Pubblichiamo la nota unitaria delle OO.SS. Fp Cgil VVF e Fns Cisl regionali e territoriali, in merito alla situazione del parco automezzi presso il Comando di Bat, dove la carenza e l’inedeguatezza ne compromette la sicurezza e l’operatività del soccorso

Corona virus

Pubblichiamo la nota del Capo del Corpo in merito ai chiarimenti relativi la bonifica dei filtri FFP3 ed il relativo manuale per la semimaschera con filtro FFP3

Pubblichiamo la nota unitaria delle strutture territoriali Fp Cgil VVF e Uil Pa VVF riguardo l’ assegnazione e custodia delle mascherine  chirurgiche per il personale in merito all’emergenza epidemiologica COVID 19

AI LAVORATORI

Sapete tutti che in queste ore una serie di Ordinanze emesse dal Commissario Straordinario all’emergenza Dott. Arcuri, hanno creato reazioni negative per le possibili situazioni conflittuali che potrebbero determinarsi alle operazioni di controllo/sdoganamento degli uffici doganali, in particolare di materiale sanitario indispensabile alle strutture impegnate nel contrasto al Covid 19. Già nella giornata di ieri le Segreterie Nazionali FPCGIL – CISL FP- UIL PA avevano inviato una nota al Vertice Politico del MEF ed allo stesso Commissario, con la quale si chiedeva l’immediato ripristino delle normali prerogative di legge assegnate all’Agenzia negli spazi doganali. Tuttavia oggi, nel corso della Video Conferenza programmata con il Direttore Generale Dott. Minenna e con il Direttore Centrale Dott. Flore, abbiamo posto subito la questione sul tavolo. E abbiamo chiesto che l’Agenzia si adoperi per riportare, subito, al rispetto delle normative nazionali ed UE le decisioni, evidentemente sconclusionate, assunte con più ordinanze dal Commissario Straordinario. Il Direttore Generale, confermando che in tutte le Ordinanze vi sono evidentemente delle deprecabili imprecisioni che rischiano di essere peraltro controproducenti sul piano degli stessi obbiettivi che si debbono raggiungere, ha assicurato una immediata interlocuzione con il Comandante Generale delle Guardia di Finanza al fine di verificare la sua disponibilità ad una iniziativa tesa al recupero di rapporti istituzionali corretti tra le due amministrazioni. Di seguito il Direttore Generale ci ha fornito formali assicurazioni che il Comandante Generale ha provveduto in queste ore ad impartire ai Reparti istruzioni precise per mantenere negli spazi doganali la operatività secondo quanto stabilito dalle norme del TULD e dalle norme UE, secondo la prassi in essere.

Aggiungiamo che nel corso dell’incontro abbiamo peraltro convenuto di avviare, nei prossimi giorni, un approfondimento congiunto sulla prevista implementazione relativa alla acquisizione di nuove “divise di servizio” – decisione ora peraltro sospesa dalla Agenzia – con particolare riguardo agli aspetti legati alla
diversificazione per incarichi, alle decisioni operative per assicurare materiali in grado di garantire sicurezza, nonché per reperire locali-spogliatoio idonei per la tenuta del vestiario, modalità di conservazione ecc. Al riguardo il Direttore Generale Minenna si è anche reso disponibile ad un confronto più ampio che riguardi tutte le materie connesse al benessere del personale sul posto di lavoro.

Abbiamo infine rappresentato unitariamente, ancora una volta, la necessità ed urgenza di riprendere subito le trattative sul Contratto integrativo, di seguito alle interlocuzioni già avviate sugli istituti contrattuali e ai documenti di piattaforma già presi in esame fino ad ora. Anche su questo aspetto, secondo noi “centrale” per i lavoratori dell’Agenzia, abbiamo raccolto la disponibilità da parte del Direttore Generale di avviare quanto prima la discussione sul merito.

Roma 17 aprile 2020

FPCGIL                             CISLFP                                  UILPA

Iervolino                             Fanfani                                Procopio

Al Segretario generale Cons. Franco MASSI SEDE

Oggetto: LETTERA APERTA AL SEGRETARIO GENERALE.

Gent.mo Cons. Franco Massi,

in riferimento alla circolare 18/2020 pubblicata nella giornata di ieri, ci corre l’obbligo di chiedere un chiarimento urgente. Sembrerebbe, e sottolineiamo il condizionale, che sia stato posticipato il pagamento dell’indennità incentivante, se tutto va bene, a ottobre 2020 per tutto il personale, anche per quegli uffici che sono riusciti, nonostante tutto, a completare i progetti relativi alla citata indennità, e sono pertanto pronti alle relative relazioni e rendicontazione. Oltre a ritenere molto ingiusta questa decisione, ci chiediamo se ciò non vanifichi gli sforzi che i Vertici hanno fatto per dimostrare la loro sensibilità nei confronti delle criticità che l’emergenza Coronavirus ha creato. La rapidità con cui sono stati arginati fin da subito i rischi di contagio, adottando le necessarie pratiche di distanziamento, le iniziative a sostegno di chi ha difficoltà alimentari, la costante comunicazione che proviene dal Segretario generale, hanno creato un clima di fiducia e rispetto che rischia di crollare sotto il peso di una decisione che a noi appare incomprensibile oltre che in controtendenza con le recenti iniziative a sostegno dei lavoratori e delle loro famiglie.
In un momento così critico come quello che stiamo vivendo, il personale del nostro Istituto ha risposto prontamente continuando a svolgere la propria attività lavorativa, anche con l’attivazione del lavoro agile (smart-working), sopportando una rilevante diminuzione delle entrate (buoni pasto e straordinari) che per molte famiglie della nostra “Comunità Corte dei conti” sono fondamentali, in particolare per i monoreddito. Ci saremmo aspettati anche, in coerenza con le politiche di sostegno promosse dall’Istituto e dal Paese tutto, che si sarebbe provveduto alla liquidazione dei progetti legati all’indennità incentivante (periodo gennaio-marzo) per tutti gli uffici che sono riusciti a completare le attività. La stessa Amministrazione ha potuto verificare che in questo mese di “reclusione forzata” la produttività non è diminuita, e in alcuni casi è addirittura aumentata, perfino con i pochi mezzi messi a disposizione, le difficoltà legate ai sistemi informatici e alle linee internet sovraccariche.
Noi (e per NOI intendiamo tutti i lavoratori della Corte dei conti) non siamo eroi. Gli eroi, in questo periodo così drammatico, sono altri, sono coloro che negli ospedali lottano quotidianamente contro il virus, salvando vite e mettendo a rischio le loro. Una cosa è certa però: tutti i lavoratori della Corte dei conti stanno facendo la loro parte, dando il massimo, in silenzio, e non abbiamo visto nessuno che abbia difeso noi lavoratori quando una stampa becera ci ha definito “ipergarantiti” solo per aver osato chiedere la tutela dei diritti disciplinati dai Contratti e il rispetto delle circolari emanate dalla stessa Amministrazione.
Ci aspettavamo fosse dato, immediatamente, il via libera alla chiusura della procedura, per avviare a conclusione la liquidazione del trimestre gennaio-marzo per tutti quegli uffici che sono riusciti a completare i progetti, dando l’opportunità, SOLO PER QUEI SETTORI che il lockdown aveva ostacolato nel completare le relative attività entro il mese di marzo, più tempo, magari la prima metà di aprile viste le oggettive difficoltà, per arrivare a completarli definitivamente.
Ad avviso di queste sigle si sarebbe potuta anche ipotizzare una liquidazione trimestrale per tutti, con l’impegno che nell’arco dei sei mesi (fino a giugno) si sarebbe potuta dare dimostrazione della conclusione di tutto il lavoro dei due trimestri. Il personale ha dato ampia dimostrazione di senso di responsabilità e ben meriterebbe, a nostro avviso, tale apertura di credito, con il vincolo che chi si fosse tirato indietro non avrebbe ricevuto la seconda tranche. Ripetiamo: la serietà e responsabilità dimostrata dal personale della Corte, riconosciuta anche dal Presidente Buscema, rappresentano a nostro avviso una garanzia più che sufficiente.
Ecco, questo è il momento di dimostrare la solidarietà concreta e vera, oltre che nei confronti di un prossimo lontano, anche nei confronti di chi fa parte di questa famiglia, di questa “Comunità Corte dei conti”, intervenendo a sostegno delle difficoltà ordinarie e quotidiane delle famiglie, accentuando gli sforzi per accelerare le liquidazioni e non adottando decisioni che invece ne posticipino le scadenze.
In attesa di un sollecito riscontro alla presente, con la richiesta che alla luce di quanto rappresentato si possa procedere ad una revisione della decisione adottata, emendando la circolare o pubblicandone una nuova in grado di tenere conto delle aspettative dei lavoratori dell’istituto, si saluta cordialmente.

Roma, 17 aprile 2020

S. Di Folco        F. Amidani         U. Cafiero       A. Benedetti

Pubblichiamo la posizione della FP CGIL VVF inviata al segretario della FNS CISL e della UIL PA VVF che, a seguito di  proposte più o meno legittime, atteggiamenti scorretti e demagogici, riteniamo possa essere l’unico punto di partenza per addivenire ad una piattaforma rivendicativa UNITARIA in grado di rispondere concretamente alle necessità e alle aspettative del personale.

Come è nostra consuetudine, nella correttezza delle modalità che ci ha sempre contraddistinto, pubblichiamo anche le note inviateci dalle altre Organizzazioni Sindacali Confederali.

Bene scelte di alcune regioni, ma responsabilità Dap su sicurezza carceri rimane

“Non possiamo che apprezzare l’iniziativa assunta da alcune regioni, tra cui l’Emilia Romagna e l’Abruzzo, di sottoporre a screening sierologico o a tamponi gli operatori penitenziari. Intervento ancor più apprezzabile da parte nostra perché da tempo chiediamo, inascoltati, all’amministrazione penitenziaria, nella sua responsabilità di datore di lavoro, di garantire la sicurezza in tutte le carceri e al suo personale. Ora tali iniziative devono essere estese a tutto il territorio nazionale”. Ad affermarlo è la Fp Cgil Nazionale.

Da tempo, prosegue, “stiamo sollecitando l’Amministrazione Penitenziaria, a livello centrale e periferico, a operare per tutelare tutti coloro che lavorano in carcere, un’istituzione chiusa dove è difficile mantenere la distanza di sicurezza e un eventuale contagio sarebbe difficile da contenere, anche a causa del sovraffollamento dei detenuti. Ora finalmente alcune regioni cominciano a seguire la strada da noi tracciata, ma le responsabilità dell’amministrazione Penitenziaria sulla mancata tutela della salute del personale restano inalterate”.

“L’unico modo – aggiunge il sindacato – per tracciare gli asintomatici ed evitare che possano accedere in carcere, è quello di effettuare test al personale della polizia penitenziaria e a quello del comparto ministeri dell’amministrazione penitenziaria e della giustizia minorile, oltre ovviamente a quello sanitario. Purtroppo, malgrado le nostre diffide, solo in poche regioni ci sono iniziative in tal senso. Siamo già in ritardo e non ci resta molto tempo per evitare che i contagi si moltiplichino, quindi chiediamo ancora una volta l’intervento del Ministro della Giustizia Bonafede affinché tale iniziativa sia estesa a tutto il territorio nazionale”, conclude la Fp Cgil.

Pubblichiamo il comunicato del Coordinamento territoriale Fp Cgil VVF nel quale descrive le attività che l’organizzazione sindacale sta svolgendo su tutta la regione con l’interessamento del Governatore della Regione Puglia a tutela del personale riguardo la salvaguardia sanitaria

La pandemia ha messo in evidenza le criticità croniche della sanità pubblica, che ha comunque retto l’urto, così come ha modificato profondamente l’organizzazione e i modelli di lavoro nella pubblica amministrazione. Serena Sorrentino, segretaria generale della Funzione Pubblica della Cgil, fa il punto su come dovrà essere ripensato il settore pubblico, rafforzando gli investimenti e puntando sulle persone e le loro competenze. E per la ripresa, afferma, bisogno puntare su nuovi modelli socio-economici, ma senza commettere errori che metterebbero più a rischio la salute delle persone

Leggi l’intervista su Il diario del lavoro

Pubblichiamo la nota del R.L.S. Fp Cgil VVF del territorio in merito al piano di distribuzione delle mascherine chirurgiche

Pubblichiamo la circolare di chiarimenti della Direzione centrale per le Risorse Logistiche Strumentali riguardo la convenzione di telefonia TIM

Corona virus

Le Organizzzzioni Sindacali sono state convocate dal Capo del Corpo, in videoconferenza per il giorno 23 Aprile 2020 ore 11.00, per aggiornamenti e risposte ai quesiti esposti dalle OO.SS. nell’incontro del 07 Aprile 2020, in merito all’emergenza epidemiologica COVID19, in atto.

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