Gratuito per gli iscritti e aperto a tutte le professioni sanitarie, on line da adesso e fino al 31 maggio

Coronavirus. Aspetti sanitari, epidemiologici e sociali. È online il corso Ecm Fad aperto a tutte le professioni sanitarie centrato sull’emergenza Covid-19. Gratuito per tutti gli iscritti alla Fp Cgil, il corso è aperto da adesso e fino al 31 maggio 2019. Nel dettaglio: accreditamento ECM 286399 per tutte le professioni per 13 crediti e accreditamento CNOAS 38563 per assistenti sociali per 10 crediti.

Per iscriversi: www.proteoformazione2.it/moodle

Dott. Fulvio Baldi Capo di Gabinetto

Oggetto: applicazione principio di non discriminazione dei lavoratori in Smart Working ed attribuzione agli stessi del buono pasto

La normativa emanata per fronteggiare il rischio di contagio da COVID-19, al fine di limitare presenza in ufficio e spostamenti sul territorio dei lavoratori, ha individuato il lavoro agile come modalità ordinaria di erogazione della prestazione lavorativa indicando le attività indifferibili e non delocalizzabili come le uniche da assicurare attraverso la presenza fisica dei lavoratori in ufficio. Così la direttiva n. 2/2020 del Ministro della Funzione Pubblica ed il DL 18/2020.

In tema di lavoro agile la normativa di riferimento (legge 22 maggio 2017 n.81) afferma al comma 1 dell’art 20 il principio secondo il quale il lavoratore che svolge la propria attività in modalità agile non deve essere discriminato rispetto al lavoratore che svolge la propria attività in ufficio: “il lavoratore che svolge la prestazione in modalità di lavoro agile ha diritto ad un trattamento economico e normativo non inferiore a quello complessivamente applicato, in attuazione dei contratti collettivi di cui all’articolo 51 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, nei confronti dei lavoratori che svolgono le medesime mansioni esclusivamente all’interno dell’azienda”.

Tale principio generale, in quanto riconosciuto dalla legge, ad avviso di CGIL e CISL va applicato in tutte le articolazioni del Ministero della Giustizia. Per tale motivo le stesse chiedono che ai lavoratori impegnati ad assicurare i servizi attraverso la modalità del lavoro agile venga riconosciuto lo stesso trattamento giuridico ed economico attribuito ai lavoratori impegnati nei presidi all’interno degli uffici, a partire dall’attribuzione del buono pasto ove ne ricorrano i presupposti.
CGIL e CISL chiedono altresì che a partire dalla settimana prossima siano calendarizzati una serie di incontri in call conference al fine di aprire un confronto con particolare riferimento all’applicazione della normativa emergenziale a tutela della salute di lavoratori e cittadini nelle articolazioni centrali e periferiche delle amministrazioni della Giustizia.

Distinti saluti

FP CGIL CISL FP Russo Marra

L’EMERGENZA NON PUÒ BLOCCARE CCNI E PROGRESSIONI VERTICALI

In questi giorni la gestione dell’emergenza coronavirus e l’evolversi degli eventi nel nostro paese ha travolto tutti.
Presi dalla sequenza dei D.P.C.M. e degli Hermes che ne derivano non possiamo però dimenticare il CCNI che garantisce il salario accessorio ai lavoratori dell’Istituto e le progressioni verticali.
Proprio in considerazione dei tempi duri che stiamo vivendo e ci aspettano durante quest’anno non solo come cittadini ma anche come dipendente dell’INPS, riteniamo che l’Amministrazione debba accelerare i tempi per la firma dei CCNI 2019 e 2020.
In ragione del ruolo che l’INPS dovrà svolgere per la gestione di tutte le misure a tutela dei lavoratori, delle imprese e della famiglia che i decreti portano riteniamo che l’Amministrazione può, ma soprattutto deve, esercitare pressioni verso i Ministeri vigilanti affinché l’autonomia negoziale dell’Inps sia garantita, salvaguardando tutti gli istituti già consolidati e confermati anche con il CCNI 2018.
Considerando che l’impossibilità di sedersi fisicamente intorno a un tavolo non sia certo un fattore limitante o di blocco per la contrattazione, chiediamo la convocazione urgente per il CCNI 2019 e 2020.
L’Amministrazione, in un momento in cui si chiede ai dipendenti dell’Istituto di garantire la continuità dei servizi alla cittadinanza e anche la gestione di una parte di questa emergenza, deve dare la certezza ai propri dipendenti dell’erogazione completa del salario accessorio del 2019 e 2020 attraverso i relativi CCNI.
Inoltre, proprio in questo momento in cui ancora una volta l’INPS è chiamato ad uno sforzo enorme ed aggiuntivo rispetto alle attività ordinare, chiediamo all’Amministrazione un segno concreto di riconoscimento della professionalità ai lavoratori di area A e B attraverso le progressioni verticali. Chiediamo al Presidente di non dimenticare questi lavoratori e di impegnarsi affinché si concretizzi subito una procedura semplificata per consentire il passaggio di area il più rapidamente possibile. Questo momento, deve essere anche l’occasione per dare una risposta a chi non possiede i titoli delle Brunetta strappando una deroga alla luce dell’eccezionale impegno che il personale dell’Istituto sta dimostrando per garantire la continuità dei servizi, nonostante tutte le difficoltà in essere partendo dall’accesso alla rete. I lavoratori si aspettano concretezza e certezza sia per il salario sia per il riconoscimento della professionalità.

Roma, 28 marzo 2020

FP CGIL

Antonella Trevisani  Matteo Ariano

Pubblichiamo il volantino esplicativo relativo ai benefici contenuti nel CuraItalia.

Ricordiamo che a queste misure si aggiunge quella riconosciuta dall’ONA attraverso UNISALUTE.

Diaria giornaliera di € 20 qualora il dipendente VVF sia costretto in regime di quarantena a seguito di positività al tampone COVID-19.

Corona virus

Pubblichiamo la circolare della Direzione Centrale per le Risorse Logistiche e Strumentali in merito alla nuova convenzione di telefonia mobile in merito all’emergenza epidemiologica COVID 19

Al Presidente del Consiglio dei Ministri

Prof. Giuseppe Conte

tramite pec: presidente@pec.governo.it

 

Al Ministro dell’Interno

Dott.ssa Luciana Lamorgese

tramite pec: gabinetto.ministro@pec.interno.it

 

Al Ministro della Difesa

On. Lorenzo Guerini

tramite pec: udc@postacert.difesa.it

 

Al Ministro dell’Economia e delle Finanze

Prof. Roberto Gualtieri

tramite pec mef@pec.mef.gov.it

 

Al Ministro della Giustizia

On. Alfonso Bonafede

Tramite pec gabinetto.ministro@giustiziacert.it

 

Al Ministro per la Pubblica Amministrazione

On. Fabiana Dadone Tramite

pec protocollo_dfp@mailbox.governo.it

 

Signor Presidente del Consiglio,
Signori Ministri,

le Forze di Polizia e Le Forze Armate sono un bene prezioso in questa fase di emergenza. Proprio per il bene del Paese e dei cittadini italiani, gli operatori di questo comparto vanno preservati ed utilizzati con grande accuratezza. Abbiamo bisogno delle loro professionalità e del loro straordinario senso del dovere. Come ripetuto dal Capo dello Stato nel suo discorso alla Nazione, abbiamo bisogno che tutti si assumano grande e doverosa responsabilità.
Le Forze di Polizia e le Forze Armate hanno razionalizzato gli impieghi e concentrato gli sforzi sulle operazioni più direttamente collegate all’emergenza Covid-19. Permangono, tuttavia, la necessità di ridurre al minimo la mobilità e gli assembramenti sui luoghi di lavoro e le esigenze di continuare le attività non rinviabili e di preservare l’operatività di tutti i presidi, garantendo sempre una quota parte di personale sano e prontamente operativo.
A tal riguardo, nel d.l. n. 18/2020, il Governo ha opportunamente previsto istituti comuni a tutte le pubbliche amministrazioni come il lavoro agile ed istituti specifici per il comparto sicurezza e difesa come la dispensa precauzionale (art. 87 co. 6).
In queste ore leggiamo di osservazioni di Commissioni Parlamentari che Vi invitano a deresponsabilizzare, in sede civile e penale, i datori di lavoro e/o dei preposti alla sicurezza sul lavoro del comparto e di richieste da taluni Co.Ce.R. che si limitano a chiedere l’incremento del monte ore per lavoro straordinario.
Al contrario, le scriventi OO.SS., in vista della prossima conversione del d.l. n.18/2020 e della predisposizione dei prossimi provvedimenti normativi, Vi chiedono di:
1. sensibilizzare le amministrazioni del comparto sicurezza e difesa a fare maggiore ricorso al lavoro agile ed alla dispensa precauzionale per tutte le attività non essenziali e/o per cui non è necessaria la presenza in ufficio; atteso che tali istituti stanno incontrando molte resistenze ad essere concretamente e correttamente applicati sul territorio;
2. respingere ogni invito ad adottare misure di deresponsabilizzare dei datori di lavoro e/o dei preposti alla sicurezza sul lavoro del comparto;
3. privilegiare il finanziamento di capitoli di spesa destinati all’acquisizione di D.P.I., di servizi di sanificazione straordinaria degli ambienti e dei mezzi, di speciali abiti e/o materiale utile a tutelare la salute e la sicurezza degli operatori;
4. prevedere uno speciale fondo destinato al personale che, per effetto del contagio del virus Covid-19 assunto in servizio, subisce danni permanenti, perde la vita o causa la morte di un familiare;
5. sensibilizzare le amministrazioni militari ad aprire un tavolo di un confronto con i sindacati dei militari.
Roma 29 marzo 2020
Cordiali saluti

F.P. CGIL f.to – Massimiliano Prestini

SILP CGIL – UIL Polizia-  f.to Daniele Tissone

SILF  – f.to Francesco Zavattolo

SILCA -f.to Corrado Bortoli

SIAM– f.to Paolo Melis

SILME– f,to Giuseppe Pesciaioli

Corona virus

Pubblichiamo la nota del Capo del Corpo, nella quale invia parole di ringraziamento a tutto il personale del Corpo in merito all’emergenza epidemiologica COVID 19 che sta interessando il Paese.

Signor Presidente del Consiglio,
Signori Ministri,
le Forze di Polizia e Le Forze Armate sono un bene prezioso in questa fase di emergenza. Proprio per il bene del Paese e dei cittadini italiani, gli operatori di questo comparto vanno preservati ed utilizzati con grande accuratezza. Abbiamo bisogno delle loro professionalità e del loro straordinario senso del dovere. Come ripetuto dal Capo dello Stato nel suo discorso alla Nazione, abbiamo bisogno che tutti si assumano grande e doverosa responsabilità.
Le Forze di Polizia e le Forze Armate hanno razionalizzato gli impieghi e concentrato gli sforzi sulle operazioni più direttamente collegate all’emergenza Covid-19. Permangono, tuttavia, la necessità di ridurre al minimo la mobilità e gli assembramenti sui luoghi di lavoro e le esigenze di continuare le attività non rinviabili e di preservare l’operatività di tutti i presidi, garantendo sempre una quota parte di personale sano e prontamente operativo.
A tal riguardo, nel d.l. n. 18/2020, il Governo ha opportunamente previsto istituti comuni a tutte le pubbliche amministrazioni come il lavoro agile ed istituti specifici per il comparto sicurezza e difesa come la dispensa precauzionale (art. 87 co. 6).
In queste ore leggiamo di osservazioni di Commissioni Parlamentari che Vi invitano a deresponsabilizzare, in sede civile e penale, i datori di lavoro e/o dei preposti alla sicurezza sul lavoro del comparto e di richieste da taluni Co.Ce.R. che si limitano a chiedere l’incremento del monte ore per lavoro straordinario.
Al contrario, le scriventi OO.SS., in vista della prossima conversione del d.l. n.18/2020 e della predisposizione dei prossimi provvedimenti normativi, Vi chiedono di:
1. sensibilizzare le amministrazioni del comparto sicurezza e difesa a fare maggiore ricorso al lavoro agile ed alla dispensa precauzionale per tutte le attività non essenziali e/o per cui non è necessaria la presenza in ufficio; atteso che tali istituti stanno incontrando molte resistenze ad essere concretamente e correttamente applicati sul territorio;
2. respingere ogni invito ad adottare misure di deresponsabilizzare dei datori di lavoro e/o dei preposti alla sicurezza sul lavoro del comparto;
3. privilegiare il finanziamento di capitoli di spesa destinati all’acquisizione di D.P.I., di servizi di sanificazione straordinaria degli ambienti e dei mezzi, di speciali abiti e/o materiale utile a tutelare la salute e la sicurezza degli operatori;
4. prevedere uno speciale fondo destinato al personale che, per effetto del contagio del virus Covid-19 assunto in servizio, subisce danni permanenti, perde la vita o causa la morte di un familiare;
5. sensibilizzare le amministrazioni militari ad aprire un tavolo di un confronto con i sindacati dei militari.

Roma 29 marzo 2020
Cordiali saluti F.P. CGIL SILP CGIL – UIL Polizia SILF SILCA SIAM SILME
Massimiliano Prestini Daniele Tissone Francesco Zavattolo Corrado Bortoli Paolo Melis Giuseppe Pesciaioli

Lettera a Lamorgese e Decaro, norme e ordinanze generano confusione applicativa

“Definire in maniera formale e inconfutabile l’impiego della Polizia Locale nelle attività di controllo del territorio finalizzate all’osservanza delle prescrizioni previste per contenere la diffusione del contagio da Coronavirus”. A chiederlo sono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl in una lettera indirizzata al ministro dell’Interno Lamorgese e al presidente dell’Anci Decaro.

I sindacati, nel sottolineare “il ruolo fondamentale e incessante svolto dalla Polizia Locale nei servizi di contenimento del contagio da Covid-19”, passano in rassegna l’insieme di norme e ordinanze, emanante da Governo, Regioni e Amministrazioni Locali, che stanno generando “una confusione applicativa”. Per queste ragioni i sindacati chiedono, “al fine di tutelare la preziosa attività degli agenti e ufficiali della Polizia Locale e di evitare contenziosi rispetto alle attività di accertamento delle violazioni, che sia definito formalmente e in maniera inconfutabile l’impiego della Polizia Locale nelle attività di controllo del territorio finalizzate all’osservanza delle particolari prescrizioni imposte per contenere la diffusione del contagio, anche alla stregua dell’apprezzamento verso la Polizia Locale che il Capo dello Stato, nel messaggio di ieri, ha voluto sottolineare”.

Una richiesta che nasce anche dal fatto che “a molti agenti e ufficiali della Polizia Locale, nonostante lo svolgimento della loro attività operativa nei servizi esterni su strada, non è stato ancora inserito nelle ordinanze dei Questori territorialmente competenti, creando un ulteriore motivo di contestazione da parte di chi è stato oggetto ad accertamento e contestazione delle violazioni”. Non solo, Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl evidenziano “ancora una volta la necessità di garantire alla Polizia Locale, per le medesime funzione e attività svolte, le tutele già previste per le Forze di Polizia a ordinamento statale in merito ai trattamenti economici e a quelli previdenziali, assistenziali e infortunistici, nonché ai benefici di natura fiscale recentemente approvati, non tralasciando l’improcrastinabile necessità dell’approvazione di una nuova Legge Quadro della Polizia Locale”, concludono.

Pubblichiamo la nota  del Direttore della Formazione con la quale auspica un buon proseguimento del Tavolo Tecnico per la Formazione

Al Direttore Generale del personale e delle risorse D.A.P.

Dott. Massimo PARISI

Roma

E, p.c.

All’Ufficio relazioni sindacali D.A.P.

dott.ssa Ida DEL GROSSO

Roma

Oggetto: piano di mobilità ordinaria e assegnazioni del 177° corso allievi agenti Polizia penitenziaria.

Egregio Direttore generale,

come comunicato con dal Ministro On. Alfonso Bonafede il 12 marzo u.s., il 177° corso allievi agenti Polizia penitenziaria sarebbe dovuto terminare il 20 marzo u.s. e contestualmente alle loro assegnazioni sarebbe seguito lo scorrimento della graduatoria della mobilità ordinaria 2018, in quanto la graduatoria del 2019 ancora non è stata completata. Ci risulta, però, che gli allievi ancora non hanno fatto rientro nelle scuole di formazione e a questo punto non è più noto il termine del corso. In attesa che il corso si concluda, chiediamo che venga sollecitata l’ultimazione della graduatoria della mobilità ordinaria 2019 al fine di utilizzarla quando i neo-agenti verranno assegnati. Crediamo infatti che se così non sarà, il personale partecipante alla mobilità 2019 verrà ingiustamente penalizzato in quanto dovrà attendere il 2021 per avere la possibilità di essere trasferito.

In attesa di un celere riscontro, si porgono cordiali saluti.

Il Coordinatore Nazionale

FP CGIL Polizia Penitenziaria

Stefano BRANCHI

Corona virus

Pubblichiamo la nota di chiarimento dell’ Ufficio Coordinamento delle Attività Sanitarie e Medicina Legale in merito alla nota 6570 del 26 marzo 2020 riguardo la sorveglianza sanitaria per il personale

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