiornamento in merito all’emergenza epidemiologica COVID 19

Pubblichiamo l’informativa della Direzione Centrale per la Formazione in merito la ricognizione per aspiranti unità cinofile in programma per il mese ottobre/novembre 2020

“Tutelare le lavoratrici e i lavoratori impiegati nel ciclo dei rifiuti e garantire la continuità di un servizio pubblico essenziale”. È in estrema sintesi quanto prevede il protocollo d’intesa sottoscritto oggi dai sindacati Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel con le parti datoriali Utilitalia, Cisambiente, LegaCoop Produzione e Servizi, A.G.C.I. Servizi, Confcooperative e Fise Assombiente.

Il protocollo, infatti, spiegano i sindacati, “in linea con l’intesa raggiunta tra governo e parti sociali lo scorso 14 marzo, mette in campo misure concrete per prevenire il contagio da Coronaviurs rivolte agli operatori dell’igiene ambientale. L’obiettivo è tutelare la salute dei lavoratori, garantire la continuità del servizio e offrire un contributo fattivo al superamento dell’emergenza sanitaria. Abbiamo voluto così rafforzare nel settore dell’igiene ambientale quanto previsto dal protocollo del 14 marzo scorso, per tenere insieme salute e sicurezze e continuità del servizio”.

Ora, proseguono, “con le parti datoriali, chiediamo ai soggetti interessati, ovvero Governo, Ministeri competenti, Protezione Civile, Regioni e Anci, di garantire il necessario approvvigionamento, costante e continuo su tutto il territorio nazionale, dei dispositivi di protezione individuale e di ogni altro bene necessario al pieno funzionamento della raccolta e degli impianti. Il settore dei rifiuti ha una valenza cruciale e come tale andrebbe inserito nella rosa dei settori strategici ed essenziali”, concludono.

Al Segretario generale Cons. Franco Massi

Al Vice Segretario generale Cons. Saverio Galasso

Al Dirigente generale per le Risorse Umane Dott. Pasquale Le Noci

e, p.c. Al Servizio Relazioni sindacali

A tutto il Personale

Oggetto: Emergenza epidemiologica COVID-19: fruizione forzata ferie anno 2019.

Queste OO.SS., con la presente, intendono rappresentare la preoccupazione espressa dai lavoratori in servizio presso tutte le sedi dell’Istituto per le pressanti sollecitazioni provenienti dai vertici dei rispettivi Uffici ai fini della utilizzazione, fin da subito e non con una programmazione entro il termine previsto, delle ferie ancora non godute afferenti al 2019, da impiegare inderogabilmente entro e non oltre il 30 aprile p.v.. Le segnalazioni ricevute dai lavoratori evidenziano inoltre l’adozione di comportamenti non sempre uniformi da parte dei responsabili degli Uffici sia centrali che territoriali, con il rischio che possa affermarsi disparità di trattamento e conseguente malcontento. Dall’attenta lettura dei decreti che si sono succeduti negli ultimi giorni, e in particolare dell’art. 87 del Decreto Legge n. 18 del 17 marzo 2020 (Cura Italia), si evince che solo nei casi in cui non sia possibile avviare i lavoratori allo smart working, inteso quale forma generalizzata ed ordinaria di prestazione di lavoro, al fine di ridurre le occasioni di contagio e la probabilità di diffusione del virus è possibile ricorrere ad altre modalità di gestione delle assenze dal servizio, tra le quali l’utilizzazione delle ferie pregresse. Ad avviso delle scriventi, che pur conoscono molto bene la vigente normativa in tema di fruizione delle ferie e quali siano le modalità per le quali le stesse possano essere rinviate a giugno dell’anno successivo, l’assoluta incertezza in merito alla durata dell’attuale situazione emergenziale potrebbe favorire, da parte delle SS.LL., differenti valutazioni nonché l’adozione di scelte maggiormente prudenziali che potrebbero arrivare a giustificare anche il citato rinvio entro giugno p.v.. E’ opportuno sottolineare che gli strumenti attualmente a disposizione dei lavoratori per far fronte ad un’eventuale prolungata assenza dai luoghi di lavoro potrebbero, in presenza di un quadro normativo ancora frammentario e in continua evoluzione, rivelarsi non sufficienti, rischiando di aggiungere ulteriori difficoltà come, ad esempio, quella di dover ricorrere anche alla fruizione delle ferie dell’anno in corso. Alla luce di quanto rappresentato, in attesa di un riscontro alla presente, si auspica che possano essere individuate nuove soluzioni, anche ispirate al buon senso, dirette a venire incontro, in questo periodo così difficile, alle aspettative dei lavoratori e delle loro famiglie.

Cordiali saluti

Susanna Di Folco    Fernanda Amidani     Umberto Cafiero    Arturo Benedetti

Cgil e Fp lanciano una petizione a sostegno degli operatori del Sistema sanitario nazionale, alle prese con l’emergenza Coronavirus, per rivendicare nuove assunzioni e risorse.Da settimane le lavoratrici e i lavoratori del nostro Servizio sanitario nazionale sono alle prese con la battaglia per contrastare l’epidemia del virus Covid-19 – recita il testo della petizione della Cgil che si può firmare a questo indirizzo http://chng.it/JZzDxGt9Mw -. Turni massacranti, esposizione della propria salute ma anche spirito di servizio pubblico e grande professionalità: questo hanno dimostrato gli operatori del Servizio sanitario nazionale”.

Il Paese, spiega il sindacato, “ha il dovere morale di riconoscere questo sacrificio e questa dedizione alla cura delle persone. Il personale, principalmente (ma non solo) quello delle zone rosse, sta lavorando senza pause, a volte in carenza degli strumenti e dei dispositivi di protezione individuali necessari, operando in un contesto di assoluta emergenza e a rischio per la propria incolumità personale”.

Per queste ragioni, osservano Cgil e Fp, “c’è bisogno di un gesto concreto che testimoni agli operatori del Sistema sanitario quanto il nostro Paese riconosca il loro valore. Come Cgil e Funzione Pubblica Cgil chiediamo che alle prime assunzioni autorizzate si affianchi subito un nuovo provvedimento che a regime riporti l’organico del Ssn a un fabbisogno adeguato e che stanzi risorse tali da incrementare la retribuzione di quei lavoratori per ogni settimana di lavoro svolto in emergenza, oltre il valore dello straordinario per ogni ora lavorata. Chiediamo il riconoscimento di un’indennità specifica oraria Covid-19 per chi ha lavorato e lavora in questa battaglia per salvare la nostra salute. Servono assunzioni e il riconoscimento adeguato per chi lavora in sanità”, concludono.

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