Pubblichiamo la circolare applicativa emanata dalla Direzione Centrale per la Formazione in merito al settore SAPR

Al Ministro della Difesa

On.le Lorenzo Guerini

 

Al Sottosegretario delegato

On.le Angelo Tofalo

E,p.c.

 

Al Capo di Stato Maggiore della Difesa

Al Segretario Generale della Difesa

Ai Capi di Stato Maggiore delle FF AA

Al Direttore della Direzione Generale del Personale Civile

Oggetto: Richiesta urgente test diagnostici personale in servizio.

In considerazione dell’elevato numero di dipendenti civili del Ministero della Difesa che, in questa situazione di gravissima emergenza sanitaria, sono tuttora costretti a recarsi sul posto di lavoro per contribuire agli enormi sforzi di tutto il Paese alla lotta contro il Covid-19 e a tutela di tutti i lavoratori pubblici che in questa fase sono impossibilitati a rendere la prestazione lavorativa in modalità agile, si chiede di procedere con urgenza e senza ulteriore esitazione ad effettuare i previsti test di diagnosi di eventuale positività al coronavirus. Al riguardo, si sottolinea, che anche laddove il datore di lavoro fornisca i previsti DPI, in ogni caso, la compresenza dei lavoratori in alcuni ambienti, come ad esempio le portinerie, gli ingressi, alcuni reparti o uffici, o l’uso di servizi igienici condivisi, costituisce sicuramente una possibile fonte di contagio. Pertanto, soltanto l’esatta individuazione di eventuali dipendenti positivi al covid-19, con il relativo allontanamento degli stessi dalla sede di lavoro, può scongiurare il diffondersi del contagio ed evitare ai datori di lavori di incorrere in gravissime responsabilità per violazione del dovere di tutela della salute dei lavoratori. In difetto di attuazione di quanto richiesto, si assumeranno tutte le iniziative consentite a sostegno dei lavoratori che per la specificità delle mansioni o per i fini istituzionali delle strutture in cui operano sono costretti a lavorare in sede.

FP CGIL                        CISL FP                     UIL PA

Francesco Quinti        Massimo Ferri     Sandro Colombi

Roberto De Cesaris     Franco Volpi

Al Direttore Generale

della Direzione Generale del Personale Civile

dr.ssa Gabriella Montemagno

Oggetto: pubblicazione circolari ed altra documentazione di PERSOCIV.

Qualche anno fa codesta Direzione generale comunicò che da un certo periodo in poi la modalità di “notifica” ai destinatari delle circolari emesse, come pure di tutta la restante documentazione afferente, sarebbe stata esclusivamente costituita dalle pubblicazioni immesse sul portale raggiungibile all’indirizzo www.persociv.difesa.it. Tale modalità si e poi rivelata uno strumento di informazione utile ed efficace. Le circolari riguardanti l’emergenza Covid-19, però, seppure debitamente firmate e protocollate, stranamente ancora non compaiono sul sito internet, e quindi non sono affatto scaricabili dai destinatari e/o dai dipendenti civili coinvolti o interessati.

Tenuto conto dei seguenti fatti, ovvero:

– che della nostra denuncia unitaria del 27-03-2020 (p.c. anche a Codesta spett.le D.G.) su quante inadempienze sono state registrate rispetto alle direttive diramate dalle S.A. per contenere la pandemia in atto si stiano ancora verificando in enti e comandi militari anche dell’Arma dei carabinieri nulla sia poi concretamente scaturito, comunicazione che avvertimmo l’esigenza di inoltrare per cercare di evitare possibili gravi conseguenze sulla salute e la sicurezza dei lavoratori della Difesa;

– del fatto che sul sito istituzionale di PERSOCIV compare documentazione datata 31 marzo 2020 in materia di “Transito di personale militare non idoneo al servizio militare incondizionato, nei ruoli del personale civile…”, Soggiorni esteri e nazionali montani e marini, ma come detto non le circolari sul Covid-19 (ad es.: circ. nr. 0016777 del 06-03-2020 e circ. nr. 0018677 20-03-2020);

– della prestazione lavorativa svolta in modalità di lavoro agile e delle informazioni necessarie allo svolgimento del lavoro affidato, nonché quelle inerenti diritti e doveri del lavoratore, si sa solo che vengono diramate esclusivamente per via informatica;

– che per scelta di codesta D.G. la notifica degli atti dovrebbe avvenire, ormai da qualche anno, esclusivamente attraverso la pubblicazione sul portale, ci si chiede per quale motivo tutto ciò stia accadendo nella Direzione generale del personale civile. Si resta in attesa di cortese urgente riscontro. Cordiali saluti

FP CGIL

Francesco Quinti

Roberto De Cesaris

 

CISL FP

Massimo Ferri

Franco Volpi

 

UILPA

Sandro Colombi

 

Il Confine:

La strada da percorrere per conciliare le rivendicazioni dei lavoratori civili della Difesa con il dramma del Paese

Nel dramma quotidiano che stanno affrontando le nostre vite ci stiamo chiedendo se, anche in questo particolare momento storico, l’iniziativa sindacale debba comunque proseguire nella sua attività di tutela del lavoro, pur nella consapevolezza che in ragione delle conseguenze provocate dalla pandemia, molte persone stanno attraversando momenti di grande disagio.
Siamo convinti che l’impegno sindacale ha il dovere morale di essere sempre in sintonia con i lavoratori, con i loro bisogni, istanze, aspettative, diritti, la tutela della salute e sicurezza, ma anche l’obbligo di considerare e rispettare la condizione del paese e della cittadinanza nel suo complesso, con il suo sentire e vivere quotidiano, tra gioie e dolori, drammi e speranze, specie ora, nel pieno di un emergenza sanitaria che sta condizionando fortemente le nostre vite. Ed è proprio per fare questo che abbiamo messo in campo un impegno straordinario volto a superare le resistenze incontrate – alcune tuttora presenti – nelle diverse e complesse articolazioni del Ministero Difesa, incomprensibilmente restie a favorire quella capillare diffusione del lavoro agile in tutti i posti di lavoro che è stata imposta dalle norme di legge, misura intesa sin da subito come lo strumento più efficace atto a contenere e contrastare la possibile diffusione incontrollata del contagio.

Lo abbiamo fatto con tutto l’impegno possibile, cercando – riuscendoci in gran parte dei casi affrontati – di tutelare al meglio anzitutto la salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori, ma anche quella delle loro comunità, consapevoli di svolgere un ruolo fondamentale nell’interesse generale del paese, sentendoci parte attiva di una società che mette avanti a tutto il rispetto della salute della collettività.

Pur nella drammaticità del momento, ma nella convinzione di non dover mai venir meno al nostro mandato di rappresentanza, non abbiamo mai inteso far mancare il nostro impegno a sostegno delle rivendicazioni che hanno fin qui caratterizzato le iniziative delle Confederazioni generali nei confronti del Governo, delle Categorie di FP CGIL CISL FP UIL PA per il lavoro pubblico e, ancora, dei coordinamenti nazionali nella Difesa, con la richiesta di un piano straordinario di assunzioni, l’introduzione dell’indennità di funzione – che sembrava essere ormai quasi raggiunta -, le progressioni tra le aree, l’implementazione – poi ottenuta – dei 21 milioni annui anche per il 2021, tutte iniziative che al più presto riprenderemo con rinnovato vigore, nel pieno rispetto dei diritti contrattuali di tutti i lavoratori, sia quelli che stanno lavorando in modalità smart working, sia quelli costretti a recarsi a lavoro.

Anche la “rivoluzione gentile” introdotta con l’affermazione estesa del “Lavoro agile” che noi, peraltro, avevamo fin da subito chiesto di estendere a tutto il territorio nazionale, ha evidenziato taluni aspetti di criticità contrattuale che dovranno essere ancora chiariti in costanza del riconoscimento “ex legge” della “modalità ordinaria” della prestazione lavorativa, come, ad esempio, il riconoscimento dei buoni pasto – che abbiamo inteso trattare nella nota di ieri -, le reperibilità, e tutte le altre forme di indennità accessorie spettanti alle lavoratrici e ai lavoratori, le ferie.

Anche su quest’ultimo argomento, nella consapevolezza che il diritto inalienabile a disporre del proprio periodo di ferie – seppure entro una tempistica predeterminata – appartenga di regola al lavoratore, come sancito dalla Costituzione e come riconosciuto dal vigente Contratto collettivo nazionale di lavoro, riteniamo che proprio in ragione della gravità della situazione determinata dall’emergenza sanitaria COVID19, che sappiamo essere ben lungi dall’essere sconfitta in tempi brevi, si possa e, anzi, si debba ragionare sul prolungamento al mese di giugno della possibilità di beneficiare di quelle riferite all’anno 2019, e non ancora fruite per ragioni connesse all’emergenza COVID-19, all’utilizzo di tutti gli altri strumenti contrattuali, ovvero anche per motivi di organizzazione del lavoro – come chiarito dalle norme di legge e dalle direttive fin qui emanate -, sia per le lavoratrici e i lavoratori che stanno operando in regime di lavoro agile, sia per quelli obbligati a lavorare negli enti ed uffici dell’A.D.
In tale ambito, se è vero che ragioni di etica e di rispetto per la sofferenza di una moltitudine di cittadini ci inducono alla cautela nella trattazione di aspetti relativi al rapporto di lavoro, è altrettanto verosimile oltre che logico considerare che mentre l’attività lavorativa comunque prosegue, seppure con diverse modalità, anche l’azione di tutela delle lavoratrici e dei lavoratori continui ad essere proposta senza soluzione di continuità, ed è per questo che abbiamo invitato l’amministrazione a non assumere decisioni unilaterali, o inutili interpretazioni restrittive e penalizzanti del CCNL, delle norme di legge e delle direttive vigenti in danno dei dipendenti, senza che venga predisposto ed avviato un preventivo confronto con le OO.SS.

FP CGIL                                     CISL FP                                       UIL PA

Francesco Quinti                     Massimo Ferri                           Sandro Colombi

Roberto De Cesaris                     Franco Volpi

Al Capo Dipartimento Risorse

Umane Finanziarie e Strumenteali

Dott.ssa Giovanna Boda

giovanna.boda@istruzione.it

 

Al Direttore Generale Risorse

Umane Finanziarie e Contratti

Dott. Jacopo Greco

jacopo.greco@istruzione.it

e, p.c.,

Al Ministro dell’Istruzione

On. Dott.ssa Lucia AZZOLINA

segreteria.ministro@istruzione.it

 

Al Ministro dell’Università e Ricerca

M.R. Prof. Gaetano Manfredi

segreteria.ministro@miur.it

Oggetto: Richiesta di incontro urgente in videoconferenza su applicazione art. 87 DL 18/2020.

Gent.mi in considerazione della perdurante situazione di emergenza conseguente alla diffusione della epidemia COVID-19 e dei numerosi provvedimenti che hanno interessato le modalità di lavoro dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni, da ultimo con il DL 18 del 17 marzo 2020, siamo con la presente a richiedere di attivare con urgenza un confronto, tramite lo strumento della videoconferenza, allo scopo di chiarire in maniera incontrovertibile le applicazioni su tutto il territorio nazionale di quanto previsto dall’art. 87 del citato decreto. Riteniamo di tutta evidenza, infatti, che la circostanza richiamata al comma 1 di detto articolo sulla ordinarietà della modalità di lavoro in smart working per i dipendenti della PA e il fatto che si prescinda, per il periodo dell’emergenza, dagli accordi individuali e dagli obblighi informativi previsti dagli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81 necessitino di una univoca interpretazione a tutela di tutti i lavoratori coinvolti e della stessa Amministrazione nonché di una modifica, quantomeno temporanea, di quanto previsto in particolare agli articoli da 6 ad 11 del decreto Dipartimentale 15 del 12 marzo 2018.
Riteniamo inoltre necessario definire, anche in questo caso in maniera omogenea, le modalità di utilizzo degli ulteriori istituti previsti al comma 3 del medesimo articolo 87 DL 18/2020. Auspichiamo con l’occasione di ricevere una informativa aggiornata e definitiva rispetto alle procedure per l’individuazione dei dirigenti regionali nelle sedi ancora scoperte, circostanza che in questo periodo ha reso oltremodo complicata la gestione dell’emergenza, nonché sull’avvio delle procedure per la trasformazione dei contratti part-time in contratti a tempo pieno per i lavoratori interessati. Si resta in attesa di urgentissimo riscontro.

FP CGIL                    CISL FP                          UILPA

Anna Andreoli        Michele Cavo         Alessandra Prece

Cgil Cisl e Uil, nei giorni scorsi, hanno firmato con il Governo dei protocolli di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro.
A seguire i testi:

Scarica il protocollo condiviso
(Leggi la notizia)

Scarica il protocollo della Pa
(Leggi la notizia)

Scarica il protocollo del settore igiene ambientale
(Leggi la notizia)

Scarica il protocollo del settore sanità
(Leggi la notizia e scarica il volantino)

Al Ministro della Difesa

On.le Lorenzo Guerini

 

Al Sottosegretario delegato

On.le Angelo Tofalo

 

Al Capo di Gabinetto

Gen.di Corpo d’Armata

Pietro Serino

Al Segretario generale della Difesa

Direzione Nazionale degli Armamenti

Gen. di Corpo d’Armata Nicolò Falsaperna

 

Al Direttore Generale della Direzione

Generale del Personale Civile

Dr.ssa Gabriella Montemagno

Oggetto: C.C.N.L Funzioni Centrali, attuazione principio di indiscriminazione dei lavoratori in Smart Working e attribuzione buono pasto .

Egregi, al fine di limitare la presenza in ufficio e i conseguenti spostamenti sul territorio dei lavoratori a rischio contagio da COVID-19, le norme di legge recentemente emanate e le successive direttive divulgate dal Ministro della Funzione Pubblica hanno individuato nel lavoro agile o smart working la modalità ordinaria di erogazione della prestazione lavorativa, indicando le attività indifferibili come le uniche da assicurare attraverso la presenza fisica dei lavoratori negli Enti e/o negli uffici da cui dipendono. In tema di lavoro agile, la normativa di riferimento – legge 22 maggio 2017 n. 81 – al comma 1 dell’art. 20 afferma il principio secondo il quale il lavoratore che svolge la propria attività in modalità agile non deve essere discriminato rispetto al lavoratore che svolge la propria attività in ufficio, chiarendo inoltre che “il lavoratore che svolge la prestazione in modalità di lavoro agile ha diritto ad un trattamento economico e normativo non inferiore a quello complessivamente applicato, in attuazione dei contratti collettivi di cui all’articolo 51 del decreto legislativo 15 giugno 2015 n. 81, nei confronti dei lavoratori che svolgono le medesime mansioni esclusivamente all’interno dell’azienda”. Il suddetto principio di carattere generale, in quanto riconosciuto dalla legge, deve poter trovare, a giudizio delle scriventi OO.SS., concreta attuazione in tutte gli Enti e articolazioni del Ministero della Difesa.
In ragione di quanto appena espresso FP CGIL – CISL FP e UIL PA chiedono che alle lavoratrici e ai lavoratori civili impegnati ad assicurare i servizi affidati attraverso la modalità del lavoro agile o smart working venga riconosciuto lo stesso trattamento giuridico ed economico accordato al personale impegnato nelle attività e nei presidi all’interno degli Enti e uffici della Difesa, a partire dall’attribuzione del buono pasto, ove ne ricorrano i presupposti. Si resta in attesa di cortese urgente riscontro. Cordialmente

FP CGIL                                     CISL FP                                             UIL PA

Francesco Quinti                       Massimo Ferri                             Sandro Colombi

Roberto De Cesaris                   Franco Volpi

Al Direttore dell’Agenzia delle Entrate

Avv. Ernesto Maria Ruffini

Oggetto: convocazione

Si riscontra la convocazione per la mattinata di venerdì 3 aprile p.v. sottolineando che l’Ordine del giorno, considerato il più generale contesto, necessiti di essere esplicitato con maggior precisione.
Con l’occasione si rappresenta che la nota unitaria delle scriventi, datata 24 marzo u.s., non ha trovato completa e puntuale risposta nella Sua datata 25 marzo. Si ravvisa, pertanto, la necessità che i temi portati all’attenzione dell’Agenzia trovino immediato riscontro in considerazione del fatto che viene messa a repentaglio la salute dei lavoratori e della collettività.
Si evidenzia, in ultimo, che la riunione proposta per il 3 aprile si svolga in modalità da remoto al fine di aderire e adottare le indicazioni governative in materia di riunioni e, più in generale, di assembramenti.

FP CGIL              CISL FP             UIL PA          CONFSAL/UNSA                 FLP

Boldorini                Silveri         Cavallaro              Sempreboni                  Patricelli

MUTUI E PRESTITI

Si è riunito in videoconferenza il tavolo negoziale per poter discutere della revisione dei regolamenti a mutui e prestiti al personale. Apprezziamo che, nonostante la situazione emergenziale, si siano usati gli strumenti che la tecnologia ci fornisce per non bloccare la contrattazione, considerati i tanti argomenti ancora da affrontare.
Anzitutto, è importante precisare che l’Amministrazione ha chiarito che, a causa dell’attuale situazione che impedisce ai lavoratori di recarsi nelle Sedi, eventuali debiti orari non saranno considerati e non determineranno, quindi, decurtazioni economiche, per ora, e il termine di recupero sarà spostato in avanti. Questo principio va per noi esteso anche ai termini di utilizzo del maggior orario.
Relativamente ai prestiti, queste le principali novità: per quanto riguarda i requisiti di accesso si richiede, ora, solo un anno di anzianità di servizio (non più due) per potervi accedere. I tassi scendono a 0,85% per le somme inferiori o pari a € 35.000; 1,275% per le somme superiori a € 35.000 fino a € 75.000; 1,70% per le somme superiori a € 75.000. E’ stata introdotta un’ipotesi di sospensione per eventi di eccezionale
gravità dichiarati tali dalle autorità competenti, che comportano la riduzione del reddito da lavoro del nucleo familiare del dipendente. Su unanime richiesta sindacale, sarà inserita una dichiarazione congiunta con cui l’Istituto si impegna, nei prossimi mesi, a portare all’allungamento delle attuali rate da 120 a 180, così da alleggerire il carico economico sui dipendenti.
Riguardo ai mutui, l’Amministrazione ha precisato, su nostra richiesta, che le unioni civili sono equiparate per legge al matrimonio e quindi quanto riferito nel regolamento dei mutui a matrimonio e coniuge è esteso per legge alle unioni civili senza ulteriori precisazioni. Il tasso previsto sarà pari allo 0,60% fino al 20° anno di ammortamento e allo 0,86% dal 21° al 35° anno di ammortamento. Anche in questo caso, come per i prestiti, si dispone la sospensione del mutuo per eventi di eccezionale gravità. La rinegoziazione potrà essere richiesta da tutti gli intestatari di mutuo, quindi non solo i colleghi in servizio, ma anche quelli in pensione. Abbiamo ottenuto che la rinegoziazione non sia solo “una tantum”, come inizialmente previsto nella proposta dell’Amministrazione, ma che possa sempre essere richiesta.
Inutile negare che abbiamo dato il nostro assenso ai due regolamenti solo per farli andare in gestione presidenziale e far ottenere condizioni più favorevoli delle attuali ai colleghi. Tuttavia, crediamo che l’INPS avrebbe potuto fare qualcosa di più sulla riduzione dei tassi, per una ragione essenziale: l’Istituto non è una banca, per cui la concessione di mutui e prestiti non ha e non deve avere finalità lucrative, ma assistenziali, come prevede il DPR 509 del 1979, in forza del quale i regolamenti in discussione sono stati emanati e rivisti. Proprio per questo, le condizioni garantite ai lavoratori devono essere migliori di quelle che potrebbe offrire una qualsiasi banca.
Proprio per questo, chiediamo che, terminata l’emergenza attuale, nei prossimi mesi, si torni a ridiscutere una ulteriore riduzione dei tassi.
Lunedì prossimo avremo un nuovo incontro su progressioni verticali e su come l’Istituto debba organizzarsi per garantire un servizio rapido ed efficiente  alla cittadinanza rimasta  priva  di reddito, a causa dell’attuale crisi.

Roma, 31 marzo 2020

FP CGIL

Antonella Trevisani   Matteo Ariano

All’on.le Lucia Azzolina

Ministro dell’Istruzione

segreteria.ministro@istruzione.it

Al Capo Dipartimento Risorse Umane

Finanziarie e Strumentali

Dott. Giovanna Boda

giovanna.boda@istruzione.it

Al Direttore Generale Risorse Umane

Finanziarie e Contratti

Dott. Jacopo Greco

jacopo.greco@istruzione.it

Al Capo Dipartimento Sistema

educativo di istruzione e formazione

Dott. Marco Bruschi

marco.bruschi@istruzione.it

Gentile Ministro, facciamo seguito alle precedenti prese di posizione delle scriventi OO.SS. sull’Ordinanza n° 182 del 23 marzo u.s. relativa alla mobilità del personale docente, educativo ed Ausiliario, Tecnico e Amministrativo (ATA) per l’anno scolastico 2020/2021. La difficile gestione dell’emergenza epidemiologica comporta, come le è noto, l’esigenza di limitare al massimo la presenza fisica del personale negli uffici ed appare del tutto incoerente con la gestione delle modalità operative associate alla gestione della mobilità, quantomeno per la consultazione di banche dati, sia informatiche che cartacee, nonché con la gestione dei flussi informativi e delle comunicazioni con l’utenza connessi alle medesime procedure. Le ribadiamo, pertanto, la richiesta di un incontro in videoconferenza da svolgere con i coordinamenti nazionali delle OO.SS. firmatarie del CCNL delle funzioni centrali per le conseguenze e l’impatto specifico che la citata ordinanza potrebbe avere su tutto personale degli uffici scolastici regionali e territoriali del ministero dell’istruzione, chiamato a farsi carico dello svolgimento ordinario delle funzioni amministrative connesse a queste procedure. Cordiali saluti

FP CGIL                               CISL FP                                     UIL PA

OLIVERIO                         MARINELLI                               COLOMBI

Al Direttore Generale del Personale e AA.GG.
Ministero Infrastrutture e Trasporti
Dott. Enrico Finocchi
SEDE
dg.personale@pec.mit.gov.it

E p.c.

Capo di Capo di Gabinetto
Ministero Infrastrutture e Trasporti
Dott. Alberto Stancanelli
SEDE
segr.capogabinetto@mit.gov.it

Oggetto:  Covid19 Misure di prevenzione e contenimento della diffusione del contagio
Giustificativo giornata di assenza per sanificazione

Questa organizzazione è venuta a conoscenza di una diatriba a lquanto singolare insorta tra i lavor a-
tori della Direzione generale per la vigilanza sulle autorità portuali, le infrastrutture portuali ed il trasporto marittimo e per vie d’acqua interne (DGVPTM) e la segreteria di gestione del personale. Il contendere riguarda la giustificazione della giornata del 20 marzo u.s. in cui la sede è stata chiusa per san i ficazione.
Fa specie alla scrivente organizzazione il fatto che inizialmente la segreteria abbia chiesto ai lavor a-
tori di regolarizzare la propria assenza ne l sistema informatico SAP di gestione delle presenze, ma a n cor più la circostanza che, in un secondo momento, si scriva agli stessi “…la sanif i cazione non è un istituto contrattuale, ne al momento è prevista la possibilità di inserire diverse giustific a zi oni in SAP
E’ ovvio che nessun sistema informatico di rilevazione presenze contenesse, prima di un evento di
così grande portata, il codice relativo. Così come appare assurdo che, poiché manca l’indicizzazione, il lav ratore deve indicare un giustificati vo che riguarda un diritto sancito dal CCNL (ferie, permessi, ecc.) solo perché non c’è la relativa causalizzazione.
In ogni caso, a nostro la fattispecie di assenza si inquadra esattamente nella novella introdotta dal comma 3 dell art.19 del D.L. n.9 del 2 marzo 2020 che r e c i ta testualmente: i periodi di assenza
dal se r v i zio dei dipendenti delle amministrazioni di cui all art.1, comma 2 del D.L. 165/2001, imposti dai pro v v e d i me n ti di contenimento del fenomeno epidemiologico, adottati ai sensi dell art.3 comma 1 del D.L. n.6/2020, cost i tuiscono servizio prestato a tutti gli effetti di legge.
Si chiede pertanto a codesta Direzione di voler impartire indicazioni in merito in modo da uniformare i comportamenti delle diverse sedi sia centrali che periferiche.

la coordinatrice Fp Cgil Mit                                        p.la Fp Cgil Nazionale
Carmen Sabbatella                                                            Paolo Camardella

Servono assolute certezze, mai come oggi.

Pubblichiamo la nota inviata all’Amministrazione

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